<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Attentato a Manchester | Page 8 | Il Forum di Quattroruote

Attentato a Manchester

Intervista a Silvestri, consigliere scientifico ed ex presidente dell’Istituto affari internazionali. E' dell'anno scorso...

Un passaggio dell'analisi di Massimo Borghesi, docente di filosofia morale all’Università di Perugia, all’attacco terroristico avvenuto il giorno di Pasqua a Lahore l'anno scorso.

“Come ricorda il politologo francese Oliver Roy – aggiunge lo studioso - c’è un duplice approccio che va superato affrontando il tema islam, ben distinguendo gli attacchi terroristici come quello avvenuto a Pasqua in Pakistan da quelli avvenuti in Europa, come quello recentissimo di Bruxelles”. “Va superata la prospettiva ‘culturalista’, per cui esisterebbe una radicale eterogeneità che porta allo scontro e quindi all’inevitabile ‘guerra di civiltà’, fra Occidente e islam. Ma anche l’approccio ‘terzomondista’ che sostiene che tutto il problema derivi dall’Occidente e l’islamismo sia solo una reazione della parte povera, frustrata della società immigrata. Anche se è vero che qui – come spiega bene Roy – siamo di fronte a un’islamizzazione del radicalismo, un processo molto diverso da quello che porta i talebani a mettere le bombe in Pakistan. In Europa, i musulmani di seconda generazione trovano spesso nell’islamismo una forma di decostruzione di un mondo che odiano perché li esclude”.

(da Radio Vaticana)
 
Bisognerebbe chiederlo a loro, magari una spiegazione c'é.

Sanno a chi rivenderle.

Al proposito riporto un frammento dello stesso articolo da cui estrapolavo la citazione del messaggio precedente:

(...) La maggior parte dei musulmani esistenti al mondo è infatti contraria a ogni tipo di violenza e vuole una pacifica convivenza. Il problema è l’islamismo radicale che nasce dall’estremismo sunnita di radice wahabita, non a caso, promosso dall’Arabia Saudita, uno dei principali alleati arabi dell’Occidente”.
 
Sanno a chi rivenderle.

Al proposito riporto un frammento dello stesso articolo da cui estrapolavo la citazione del messaggio precedente:

(...) La maggior parte dei musulmani esistenti al mondo è infatti contraria a ogni tipo di violenza e vuole una pacifica convivenza. Il problema è l’islamismo radicale che nasce dall’estremismo sunnita di radice wahabita, non a caso, promosso dall’Arabia Saudita, uno dei principali alleati arabi dell’Occidente”.
E noi per fare economia ci divertiamo...:emoji_cry::emoji_cry::emoji_sleepy::emoji_sleepy:
 
Un punto che non viene quasi mai trattato é proprio la mancanza di modus terroristico unico che personalmente mi porta a considerare che dietro a questa ondata di attentati non ci sia un piano ben preciso ed organizzato, il che non vuol dire non sia una minaccia quello che sta accadendo, ma che probabilmente non si combatte con azioni che sono volte a sgominare un organizzazione come poteva essere Settembre Nero o Alqeida,o ad intraprendere una guerra come alcuni consigliano,io vedo più l'azione di singoli balordi che senza un organizzazione minuziosa e con tecniche primitive, ma drammatiche, colpiscono quello che identificano come nemico e soddisfano un bisogno di vendetta molto personale. Il terrorismo Palestinese che abbiamo conosciuto bene da noi lavorava su un obiettivo ben preciso e i partecipanti erano dediti a questo, idem dicasi per il gruppo di Obama, ora abbiamo invece obiettivi personali che a fatica riusciamo ad inquadrare in un piano generale, ripeto, non vuol dire sminuire il pericolo, anzi per quanto riguarda l'intelligence questa di oggi è una sfida più difficile, vuol dire affrontarla con tipi diversi di difesa
 
La maggior parte dei musulmani esistenti al mondo è infatti contraria a ogni tipo di violenza e vuole una pacifica convivenza.
Falso anche questo. Probabilmente alla maggior parte non verrà mai in mente di farsi esplodere a un concerto, ma anche tra i cosiddetti "moderati" la tacita approvazione verso i gesti dei vermi radicali è diffusa in misura assolutamente non trascurabile.
 
a mancanza di modus terroristico unico che personalmente mi porta a considerare che dietro a questa ondata di attentati non ci sia un piano ben preciso ed organizzato

Non ne sarei così sicuro. Il verme di Manchester non era solitario, tant'è che l'ordigno usato era analogo ad altri impiegati in passato. Direi che è come agli inizi della commedia dell'arte: non c'è un copione preciso, ma c'è un canovaccio su cui gli attori improvvisano, ma la trama della commedia c'è eccome.
 
Tu ci vedi un organizzazione come era Settembre Nero o Alqeida? Li a Manchester è stato utilizzato un ordino basico di cui da decenni si trovano le istruzioni per realizzarlo e non ci vuole nessuno che te lo consigli.in nessuno di questi attacchi trovo metodologie militari, neanche nei primi fatti accaduto a Parigi che forse erano gli unici più vicini ad un azione coordinate, per il resto azioni molto elementari e prive di alcuna preparazione, lontane anni luce dal terrorismo Palestinese anni 70 80 e ancora più lontano da quello del gruppo di Osama.
 
Falso anche questo. Probabilmente alla maggior parte non verrà mai in mente di farsi esplodere a un concerto, ma anche tra i cosiddetti "moderati" la tacita approvazione verso i gesti dei vermi radicali è diffusa in misura assolutamente non trascurabile.

Io sarei un po' più prudente: un conto sono gli attentati terroristici che non mi sembra trovino consenso, un altro la ferma disapprovazione dei disvalori dell'Occidente che mercifica la libertà dei popoli, la dignità degli uomini, il futuro delle giovani generazioni, il corpo delle donne, la vita dei malati...
 
Io sarei un po' più prudente: un conto sono gli attentati terroristici che non mi sembra trovino consenso, un altro la ferma disapprovazione dei disvalori dell'Occidente che mercifica la libertà dei popoli, la dignità degli uomini, il futuro delle giovani generazioni, il corpo delle donne, la vita dei malati...
È la stessa cosa. Chi disapprova questo, approva quelli.
 
non indosserei mai una cintura esplosiva.

Mi autoquoto:

Probabilmente alla maggior parte non verrà mai in mente di farsi esplodere a un concerto

Sono ragionevolmente convinto che persino a Molenbeek la maggior parte degli abitanti non indosserebbe mai una cintura esplosiva. Tuttavia, la gente di Molenbeek ha nascosto e protetto per mesi il bastardo che risponde al nome di Salah Abdeslam, che non serve che ti ricordi chi è. Durante questo periodo, se il suddetto bastardo avesse pensato bene di combinarne un'altra, la gente di Molenbeek sarebbe stata complice morale e materiale di tutti i morti e feriti che il bastardo avrebbe causato. A me non frega niente se i "non esplosivi" sono innocui per convinzione o per vigliaccheria (propendo per la seconda, perchè ci vogliono le palle anche per farsi saltare in aria), a me basta il principio che è ladro tanto chi entra nel pollaio quanto chi gli tiene il sacco fuori dalla porta. Io sono stufo agro che ogni volta che succede qualcosa ci sono due sparuti imam che vanno in TV a dire due parole di circostanza (peraltro con un se e un ma ogni quattro parole), quando poi per uno che denuncia un sospetto terrorista (peraltro, suo fratello), tutti i suoi connazionali in paese non lo guardano più in faccia e lo minacciano di morte. Io voglio fatti. Voglio vedere i musulmani di Molenbeek (e tutte le topaie simili sparse per l'Europa) scendere in piazza tenendo per il cravattino quelli che scrivono ca**ate jihadiste sui social e portarli a calci nel cu*o davanti ai commissariati di polizia. Li voglio vedere che li tengono d'occhio e si accertano che una volta sbattuti fuori dall'Europa non ci ritornino. Li voglio vedere LORO fare la guardia nelle moschee, e sbattere fuori a calci i predicatori di morte. Allora, e solo allora, FORSE smetterò di guardarli per traverso e di pensare che meno musulmani vedo in giro, meglio sto. Ma solo allora.
 
Sono ragionevolmente convinto che persino a Molenbeek la maggior parte degli abitanti non indosserebbe mai una cintura esplosiva. (...)

Sarò strano ma a me i musulmani non fanno paura. Non sono uno di loro e non gli sono nemmeno complice, se non per le esigenze spirituali. Se loro mi considerano un avversario io li considero fratelli, né più né meno di quanto ha suggerito il Papa con parole e fatti. Forse dico questo perché ho conosciuto "cristiani" più crudeli di qualsiasi musulmano.

Guardarli per traverso non mi sembra una soluzione al problema, se hai una proposta migliore falla...
 
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