key-one ha scritto:
Vabbè la globalizzazione , vabbè la ricerca dei mercati orientali , vabbè la worde carre ( World car )

, vabbè che la coda è la parte più difficile di un'Alfa Romeo ( ne sa qualcosa il sottoscritto :lol: ) però il Giorgetto e il Walter erano stati più bravi e soprattutto non avevano copiato dai Japanise , i quali a loro volta avevano copiato da noi occidentali e a forza di copiare son riusciti a creare uno stile giapponese , che noi ora abbiamo copiato :shock:
Questo plagio continuo ed ellittico è una cosa artistica , direi quasi surreale , poi dire che si sono ispirati a varie auto moderne del gruppo (?) e fuori e : " dove sta il problema ?
e con tutto ciò il frontale della Giulia , trilobo a parte , mi piace pure , ci trovo le auto sportive degli anni '60 ! Però si sarebbero dovuti impegnare di più sulle fiancate e sulla coda , non ci sarebbe voluto poi moltissimo . Certo se si parte dal concetto che la world car non deve scontentare tutti gli orientali allora...
Quanta spocchia ingiustificata verso il design ed il pubblico giapponese e asiatico, condita dalla solita sfilza di luoghi comuni. Fra l'altro i giapponesi sono, storicamente, tra gli appassionati più convinti e preparati del mondo Alfa Romeo.
Un (perdonami per la schiettezza) provincialismo del genere potrei aspettarmelo da chi non è interessato minimamente al design, non da chi si propone sul forum come appassionato/esperto di design pubblicando anche proposte stilistiche...
Roberto Segoni, che non era certo l'ultima ruota del carro per quanto riguarda la conoscenza del design italiano, la pratica e l'innovazione nel transportation design, teneva delle memorabili lezioni sul design e sulla cultura giapponese, classica e contemporanea, talmente memorabili e interessanti che oltre agli studenti di Disegno Industriale (tra cui un certo Flavio Manzoni, per esempio) vi partecipava mezza facoltà di Architettura di Firenze, in un'aula gremita in cui la maggior parte degli ascoltatori non era interessata a sostenere l'esame di design, ma solo ad ascoltare argomenti così interessanti, raccontati da un oratore d'eccezione.
Quindi, quando leggo i soliti cliché estremamente limitati sul design e sul gusto estetico cosidetto "orientale", mi cascano le braccia...
Meno male che Alfa Romeo sta diventando un costruttore con un'ottica più globale, forse è la volta buona che anche il pubblico si sprovincializza un po' e si fa passare anche qualche ingiustificato senso di superiorità, che IMHO potrebbe suscitare un po' di ilarità in chi ha assistito alla costante decadenza del marchio. Decadenza a cui si cerca di porre veramente rimedio solo ora.