Le ragioni di un noleggio possono essere le più disparate, quelle di un'acquisto un pò meno.
Volevo solo ricordare, che, mentre osanniamo CMP di Polonia, Termoli è in contratto di solidarietà
L’accordo tra direzione e sindacati riguarda 1.823 dipendenti e rappresenta uno strumento difensivo in un contesto difficile
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L’accordo riguarda tutti i lavoratori (1.823) del polo molisano - Tramontato il progetto di gigafactory, i sindacati chiedono un incontro sul futuro dello stabilimento
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Piovono indiscrezioni sul blocco della produzione nei tre stabilimenti italiani del gruppo, ma è necessario un chiarimento
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IDEM Mirafiori E Pomigliano, per il momento Cassino non pervenuta.
Abbiamo comprato Alfa Romeo anche negli anni bui, ben sapendo che 156, che aveva gli stilemi Alfa Romeo era prodotta a Pomigliano D'Arco, su specifiche italiane, twin spark Pratola serra, che erano rivisitazioni del Lampredi, ma a filo di acceleratore il 2.0 twin spark viaggiava in VI a 190km/h. con un handling che ben poche concorrenti offrivano all'epoca, se non ad un prezzo maggiore di 10000 € rispetto ad una distinctive.
Ma 156 era pura la vettura che portò sul mercato la rivoluzione del diesel, il common rail, brevetto pugliese Fiat ceduto a Bosch.
Oggi, siamo ridotti a pensare, che questa vettura, pensata ed ingegnerizzata in Franciae Cina per la piattaforma, rivistata nelle tarature in Italia e prodotta in Polonia sia la salvezza del marchio Alfa Romeo.
Meno male che l'ing. Bagnasco ha pensato di equipaggiare di differenziale autobloccante la J Tekt, almeno qualcosa rispetto alle altre elettriche potremo riconoscergliela.
Ma l'elettrica per ragioni di prezzo è irraggiungibile al vasto pubblico, si aggiunga che c'è la crociata contro l'elettrico in Europa ed è facile preconizzare quali saranno i numeri.
Nè mi sembra che la campagna pubblicitaria di questa linea di prodotto abbia puntato sull'unica ragione per cui ci hanno detto che si usavano piattaforme CMP, già pronte al BEV
Poi a pari prezzo dell'elettrica meglio la GIORGIO endotermica, per una serie di contenuti tecnici.
Si parla di Tonale come di un flop.
Eppure la concept si lasciava vedere.
La ragiona non sarà che fra Compass e Tonale per ragioni di prezzo si preferisce Compass, in fondo in fondo son la stessa cosa.
Perchè pagare 40950, una meccanica che si può comprare a 32200 se è Compass?
Infine in giro di Junior KM 0 ve ne sono!
Ed i 50000 ordini?
Comprendono anche quelle!
Unica deduzione che tutta questa corsa non v'è se è necessario immatricolare KM 0 per raggiungere i volumi di vendita.
Se la dirigenza ha in mente di fondare il family feeling Alfa sugli stilemi Junior, Alfa è davvero in serie difficoltà, perchè anche chi come noi la ha comprata nei tempi bui, chi aveva gioito nel sentire di GIORGIO e del ritorno alla TP si dovrà rassegnare a pensare che la casa non esiste più, nonostante il tentativo di immagine con l'ultima 33 stradale di cui lo scudetto della Polacchina, non il leggenda, richiama lo scudetto tridimensionale.
Vogliamo dircele queste cose e sperare che il managment ci offra a prezzi più alti delle altre linee di prodotto contenuti adeguati ai prezzi richiesti o dobbiamo riconoscere al marchio un valore che gli deriva solo dal passato e non dal presente?
Ma quando mai nel passato in cui Alfa Romeo vendeva berline si sarebbe trovata a confronto con Dacia, che stando alla logica dei numeri è un successo commerciale, nato come vettura low cost.
Nemmeno negli anni bui della crisi IRI Alfa Romeo era stata così maltrattata e sarà pur vero che Alfa Romeo Alfa sud non aveva un adeguato trattamento anticorrosione, ma sotto il cofano offriva un 4 cilindri boxer che nel 1972 Peugeot, solo per fare un esempio non produceva, nè pensava di ingegnerizzare.
Si quel boxer che poi siamo andati a comprare dai giapponesi di Subaru.
Quale ritorno di immagine, prestigio, utile prodotto in Italia questa vettura offre?
Se ad una pianta si recidono le radici, per forza di cose deve seccare!