<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Attentato a Manchester | Page 9 | Il Forum di Quattroruote

Attentato a Manchester

Non capisco perché dinamiche comuni vengono interpretate caro a_gri in maniera differente quando riguardano gli altri. Ma cosa accade nelle zone infestate da mafia o camorra quando dopo un atto criminoso arrivano le tv? Provate ad entrare in certi quartieri noti di Roma e vedrete che le scene sono le stesse che si assistono in tv per i quartieri musulmani, astio verso le istituzioni e solidarietà verso i delinquenti o una sana omerta per non avere problemi, i pochi che cercano dal interno di cambiare le sorti di quelle zone sono osteggiati, quando gli va bene.
Io la scorsa sera ho visto il servizio alla 7,e ho notato una cosa che personalmente mette dubbi sul operato della troupe, hanno continuato a riprendere di nascosto anche quando erano intervenuta la polizia, cosa illegale e molto sgradevole verso gli agenti, se questi si fossero accorti di questo credo che non sarebbero stati contenti,con me avrebbero passato qualche bella ora in stazione, questo mi fa immaginare come questi giornalisti giravano per quel quartiere e con quale spirito e con quale modo probabilmente provocatorio
 
Non capisco perché dinamiche comuni vengono interpretate caro a_gri in maniera differente quando riguardano gli altri. Ma cosa accade nelle zone infestate da mafia o camorra quando dopo un atto criminoso arrivano le tv?
Parlo per me: la penso esattamente uguale su islamici radicali e mafiosi. Gli altri, non lo so e non posso farci niente. Avrò tanti difetti, ma sono coerente.
 
Come sempre a_gri rispondo a te ma le mie considerazioni sono generali e rivolte a tutti. Dai qualche difetto lo hai ma non tanti, nella media di tutti noi :emoji_grinning:
 
Non ne sarei così sicuro. Il verme di Manchester non era solitario, tant'è che l'ordigno usato era analogo ad altri impiegati in passato. Direi che è come agli inizi della commedia dell'arte: non c'è un copione preciso, ma c'è un canovaccio su cui gli attori improvvisano, ma la trama della commedia c'è eccome.

La visione sociologica del problema terrorismo in occidente se da un lato spiega le motivazioni personali , individuali , psicologiche di chi aderisce a queste azioni , dall'altro non dice gran che sul fenomeno politico e religioso dell'estremismo wahabita e salafita che nasce all'interno del medioriente e di lì cerca spazio in Europa e nel mondo , proprio con l'arma del terrorismo internazionale .

Non è una novità , la sociologia spiega le motivazioni e le tendenze dei singoli nella società , non spiega quasi mai invece la matrice politica , economica e religiosa dei fenomeni , delle guerre , degli scontri fra popoli o classi sociali .

Ha comunque ragione Agricolo , anche i cani sciolti seguono spesso un canovaccio ben preciso e diramato proprio dalle stesse organizzazioni del terrore , pure con libretto di istruzioni...

Non volerlo vedere e parlare di pazzi psicopatici isolati o peggio , esclusivamente di persone escluse o sfruttate dalle società occidentali , come se nel terzo mondo e nei paesi arabi non ci fosse sfruttamento o emarginazione , è ormai solo voler tapparsi gli occhi di fronte all'evidenza :

http://www.iltempo.it/home/2016/10/...s-uccidete-gli-infedeli-col-coltello-1022406/

http://www.adnkronos.com/fatti/cron...le-del-terrorista_AJ55WlfoTTzR2WT9B1L0wN.html

http://www.tgcom24.mediaset.it/mond...eli-durante-il-ramadan-_3073580-201702a.shtml

http://www.adnkronos.com/fatti/cron...le-del-terrorista_AJ55WlfoTTzR2WT9B1L0wN.html

https://interestingpress.blogspot.it/2017/03/coltelli-e-auto-in-corsa-ma-lisis-non.html
 
Non volerlo vedere e parlare di pazzi psicopatici isolati o peggio , esclusivamente di persone escluse o sfruttate dalle società occidentali , come se nel terzo mondo e nei paesi arabi non ci fosse sfruttamento o emarginazione , è ormai solo voler tapparsi gli occhi di fronte all'evidenza :

per quanto mi riguarda non è uno chiudere gli occhi, e personalmente non ho mai considerato questi pazzi o psicopatici, io ho solo constatato che tra l'ondata di terrorismo di Al qaeda e questa noto delle notevoli differenze che mi portano a pensare che la risposta non può essere la stessa. Al qaeda aveva una struttura , finanziamenti e capacità per formare attentatori e intraprendere azioni di un certo rilievo, tipo attentati ad ambasciate statunitensi,attentato incrociatore statunitense, 11 settembre, l'Isis non ha questa struttura e questa capacità, quello che riesce a fare è da remoto sobillare singoli personaggi , o piccoli gruppi, che si attivano indipendentemente e agiscono spesso in modo molto casareccio e privo di capacità militari.Infatti Isis cura molto la parte chiamiamola social, probabilmente senza di questo ci sarebbe un seguito molto inferiore in Europa e nel mondo.
La mia conclusione , personale, è che come descriveva charles dickens in Hard Times, ci sono molti giovani in Europa che sono dei vasi vuoti, e che vivendo in un periodo complicato della nostra società sono pronti ad essere affascinati da questa propaganda in remoto(come molti sono attratti da estremismi di destra o di sinistra), noi non abbiamo tutte le responsabilità per questa situazione , concordo con a_gri quando dice che la stessa comunità musulmana deve impegnarsi a far si che i loro giovani non cadano nelle mani di questa deviazione, però a mio avviso nel momento in cui noi andiamo a parlare di guerra di religione, di religione che semina odio, probabilmente aiutiamo l'isis a colmare quei vasi vuoti con la loro dottrina di morte.
 
La mia conclusione , personale, è che come descriveva charles dickens in Hard Times, ci sono molti giovani in Europa che sono dei vasi vuoti, e che vivendo in un periodo complicato della nostra società sono pronti ad essere affascinati da questa propaganda in remoto(come molti sono attratti da estremismi di destra o di sinistra), noi non abbiamo tutte le responsabilità per questa situazione , concordo con a_gri quando dice che la stessa comunità musulmana deve impegnarsi a far si che i loro giovani non cadano nelle mani di questa deviazione, però a mio avviso nel momento in cui noi andiamo a parlare di guerra di religione, di religione che semina odio, probabilmente aiutiamo l'isis a colmare quei vasi vuoti con la loro dottrina di morte.

Sono d'accordo. In particolare, se loro provocano e noi raccogliamo stiamo al loro gioco: meglio non dare alibi alle teste calde.

Desidero valorizzare un segnale positivo della comunità musulmana, arriva dal Kuwait dove una compagnia telefonica ha realizzato e diffuso uno spot promozionale che potrebbe dissuadere dal compiere scelleratezze o dal manifestare complicità morale a chi le compie. Di sicuro non basta una pubblicità ad affrontare una questione tanto delicata ma potrebbe essere il primo passo di una più articolata e diffusa campagna di sensibilizzazione.

 
Desidero valorizzare un segnale positivo della comunità musulmana, arriva dal Kuwait dove una compagnia telefonica ha realizzato e diffuso uno spot promozionale che potrebbe dissuadere dal compiere scelleratezze o dal manifestare complicità morale a chi le compie. Di sicuro non basta una pubblicità ad affrontare una questione tanto delicata ma potrebbe essere il primo passo di una più articolata e diffusa campagna di sensibilizzazione.

Bello. Speriamo che sia davvero il primo passo.
 
per quanto mi riguarda non è uno chiudere gli occhi, e personalmente non ho mai considerato questi pazzi o psicopatici, io ho solo constatato che tra l'ondata di terrorismo di Al qaeda e questa noto delle notevoli differenze che mi portano a pensare che la risposta non può essere la stessa. Al qaeda aveva una struttura , finanziamenti e capacità per formare attentatori e intraprendere azioni di un certo rilievo, tipo attentati ad ambasciate statunitensi,attentato incrociatore statunitense, 11 settembre, l'Isis non ha questa struttura e questa capacità, quello che riesce a fare è da remoto sobillare singoli personaggi , o piccoli gruppi, che si attivano indipendentemente e agiscono spesso in modo molto casareccio e privo di capacità militari.Infatti Isis cura molto la parte chiamiamola social, probabilmente senza di questo ci sarebbe un seguito molto inferiore in Europa e nel mondo.
La mia conclusione , personale, è che come descriveva charles dickens in Hard Times, ci sono molti giovani in Europa che sono dei vasi vuoti, e che vivendo in un periodo complicato della nostra società sono pronti ad essere affascinati da questa propaganda in remoto(come molti sono attratti da estremismi di destra o di sinistra), noi non abbiamo tutte le responsabilità per questa situazione , concordo con a_gri quando dice che la stessa comunità musulmana deve impegnarsi a far si che i loro giovani non cadano nelle mani di questa deviazione, però a mio avviso nel momento in cui noi andiamo a parlare di guerra di religione, di religione che semina odio, probabilmente aiutiamo l'isis a colmare quei vasi vuoti con la loro dottrina di morte.

Ma , io non mi rivolgevo in particolare a te o ad altri gentili forumisti , bensì mi premeva sottolineare quanto la sociologia , tirata sempre più spesso in ballo da giornali , opinionisti e mass-media in generale , quale unico strumento per spiegare il fenomeno del terrorismo diffuso , se da un lato mette a fuoco molto bene le motivazioni e le suggestioni dei singoli che aderiscono a movimenti terroristici o , come sempre più spesso accade , divengono "lupi solitari" , dall'altro dice ben poco sulle ragioni politiche , economiche , di equilibri mondiali che hanno generato e generano il terrorismo di matrice wahabita o salafita .

Certo Isis è profondammente diverso da Al Qaida , anche perchè agisce in maniera più capillare , meno frontale e quindi anche più insidiosa , però non di meno ha un organizzazione potente che vorrebbe imporsi come super-stato islamista , vedi Siria e guerre varie in zona mediorientale , dove l'organizzazione dimostra purtroppo anche notevoli capacità militari convenzionali .

Non ho nemmeno nominato infine , il concetto guerra di religione , anche perchè -ripeto- non si tratta di tutto l'Islam per fortuna , ma solo delle frange wahabite e salafite . La storia purtroppo insegna però come le minoranze a volte proprio per questo sottovalutate , possano imporsi in modo violento e prendere il potere , vedi nazisti in Germania .

Soprattutto per questo concordo con la speranza che l'islam nel suo complesso possa prendere fattivamente le distanze dall'estremismo terrorista . Saluti
 
Altro verme in azione a Notre Dame.....

http://www.ansa.it/sito/notizie/mon...ame_4f8f6f06-ef03-4d0f-a4ee-2d43b977a319.html

Secondo alcuni media francesi, l'uomo sarebbe un ricercatore, laureato in scienze sociali e dottorando in Francia. Avrebbe firmato diverse pubblicazioni e sarebbe sposato con una svedese.

La conferma arriva in serata: Farid Ikken è uno studente dell'Università di Metz, dottorando in giornalismo, con una tesi sui media, in particolare quelli del Nord Africa. Lo ha dichiarato il presidente dell'Università di Lorena, Pierre Mutzenhardt, alla radio France Bleu. Il rettore ha confermato che Ikken studia dal 2014 per un dottorato in giornalismo al CREM, il Centro di ricerca sulle mediazioni. All'università affermano che Ikken era giornalista in Algeria.​

E con questo, purtroppo, si conferma che chi, come me, pensava che l'istruzione e l'educazione avrebbero eliminato il fanatismo aveva sbagliato tutto. L'integrazione è una balla e l'istruzione non serve, anzi peggiora la situazione, perchè i vermi istruiti sono più pericolosi dei vermi ignoranti.

A margine: in Svezia non c'era proprio nessuno che se la portava a casa, 'sta ebete che si è messa con questo rifiuto umano?
 
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