Appunto è una questione di coperta corta o lunga: invece di offrire un menu' da ristorante agli studenti universitari (che di fatto in questa maniera "rientrano" delle tasse pagate) si potrebbe fare diversamente.FedeSiena ha scritto:Epme ha scritto:Pero' vedi le contraddizioni del sistema ?
A occhio chi ha piu' diritto al pasto ? Il bambino delle elementari o lo studente universitario ?
Come e' possibile che in un sistema scuola in cui gli atenei sono in bancarotta, la ristorazione, che NON e' la mission principale dell'università funzioni perfettamente a carico del sistema ?
Anche perche' alla fine ogni anno per sfornare 1 laureato dai da mangiare ad altri 2-3 persone che si perdono per strada o sono fuoricorso cronici ...
I fuoricorso infatti pagano tasse maggiorate....
Il diritto ad un pasto è, appunto un diritto che andrebbe garantito sia ai bambini dell'asilo, sia a quelli delle elementari, sia agli studenti universitari.
All'Università infatti si pagano le tasse proprio per questo motivo.
Cosa diversa è all'asilo e alle elementari che sono scuole dell'obbligo e quindi gratuite, come è giusto che sia.
A me sembra esempio di civiltà garantire a tutti la fruizione dei servizi pubblici, al dilà di chi vorrebbe istituire sistemi diversi per cui chi può paga e gode e chi non può s'attacca.
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E non mi dire che degli adulti rampanti hanno bisogno di qualcuno che gli organizzi la mensa per sfamarli. Dietro l'operazione c'e' sempre un business che si autoalimenta (e' proprio il caso di dirlo) a spese della collettivita'