<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Alfa Romeo Giulia 2016-2019 | Page 345 | Il Forum di Quattroruote

Alfa Romeo Giulia 2016-2019

Cosa manca ancora alla giulia?

  • Versione SW

    Votes: 98 62,8%
  • Versione benzina con cambio manuale

    Votes: 24 15,4%
  • Accessori e personalizzazioni

    Votes: 18 11,5%
  • Altro

    Votes: 16 10,3%

  • Total voters
    156
................ fino ai ieri ci siamo lamentati del 3 cilindri turbo che era stato messo proprio per questa ragione sulla MiTo. Se vuoi l'immagine di un marchio premium sportivo, non ti puoi abbassare troppo.....

2 cilindri turbo (twinair), uscito dal listino Mito a luglio 2015. ;)

Il mercato italiano penso che per la Giulia avrà comunque una certa importanza, anche se non fondamentale. A mio modesto avviso per essere una segmento D di successo deve puntare alla leadership nazionale, con almeno 12.000 unità annue.
 
Ultima modifica:
Vero! Prima o poi ce la faccio a vedervi! ;)

Allego un filmato della fabbrica di Cassino.

Che bello vedere di nuovo il simbolo Alfa Romeo su uno stabilimento e sulle tute di chi lavora, spero, con orgoglio.

Beh, se non si è orgoliosi di un marchio come Alfa Romeo non si può essere orgogliosi quasi di nessun altro marchio.
 
Vero, mi scuso per l'errore! :confused:

Certamente il mercato italiano sarà importante, ma non possiamo paragonare la dimensione dell'Italia a quella degli USA: se sfonda là sono a cavallo. Se va bene solo in Italia, anche con 20'000 pezzi/anno dubito abbia senso produrla.

2 cilindri turbo (twinair), uscito dal listino Mito a luglio 2015. ;)

Il mercato italiano penso che per la Giulia avrà comunque una certa importanza, anche se non fondamentale. A mio modesto avviso per essere una segmento D di successo deve puntare alla leadership nazionale, con almeno 12.000 unità annue.
 
Innanzitutto quando parliamo di costi bassi facciamo sempre i conti senza l'oste: non c'è solo il costo di progettazione e produzione, ma ci sono anche i costi legati ai test (su strada e non), omologazioni varie nelle varie nazioni ed alla gestione delle nuove varianti.

A parte questo, i consumi della 150 e 180cv diesel sono già identici (anche perché hanno la stessa coppia), cambiano solo i cavalli e, quindi, per quanto riguarda le spese, il bollo. Non facciamo l'errore di volere ancora 200 varianti che fino ai ieri ci siamo lamentati del 3 cilindri turbo che era stato messo proprio per questa ragione sulla MiTo. Se vuoi l'immagine di un marchio premium sportivo, non ti puoi abbassare troppo.

Qua, comunque, si continua a ragionare sulle esigenze del mercato italiano che, spero, saranno pressoché insignificanti per la produzione Alfa: correttamente stanno puntando a mercati più ampi e ricchi, ossia, al momento, agli USA. Se Alfa sfonda lì è un successo. Se sfonda in Italia, possono chiudere domani che tanto è uguale. Se si guarda al mercato USA o, comunque, al di fuori dell'Italia, tutte queste variantine depotenziate sono inutili.

Potrei essere d'accordo se parlassimo di un'altra casa automobilistica, con una gamma molto profonda e che già fa dei numeri.

Personalmente, ma ce lo dice anche il senso comune, credo sia necessario iniziare a camminare prima di riuscire a correre in maniera dinsinvolta! ;)

Uscendo dalla metafora Giulia, che è il fiore all'occhiello di uno storico marchio italiano, dovrebbe guardare in maniera importante al mercato interno e continentale, esattamente come fanno in Francia, Germania e così via... Se poi sarà o meno un boom in USA non lo sa nessuno, mi vien da pensare che oltre oceano siano molto più pragmatici di noi e, seguendo il tuo ragionamento, per essere credibili in USA puoi pure cancellare le varianti diesel, tutte, e proporre da subito una ibrida.

Sui "costi senza l'oste" tutt'altro, è evidente che dei costi andrebbero e andranno sostenuti, ma è altrettanto evidente che non sarebbero alti come nel caso di progettazione/industrializzazione di un motore nuovo ad hoc! ;)

Nemmeno BMW su serie 5 mette come entry level un benzina da 200cv (parte da 184cv ed è il segmento addirittura superiore) mentre su serie 3 si parte dal 136cv benzina e 116cv diesel, il tuo discorso non mi persuade affatto!

Flotte aziendali, noleggi, grandi volumi vengono fatti, per dire, dalla Passat o dalla 508 1.6 diesel piuttosto che dalle versioni a 170/180cv.

Capisco il "cuore sportivo" ed il premium, ma se vuoi fare ste benedette 400.000 auto/anno devi proporre scelte e alternative, anche allettanti!

Ripeto: avessi voluto sfondare in USA e basta avresti potuto evitare di investire su un diesel tutto nuovo sostituendo quegli investimenti con l'ibrido. Il problema degli USA è il presidio del territorio e la fiducia che l'utente medio "vede" in un marchio...
 
Allora, il discorso è lungo ed in parte è già stato affrontato in questo thread. Riassumo:
* La versione diesel è solo per l'Europa (tutta) e non sarà nemmeno in vendita in USA.
* Le versioni benzina sono per gli USA e per la nicchia degli appassionati in EU. Di fatto le vendite di berline a benzina in EU sono poco significative e qua si punta tutto sul diesel.
* In USA non credo abbiano paura di 200cv. In EU, se parliamo di un'auto per appassionati, non credo sia comunque un problema (non dimentichiamo che in altre nazioni le tasse non dipendono dai cv e, comunque, non sono alte come in Italia).
* Potrebbero benissimo fare una benzina 180cv, ma non credo che i benefici (vendite) bilancerebbero i costi. Considerando che sarebbe sempre un 2.0 benzina turbo (consumi, assicurazione, ...), non credo cambierebbe molto anche per un eventuale acquirente che, comunque, sarebbe disposto a spendere 40-50KEUR.

Considerando quanto elencato sopra, penso che le scelte fatte siano corrette.

Potrei essere d'accordo se parlassimo di un'altra casa automobilistica, con una gamma molto profonda e che già fa dei numeri.

Personalmente, ma ce lo dice anche il senso comune, credo sia necessario iniziare a camminare prima di riuscire a correre in maniera dinsinvolta! ;)

Uscendo dalla metafora Giulia, che è il fiore all'occhiello di uno storico marchio italiano, dovrebbe guardare in maniera importante al mercato interno e continentale, esattamente come fanno in Francia, Germania e così via... Se poi sarà o meno un boom in USA non lo sa nessuno, mi vien da pensare che oltre oceano siano molto più pragmatici di noi e, seguendo il tuo ragionamento, per essere credibili in USA puoi pure cancellare le varianti diesel, tutte, e proporre da subito una ibrida.

Sui "costi senza l'oste" tutt'altro, è evidente che dei costi andrebbero e andranno sostenuti, ma è altrettanto evidente che non sarebbero alti come nel caso di progettazione/industrializzazione di un motore nuovo ad hoc! ;)

Nemmeno BMW su serie 5 mette come entry level un benzina da 200cv (parte da 184cv ed è il segmento addirittura superiore) mentre su serie 3 si parte dal 136cv benzina e 116cv diesel, il tuo discorso non mi persuade affatto!

Flotte aziendali, noleggi, grandi volumi vengono fatti, per dire, dalla Passat o dalla 508 1.6 diesel piuttosto che dalle versioni a 170/180cv.

Capisco il "cuore sportivo" ed il premium, ma se vuoi fare ste benedette 400.000 auto/anno devi proporre scelte e alternative, anche allettanti!

Ripeto: avessi voluto sfondare in USA e basta avresti potuto evitare di investire su un diesel tutto nuovo sostituendo quegli investimenti con l'ibrido. Il problema degli USA è il presidio del territorio e la fiducia che l'utente medio "vede" in un marchio...
 
Come versione base a benzina, penso che 200 CV possano essere più che sufficienti: ho sentito dire che l'Alfa Romeo 159 Tbi 200 Cv aveva brillanti prestazioni, sebbene ciò comportasse consumi abbastanza pesanti. Se 200 Cv erano più che sufficienti per la 159, dovrebbero esserlo a maggior ragione per la Giulia, che è più leggera.
Da possessore di A.R. 159 2.0 136 Cv penso invece che per la 159 136 cavalli siano pochi. Potrebbero essere sufficienti per la Giulia che è più leggera, però non so se vale la pena introdurre una variante da 136 cavalli per soli 14 Cv di differenza con la 150.
Piuttosto spero che la versione Q 4 venga abbinata anche al motore da 180 Cv, perché se fosse abbinata solo al motore da 210 Cv venderebbe davvero molto poco. A 180 cavalli si può anche arrivare, 210 sono veramente molti non solo per il bollo e per l'assicurazione, ma anche perché, almeno in Italia, c'è il rischio di attirare l'attenzione del fisco. Del resto di Alfa 159 2.4 210 Cv. se ne vedono pochissime e nella variante Q 4 se ne vedono ancora meno .... le poche che ci sono sono quelle in dotazione a Polizia (Q4 per la Stradale) e CC. Se abbinassero la Q4 anche al 180 Cv, potrebbero ampliare le vendite.
 
Per fortuna, o purtroppo, la ragione la daranno come sempre i numeri, nulla più! ;)

In un post scrivi che Giulia è concepita per il mercato USA, in quest'ultimo riporti che il diesel è fatto per l'Europa.

Per il benzina non costava niente mettere un 140cv d'attacco, l'assenza però di una motorizzazione meno cavallata diesel sarà invece un grande problema per la diffusione del principale mercato in italia per questo segmento di vetture: il nlt di flotte aziendali.

E in quest'ottica hai tagliato fuori un sacco di aziende, anche enormi, che ormai tra contenimento costi e "ecosostenibilità" apparecchiano i propri parchi auto con segmento D, berline o SW, con il diesel meno cavallato possibile (116cv per BMW, 110/120 per VW/Audi e così via)...

Tu mi dici che è la strategia giusta, io semplicemente mi faccio venire dei dubbi visto che la sfera di cristallo non ce l'ho e nemmeno predico il futuro.

Quel che è certo è che hanno scelto una strada diversa da quella degli altri marchi, anche premium, che fanno della infinita possibilità di scelta una delle loro armi migliori! ;)
 
Da oltre un mese hanno introdotto come optional il differenziale posteriore "Q 2" abbinato alle sospensioni attive (Pack Performance), al costo di 2.200,00 euro. Sul sito Alfa non ho trovato nulla che spieghi con chiarezza cos'è questo differenziale, dovrebbe servire per "dosare" diversamente la coppia tra le due ruote posteriori. Secondo voi vale la pena spenderci quei soldi ?
 
Cerchiamo di capirci, come ho detto stavo cercando di riassumere e per questo è uscita questa specie di contraddizione in quello che ho scritto (contraddizione non presente nei miei pensieri, ma che emerge dai 2 post): il mercato dove devono sfondare è chiaramente negli USA, ma certo non vogliono perdere di vista l'Europa (Europa, non l'Italia)... Sperando che prima o poi questo mercato riprenda sul serio.

Nessuno ha la sfera di cristallo e, come dici tu, solo il tempo darà risposte. Però non mi sento di condannare certe scelte per principio o perché gli altri fanno cose diverse o perché le ha fatte FCA (se fa la MiTo 2 cilindri non va bene, se non la fa non va bene, ...). Mi limito a pensare che le scelte fatte abbiano una loro logica, almeno in questo momento.

Se in Italia hanno scelto di non mettere a listino la 136cv, seppur disponibile, avranno avuto delle buone ragioni (spero) ed avranno fatto le loro indagini (spero). Ovviamente sono tutte cose di cui noi non possiamo essere a conoscenza.

Per fortuna, o purtroppo, la ragione la daranno come sempre i numeri, nulla più! ;)

In un post scrivi che Giulia è concepita per il mercato USA, in quest'ultimo riporti che il diesel è fatto per l'Europa.

Per il benzina non costava niente mettere un 140cv d'attacco, l'assenza però di una motorizzazione meno cavallata diesel sarà invece un grande problema per la diffusione del principale mercato in italia per questo segmento di vetture: il nlt di flotte aziendali.

E in quest'ottica hai tagliato fuori un sacco di aziende, anche enormi, che ormai tra contenimento costi e "ecosostenibilità" apparecchiano i propri parchi auto con segmento D, berline o SW, con il diesel meno cavallato possibile (116cv per BMW, 110/120 per VW/Audi e così via)...

Tu mi dici che è la strategia giusta, io semplicemente mi faccio venire dei dubbi visto che la sfera di cristallo non ce l'ho e nemmeno predico il futuro.

Quel che è certo è che hanno scelto una strada diversa da quella degli altri marchi, anche premium, che fanno della infinita possibilità di scelta una delle loro armi migliori! ;)
 
Grazie del chiarimento, tra pensieri, opinioni e riassunti ho perso un po' di vista il nocciolo! ;)

Io sono un fan sfegatato di questa macchina e, potessi/volessi permettermela, comprerei domani una 150cv diesel, automatica e SW!

Trovo che, avendola vista a Ginevra in anteprima e in giro in quest'ultimo mese, sia esteticamente superba (alla faccia di tutte le diatribe del "pre"...), personalmente la trovo di un altro pianeta rispetto a serie 3/A4/classe C, non parliamo poi delle generaliste...

Spero che faccia dei numeri eccellenti tanto da permetterci di veder finalmente scomparire dal listino AR la vergogna di auto che è la MiTo e partire da Giulietta a salire (magari con una segmento E) e tornare ad avere un marchio sano e florido!

Questo per chiarire un po' di più anche il mio pensiero "esteso" a riguardo di auto e marchio.

Le critiche o i dubbi che porto sono ovviamente fatti col fine di discuterne in maniera costruttiva, sia chiaro! ;)
 
Da oltre un mese hanno introdotto come optional il differenziale posteriore "Q 2" abbinato alle sospensioni attive (Pack Performance), al costo di 2.200,00 euro. Sul sito Alfa non ho trovato nulla che spieghi con chiarezza cos'è questo differenziale, dovrebbe servire per "dosare" diversamente la coppia tra le due ruote posteriori. Secondo voi vale la pena spenderci quei soldi ?

In effetti il marketing Alfa è ancora indietro. Dovrebbero esaltare le peculiarità tecniche. Comunque nel pacchetto ci sono anche le sospensioni attive. Secondo me sono un plus interessante.

Sul dépliant di Giulia si trova scritto:

PACK PERFORMANCE (disponibile per Super con cambio automatico):
– Leve del cambio al volante in pelle
– Dispositivo di bloccaggio del differenziale
– Sistema Alfa™ Active Suspension con controllo elettronico degli ammortizzatori (SDD)
– Q2 Badge

PACK PERFORMANCE (disponibile per Super con cambio manuale):
– Sistema Alfa ™ Active Suspension con controllo elettronico degli ammortizzatori
– Dispositivo di bloccaggio del differenziale
– Q2 Badge
 
Per me 150cv su un vettura del genere sono il minimo sindacale..

Se non mi sbaglio il differenziale Q2 sulla Giulia è quello con le due frizioni sui semiassi che può spostare la coppia da una ruota all'altra per produrre il "Torque Vectoring".
 
Il marketing Alfa è in letargo da diversi anni e credo che ormai abbiano paura di svegliarlo!!
Ma, tra l'altro, quanto è oscena la pubblicità della Giulia (parlo della voce che dice cose senza senso)?

Spero che le leve del cambio al volante siano solo rivestite in pelle, perché altrimenti la vedo dura cambiare :p:D:p:rolleyes::D:D:D:D:D

In effetti il marketing Alfa è ancora indietro. Dovrebbero esaltare le peculiarità tecniche. Comunque nel pacchetto ci sono anche le sospensioni attive. Secondo me sono un plus interessante.

Sul dépliant di Giulia si trova scritto:

PACK PERFORMANCE (disponibile per Super con cambio automatico):
– Leve del cambio al volante in pelle
 
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