fpaol68 ha scritto:
vecchioAlfista ha scritto:
Diciamo che poi, se vendono, è perchè magari serve liquidità per altri fini
E' proprio questo il punto, hanno un estremo bisogno di liquidità ...
Mi pare interessante (in relazione agli svulippi del marchio Alfa cone eventuale ripresa delle note trattative) la lettura di questi due documenti.
Il primo è un'intervista rilasciata dal dott. Marchionne al Corriere:
Link intervista Corriere Fiat
Merita soffermarsi sul passaggio relativo alla liquidità e sulla stizzita reazione dell'ad ad una domanda molto ovvia
Il secondo documento è una libera interpretazione su un fatto molto curioso accaduto pochi mesi fa. Va letto tutto, con attenzione, e riflettendo sugli estratti di bilancio e rendiconti infrannuali riportati. C'è inoltre la citazione di un altro intervento giornalistico:
Link ad analisi di "rischio calcolato"
Aggiungo alcune considerazioni personali.
Il settore veicoli industriali e commerciali soffre come tutti la congiuntura, ma mi pare sia stato sempre fonte di soddisfazioni (fa pure buoni prodotti), quindi al di là di qualche "ristrutturazione" contingente penso rimarrà relativamente tranquillo.
Come auto, il Gruppo va benone in Sud America mentre in Europa ha due stabilimenti che "rendono" (Polonia e Serbia).
Il dramma è l'Italia.
Termini è già stata "eliminata"
Cassino è uno stabilimento buono, ma pressoché monomodello, e quindi troppo sottoutilizzato.
Melfi per una parte fa motori (e quindi non si tocca) e, se non sbaglio, la GPunto (fino a quando ci sarà)
Pomigliano è stato rimesso a nuovo e fa la Panda
Mirafiori langue con produzioen a singhiozzo (MiTo e basta mi pare)
(poi ci sono diversi altri stabilimenti sparsi qua e là per la Penisola, ma non assemblano auto)
E' abbastanza evidente che il progresivo depauperamento finanziario di Fiat sia imputabile agli oneri di due tre stabilimenti ampiamente sottoutilizzati
Al Gruppo, ora come ora, Pomigliano e Melfi sarebbero non ampiamente sufficienti, ma di più (dico Pomigliano e non Cassino perché a Pomigliano ci hanno messo parecchi soldi). Mirafiori è una spina nel fianco, è "politicamente" difficile chiuderlo totalmente o venderlo, potrebbe avere un futuro come centro di ricerca (ma i segnali non sono molto incoraggianti in questo senso).
Melfi appare difficile da sopprimere per ragioni geopolitiche (il Mezzogiorno ha già "ingoiato" il rospo Termini, dubito che potrebbe accettare anche Melfi.
Cassino è più obsoleto di Pomigliano, non che sia male, ma, come dicevo sopra, su Pomigliano ci hanno messo tanti soldi.
12-24 mesi ci separano dalla conoscenza del reale futuro dell'Alfa, non di più