<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Alfa Romeo Junior Hybrid 136 cv (poi 145) ed elettrica 156 cv | Page 330 | Il Forum di Quattroruote

Alfa Romeo Junior Hybrid 136 cv (poi 145) ed elettrica 156 cv

non si parla di soldi di serie a e serie b ma di modi diversi di guadagnare soldi, modi che hanno pro e contro.....entrambi......
un effetto positivo di puntare sul noleggio è che tanta produzione garantisce tanto lavoro, le fabbriche sono sempre a regime, gli operai lavorano e quindi hanno reddito e spendono, è economia circolare
Non la facciamo lunga inutilmente, per favore. Si parla di auto che vengono piazzate, quindi pagate: di targhe, in altre parole. I sofismi non hanno alcun senso. E non capisco veramente il senso di questi distinguo, se non il difendere l'indifendibile
 
All'idolatria del danaro risponde la Costituzione della Repubblica Italiana all'art. 41:

"L'iniziativa economica privata è libera.
Non può svolgersi in contrasto con l'utilità sociale o in modo da recare danno ((alla salute, all'ambiente,)) alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana."

Poi il mercato di agosto completa l'opera.

Quante di queste 652 targhe sono di società di nolleggio?

Quante elettriche BEV (CMP per quel motivo, no?)?

QUANTE KM 0?

Qualcuno di voi sa a quanto è ammontato l'investimento per il modello Milano oggi Junior?

Qui non si partiva dal foglio bianco.

Difendere l'indifendibile?

Non direi!

Sono due operazioni distinte e separate GIORGIO e CMP.

Due filosofie diverse, due modi diversi di intendere il rapporto con la clinetela.

Il II ha radici nel passato post 1986 con una differenza.

Nemmeno Fiat aveva chiuso Alfa Romeo come sta facendo Stellantis.

Alfa 155, che segnò la fine defintiva della TP per oltre un trentennio montava motori bialbero Twin Spark di Arese, ingegnerizzati per la 75.

Alfa 145 e 146 montava i boxer sino alla loro sostituzione con i twin spark Pratola Serra Lampredi.

Qui di Alfa Romeo è rimasto solo il nome.

Il resto è stato sacrificato sull'altare del dio danaro, quello col braccio corto che aumenta il profitto, e dei suoi idolatri.

Però l'epoca del parco buoi è finita e ad aggravare il quadro c'è l'invasione delle cinesi oggi a marchio DR, Mg e domani EMC e quelli che verrano come per l'elettronica, per non escludere il marchio Smart per il 50% in mano a capitale cinese e con managment cinese.

Il marchio da solo non è sufficiente.

Se lo fosse stato Fiat prima ed FCA dopo avrebbero avuto i danari per comprare loro OPEL e VOLVO e per rimanere autonome.

Oggi sono una depandance Peugeot!

Si disse che era necessaria la fusione per attrezzarsi per l'elettrico, sul quale FCA era indietro.

Bene, per ora si vede solo ibrido Peugeot e diesel di medesima provenienza come se in Italia patria della rivoluzione common rail non sapessimo progettarlo e costruirlo.

E concludo con un claime del passato.

Panda (oggi Pandina) se non ci fosse bisognerebbe inventarla!

Lo confermano i dati UNRAE pubblicati nel post che precede questo.

Da sola la Panda di Pomigliano oggi Pandina regge le sorti del marchio Fiat, la cui offerta si è ridotta e non di poco.

Un'osservazione me la permetteranno i sostenitori della CMP di Polonia

Non è migliore in prestazioni neanche delle sue linee, varianti di prodotto, a marchio Fiat, la 600, e Jeep, la Avenger.

La prova Quattroruote che vi vede in questa stanza lo dimostra!

Una mappatura che garantisce 26 cavalli in più alla stessa meccanica sulla stessa piattaforma giustifica la migliore accelerazione 0/100 e velocità massima.

Per il resto la frenata può essere modificata anche in base alla gommatura o al diverso freno motore, visto che si tratta di vetture senza cambio manuale.

Ergo la stessa macchina con abbigliamento interno, esterno diversi e prezzi diversi per posizionamento di marketing.

Gli idolatri del dio denaro, dovrebbero votarsi alla dea Panda, a quella Duster, sicuramente più redditizie.

Per Alfa Romeo ci vuole altro.

Prima di questa CMP di Polonia le cose non andavano così male per il marchio, che dichiarava Utili pur con la sola GIORGIO tanto osteggiata dagli idolatri del dio danaro.

Mi scuso non ho trovato articolo di quattroruote!

Un'ultima cosa per gli smemorati.

Sono passati 10 anni, è possibile non ricordarlo!

Il piano da 400,000 vetture l'anno non ruotava tutto attorno a GIORGIO (Giulia e Stelvio), ma prevedeva altri sei modelli

Anche in questo caso non ho reperito l'articolo domestico e me ne scuso.​

 
Ultima modifica:
Il piano da 400,000 vetture all'anno non ruotava tutto attorno a GIORGIO Giulia e Stelvio, ma prevedeva altri sei modelli​
Oggi in Italia non si producono, col totale di tutti i marchi, quelle vetture (e furconi) lì....

Bisogna sempre un pò contestualizzare quello che è il periodo storico che si vive......
 
Oggi in Italia non si producono, col totale di tutti i marchi, quelle vetture (e furconi) lì....

Bisogna sempre un pò contestualizzare quello che è il periodo storico che si vive......
Volevo solo ricordare che il piano da 400.000 Alfa Romeo l'anno non ruotava tutto attorno a Giulia e Stelvio e comprendeva tutti i mercati.

Poi su quel piano industriale ho trovato questa pubblicazione quattroruote:

 
Volevo solo ricordare che il piano da 400.000 Alfa Romeo l'anno non ruotava tutto attorno a Giulia e Stelvio e comprendeva tutti i mercati.

Poi su quel piano industriale ho trovato questa pubblicazione quattroruote:

E io volevo solo rimarcare il fatto che.....

che quello era un piano industriale, di allora, fatto sulla base di stime di allora e oggi....oggi quella multinazionale lì e quella casa lì un piano industriale attuale non ce lo hanno, verrà presentato, intanto navifano a vista, a quanto vedo, e nel navigare qualcuno, puf, sparisce nei gorgheggianti flutti della realtà, soprattutto i marinai senza arte nè meta....
 
All'idolatria del danaro risponde la Costituzione della Repubblica Italiana all'art. 41:

"L'iniziativa economica privata è libera.
Non può svolgersi in contrasto con l'utilità sociale o in modo da recare danno ((alla salute, all'ambiente,)) alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana."

Poi il mercato di agosto completa l'opera.

Quante di queste 652 targhe sono di società di nolleggio?

Quante elettriche BEV (CMP per quel motivo, no?)?

Poi se qualcuno di voi lo sa a quanto è ammontato l'investimento per il modello Milano oggi Junior?

Lì non si partiva dal foglio bianco.

Difendere l'indifendibile?

Non direi!

Sono due operazioni distinte e separate quella GIORGIO e quella CMP.

Due filosofie diverse, due modi diversi di intendere il rapporto con la clinetela.

Il II ha radici nel passato post 1986 con una differenza.

Nemmeno Fiat aveva chiuso Alfa Romeo come lo sta facendo Stellantis.

Alfa 155, che segnò la fine della TP aveva motori bialbero di Arese, i Twin Spark ingegnerizzati ad Arese per la 75.

Alfa 145 e 146 montava i boxer sino alla loro sostituzione con i twin spark Pratola Serra Lampredi.

Qui di Alfa Romeo è rimasto solo il nome, tutto il resto è stato sacrificato sull'altare del dio danaro inteso come risparmio che aumenta il profitto e dei suoi idolatri.

L'epoca del parco buoi è però finita e ad aggravare il quadro c'è l'invasione delle cinesi oggi a marchio DR, Mg e domani EMC e quelli che verrano come per l'elettronica, er non escludere il marchio Smart per il 50 in mano a capitale cinese e con managment cinese.

Il marchio da solo non è sufficiente.

Se lo fosse stato Fiat prima ed FCA dopo avrebbero avuto i danari per comprare loro OPEL e VOLVO e per rimanere autonome.

Oggi sono una depandance Peugeot.

Si disse che era necessaria la fusione per attrezzarsi per l'elettrico sul quale FCA era indietro.

Bene per ora si vede solo ibrido Peugeot e diesel di medesima provenienza come se in Italia patria della rivoluzione common rail non sapessimo progettarlo e costruirlo.

E concludo con un claime del passato.

Panda (oggi Pandina) se non ci fosse bisognerebbe inventarla!

Lo confermano i dati UNRAE pubblicati nel post che precede questo.

Da sola la Panda di Pomigliano oggi Pandina regge le sorti del marchio Fiat, la cui offerta si è ridotta e non di poco.

Un'osservazione me la permetteranno coloro che sostengono che la CMP di Polonia sia migliore delle sue linee varianti di prodotto a marchio Fiat, la 600 e Jeep, la Avenger, per ragioni prestazionali.

La prova Quattroruote che vi vede in questa stanza dimostra il contrario.

Una mappatura motore che garantisce 26 cavalli in più sulla stessa struttura di apiattaforma e meccanica giustifica le doti di accelerazione 0/100 e di velocità massima.

Per il resto la frenata può essere modificata anche in base alla gommatura o al diverso freno motore, visto che si tratta di vetture senza cambio manuale.

Ergo la stessa macchina con prezzi diversi solo per ragione di abbigliamento interno, esterno e posizionamento di marketing.

Poi per gli idolatri del Dio Denaro, quelli dovrebbero votarsi alla Dea Panda, o a quella Duster, che sicuramente sono più redditizie.

Per Alfa Romeo ci vuole altro.

Concludo.

Non mi sembra che prima di questa CMP di Polonia le cose andassero così male per il marchio, che dichiarava Utili pur con la sola GIORGIO tanto osteggiata dagli idolatri del dio danaro .

Mi scuso non ho trovato articolo di quattroruote!

Ah un ultima cosa per gli smemorati.

Sono passati 10 anni, non ricordarlo è possibile!

Il piano da 400,000 vetture all'anno non ruotava tutto attorno a GIORGIO Giulia e Stelvio, ma prevedeva altri sei modelli

Anche in questo caso non ho reperito l'articolo domestico e me ne scuso.​

Azz, tocca rimanere sintonizzati a godersi ste perle
 
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