<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Alfa vittima dell'ignoranza di Fiat | Page 2 | Il Forum di Quattroruote

Alfa vittima dell'ignoranza di Fiat

renexx ha scritto:
ottovalvole ha scritto:
se vendo 4 macchine ma sono in attivo sto meglio di chi vende 4 milioni di macchine ma sta in passivo,
Se sei un azionista sì, se sei un cliente no.
Bha: da cliente mi interessa solo che l'azienda viva finché ho l'auto che ho comprato per avere ricambi ed assistenza assicurati. Per il resto frega poco quanto vende.

BelliCapelli3 ha scritto:
Balle di Marchionne.

Un'azienda vive se produce, vende, guadagna.
Un'azienda vive finché ha utile. Fine.

Se le due sofferenze sono temporanee, nella peggiore delle ipotesi la prima azienda rischia certamente di chiudere con bancarotta. Nella migliore delle ipotesi invece la crisi finisce e l'azienda ricomincia a guadagnare.

La seconda azienda, nella peggiore delle ipotesi chiude senza bancarotta. Nell'ipotesi migliore invece il mercato riparte, ma l'azienda no, perchè non ha più prodotti e, per riassortire una gamma, occorrono anni. Anni durante i quali sparisci facilmente dalla piazza e non ci rientri, nemmeno se remi a tutta forza.

La prima azienda nella peggiore delle ipotesi chiude con bancarotta e non paga nè gli operai nè i creditori. Nella migliore delle ipotesi la prima azienda ha finito i soldi (perché se non guadagni li finisci) e chiude con bancarotta e non paga nè gli operai nè i creditori.

La seconda azienda nella peggiore delle ipotesi finsice per chiudere ma liquida tutto e paga operai e creditori. Nella migliore delle ipotesi arriva a "fine nottata" ed ha i liquidi e l'affidabilità creditizia per ripartire.

Soprattutto se nel frattempo si è organizzata con gamme complete per quanto riguarda motori, cambi, telai, infotainemente componenti vari.

Ovviamente sono ragionamenti da salumiere, volendo essere seri il discorso è più complesso, ma finché va bene così andiamo avanti così.
 
renexx ha scritto:
I risultati di Fiat in Europa sono tutt'altro che "discreti". Lancia, Alfa e Jeep nei primi 4 mesi del 2013 sono in picchiata; Fiat come brand perde poco, è vero, ma ha volumi di vendita a livello di Citroen, il 30% abbondante in meno di rivali in netta contrazione come Ford, o come Renault, che però ha appena lanciato un vero successo come la nuova Clio. Vende meno di marchi come Audi, Bmw e Mercedes, non è molto sopra a Toyota e Skoda.
Ricordo che Alfa vende meno di Smart o Mitsubishi...

Francamente io stavo parlando di mero utile.
Tuttavia metti in luce un'altra cosa e cioé che Citroen con tutta la gamma che ha, che ha lanciato pure la linea DS, si ritrova a vendere quanto FIAT che non ha neanche una SW.

Io non posso dire, e non lo può dire con certezza nessun altro, se sia meglio una tattica attendista con pochi modelli sicuri o una tattica di attacco. Però se quanto dici è vero FIAT fa quanto Citroen spendendo molto meno e non mi pare una brutta cosa.
 
In questo momento è meglio una tattica attendistica. Con il mercato dell'auto che viaggia verso il milione di auto all'anno, contro i due e mezzo del 2007, e con i segmenti D e E ridotti al lumicino che senso ha. Anche Bmw e Mercedes sono costrette a scendere di segmento e a passare alla trazione anteriore per guadagnare dei soldi in Europa. Figurarsi in Italia. :oops:
 
crank ha scritto:
Un'azienda vive finché ha utile. Fine.

Semplifichi, ma ci posso stare.

La prima azienda nella peggiore delle ipotesi chiude con bancarotta e non paga nè gli operai nè i creditori. Nella migliore delle ipotesi la prima azienda ha finito i soldi (perché se non guadagni li finisci) e chiude con bancarotta e non paga nè gli operai nè i creditori.

La seconda azienda nella peggiore delle ipotesi finsice per chiudere ma liquida tutto e paga operai e creditori. Nella migliore delle ipotesi arriva a "fine nottata" ed ha i liquidi e l'affidabilità creditizia per ripartire.

Soprattutto se nel frattempo si è organizzata con gamme complete per quanto riguarda motori, cambi, telai, infotainemente componenti vari.

Ovviamente sono ragionamenti da salumiere, volendo essere seri il discorso è più complesso, ma finché va bene così andiamo avanti così.

Oh beh...Il discorso si può approfondire quanto vuoi, con varie ipotesi, variabili e distinguo.

Solo che se ci provi col salumiere non ti fa neanche finire: ti fa subito notare che è un discorso tutto artificiale, perchè la prima azienda tecnicamente sarebbe già chiusa con bancarotta da mo'. Salvo farsi ripianare i buchi delle perdite dalla consorella americana, e farsi pagare la cassa integrazione con gli impianti che lavorano 2 giorni al mese. Da te e da me, ovviamente.

E il discorso si arena subito.
 
crank ha scritto:
renexx ha scritto:
I risultati di Fiat in Europa sono tutt'altro che "discreti". Lancia, Alfa e Jeep nei primi 4 mesi del 2013 sono in picchiata; Fiat come brand perde poco, è vero, ma ha volumi di vendita a livello di Citroen, il 30% abbondante in meno di rivali in netta contrazione come Ford, o come Renault, che però ha appena lanciato un vero successo come la nuova Clio. Vende meno di marchi come Audi, Bmw e Mercedes, non è molto sopra a Toyota e Skoda.
Ricordo che Alfa vende meno di Smart o Mitsubishi...

Francamente io stavo parlando di mero utile.
Tuttavia metti in luce un'altra cosa e cioé che Citroen con tutta la gamma che ha, che ha lanciato pure la linea DS, si ritrova a vendere quanto FIAT che non ha neanche una SW.

Io non posso dire, e non lo può dire con certezza nessun altro, se sia meglio una tattica attendista con pochi modelli sicuri o una tattica di attacco. Però se quanto dici è vero FIAT fa quanto Citroen spendendo molto meno e non mi pare una brutta cosa.

Non sarebbe, se non per il fatto che in Fiat sono tutte seg.A e B, dove i margini sono risicati (ricordi la polemica di Marchionne con VW per i prezzi della up!). E poi, c'è anche Peugeot, consorella di Citroen, che vende da sola come tutto il gruppo Fiat.
Ed Alfa vale meno di Smart.
Tutto ciò non mi pare una bella cosa.
 
crank ha scritto:
[
Io non posso dire, e non lo può dire con certezza nessun altro, se sia meglio una tattica attendista con pochi modelli sicuri o una tattica di attacco. .

Io posso dire, come consumatore, che è meglio una tattica che mi possa proporre un bel ventaglio di modelli, di varianti di carrozzeria, di motori, di allestimenti tra i quali poter scegliere meglio. Il contrario della politica Fiat.
 
Smash01 ha scritto:
In questo momento è meglio una tattica attendistica. Con il mercato dell'auto che viaggia verso il milione di auto all'anno, contro i due e mezzo del 2007, e con i segmenti D e E ridotti al lumicino che senso ha. Anche Bmw e Mercedes sono costrette a scendere di segmento e a passare alla trazione anteriore per guadagnare dei soldi in Europa. Figurarsi in Italia. :oops:

Shhhh non dire più cose del genere c'é il rischio che qualcuno se ne accorga :D :D
 
Smash01 ha scritto:
In questo momento è meglio una tattica attendistica. Con il mercato dell'auto che viaggia verso il milione di auto all'anno, contro i due e mezzo del 2007, e con i segmenti D e E ridotti al lumicino che senso ha. Anche Bmw e Mercedes sono costrette a scendere di segmento e a passare alla trazione anteriore per guadagnare dei soldi in Europa. Figurarsi in Italia. :oops:

tattica attendista?...io la definirei tattica suicida...
 
In questa fase di mercato, dove l'intero segmento D vale in Italia non più di 2500 3000 auto, fare grossi investimenti per vendere nella migliore delle ipotesi non più di 1000 auto al mese, sempre se azzecchi la linea ed i coontenuti, significa produrre grosse perdite. (SUICIDIO GARANTITO)
Un'altra strada sarebbe fare un'Alfa al risparmio per cercare i volumi, ma allora il potenziale sarebbe di soli 300 pezzi al mese, (in Italia beninteso). Ma questo si che sarebbe un suicidio.
 
Smash01 ha scritto:
In questa fase di mercato, dove l'intero segmento D vale in Italia non più di 2500 3000 auto, fare grossi investimenti per vendere nella migliore delle ipotesi non più di 1000 auto al mese, sempre se azzecchi la linea ed i coontenuti, significa produrre grosse perdite. (SUICIDIO GARANTITO)

Perchè, devi vendere solo in Italia?
Ah, già, hai ragione, quella è sempre stata la politica di Fiat (prima che arrivasse il Brasile, ed ora gli USA, beninteso).
 
Smash01 ha scritto:
In questa fase di mercato, dove l'intero segmento D vale in Italia non più di 2500 3000 auto, fare grossi investimenti per vendere nella migliore delle ipotesi non più di 1000 auto al mese, sempre se azzecchi la linea ed i coontenuti, significa produrre grosse perdite. (SUICIDIO GARANTITO)
Un'altra strada sarebbe fare un'Alfa al risparmio per cercare i volumi, ma allora il potenziale sarebbe di soli 300 pezzi al mese, (in Italia beninteso). Ma questo si che sarebbe un suicidio.

Da quando l'Italia è un mercato di riferimento su cui vanno calcolate le potenzialità di un eventuale modello nuovo? Se così fosse Ferrari sarebbe già chiusa.
 
Smash01 ha scritto:
In questa fase di mercato, dove l'intero segmento D vale in Italia non più di 2500 3000 auto, fare grossi investimenti per vendere nella migliore delle ipotesi non più di 1000 auto al mese, sempre se azzecchi la linea ed i coontenuti, significa produrre grosse perdite. (SUICIDIO GARANTITO)
Un'altra strada sarebbe fare un'Alfa al risparmio per cercare i volumi, ma allora il potenziale sarebbe di soli 300 pezzi al mese, (in Italia beninteso). Ma questo si che sarebbe un suicidio.

l'attuale situazione non va valutata solo in relazione al presente ma sopratutto in quanto conseguenza di scelte assai poco lungimiranti del passato (sovracapacità produttiva, disinteresse nei confronti dei modelli ad alto valore aggiunto, focalizzazione aziendale su scelte finanziarie a discapito di quelle produttive)
 
BelliCapelli3 ha scritto:
Smash01 ha scritto:
In questa fase di mercato, dove l'intero segmento D vale in Italia non più di 2500 3000 auto, fare grossi investimenti per vendere nella migliore delle ipotesi non più di 1000 auto al mese, sempre se azzecchi la linea ed i coontenuti, significa produrre grosse perdite. (SUICIDIO GARANTITO)
Un'altra strada sarebbe fare un'Alfa al risparmio per cercare i volumi, ma allora il potenziale sarebbe di soli 300 pezzi al mese, (in Italia beninteso). Ma questo si che sarebbe un suicidio.

Da quando l'Italia è un mercato di riferimento su cui vanno calcolate le potenzialità di un eventuale modello nuovo? Se così fosse Ferrari sarebbe già chiusa.

vero, ma la Ferrari vende circa il 90% della produzione all'estero. Poi, il paragone della Ferrari non è appropriato, più che un marchio qua si parla di un SOGNO.
In secondo luogo, per ircostruire l'immagine e ridare vita ad una casa automobilistica bisogna partire proprio dal mercato di casa, altrimnti non si va da nessuna parte.

Secondo me per ripartire devono tenere a mente un punto fondamentali, la bellezza delle linee (un'Alfa Romeo deve essere desiderata per la bellezza).
Poi, se ci aggiungi qualche raffinatezza tecnica facile fare il botto. Quello che accadde con 156 e 147.
 
penso che se guardiamo all'italia urge una giulietta sedan e una station wagon, minimo investimento massimo guadagno. se guardiamo al mercato globale urgono una giulia, una ammiraglia e almeno 2 suv oltre alla giulietta sedan. se si vuole seguire la strada della 4c e 8c allora urge una 6c e la spyder e soprattutto le corse, in questo modo l'alfa diventerá produttore di vetture prettamente sportive lasciando il mercato delle berline al resto del gruppo......una sorta di ferrari basso di gamma e sinceramente non mi dispiace!
 
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