transaxle73 ha scritto:
Diapo27 ha scritto:
Oltre all'immancabile Serie 3 come benchmark, un altro riferimento appropriato sarà la XE Jaguar, con la quale condividerà l'ampio uso di alluminio (speriamo per l'Alfa) e quasi concomitanza di uscita.
Sei sicuro della concomitanza? Della XE sappiamo praticamente tutto, fino alle caratteristiche tecniche dell'ultimo bullone e della fabbrica che dovrà produrla.
Della berlina del biscione tutto è avvolto nella nebbia, che poi non si sa neanche se la nebbia è made in Modena o made in Detroit.
Non sono nella posizione di essere sicuro della "quasi" concomitanza di uscita.
Ho letto che la XE sarà disponibile a Giugno e che l'Alfa sarà presentata a Giugno e ho usato un avverbio che potremmo quantificare in 6/7 mesi.
No, non sono sicuro, ma immagino che neppure tu sia sicuro della totale non concomitanza
Parliamo ovviamente di anticipazioni, indiscrezioni.
Per ora abbiamo qualche foto di muletti a modena e in scandinavia, dichiarazioni della casa (ovviamente non credibili e fallaci) e un numero svariato di riviste che confermano TP, motori V6 benzina con potenze da riferimento per la categoria, ed uso di alluminio. Diamo per scontato che il design non deluderà.
Ti dico la mia - sulla base di quanto sopra, perchè hai ragione tu nel dire che trapelano pochissime informazioni - Rischiamo di aver la migliore D degli ultimi 30 anni:
- A me la Giulietta 77 non faceva impazzire. Avevamo in famiglia un 1,6 benzina. Meccanica emozionante - innegabile. Ma non è che si girassero in molti a guardarla, con quella mezza codina e quel banale accenno di spoiler che rispetto al design degli anni precedenti risultava imbarazzante
- La 75, ricalcava in tutto la progenitrice - e manteneva una altissimo livello meccanico e prestazionale sebbene oltre alla posticcia introduzione del Twin spark, non ricordo avesse introdotto rivoluzioni tecniche (va bene, eravamo già 20 anni avanti nei dieci anni precedenti). Riprendeva i temi stilistici di Giulietta e di 33. Il confronto con la rivoluzione di design che introdusse l'Audi con la 80, era impietoso. Il duemila benziona nella versione T.S. aveva 148 CV e una normale peugeot 16 Valvole di pari cilindrata nel aveva 155. Non sono in pochi a ritenere che passò alla gloria più per essere stata l'ultima TP Alfa che non per meriti suoi.
Ebbe un discreto successo commerciale, ne vendevano 4/5 mila ogni mese (sempre dopo l'introduzione del T.S), ma in un mercato e in un tempo dove la Regata nel faceva 10 mila e la prisma 5/6 mila. Oggi la serie 3 ne fa poco più di mille
- 155 è stato il momento più buio della storia delle D alfa.
- 156: per design entra a pieno diritto nella storia del grande fascino delle macchine del biscione. Aveva difetti assoluti (il telaio derivava da quello della tipo e la sicurezza attiva e passiva non erano a livello) e soggettivi (TA e motori condivisi con le sorelle tempra e libra). Introdusse per la prima volta la tecnologia common rail (sono d'accordo con te: le Alfa sono benzina e non diesel - ma negli anni anche le diesel hanno acquisito una loro dignità e sono entrate nell'immaginario generale)
- 159. Mille volte più bella, affascinante di Giulietta77, Alfa 75, 155, ma qualcuno sintetizzò bene: "sotto il vestito niente". Con il senno di poi penso che non potesse andare altrimenti. Ti sei ritrovato con un telaio che avrebbe dovuto vedere una condivisione di costi con Saab e invece sappiamo come è andata. E oggettivamente non c'erano risorse e neppure si erano avviati studi per rinnovare ed evolvere i motori. Per i diesel si sono confermati i precedenti in sostanza (nel frattempo BMW percorreva miglia e miglia in avanti) e per i benzina è stato commesso un crimine. La storia del peso c'era tutta sebbene vada messa in relazione non solo con la concorrenza dell'epoca (la nostra D era un poco più pensante delle concorrenti di riferimento), ma anche con il fatto che rispetto alla 156 si era tentato un sorta di upgrade, collocandosi al limite dimensionale del segmento. Il problemi della sicurezza erano stati ampiamente risolti, ma il master promosso dalla rivista tedesca tra tutte le D, in cui arrivò ottava è una ferita che chiede tutt'oggi di essere vendicata.
Vedremo