Gli immigrati che bivaccano sono capitale non investito, diamogli un'opportunità di produrre ricchezza per noi e per loro e a spasso vorranno restare soltanto quattro mele marce (ma per l'identità debole che le contraddistingue tenderanno comunque ad adeguarsi).
Mi fa piacere vedere gente ottimista, come ero io fino a poco tempo addietro.
Mi considero molto tollerante è ho diversi amici e conoscenti non Italiani.
Negli anni passati, in diversi casi, mi sono messo messo di traverso contro atteggiamenti velatamente razzisti, come ad esempio quando hanno cercato (esponenti clericali), con scuse e mezzucci di vario tipo di non fare celebrare il mio matrimonio ed il battesimo del mio primo figlio ad un mio amico sacerdote, originario del Togo. Ho reagito per spirito anticonformista e di giustizia, riuscendo nei miei intenti.
Adesso però, questi continui e non accettabili episodi, stanno minando le mie convinzioni liberali.
Oggi vedendo il TG per la prima volta ho pensato che sia meglio attrezzare le navi della nostra Marina Militare con delle chiatte a rimorchio con abbondanti viveri e generi di prima necessità, e scortare nei luoghi di provenienza chi tenta le traversate clandestinamente.
Purtroppo incomincio a perdere la speranza che ci possa essere integrazione con delle culture sia molto distanti da noi, sia dominate da una minoranza ottusa, violenta e spietata.
