<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Auto elettriche sopravvalutate secondo Toyota | Page 10 | Il Forum di Quattroruote

Auto elettriche sopravvalutate secondo Toyota

Secondo voi ha ragione ?

  • SI

    Votes: 40 81,6%
  • NO

    Votes: 9 18,4%
  • BOH

    Votes: 0 0,0%

  • Total voters
    49
Eccerto, perché abitualmente ricarichi di giorno e viaggi di notte
(Perdona, nessuna polemica personale, ma faccio fatica a reggere la propaganda verso la cosiddetta “transizione” che alla fine fa perdere di vista a molti la realtà, in perfetta buona fede)
Perdona ammè :)
ma sei tu a non essere (ben) informato

http://www.allenergya.com/indipendenza-energetica-tesla/?gclid=CjwKCAiA25v_BRBNEiwAZb4-
ZYyjmLHw30KKS5SNelTKTc8RQgL0TVPeKzQY8x670QxGyv1rAYNy_RoC1WMQAvD_BwE

https://www.eco-network.it/fotovoltaico-accumulo-energia-disponibile-momento-anche-notte/
 
:emoji_bow:
Devo cercare il dettaglio di una bolletta ...

Edit/P.S.

Ecco il mio mix relativo al 2018 (il 2019 non è ancora disponibile)
Fonti rinnovabili 13,32 %
Carbone 18,05%
Gas naturale 58,09%
Prodotti petroliferi 0,77%
Nucleare 5,35%
Altre fonti 4,42%
Totale 100%
La tua bolletta è più eloquente del Gse (Gestore Servizi Energetici) ? :emoji_slight_smile:

"...A livello settoriale, nel 2018 in Italia le FER hanno coperto il 33,9% della produzione elettrica,..."

F.E.R. è l’acronimo di Fonte di Energie Rinnovabili. Con questa sigla vengono classificate tutte le forme di energia il cui sfruttamento non comporta un impoverimento della loro fonte di origine. Rientrano in questa classificazione l’energia solare, eolica, idraulica e geotermica e quella derivante dalle biomasse (legno e pellet) a condizione che il loro tempo di utilizzo sia compatibile con quello di ripristino.
 

Allegati

  • GSE - Fonti rinnovabili in Italia e in Europa - 2018.pdf
    1,3 MB · Visite: 160
Ultima modifica:
La tua bolletta è più eloquente del Gse (Gestore Servizi Energetici) ? :emoji_slight_smile:

"...A livello settoriale, nel 2018 in Italia le FER hanno coperto il 33,9% della produzione elettrica,..."

F.E.R. è l’acronimo di Fonte di Energie Rinnovabili. Con questa sigla vengono classificate tutte le forme di energia il cui sfruttamento non comporta un impoverimento della loro fonte di origine. Rientrano in questa classificazione l’energia solare, eolica, idraulica e geotermica e quella derivante dalle biomasse (legno e pellet) a condizione che il loro tempo di utilizzo sia compatibile con quello di ripristino.

L'energia da biomasse non è rinnovabile se non in minima parte, quindi togli il 15%....
 
Certo ma per accumulare 10kwh le batterie costano 10.000 euro, più 15.000 euro per l'impianto fotovoltaico da 6kwh, che nel nord Italia non funziona per 3 mesi, certo ci sono i rimborsi ma intanto paga. E poi carichi sulla fiscalità generale i rimborsi. Proprio una bella trovata.
fotovoltaico.JPG
 
L'energia da biomasse non è rinnovabile se non in minima parte, quindi togli il 15%....
Non sarà rinnovabile , però non viene ricavata dal petrolio e quindi non inquina o comunque inquina molto meno , non solo di una bella centrale a carbone , ma anche di quelle altrettanto belle a nafta...
 
Il biogas , tuttavia , sembrerebbe energia rinnovabile e non inquinante.
Tu Agri , che sei nel settore , che ne pensi ?

https://www.pgcasa.it/articoli/energie-rinnovabili/biogas-costi-vantaggi-e-svantaggi__17212#:~:text=Perché sfruttare il biogas?,rispetto al materiale di partenza.

Ne ho già parlato più volte, sarebbe ok se si usassero solo sottoprodotti. Invece hanno disseminato la pianura padana di impianti di produzione che vengono alimentati direttamente con insilato di mais coltivato apposta, e un solo digestore da 1 MW richiede 300 ettari per la produzione di insilato e per lo smaltimento del digestato.
Una bestemmia in chiesa.
 
Ne ho già parlato più volte, sarebbe ok se si usassero solo sottoprodotti. Invece hanno disseminato la pianura padana di impianti di produzione che vengono alimentati direttamente con insilato di mais coltivato apposta, e un solo digestore da 1 MW richiede 300 ettari per la produzione di insilato e per lo smaltimento del digestato.
Una bestemmia in chiesa.
Basterebbe allora incentivare solo le aziende che utilizzano per alimentare l'impianto biogas sottoprodotti come letame e scarti della produzione agricola . Quelle che utilizzano materie prime non di scarto , senza contributi , non reggerebbero . Cosa ne dici ?
 
Perdona ammè :)
ma sei tu a non essere (ben) informato
C'è vero progresso solo quando i vantaggi di una nuova tecnologia diventano per tutti.
Henry Ford

:)

P.S. a proposito di "progresso" ... quando (parlando ovviamente di famiglie con almeno 100k di reddito lordo all'anno se non anche di più) mostriamo con orgoglio ai nostri amici il nuovo impianto di accumulo che abbiamo realizzato dando sfoggio della nostra sensibilità ambientale, facciamo alcune ulteriori riflessioni ...

https://www.repubblica.it/solidarieta/diritti-umani/2016/01/27/news/miniere_di_cobalto-132142114/

https://www.lastampa.it/tecnologia/...o-sfruttamento-dei-minori-in-congo-1.38224267

(e poi magari pensiamo come verrano smaltite queste batterie a fine vita)
 
La tua bolletta è più eloquente del Gse (Gestore Servizi Energetici) ? :emoji_slight_smile:
Non lo so, io ho guardato la prima bolletta che avevo sottomano, che era una dell'ufficio. Ora ho tirato fuori una di casa, altro gestore

Anno 2017
Fonti rinnovabili 4,00 %
Carbone 19,99%
Gas naturale 64,33%
Prodotti petroliferi 0,85%
Nucleare 5,93%
Altre fonti 4,90%
Totale 100%

Entrambe riportano a fianco i valori medi del GSE, ma alla fin fine due fornitori ben distinti di due diverse utenze (una professionale ed una domestica) riportano valori tra di loro omogenei (ma non uguali) e totalmente al di fuori di questi valori medi nazionali.
 
Basterebbe allora incentivare solo le aziende che utilizzano per alimentare l'impianto sottoprodotti come letame e scarti della produzione agricola . Quelle che utilizzano materie prime non di scarto , senza contributi , non reggerebbero . Cosa ne dici ?

Il problema sono i costi: i biodigestori sono stati (follemente) incentivati strapagando l'energia elettrica prodotta, altrimenti non sarebbero mai rientrati degli investimenti; in pratica, li stiamo pagando noi, elargendo allo stato oltre la metà di quanto paghiamo in bolletta sotto la famigerata voce "oneri di sistema", insieme al fotovoltaico. Fare impianti per la produzione di biogas da scarti di produzione è assolutamente possibile, ma diventa più un servizio di smaltimento che una fattore di produzione energetica. Anni fa sono andato a vedere un paio di biorefinery cooperative in Austria: producono biogas e biodiesel appunto da scarti alimentari (con la differenza rispetto a noi che loro il biogas lo depurano e lo immettono direttamente nella rete cittadina, mentre noi, furbi come quaglie secondo il solito, lo usiamo per alimentare gruppi elettrogeni con motori progettati per andare a metano con dentro il 40% di porcherie varie, immagina il rendimento...). Tutto bene, tutto bello? Sì, ma sai qual è la loro fonte di alimentazione primaria? l'olio di risulta delle cucine dei ristoranti (e non solo) delle città vicine, non a caso una è appena fuori Vienna e una vicina a Graz. Poi, chiacchierando, ho anche scoperto che, dal momento che per le dimensioni degli impianti di olio ne serve parecchio, in realtà se lo vanno a prendere rispettivamente in Slovacchia e in Ungheria, che distano una cinquantina di km dagli impianti.... immagini la stessa cosa impiantata che so, nelle Marche, come sarebbe "green" la fornitura di combustibile?
Te ne racconto un'altra: mi raccontava un collega livornese che dalle sue parti avevano in programma la realizzazione di una centrale elettrica "eco" a olio vegetale. Sai con cosa l'avrebbero fatta funzionare? con olio di palma proveniente via nave dalla Malesia....
 
C'è vero progresso solo quando i vantaggi di una nuova tecnologia diventano per tutti.
Henry Ford

:)

P.S. a proposito di "progresso" ... quando (parlando ovviamente di famiglie con almeno 100k di reddito lordo all'anno se non anche di più) mostriamo con orgoglio ai nostri amici il nuovo impianto di accumulo che abbiamo realizzato dando sfoggio della nostra sensibilità ambientale, facciamo alcune ulteriori riflessioni ...

https://www.repubblica.it/solidarieta/diritti-umani/2016/01/27/news/miniere_di_cobalto-132142114/

https://www.lastampa.it/tecnologia/...o-sfruttamento-dei-minori-in-congo-1.38224267

(e poi magari pensiamo come verrano smaltite queste batterie a fine vita)

...e sempre parlando di progresso e tecnologia per tutti, immaginiamo anche quanto costerebbero le amate pile se gli operai addetti all'estrazione venissero pagati secondo standard civili.....
 
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