<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Auris HSD Crossover ovvero Toyota C-HR | Page 17 | Il Forum di Quattroruote

Auris HSD Crossover ovvero Toyota C-HR

franco58pv ha scritto:
xdelta15 ha scritto:
Ma che centra il razzismo? io dico soltanto che per me un'auto prodotta in giappone resta a livello di componentistica migliore in assoluto.
Poi ognuno la vede come vuole, infatti c'è chi si compra le Tata o le DR e se ne sbatte..
Resta solo la realtà delle cose, sulla mia Yaris made in japan la prima batteria l'ho cambiata dopo 14 anni, la macchina na ha 15 e non ha mai visto il meccanico (per ora..)
anche sul forum fiat ho letto di gente perplessa riguardo alla tipo costruita in turchia , componentistica ? è uguale per ogni modello, oramai è tutto standardizzato a partire dai QC, a questo punto sono indotto a pensare che l'unica perplessità sia nei confronti dei turchi, o sbaglio ?
dagliela con sti turchi...
la componentistica è uguale per ogni modello?
la qualità è uguale per ogni stabilimento?
l'importante è che sei convinto tu
 
chiaro_scuro ha scritto:
la C-HR è stata espressamente progettata per le strade europee"....
Ciao.

Mi piacerebbe sapere che cosa hanno di verso rispetto alle strade di altri continenti. A quanto mi risulta pendenze, raggi di curvatura, incroci, asfalto, sterrato ecc.ecc. sono paramentri universali. E' la cultura automobilistica che cambia caratterizza i veicoli.
 
xdelta15 ha scritto:
dagliela con sti turchi...
la componentistica è uguale per ogni modello?
la qualità è uguale per ogni stabilimento?
l'importante è che sei convinto tu
tu hai prove inconfutabili che non è così ? per intanto spiegami perché si sono presi la briga di costruire una fabbrica in un paese straniero e lontano per costruire delle Toyota di serie b
 
La nuova Tipo la costruiscono in Turchia. Le aziende costruiscono gli stabilimenti dove possono massimizzare i guadagni. Per Toyota a causa dei dazi doganali sarebbe improponibile costruire veicoli per target di massa con veicoli costruiti in Giappone. E sinceramente, conoscendo quanti incapaci sfaticati che non sanno nemmeno tenere il cacciavite in mano e che sono stati assunti perchè "amici/nipoti di" ci sono a Melfi o Cassino preferisco di gran lunga un'auto costruita in Turchia che una costruita in Italia (è di questo sono scientificamente sicuro perchè ne ho esperienza di prima mano).

PS. Le migliori fiat avute in famiglia sono state costruite una in Polonia e l'altra in Serbia.
 
AurisBari ha scritto:
La nuova Tipo la costruiscono in Turchia. Le aziende costruiscono gli stabilimenti dove possono massimizzare i guadagni. Per Toyota a causa dei dazi doganali sarebbe improponibile costruire veicoli per target di massa con veicoli costruiti in Giappone. E sinceramente, conoscendo quanti incapaci sfaticati che non sanno nemmeno tenere il cacciavite in mano e che sono stati assunti perchè "amici/nipoti di" ci sono a Melfi o Cassino preferisco di gran lunga un'auto costruita in Turchia che una costruita in Italia (è di questo sono scientificamente sicuro perchè ne ho esperienza di prima mano).

PS. Le migliori fiat avute in famiglia sono state costruite una in Polonia e l'altra in Serbia.

Come mai Mazda e Subaru producono in Giappone ed esportano in tutto il mondo?
Lo fanno per perdere soldi?
 
franco58pv ha scritto:
xdelta15 ha scritto:
dagliela con sti turchi...
la componentistica è uguale per ogni modello?
la qualità è uguale per ogni stabilimento?
l'importante è che sei convinto tu
tu hai prove inconfutabili che non è così ? per intanto spiegami perché si sono presi la briga di costruire una fabbrica in un paese straniero e lontano per costruire delle Toyota di serie b
Allora non hai letto quello che ho scritto sopra, io mi baso sulle auto che ho posseduto, le fiat/lancia che ho avuto in passato a 6 anni avevano la ruggine perforante, entrava pioggia nell'abitacolo, ammortizzatori che perdevano olio dopo 40000 km, batterie dopo 3 anni ko, sedili rovinati dopo 5 anni, devo andare avanti?
Ho avuto anche Renault, meglio di fiat, ma lontana da Toyota.
La yaris che ho adesso, fatta in giappone, 15 anni e sembra nuova, sterzo, ammortizzatori, freni, sedili perfetti, mai un guasto, ecc.
Questa è la mia piccola ed umile esperienza.
Ne deduco che la componentistica giapponese è la migliore
 
xdelta15 ha scritto:
franco58pv ha scritto:
xdelta15 ha scritto:
dagliela con sti turchi...
la componentistica è uguale per ogni modello?
la qualità è uguale per ogni stabilimento?
l'importante è che sei convinto tu
tu hai prove inconfutabili che non è così ? per intanto spiegami perché si sono presi la briga di costruire una fabbrica in un paese straniero e lontano per costruire delle Toyota di serie b
Allora non hai letto quello che ho scritto sopra, io mi baso sulle auto che ho posseduto, le fiat/lancia che ho avuto in passato a 6 anni avevano la ruggine perforante, entrava pioggia nell'abitacolo, ammortizzatori che perdevano olio dopo 40000 km, batterie dopo 3 anni ko, sedili rovinati dopo 5 anni, devo andare avanti?
Ho avuto anche Renault, meglio di fiat, ma lontana da Toyota.
La yaris che ho adesso, fatta in giappone, 15 anni e sembra nuova, sterzo, ammortizzatori, freni, sedili perfetti, mai un guasto, ecc.
Questa è la mia piccola ed umile esperienza.
Ne deduco che la componentistica giapponese è la migliore
Quando leggo queste cose mi si girano le @@
Io non vedo ruggine perforante in un'auto Fiat da almeno 20 anni: di che auto parli?
A dirla tutta neanche la Panda 750CL di oltre 25 anni fa, che dormiva all'aperto e spesso anche sotto abeti e pini, non ha avuto problemi di ruggine (e un anno se l'è fatta anche a 20 m dal mare....).
Purtroppo certe deduzioni semplicistiche sono completamente sbagliate. Sai in quanti dicono che l'assemblaggio in Giappone sia garanzia di qualità eppure io ho una Verso-S assemblata in Giappone che sta messa molto peggio della Yaris assemblata in Francia (Yaris che è anche più economica...).
Sarebbe troppo semplice dire che in Giappone assemblano da cani ma sarebbe anche altrettanto sbagliato.
Ciao.

P.S.: sono certo che se 15 anni fa avessi preso una Punto non ti ritroveresti con sedili rovinati, ammortizzatori scoppiati, acqua dentro l'auto, batterie morte come in un campo di guerra e ruggine passante (posto che tutti questi problemi in una sola auto mi sembrano solo un sunto dei luoghi comuni sulle auto Fiat...).
 
chiaro_scuro ha scritto:
xdelta15 ha scritto:
franco58pv ha scritto:
xdelta15 ha scritto:
dagliela con sti turchi...
la componentistica è uguale per ogni modello?
la qualità è uguale per ogni stabilimento?
l'importante è che sei convinto tu
tu hai prove inconfutabili che non è così ? per intanto spiegami perché si sono presi la briga di costruire una fabbrica in un paese straniero e lontano per costruire delle Toyota di serie b
Allora non hai letto quello che ho scritto sopra, io mi baso sulle auto che ho posseduto, le fiat/lancia che ho avuto in passato a 6 anni avevano la ruggine perforante, entrava pioggia nell'abitacolo, ammortizzatori che perdevano olio dopo 40000 km, batterie dopo 3 anni ko, sedili rovinati dopo 5 anni, devo andare avanti?
Ho avuto anche Renault, meglio di fiat, ma lontana da Toyota.
La yaris che ho adesso, fatta in giappone, 15 anni e sembra nuova, sterzo, ammortizzatori, freni, sedili perfetti, mai un guasto, ecc.
Questa è la mia piccola ed umile esperienza.
Ne deduco che la componentistica giapponese è la migliore
Quando leggo queste cose mi si girano le @@
Io non vedo ruggine perforante in un'auto Fiat da almeno 20 anni: di che auto parli?
A dirla tutta neanche la Panda 750CL di oltre 25 anni fa, che dormiva all'aperto e spesso anche sotto abeti e pini, non ha avuto problemi di ruggine (e un anno se l'è fatta anche a 20 m dal mare....).
Purtroppo certe deduzioni semplicistiche sono completamente sbagliate. Sai in quanti dicono che l'assemblaggio in Giappone sia garanzia di qualità eppure io ho una Verso-S assemblata in Giappone che sta messa molto peggio della Yaris assemblata in Francia (Yaris che è anche più economica...).
Sarebbe troppo semplice dire che in Giappone assemblano da cani ma sarebbe anche altrettanto sbagliato.
Ciao.

P.S.: sono certo che se 15 anni fa avessi preso una Punto non ti ritroveresti con sedili rovinati, ammortizzatori scoppiati, acqua dentro l'auto, batterie morte come in un campo di guerra e ruggine passante (posto che tutti questi problemi in una sola auto mi sembrano solo un sunto dei luoghi comuni sulle auto Fiat...).
beh pensala come ti pare, se questo ti fà arrabbiare problema tuo, io di beneficenza a fiat ne ho fatta anche troppa, per me basta così, tu compra ciò che ritieni meglio.
Comunque riassumendo:
Fiat Uno 1990, ruggine perforante nel vano motore dopo 5-6 anni, sedili invecchiati troppo presto (materiale, cuciture e imbottitura troppo deboli), auto con 2 giorni di vita piena zuppa di acqua, risolto in carrozzeria ma facendomi parecchi danni agli interni.
Y10 del 1996, assemblaggio lamierati ridicolo, tubo lavavetri posteriore schiacciato e non funzionante, verniciatura metallizzata imbarazzante.
Delta 1997, ammortizzatori da cambiare dopo 40000 km, infiltrazioni dal pozzetto climatizzatore, assemblaggi penosi, scricchiolii mai risolti, rinvii del cambio da tenere costantemente lubrificati, saltuari spegnimenti improvvisi, auto definita premium pagata grandi soldi.
Ero un gran sostenitore dell'auto italiana, ogni volta che ne ho ripresa una i venditori mi assicuravano "ma ora sono migliorate" invece solita storia.
Di auto italiane, per quanto mi riguarda, ne ricompro solo se sono minacciato con una pistola...
In 15 anni di Yaris, cambiato olio e filtro una volta l'anno, spesa 50 euro, cambiata la cinghia servizi a 10 anni, distribuzione a catena mai toccata, climatizzatore mai ricaricato, tre treni di gomme e poi solamente benzina...e và ancora come nuova, il valore dai concessionari è zero, per cui finchè va bene continuerà a fare il suo servizio.
 
franco58pv ha scritto:
no mi spiace non ti seguo proprio per impostazione di partenza : ho fatto sport a livello agonistico ed ho capito che quando si interpretano i numeri è perché si è perso o non si è vinto

Anch'io ho passato oltre metà della mia vita diviso tra essere un atleta prima e un allenatore poi, ma ti posso assicurare che i numeri li abbiamo sempre usati e interpretati come una integrazione al nostro lavoro per vedere se andavamo nella direzione giusta e come strumento per perseguire i nostri obiettivi, se conosci bene lo sport che pratichi per trovare i motivi di una sconfitta i numeri sono l'ultima cosa che devi interpellare.
Per noi gente comune sentir parlare di filosofia o mission aziendale può essere ridicolo, la riteniamo una cavolata pazzesca degna da cartoni animati, ma ti assicuro che non è così sopratutto nelle aziende giapponesi. Quindi pur tenendo il profitto come primo obiettivo le strade per arrivarci possono essere molteplici, dipende tutto in che modo vuoi realizzare i tuoi obiettivi. Per rimanere in tema sport, ci sono società che preferiscono partire dal basso, creano un loro settore giovanile, formare le loro competenze e i loro allenatori, e se poi a fronte di un buon lavoro i risultati non vengo oggi ma domani o crescono poco alla volta pazienza. In questo modo si accumula esperienza, capacità di analisi, di visione. Ci si mette più tempo è vero, ma così facendo crea una struttura solida che reagisce bene ad ogni eventuale passo falso, un gruppo e una coesione difficilmente inattaccabile dove si formano altleti non solo dal punto di vista fisico ma educativo che difficilmente mancheranno di risultati sia sportivi che sociali.
Poi invece ci sono società che basano tutto sul risultato, la prestazione, l'apparenza, il prestigio, e per ottenerlo assoldano atleti "mercenari" che però con la stessa rapidità che sono venuti poi se ne sono anche andati, decretando gloria o sventura in balia degli eventi lasciando sostanzialmente la società "povera" di ogni valore.
Tutto questo per dire che alla fine 2 gestioni differenti sia per cultura che per metodo possono dare le stesse vittorie come le stesse sconfitte, ma è la sostanza che cambia e per molti conta di più che i puri risultati.
Toyota e Vag per esempio hanno 2 politiche diamentralmente opposte ma pressochè ottengono gli stessi risultati di vendita come unità prodotte. Quello che cambia però è la sostanza, Toyota ha esplorato ed esplora tuttora tutti i campi della mobilità ad ogni livello, non ultimo il progetto iRoad. Ha studiato, progettato, brevettato e realizzato tecnologie in tempi dove non vi era la pura necessità (vedi Prius prima e idrogeno con Mirai oggi tanto per citare i più conosciuti) tanto da avere uno "scaffale" da dove prelevare se serve qualsiasi tecnologia e applicarla in tempi brevi. E "magicamente" nonostante abbia utilizzato e utilizzi tuttora ingenti capitali che molti ritengono sprecati ha una redditività che il gruppo Vag si sogna. Winterkorn in un salone ha esordito " se sapessero vendere automobili .......". Ma di logica è anche vero il contrario, se Vag sapesse interpretare meglio i gusti dell'altra metà del mondo........Ed è quello che sta cercando di realizzare in Usa (ma non è andata) e in Cina, cioè modelli che a noi europei fanno letteralmente cxxxxe ma in Cina invece spopolano.
Quindi Franco per riassumere, le case hanno delle linee guida che perseguono, filosofia e mission, e sono consapevoli che troveranno percentuali di clienti a cui il prodotto non interessa, clienti interessati ma che preferirebbero delle modifiche sulla base della loro cultura in questo caso automobilistica, clienti che ritengono il prodotto soddisfacente e che rispecchiale ampiamente le loro aspettative relativamente al costo che hanno pagato. La somma di queste percentuali ti da il punto globale della direzione e della bontà del tuo lavoro e se stai andando nella direzione giusta, e questo indipendentemente se poi nello specifico in alcune aree sei carente e in altre eccelli. E dai numeri attuali Toyota occupa la cima da molti anni non solo per numero di vendite e del brand automobilistico di più valore al mondo, ma spesso la troviamo ai primi posti anche in qualsiasi statistica relativa alla bonta del prodotto. Da questo punto di vista una frase di Totò è illuminante : "è la somma che fa il totale", e io aggiungo "indipendentemente da come ci arrivi e da quali "figure" (tipi di clienti) ti sostengono". Quindi io non parlerei che una casa se ne frega di una area o meno, oggi le case per stare a galla a certi livelli e vero che devono cercare di accontentare ogni tipo di cliente, ma devono anche coniugare con numeri di vendita elevatissimi la flessibilità, qualità, affidabilità, scalabilità, economicità, rispetto delle leggi odierne e future, quindi anche previsione di scenari futuri e non ultimo il profitto, il tutto miscelato con la loro stategia/filosofia/mission. Mica facile, ma c'è chi ci riesce.........e chi no e poi toppa.

franco58pv ha scritto:
L'europa ha le sue peculiarità , possono piacere o meno , ma sono diverse da quelle di altri continenti , frutto di una storia complessa , tormentata ma anche gloriosa , tutto questo ha portato l'occhio europeo ad essere diverso da quello di altri popoli , molto più esigente riguardo a determinati aspetti stilistici,
Ti sei risposto da solo, appunto che per questi motivi per affermarti devi impegnare tante risorse dedicate in una sola area che a livello industriale potrebbero rappresentare un rischio economico, quando negli altri continenti vendi un prodotto con meno pretese ma che rende molto. Questo è uno dei motivi perchè Vw pur vendendo molto ha una scarsa redditività sui prodotti di massa, infatti dove realmente guadagna maggiormente ? Nel premium, in Skoda e in Seat dove il cliente ha praticamente quasi lo stesso prodotto, non esattamente identico se no non darebbe margini di guadagno, a prezzi inferiori.

franco58pv ha scritto:
Tieni presente che non è che le auto europee siano tutte in preda a guasti
Non ho detto questo, ho detto che Toyota come alcune altre marche hanno una affidabilità e una attenzione al cliente superiore alla media. C'è a chi come a me questo aspetto sommato alla scelta che Toyota mette a disposizione basta per valutare l'acquisto, come c'è chi privilegia altri aspetti. Ricadiamo sempre li e che ti ripeto da molto, non esiste una linea guida perchè tutto dipende dalle tue priorità e aspettative.

franco58pv ha scritto:
Personalmente cerco sempre di capire il perché e rifiuto di pensare che gli altri sbaglino o che siano dei testoni vittime di stereotipi , men che meno penso che il leone sia invincibile o che ci siano posizioni di preminenza non scalfibili ed eterne, soprattutto per toy che ha i mezzi per battere ogni concorrenza
Ad un certo livello i mezzi li ha chiunque perchè dubito che se Toyota va in una direzione ritenuta redditizia Vag o GM non possano fare le stesse cose, magari ci metterebbero più tempo (vedi ibrido) ma alla fine..... Comunque ti ripeto bisogna vedere però quanto ne vale la pena. Ovvero se adottare una certa strategia per compensare un "buco" di una determinata area non comporti una gestione onerosaa delle risorse, dei componenti, dei fornitori. Evidentemente il guadagno ottenuto non coprirebbe l'investimento, sopratutto se fosse adottata su tutta la produzione perchè ne alzerebbe il costo totale e visiti i milioni di pezzi sfornati ......
Gli steriotipi esistono ovunque, se no Audi in Usa sfonderebbe come in Europa ma vende molto meno di Lexus, mentre in Europa si ha l'esatto opposto.
Ti dico solo questo. Skoda anni fa in italia non aveva praticamente nessun concessionario, quando fu acquistata da Vw che poi buttò sul mercato la Felicia che rappresentava di fatto la prima auto cotruita sotto di loro avvenne un boom spaventoso, tanto che un nostro amico da officina generica fortunatamente ci credette e la tramutò in concessionario molto redditizio. Passò mesi e mesi insonni tanto doveva lavorare e soddisfare le richieste perchè in moltissimi, mio fratello compreso, la comprarono perchè adesso era di qualità tedesca, non sapendo però che quel modello di tedesco non aveva un fico secco, motore compreso. Questo ti fa capire cosa vuol dire avere un nome.

franco58pv ha scritto:
Poi c'è il discorso marketing su cui picchia forte derblume : condivido molto di quello che dice, ad esempio nella mia città la conce toy è assieme ad una conce asiatica , ma si può fare un errore del genere ? ti tiri dentro come cavallo di troia un costruttore asiatico in forte crescita che ti può fare dumping sui prezzi , ma perché non ci hanno messo dentro la Lexus ?
Secondo me tu e Derblume ragionate troppo dal punto di vista emotivo, una delle priorità di Toyota non è tanto quella di vendere molto, ma quello di farlo si tanto ma anche bene e meglio degli altri. Quindi le cose devono andare di pari passo se non vuoi fare capitomboli, vedi Vag. Se Lexus sta in piedi con le sue gambe, ci guadagnano, anche se le vendite crescono poco anno per anno ma riescono a mantenere alta la qualità, l'affidabilità, l'esclusività e originalità del prodotto, innovazione e tecnologia da prima linea proiettata nel futuro (vedi la LC a idrogeno) che non teme confronti, perchè si devono fare problemi mentali ? E poi ad ogni modo se vuoi una Lexus te la compri lo stesso anche se il concessionario è lontano.
Per finire, il concessionario della tua città ha preso anche la licenza di una asiatica perchè evidentemente non ci sta dentro solo con Toy. Li non è questione di essere legati al marchio ma alla propria sopravvivenza, cosa che anche se non mi occupo di automotive capisco bene.
 
hpx ha scritto:
franco58pv ha scritto:
no mi spiace non ti seguo proprio per impostazione di partenza : ho fatto sport a livello agonistico ed ho capito che quando si interpretano i numeri è perché si è perso o non si è vinto

Anch'io ho passato oltre metà della mia vita diviso tra essere un atleta prima e un allenatore poi, ma ti posso assicurare che i numeri li abbiamo sempre usati e interpretati come una integrazione al nostro lavoro per vedere se andavamo nella direzione giusta e come strumento per perseguire i nostri obiettivi, se conosci bene lo sport che pratichi per trovare i motivi di una sconfitta i numeri sono l'ultima cosa che devi interpellare.
Per noi gente comune sentir parlare di filosofia o mission aziendale può essere ridicolo, la riteniamo una cavolata pazzesca degna da cartoni animati, ma ti assicuro che non è così sopratutto nelle aziende giapponesi. Quindi pur tenendo il profitto come primo obiettivo le strade per arrivarci possono essere molteplici, dipende tutto in che modo vuoi realizzare i tuoi obiettivi. Per rimanere in tema sport, ci sono società che preferiscono partire dal basso, creano un loro settore giovanile, formare le loro competenze e i loro allenatori, e se poi a fronte di un buon lavoro i risultati non vengo oggi ma domani o crescono poco alla volta pazienza. In questo modo si accumula esperienza, capacità di analisi, di visione. Ci si mette più tempo è vero, ma così facendo crea una struttura solida che reagisce bene ad ogni eventuale passo falso, un gruppo e una coesione difficilmente inattaccabile dove si formano altleti non solo dal punto di vista fisico ma educativo che difficilmente mancheranno di risultati sia sportivi che sociali.
Poi invece ci sono società che basano tutto sul risultato, la prestazione, l'apparenza, il prestigio, e per ottenerlo assoldano atleti "mercenari" che però con la stessa rapidità che sono venuti poi se ne sono anche andati, decretando gloria o sventura in balia degli eventi lasciando sostanzialmente la società "povera" di ogni valore.
Tutto questo per dire che alla fine 2 gestioni differenti sia per cultura che per metodo possono dare le stesse vittorie come le stesse sconfitte, ma è la sostanza che cambia e per molti conta di più che i puri risultati.
Toyota e Vag per esempio hanno 2 politiche diamentralmente opposte ma pressochè ottengono gli stessi risultati di vendita come unità prodotte. Quello che cambia però è la sostanza, Toyota ha esplorato ed esplora tuttora tutti i campi della mobilità ad ogni livello, non ultimo il progetto iRoad. Ha studiato, progettato, brevettato e realizzato tecnologie in tempi dove non vi era la pura necessità (vedi Prius prima e idrogeno con Mirai oggi tanto per citare i più conosciuti) tanto da avere uno "scaffale" da dove prelevare se serve qualsiasi tecnologia e applicarla in tempi brevi. E "magicamente" nonostante abbia utilizzato e utilizzi tuttora ingenti capitali che molti ritengono sprecati ha una redditività che il gruppo Vag si sogna. Winterkorn in un salone ha esordito " se sapessero vendere automobili .......". Ma di logica è anche vero il contrario, se Vag sapesse interpretare meglio i gusti dell'altra metà del mondo........Ed è quello che sta cercando di realizzare in Usa (ma non è andata) e in Cina, cioè modelli che a noi europei fanno letteralmente cxxxxe ma in Cina invece spopolano.
Quindi Franco per riassumere, le case hanno delle linee guida che perseguono, filosofia e mission, e sono consapevoli che troveranno percentuali di clienti a cui il prodotto non interessa, clienti interessati ma che preferirebbero delle modifiche sulla base della loro cultura in questo caso automobilistica, clienti che ritengono il prodotto soddisfacente e che rispecchiale ampiamente le loro aspettative relativamente al costo che hanno pagato. La somma di queste percentuali ti da il punto globale della direzione e della bontà del tuo lavoro e se stai andando nella direzione giusta, e questo indipendentemente se poi nello specifico in alcune aree sei carente e in altre eccelli. E dai numeri attuali Toyota occupa la cima da molti anni non solo per numero di vendite e del brand automobilistico di più valore al mondo, ma spesso la troviamo ai primi posti anche in qualsiasi statistica relativa alla bonta del prodotto. Da questo punto di vista una frase di Totò è illuminante : "è la somma che fa il totale", e io aggiungo "indipendentemente da come ci arrivi e da quali "figure" (tipi di clienti) ti sostengono". Quindi io non parlerei che una casa se ne frega di una area o meno, oggi le case per stare a galla a certi livelli e vero che devono cercare di accontentare ogni tipo di cliente, ma devono anche coniugare con numeri di vendita elevatissimi la flessibilità, qualità, affidabilità, scalabilità, economicità, rispetto delle leggi odierne e future, quindi anche previsione di scenari futuri e non ultimo il profitto, il tutto miscelato con la loro stategia/filosofia/mission. Mica facile, ma c'è chi ci riesce.........e chi no e poi toppa.

franco58pv ha scritto:
L'europa ha le sue peculiarità , possono piacere o meno , ma sono diverse da quelle di altri continenti , frutto di una storia complessa , tormentata ma anche gloriosa , tutto questo ha portato l'occhio europeo ad essere diverso da quello di altri popoli , molto più esigente riguardo a determinati aspetti stilistici,
Ti sei risposto da solo, appunto che per questi motivi per affermarti devi impegnare tante risorse dedicate in una sola area che a livello industriale potrebbero rappresentare un rischio economico, quando negli altri continenti vendi un prodotto con meno pretese ma che rende molto. Questo è uno dei motivi perchè Vw pur vendendo molto ha una scarsa redditività sui prodotti di massa, infatti dove realmente guadagna maggiormente ? Nel premium, in Skoda e in Seat dove il cliente ha praticamente quasi lo stesso prodotto, non esattamente identico se no non darebbe margini di guadagno, a prezzi inferiori.

franco58pv ha scritto:
Tieni presente che non è che le auto europee siano tutte in preda a guasti
Non ho detto questo, ho detto che Toyota come alcune altre marche hanno una affidabilità e una attenzione al cliente superiore alla media. C'è a chi come a me questo aspetto sommato alla scelta che Toyota mette a disposizione basta per valutare l'acquisto, come c'è chi privilegia altri aspetti. Ricadiamo sempre li e che ti ripeto da molto, non esiste una linea guida perchè tutto dipende dalle tue priorità e aspettative.

franco58pv ha scritto:
Personalmente cerco sempre di capire il perché e rifiuto di pensare che gli altri sbaglino o che siano dei testoni vittime di stereotipi , men che meno penso che il leone sia invincibile o che ci siano posizioni di preminenza non scalfibili ed eterne, soprattutto per toy che ha i mezzi per battere ogni concorrenza
Ad un certo livello i mezzi li ha chiunque perchè dubito che se Toyota va in una direzione ritenuta redditizia Vag o GM non possano fare le stesse cose, magari ci metterebbero più tempo (vedi ibrido) ma alla fine..... Comunque ti ripeto bisogna vedere però quanto ne vale la pena. Ovvero se adottare una certa strategia per compensare un "buco" di una determinata area non comporti una gestione onerosaa delle risorse, dei componenti, dei fornitori. Evidentemente il guadagno ottenuto non coprirebbe l'investimento, sopratutto se fosse adottata su tutta la produzione perchè ne alzerebbe il costo totale e visiti i milioni di pezzi sfornati ......
Gli steriotipi esistono ovunque, se no Audi in Usa sfonderebbe come in Europa ma vende molto meno di Lexus, mentre in Europa si ha l'esatto opposto.
Ti dico solo questo. Skoda anni fa in italia non aveva praticamente nessun concessionario, quando fu acquistata da Vw che poi buttò sul mercato la Felicia che rappresentava di fatto la prima auto cotruita sotto di loro avvenne un boom spaventoso, tanto che un nostro amico da officina generica fortunatamente ci credette e la tramutò in concessionario molto redditizio. Passò mesi e mesi insonni tanto doveva lavorare e soddisfare le richieste perchè in moltissimi, mio fratello compreso, la comprarono perchè adesso era di qualità tedesca, non sapendo però che quel modello di tedesco non aveva un fico secco, motore compreso. Questo ti fa capire cosa vuol dire avere un nome.

franco58pv ha scritto:
Poi c'è il discorso marketing su cui picchia forte derblume : condivido molto di quello che dice, ad esempio nella mia città la conce toy è assieme ad una conce asiatica , ma si può fare un errore del genere ? ti tiri dentro come cavallo di troia un costruttore asiatico in forte crescita che ti può fare dumping sui prezzi , ma perché non ci hanno messo dentro la Lexus ?
Secondo me tu e Derblume ragionate troppo dal punto di vista emotivo, una delle priorità di Toyota non è tanto quella di vendere molto, ma quello di farlo si tanto ma anche bene e meglio degli altri. Quindi le cose devono andare di pari passo se non vuoi fare capitomboli, vedi Vag. Se Lexus sta in piedi con le sue gambe, ci guadagnano, anche se le vendite crescono poco anno per anno ma riescono a mantenere alta la qualità, l'affidabilità, l'esclusività e originalità del prodotto, innovazione e tecnologia da prima linea proiettata nel futuro (vedi la LC a idrogeno) che non teme confronti, perchè si devono fare problemi mentali ? E poi ad ogni modo se vuoi una Lexus te la compri lo stesso anche se il concessionario è lontano.
Per finire, il concessionario della tua città ha preso anche la licenza di una asiatica perchè evidentemente non ci sta dentro solo con Toy. Li non è questione di essere legati al marchio ma alla propria sopravvivenza, cosa che anche se non mi occupo di automotive capisco bene.
forse stiamo perdendo di vista il motivo del nostro dibattito , sia io , tu e derblume alla fine siamo grandi sostenitori di Toyota , oltre che vedo felici possessori , probabilmente la differenza è che tu (credo) pensi che quello che stanno facendo basti alla lunga per sfondare in europa , mercato che è molto ma molto più importante di quanto si pensi , lo snobba marchionne ma sappiamo bene il perché......io e derblume pensiamo il contrario , crediamo che debbano fare altro , non crediamo che questo altro implichi investimenti pazzeschi, soprattutto crediamo che questo altro avrebbe un beneficio anche sulle vendite mondiali , chi ha ragione ? forse tutti o nessuno e posso accettare anche di avere torto , ma ovviamente è il bello del forum dove per fortuna non c'è il pensiero unico e si discute
 
xdelta15 ha scritto:
Allora non hai letto quello che ho scritto sopra, io mi baso sulle auto che ho posseduto, le fiat/lancia che ho avuto in passato a 6 anni avevano la ruggine perforante, entrava pioggia nell'abitacolo, ammortizzatori che perdevano olio dopo 40000 km, batterie dopo 3 anni ko, sedili rovinati dopo 5 anni, devo andare avanti?
Ho avuto anche Renault, meglio di fiat, ma lontana da Toyota.
La yaris che ho adesso, fatta in giappone, 15 anni e sembra nuova, sterzo, ammortizzatori, freni, sedili perfetti, mai un guasto, ecc.
Questa è la mia piccola ed umile esperienza.
Ne deduco che la componentistica giapponese è la migliore
nemmeno tu leggi benissimo quello che ti scrivono....la corolla verso è assemblata in turchia e nessuno si lamenta , non fanno auto in turchia con componentistica di serie b rispetto a quelle costruite altrove , esistono marchi più affidabili ed altri meno affidabili , Subaru e mazda costruiscono solo in giappone e ci guadagnano ? certo avessero fabbriche in giro per il mondo guadagnerebbero di più perché eviterebbero il rischio cambio moneta
 
xdelta15 ha scritto:
AurisBari ha scritto:
La nuova Tipo la costruiscono in Turchia. Le aziende costruiscono gli stabilimenti dove possono massimizzare i guadagni. Per Toyota a causa dei dazi doganali sarebbe improponibile costruire veicoli per target di massa con veicoli costruiti in Giappone. E sinceramente, conoscendo quanti incapaci sfaticati che non sanno nemmeno tenere il cacciavite in mano e che sono stati assunti perchè "amici/nipoti di" ci sono a Melfi o Cassino preferisco di gran lunga un'auto costruita in Turchia che una costruita in Italia (è di questo sono scientificamente sicuro perchè ne ho esperienza di prima mano).

PS. Le migliori fiat avute in famiglia sono state costruite una in Polonia e l'altra in Serbia.

Come mai Mazda e Subaru producono in Giappone ed esportano in tutto il mondo?
Lo fanno per perdere soldi?
Non lo fanno per perdere soldi ma sicuramente concorderai che in europa i numeri di vendita di subaru e mazda sono molto marginali ben inferiori nonostante la per te indubbia superiorità tecnica e di affidabilità. La ragione è anche dovuta al fatto che queste due case producendo in Giappone devono:
1) operare con prezzi che giocoforza a causa dei dazi doganali sono più alti rispetto a chi produce in EU.
2) limitare le possibilità di personalizzazione dell'auto a pochi e prefissati allestimenti (scelta che premia poco in Europa). E' logisticamente improponibile riempire navi bisarca con 1000 auto tutte diverse dall'altra e per l'acquirente sarebbe un incubo in tempi di attesa.
Secondo me per queste due case i mercati di elezione sono altri ed operano di conseguenza. Ogni pezzo che riescono a vendere in europa è tutto grasso che cola perchè ottenuto col minimo sforzo dal punto di vista industriale.
 
franco58pv ha scritto:
XPerience74 ha scritto:
...alle considerazioni di entrambi aggiungo che avevo anche appreso da qualche parte che lo stabilimento turco fosse uno dei più avanzati ed efficienti anche in termini di standard qualitativi fra quelli del costruttore...
anche fiat pare sia soddisfatta del suo stabilimento turco, così come i tedeschi dei loro operai turchi in germania , onestamente ha un retro gusto di razzismo strisciante il considerare un auto costruita in turchia come auto prodotta da gente di serie b
vero per quanto riporti su fiat (fca), la quale fra l'altro (assieme a vw e renò -ma probabilmente anche altri-) ha proprio attinto dal metodo toyota e che, "sarà un caso?", ha poi anche ricevuto qualche riconoscimento per gli standard raggiunti in dei suoi stabilimenti... ;)

ad ogni modo per lo stabilimento turco, ed "extra comunitari" più in genere, non ne farei un dramma e questo non foss'altro perchè che per il costruttore in questione ciò rappresenta la norma avendo infatti stabilimenti in ogni dove per il globo terrestre...

e sin qui parliamo di metodo/standard produttivi... mentre poi ci sarebbe anche la questione materie prime le quali non'è ragionevolmente scontato che quelle made in japan possano essere sempre e solo le migliori... seppur sarebbe anche vero che proprio toyota non sempre figuri fra la sostanziale totalità dei competitors che seguono un'unico indirizzo per quanto concerne certi soliti fornitori...
 
franco58pv ha scritto:
hpx ha scritto:
Altro esempio banale : si dice sempre che l'ibrido è il top per taxisti, verissimo, ma perché allora non provi a rivitalizzare la verso con l'ibrido ? la verso non è una macchina ideale per taxisti ? ovviamente non è che questo porti a grandi numeri di vendita ma è solo per fare due esempi concreti
penso che possa trattarsi di una soluzione davvero azzeccata e credo proprio lo proporranno, e penso anche che sarà uno dei prossimi modelli che lanceranno anche perchè si starebbe sempre più avvicinando il tempo della sostituta di auris (in tutta probabilità su medesima base del c-hr -267 cm di passo-) e quindi di questa (per ora ipotetica) new verso (hybrid) la quale ha infatti sempre preceduto "mamma" auris...
 
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