<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Alfa Romeo Giulia(?); Presentaz. Giugno 2015, vendita 1° Trim. 2016 | Page 49 | Il Forum di Quattroruote

Alfa Romeo Giulia(?); Presentaz. Giugno 2015, vendita 1° Trim. 2016

saturno_v ha scritto:
Dico la mia, tra l'altro da poco diventato cliente FCA

Marchionne fino a questo momento, come si dice da queste parti "He is putting up a good show", ovvero ha messo in scena un buon spettacolo" con le carte che si ritrovava in mano, unendo in matrimonio 2 aziende praticamente decotte.
Ha un debito enorme sulle spalle ed ha speso qualche soldino strategicamente qua e la su alcuni prodotti e molto marketing....ma la vera prova deve ancora arrivare.

Alla fine della fiera, al momeno dell'acquisizione di Chrysler Marchionne si e' ritrovato in dote:

- Un mercato enorme con una rete di assistenza gia' impiattata e marchi con i quali il pubblico Americano e' ovviamente familiarissimo, un brand forte (Jeep) ed una fonte di cash abbastanza costante e prevedibile con i pick-up dove non devi investire piu' di tanto.

- Una buona piattaforma a TP sviluppata da MB

- I nuovissimi Pentastar, anch'essi pagati da mamma MB

- Il pianale del Mercedes ML da cui e' stata ricavata la nuova Grand Cherokee che e' un prodotto molto competitivo.

In USA Marchionne ha portato:

- I motori diesel (spesa strategica l'acquisizione di VM), non sono i primi della classe ma comunque non ha il problema di doversi approvvigionare di diesel grossi altrove.

- Un pianale competitivo come il D-evo per sostituire la robaccia vecchia di Chrysler-Mitsubishi (si e' temporaneamente salvato solo il Journey/Freemont che era il meno peggio) in quel segmento (Mercedes non aveva speso un soldo in quella fascia) e dal quale ha ottenuto alcuni prodotti molto competitivi come la Dart, la nuova Chrysler 200 e la Cherokee.

- I piccoli motori turbo benzina.

Riciclando qualcosa dal (buon) pianale LX di 300, Charger e Challenger che comunque di suo e' stato molto affinato dai tecnici Fiat, ha speso un po' di soldi per le nuove Quattroporte e Ghibli, che stanno andando molto bene, ed il futuro SUV Maserati.

Ha "premiumizzato" un po' di piu' Chrysler migliorando notevolmente finiture e dotazioni verso l'alto (ed alzando i prezzi)

Ha elevato il gruppo SRT a rango di divisione sportiva, una sorta di Motorsport o AMG "in economia", servizio clienti dedicato, eventi (ad. es i track day gratuiti per la clientela) e materiale pubblicitario. Ed in quell'ambito ha creato prodotti portabandiera che "fanno rumore", oggi FCA puo' vantarsi di produrre la 4 porte piu' rapida e veloce del mondo....le Hellcat stanno sollevando un polverone mediatico notevole....ma anche qui, gli enormi HEMI per fare scena a basso costo li ha gia' trovati in casa spendendo qualcosa per modernizzarli ed affinarli.

Ripeto, finora FCA non ha speso tantissimo (da quel che e' dato vedere dai prodotti attualmente su strada) e lo ha fatto in maniera relativamente saggia e strategica. Il rilancio di Alfa richiede investimenti di ben altra entita' ed ancora non abbiamo visto nulla di tangibile.....perche' a tre mesi dal lancio nessuno ha visto un muletto piu' o meno definitivo della Giulia, solo quelli che erano praticamente selfie dei collaudatori che andavano in giro con la famosa Ghibli tagliuzzata.

Lasciando pure da parte il discorso Alfa, arrivera' il momento in cui bisognera' mettere mano al portafoglio seriamente per riprogettare da capo piattaforme e motori e li bisognera' spendere tanto....Marchionne dice che se si vende si faranno gli investimenti......vedremo.....l'esperienza con il passato di Fiat non e' di buon auspicio. Gli eredi sono molto divisi e c'e' chi vuole uscire completamente dall'automotive e non vedo un gruppo come Fiat sopravvivere con un'azionariato diffuso, potrebbe in quel caso diventare obbligatorio vendere a qualcuno.

C'è una cosa da confutare "oggettivamente" (perché supportata dai dati di bilancio). L'indebitamento di FCA in realtà non è eccessivo come qualche giornalista ipercritico ha affermato.

Perché se si legge il bilancio 2013 ufficiale e si dà un'occhiata a quello 2014, si può vedere che l'indebitamento netto industriale di FCA (7.7 miliardi con un fatturato di 93 miliardi) è sufficientemente fisiologico, in linea con i parametri industriali di un grosso gruppo. Già non è eccessivo quello lordo, ma quello netto è molto migliore perché c'è una liquidità di cassa, proveniente in gran parte da Chrysler, di oltre 10 miliardi di euro e complessiva di oltre 20 milardi.
Sotto il profilo commerciale, nel 2014 si è registrato un +11% di ricavi e 4,6 milioni di auto vendute. E per il 2015 si prevede di crescere ancora.

Inoltre, con i ridicoli tassi ("prime rate", non più ufficialmente rilevato come parametro di riferimento *) che oggi un'entità industriale come FCA paga al Sistema bancario, e ancora meno ovviamente agli obbligazionisti, il debito non è un problema serio.

Diverso il discorso sul numero di miliardi investiti, al momento, sul brand Alfa Romeo. I 5 miliardi sbandierati possono essere pochi o molti. Dipende da quello che realmente si farà e da come lo si farà. Se si tratta di una cifra iniziale, per i primi 2-3 modelli (es. Giulia, SUV, nuova Giulietta) può essere a mio avviso sufficiente.

* Oggi dovremmo essere intorno al 3% e ancora meno per il medio-lungo termine.
 
ottovalvole ha scritto:
SaturnoV in america cosa vi aspettate da un'Alfa? Quali sono le aspettative degli americani?

Mah, gli Americani non e' che si aspettino nulla dall'Alfa Romeo...non e' presente sul mercato gia' da tantissimi anni e per giunta gli ultimi decenni della presenza del marchio in USA non sono stati memorabili in termini di modelli nella memoria collettiva degli appassionati....inaffidabilita' e finiture scadenti sono i ricordi piu' vividi....devi andare indietro di oltre 40 anni per trovare Alfa ricordate con piacere....Spider, Alfa GT Veloce, Montreal...ma oggi quel pubblico e' sulla settantina....

Sicuramente se i prodotti saranno buoni gli Americani non si creeranno nessun problema a comprare ed accoglieranno Alfa a braccia aperte...ma non faranno sconti....e qui di triadi da battagliare ce ne sono due....la solita Crucca e quella Giapponese...per non parlare della rinata Cadillac che al momento ha prodotti formidabili, Jaguar che ha idee molto bellicose e persino Hyundai che e' prepotentemente entrata nel settore premium con un certo successo ed ha gia' in cantiere la sua segmento D di lusso a TP....
 
saturno_v ha scritto:
Sicuramente se i prodotti saranno buoni gli Americani non si creeranno nessun problema a comprare ed accoglieranno Alfa a braccia aperte...ma non faranno sconti....e qui di triadi da battagliare ce ne sono due....la solita Crucca e quella Giapponese...per non parlare della rinata Cadillac che al momento ha prodotti formidabili, Jaguar che ha idee molto bellicose e persino Hyundai che e' prepotentemente entrata nel settore premium con un certo successo ed ha gia' in cantiere la sua segmento D di lusso a TP....
condivido al 100% , sono un paese molto pragmatico che non si fa incantare dalle mode ed esige la qualità , mi permetto di aggiungere anche la volvo al tuo elenco
 
pilota54 ha scritto:
[

Diverso il discorso sul numero di miliardi investiti,
non riporto tutto per comodità , il tuo discorso a livello numerico può essere accettabile se si limita solo all' alfa , la mia impressione però è che sia un filo ottimistico perchè non esiste solo il biscione nel gruppo.
Mi pare che anche gli altri brand necessitino di robusti investimenti sia in termini di nuovi modelli sia in tecnologia , purtroppo per le ben note vicende si è perso terreno rispetto ai competitors , oltretutto sappiamo che in futuro si dovranno investire cifre spaventose per ottemperare le normative anti inquinamento.
Io mi chiedo se il nuovo gruppo può continuare a ballare da solo, la mia impressione è che sarebbe opportuno che si trovassero al volo un partner economico e tecnologico altrimenti saranno costretti solo a lanciare un modello nuovo ogni tanto , cosa che è deleteria per un gruppo che ha assoluta necessità di colmare un'evidente carenza di modelli nei vari segmenti ed in tutti i suoi marchi
 
@fpaol sono daccordo sulla tua analisi e sull'inquadramento della situazione. Restano però molte parole gettate al vento che son servite soltanto a tirare avanti mentre si attendevano momenti migliori per investire. ;)

Quello che mi meraviglia di ciò che dici tu o fpaol o altri forumisti è che puntate il dito sul fatto che per Alfa si sia deciso di cambiare rotta.
Come se andare avanti ottusamente senza riconsiderare scelte prese in precedenza sia una cosa negativa.
Guardate che cambiare idea è una cosa che fanno le persone aperte e pronte ad ammettere di aver sbagliato.

Del resto dovreste essere contenti del nuovo piano per Alfa o preferivate una seg. D TA e fare concorrenza a vw?

Maxetto ho appena detto che ho preso a fine 2014 una Giulietta ed ho ribadito che se Giulia, come credo -vista la rinascita Maserati-, sarà un prodotto ben fatto sarò il primo ad esserne felice. Resta il fatto che la mia, come quella di altri qua dentro, discettazione proviene da un innumerevole serie di BALLE GALATTICHE paventate dalla dirigenza. Converrai con me che la reputazione ne risulta un pelo scalfita e su di loro come su qualche Casalese di spicco è lecito nutrire più di qualche dubbio quando parlano o sbaglio?
Da quando è arrivato Marchionne, ha detto A, B, poi giustamente come hai detto te ha valutato gli errori e considerato di fare C; nel frattempo c'è un solo modello vivo in gamma, uno in dismissione e uno di nicchia con 70.000 auto vendute nel 2014. Un record. Come vedi io sto parlando di dati oggettivi non di congetture. Se invece dovessi parlare di sensazioni da Alfista ti direi che quando il "mio" CEO due anni fa ha capito che stavamo facendo degli errori e che era utile sfidare Volkswagen e non BMW puntando al confort, mi son girate le paXXe.

Con rispetto per le tua posizione e speranzoso di vedere una buona Giulia -o come caspita si chiamerà- ti saluto cordialmente,

Ema
 
Emarenero ha scritto:
Maxetto ho appena detto che ho preso a fine 2014 una Giulietta ed ho ribadito che se Giulia, come credo -vista la rinascita Maserati-, sarà un prodotto ben fatto sarò il primo ad esserne felice. Resta il fatto che la mia, come quella di altri qua dentro, discettazione proviene da un innumerevole serie di BALLE GALATTICHE paventate dalla dirigenza. Converrai con me che la reputazione ne risulta un pelo scalfita e su di loro come su qualche Casalese di spicco è lecito nutrire più di qualche dubbio quando parlano o sbaglio?
Da quando è arrivato Marchionne, ha detto A, B, poi giustamente come hai detto te ha valutato gli errori e considerato di fare C; nel frattempo c'è un solo modello vivo in gamma, uno in dismissione e uno di nicchia con 70.000 auto vendute nel 2014. Un record. Come vedi io sto parlando di dati oggettivi non di congetture. Se invece dovessi parlare di sensazioni da Alfista ti direi che quando il "mio" CEO due anni fa ha capito che stavamo facendo degli errori e che era utile sfidare Volkswagen e non BMW puntando al confort, mi son girate le paXXe.

Con rispetto per le tua posizione e speranzoso di vedere una buona Giulia -o come caspita si chiamerà- ti saluto cordialmente,

Ema
Caro Ema qui nessuno ti dice di avere una cieca fiducia nel Gruppo.
Valuterai tu, al momento giusto, se ciò che faranno sarà all'altezza delle tue aspettative. ;)
Ciao
 
franco58pv ha scritto:
pilota54 ha scritto:
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Diverso il discorso sul numero di miliardi investiti,
non riporto tutto per comodità , il tuo discorso a livello numerico può essere accettabile se si limita solo all' alfa , la mia impressione però è che sia un filo ottimistico perchè non esiste solo il biscione nel gruppo.
Mi pare che anche gli altri brand necessitino di robusti investimenti sia in termini di nuovi modelli sia in tecnologia , purtroppo per le ben note vicende si è perso terreno rispetto ai competitors , oltretutto sappiamo che in futuro si dovranno investire cifre spaventose per ottemperare le normative anti inquinamento.
Io mi chiedo se il nuovo gruppo può continuare a ballare da solo, la mia impressione è che sarebbe opportuno che si trovassero al volo un partner economico e tecnologico altrimenti saranno costretti solo a lanciare un modello nuovo ogni tanto , cosa che è deleteria per un gruppo che ha assoluta necessità di colmare un'evidente carenza di modelli nei vari segmenti ed in tutti i suoi marchi

Credo che FCA si sia data una mossa, abbastanza significativa. Si è investito, di recente, su Fiat (Nuova Panda, 500L, 500X, prossima Spider su base Mazda), su Maserati (Quattroporte, Ghibli, SUV in arrivo, prossima Alfieri), su Alfa Romeo (4C coupè/spider, Giulia, SUV, per ora) e su Jeep (Renegade, nuove Cherokee). Per ora quindi 13/14 modelli. Certo non è molto, però rispetto all'immobilismo dei primi anni della crisi è già qualcosa.

Per raggiungere e superare i 5 milioni di veicoli ci vorranno senza dubbio molti altri nuovi modelli, attualmente nella fase di studio e progettazione, e nuovi motori. Vedremo cosa accadrà da qui al 2018, anno in cui Marchionne ha annunciato che lascerà il gruppo.

Che io sia di natura ottimista è sicuro. L'ottimismo nella fattispecie è anche connesso al fatto che le Alfa dovrebbero essere prodotte tutte in Italia, e questo sarebbe un dato positivo per l'occupazione e il PIL, nonché per le connotazioni delle vetture, perché è stato detto che in Italia conviene produrre soprattutto modelli "premium".
 
[/quote]Caro Ema qui nessuno ti dice di avere una cieca fiducia nel Gruppo.
Valuterai tu, al momento giusto, se ciò che faranno sarà all'altezza delle tue aspettative. ;)
Ciao
[/quote]

Assolutamente. Non ricordo se già in passato qui lo avevo scritto, ma da un berlina simil serie3 di Alfa mi aspetto sin da subito un livello tecnologico inferiore alla bavarese (anni d'investimenti non si recuperano in un boccone) con un reparto tecnico simile e che consenta prestazioni/comportamento stradale quantomeno simile (parliamo della prima della classe) barra più divertente.
Meno versioni, ovviamente, ma sin da subito (ad esempio) una motorizzazione media che in uno scontro su 4ruote dia del filo da torcere alla BMW. Meno fronzoli, ma tanta sostanza e poche cadute di stile per risparmiare sull'irrisparmiabile.
Mi sembra di aspettarmi qualcosa di più che fattibile e tangibile.

Mio padre dopo anni di Alfa ha una 5er (Alfa non ha auto in commercio nel segmento) e spesso rimembra con la lacrimuccia quanto si è divertito con le Alfette fino all'amata 166. Poi però per farlo scendere dall'attuale mezzo bisogna che veda qualche ritorno di emozionalità e un qualche quid nel prodotto che non sta nelle finiture interne... sulla sua siamo già al top.

Detto ciò manca davvero poco, speriamo.
 
Caro Pilota, la ricostruzione che fai del percorso di Marchionne in Fiat prima e FCA dopo, in parte mi convince e dall'altra parte lascia in sospeso due aspetti.
Vero quel che dici tu sul 2004: Fiat era ad un passo dal default e in quel momento un AD di alto profilo finanziario si è dimostrato essere la persona giusta al posto giusto. Poi viene la crisi che colpisce i paesi avanzati e dunque, come ricordato da te, un cambio di strategia che ha virato su un attendismo riguardo al lancio dei nuovi modelli.
E questo dovrebbe spiegare il cambio dei piani industriali (e le numerose balle dette dal gruppo che hanno fatto girare le nostre). Ecco qui individuo un primo aspetto che non menzioni nella tua disamina: Marchionne in quella fase ha dimostrato di non essere completamente adatto a gestire un gruppo automobilistico, non avendo una formazione sul settore specifico e forse non essendo animato da passione (fermo restando che un AD opera sulla base di un mandato della proprietà); come se non fosse pienamente consapevole delle dinamiche e della storia del mondo dell'auto.
Quindi piani rivisti ripetutamente perchè non si aveva ben chiaro quale direzione prendere in un momento così difficile come quello che abbiamo vissuto dopo il 2009.

Cosa avrebbero potuto fare di più, vista l'esiguità delle risorse disponibili e la concomitante crisi internazionale?
Non ho la certezza dei dati, ma quasi tutte le case tedesche anche in periodi di crisi, hanno continuato a incrementare i volumi. Il gruppo VAG vende più di due milioni di auto in Cina.
Premesso che detesto i discorsi con il senno di poi, ma forse, e qui viene il secondo aspetto che mi convince poco, già dal 2005 avrebbero dovuto cercare con più convinzione l'ingresso in Cina, eventualmente a discapito di Russia e India che nemmeno lontanamente potevano e possono vantare quei volumi e quella crescita.

Oggi l'AD FCA sembra davvero molto più consapevole del settore auto, e pare avere una strategia complessiva del gruppo e non solo dell'Alfa.
Non so cosa gli abbiano fatto o detto, ma mai dall'avvento di Fiat nella storia Alfa, si era parlato di TP.
 
Maxetto883 ha scritto:
Il fatto è che entrare in Cina non era così facile per un gruppo a corto di forze economiche.

io che ho frequentato il gruppo proprio in Cina, ti dico che in Cina non sono mai entrati seriamente per una questione di miopia culturale, mentre VW sbarcava in forze loro avevano un ufficietto pensando che la Cina mai sarebbe esplosa. E a parte qualche accordo sui minibus hanno lasciato praterie a tutti gli altri, con l'aggravante che il cinese medio ha una memoria indistruttibile e si ricorda del disprezzo con cui Torino guardava la Cina mentre scommetteva in Russia (e abbiamo visto come è finita ...)
 
montaq52 ha scritto:
Maxetto883 ha scritto:
Il fatto è che entrare in Cina non era così facile per un gruppo a corto di forze economiche.

io che ho frequentato il gruppo proprio in Cina, ti dico che in Cina non sono mai entrati seriamente per una questione di miopia culturale, mentre VW sbarcava in forze loro avevano un ufficietto pensando che la Cina mai sarebbe esplosa. E a parte qualche accordo sui minibus hanno lasciato praterie a tutti gli altri, con l'aggravante che il cinese medio ha una memoria indistruttibile e si ricorda del disprezzo con cui Torino guardava la Cina mentre scommetteva in Russia (e abbiamo visto come è finita ...)
Sulla Cina non è finito niente: il bello dave ancora cominciare. :lol:
Non parlo di FCA, attenzione!
 
Diapo27 ha scritto:
Caro Pilota, la ricostruzione che fai del percorso di Marchionne in Fiat prima e FCA dopo, in parte mi convince e dall'altra parte lascia in sospeso due aspetti.
Vero quel che dici tu sul 2004: Fiat era ad un passo dal default e in quel momento un AD di alto profilo finanziario si è dimostrato essere la persona giusta al posto giusto. Poi viene la crisi che colpisce i paesi avanzati e dunque, come ricordato da te, un cambio di strategia che ha virato su un attendismo riguardo al lancio dei nuovi modelli.
E questo dovrebbe spiegare il cambio dei piani industriali (e le numerose balle dette dal gruppo che hanno fatto girare le nostre). Ecco qui individuo un primo aspetto che non menzioni nella tua disamina: Marchionne in quella fase ha dimostrato di non essere completamente adatto a gestire un gruppo automobilistico, non avendo una formazione sul settore specifico e forse non essendo animato da passione (fermo restando che un AD opera sulla base di un mandato della proprietà); come se non fosse pienamente consapevole delle dinamiche e della storia del mondo dell'auto.
Quindi piani rivisti ripetutamente perchè non si aveva ben chiaro quale direzione prendere in un momento così difficile come quello che abbiamo vissuto dopo il 2009.

Cosa avrebbero potuto fare di più, vista l'esiguità delle risorse disponibili e la concomitante crisi internazionale?
Non ho la certezza dei dati, ma quasi tutte le case tedesche anche in periodi di crisi, hanno continuato a incrementare i volumi. Il gruppo VAG vende più di due milioni di auto in Cina.
Premesso che detesto i discorsi con il senno di poi, ma forse, e qui viene il secondo aspetto che mi convince poco, già dal 2005 avrebbero dovuto cercare con più convinzione l'ingresso in Cina, eventualmente a discapito di Russia e India che nemmeno lontanamente potevano e possono vantare quei volumi e quella crescita.

Oggi l'AD FCA sembra davvero molto più consapevole del settore auto, e pare avere una strategia complessiva del gruppo e non solo dell'Alfa.
Non so cosa gli abbiano fatto o detto, ma mai dall'avvento di Fiat nella storia Alfa, si era parlato di TP.

Direi che le implementazioni che hai apportato al mio discorso siano del tutto condivisibili. La stima penso reciproca (sulle opinioni ovviamente) continua. :D
 
montaq52 ha scritto:
Maxetto883 ha scritto:
Il fatto è che entrare in Cina non era così facile per un gruppo a corto di forze economiche.

io che ho frequentato il gruppo proprio in Cina, ti dico che in Cina non sono mai entrati seriamente per una questione di miopia culturale, mentre VW sbarcava in forze loro avevano un ufficietto pensando che la Cina mai sarebbe esplosa. E a parte qualche accordo sui minibus hanno lasciato praterie a tutti gli altri, con l'aggravante che il cinese medio ha una memoria indistruttibile e si ricorda del disprezzo con cui Torino guardava la Cina mentre scommetteva in Russia (e abbiamo visto come è finita ...)
Grande questa!! e che fa il l'italiano medio per ricambiare il favore?
 
montaq52 ha scritto:
io che ho frequentato il gruppo proprio in Cina, ti dico che in Cina non sono mai entrati seriamente per una questione di miopia culturale, mentre VW sbarcava in forze loro avevano un ufficietto pensando che la Cina mai sarebbe esplosa. E a parte qualche accordo sui minibus hanno lasciato praterie a tutti gli altri, con l'aggravante che il cinese medio ha una memoria indistruttibile e si ricorda del disprezzo con cui Torino guardava la Cina mentre scommetteva in Russia (e abbiamo visto come è finita ...)
non so se l'uomo della strada cinese si ricorderà di questo, magari no per cui può essere che ci sia ancora spazio, il fatto è che si sono persi la seat nel momento in cui la spagna usciva da una dittatura e si agganciava all'europa, a mio avviso è stata un'altra scelta miope
 
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