<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Attentato a Manchester | Page 6 | Il Forum di Quattroruote

Attentato a Manchester

Ma no, certo. Volevo sottolineare semplicemente il mio personale disprezzo per qualsiasi forma di terrorismo: religioso, politico, militare, uno via l'altro. E non penso certo che a qualcuno possa apparire simpatico un terrorista, se non ad un suo (in)degno compare.



Disprezzo:
evidentemente non ti ricorda niente riguardo il tuo parere sull' uso di tale vocabolo.
 
ad esempio non considerare cittadino di un paese uno che ne ha regolare passaporto perché ha un cognome magari arabo vuol dire fare un nuovo triplo salto mortale.

Credo che sia troppo semplicistico: considerare della nazionalità xyz un cittadino solo perchè ne ha il passaporto è come considerare medico chiunque abbia comprato un cerotto.
 
ovviamente per passaporto intendo la cittadinanza, e a livello giuridico è questo che conta.

A livello giuridico. Sul piano umano, vedi sopra.
Aggiungerei anche che l'attentatore di Manchester (non lo definisco come meriterebbe per non confliggere con qualche clausola del regolamento) dimostra meglio del teorema di Pitagora che lo ius soli è una solenne corazzata kotiomkin. Questo *** è nato a Manchester da genitori in fuga dal regime del suo paese, quindi avrebbe dovuto baciare le suole delle scarpe a tutti gli inglesi che incontrava per strada. E invece..........
 
ovviamente per passaporto intendo la cittadinanza, e a livello giuridico è questo che conta.

A livello giuridico certamente, non metto in dubbio, ma a livello sociale (che è quello che conta veramente) è tutta un'altra cosa: se una persona nasce da genitori del paese A nel paeseB, segue le usanze di A, parla la lingua di A, frequenta gli altri di A ma fa tutto questo sul suolo B non c'è passaporto e/o cittadinanza che tenga: è del paeseA e con B non ha niente a che farci.
(e vale per chiunque)
 
A livello giuridico certamente, non metto in dubbio, ma a livello sociale (che è quello che conta veramente) è tutta un'altra cosa: se una persona nasce da genitori del paese A nel paeseB, segue le usanze di A, parla la lingua di A, frequenta gli altri di A ma fa tutto questo sul suolo B non c'è passaporto e/o cittadinanza che tenga: è del paeseA e con B non ha niente a che farci.
(e vale per chiunque)

come ho risposto ad a_gricolo, se vuoi evitare che domani , intendo 24 maggio , non ricapiti un altro episodio del genere non puoi lavorare sul sociale.
 
sinceramente mi sono perso nella discussione, io ci stavo partecipando provando a trovare soluzioni immediate per evitare che anche domani non si verifichi quello che di è verificato oggi.

"vedi sopra" era riferito a un mio intervento in cui sostenevo che il valore del passaporto è pari o inferiore a quello dei rotoloni Regina usati.
 
come ho risposto ad a_gricolo, se vuoi evitare che domani , intendo 24 maggio , non ricapiti un altro episodio del genere non puoi lavorare sul sociale.
a parte che domani è il 25 ;)
ma raggiungere il "rischio zero" sarà praticamente impossibile anche tra 100 anni, teniamo conto che è ancora oggi molto più probabile morire vittima di un incidente stradale che in un attentato :(
ma per ridurre il rischio a livelli accettabili occorre lavorare su molti fronti, tra cui anche l'ntegrazione dei presenti sul territorio.
 
Peccato che molto derivi come risposta al Razzismo all' incontrario.... tipo quello del post 13 )

Non sono certamente qui a cercare di convincere nessuno.
Riletto post 13?


Il post n.13 della discussione è questo:

post n13.jpg


Non è corretto parlare per allusioni: potevi fare il mio nome, citare il messaggio, taggarmi, rispondere nel merito. In questo modo, invece, se non fossi andato a rivederlo non avrei potuto replicare: questo atteggiamento è quantomeno ambiguo, come lo è l'eteroattribuzione di responsabilità per tue affermazioni.

In centinaia di messaggi da me postati ti sfido a trovarne uno soltanto nel quale sia ravvisabile un atteggiamento anche solo velatamente razzista, nei confronti degli italiani o degli immigrati, o palesemente provocatorio o irriverente: volentieri mi farei da parte, dopo essermi scusato pubblicamente.
 
Come no! Chiedi alle coop e alle Onlus se non sono una risorsa......

La gestione dell'immigrazione è una responsabilità degli italiani, se si approfitta di tutto per gonfiare il portafogli non sarà colpa di chi si mette su un barcone per venire qui.

Sacrosanto, ma cosa gli fai fare? Non hanno la cultura del lavoro, non per colpa, ma perché nessuno gliel'ha trasmessa, quand'anche l'avessero non sanno fare niente, quand'anche avessero una formazione non c'è lavoro.....

Se non hanno la cultura del lavoro la sviluppano, anche chi ha una condotta antisociale se trovasse dei buoni amici diventerebbe più affabile. A giudicare dai tanti "furbetti del cartellino", che non temono nemmeno i controlli dilaganti delle forze dell'ordine e dei media, o ricordando le "baby pensioni" di qualche decennio fa, direi che una gran voglia di lavorare è cosa rara e non dipende dal territorio di origine.

Se non sanno fare niente impareranno da noi e l'occupazione non è un fenomeno meteorologico, se manca si sta sbagliando qualcosa in termini organizzativi.

No, uno psicopatico è un malato. Questi non sono malati, sono carogne.

Considerare malate queste persone significherebbe esonerarle dalle proprie responsabilità e questo non mi sta bene. Più che di malattia mentale parlerei di malessere esistenziale, che non giustifica nulla e nessuno ma pone le basi per una corretta prevenzione.
 
Ultima modifica:
Se non hanno la cultura del lavoro la sviluppano, anche chi ha una condotta antisociale se trovasse dei buoni amici diventerebbe più affabile. [...]
Se non sanno fare niente impareranno da noi e l'occupazione non è un fenomeno meteorologico, se manca si sta sabgliando qualcosa in termini organizzativi.

Nella seconda parte del mio post che hai quotato suggerivo appunto di introdurre l'obbligo per i migranti di provvedere in prima persona alla pulizia e alla manutenzione dei locali loro assegnati, oltre alla coltivazione di orti e all'allevamento di animali, ovviamente sotto la supervisione di persone esperte che dovrebbero insegnare loro come fare. Secondo me, questo dovrebbe essere condizione imprescindibile per l'accoglienza, e la finalità sarebbe appunto quella di sviluppare in loro quella "cultura del lavoro" che è parte integrante e irrinunciabile del tessuto sociale di questa parte del mondo. Ovviamente, se non va bene, gambe in spalla e fuori dai piedi.
 
Nella seconda parte del mio post che hai quotato suggerivo appunto di introdurre l'obbligo per i migranti di provvedere in prima persona alla pulizia e alla manutenzione dei locali loro assegnati, oltre alla coltivazione di orti e all'allevamento di animali, ovviamente sotto la supervisione di persone esperte che dovrebbero insegnare loro come fare. Secondo me, questo dovrebbe essere condizione imprescindibile per l'accoglienza, e la finalità sarebbe appunto quella di sviluppare in loro quella "cultura del lavoro" che è parte integrante e irrinunciabile del tessuto sociale di questa parte del mondo. Ovviamente, se non va bene, gambe in spalla e fuori dai piedi.
Molto facile da dire ma un po difficile da metterein attuo.

Cmq scrivo solo questo,300 miliardi di armi da Trump agli arabi, mi chiedo, ma che cacchio fanno con tutti questi armi?

Riflettete, ma continuate a scrivere sul arcomento in corso.
 
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