saturno_v ha scritto:
Quello che ti sfugge (permettimi di dirlo), è che l'immagine disastrosa ed appiattita di Alfa Romeo non è figlia di macchine pessime o "poco buone" (difficile, oggettivamente, affermare che una Giulietta sia una mediocre segmento C), ma conseguenza diretta dell'appiattimento tecnico e di layout che i modelli offrivano dal 1992 in poi.
Appiattimento che ha definitivamente bruciato quel "plus" di offerta per la quale valeva la pena acquistare un'autovettura del Biscione invece che una sorella Fiat-Lancia, fatta salva la parentesi 147/156, che infatti avevano motori V6 e TS Alfa Romeo (seppur giustamente modulari Pratola Serra).
La dimostrazione stava nel mercato che tu citi in maniera che reputo errata. Al netto del livello finiture/assemblaggi, Alfa subì un crollo nelle vendite nel periodo 1992-1995, al netto di una gamma - di fatto - rinnovata con i nuovi prodotti "sinergici", e che avrebbe dovuto riscuotere (sulla carta) ben altri riscontri.
Ergo alla platea mondiale, non necessariamente ancorata ai dogmi, può andare bene qualsiasi scorciatoia tecnica a fronte di un buon risultato finale.
Ma se hai la forza di una Porsche, ovvero di una casa che - nel bene e nel male - è sempre stata se stessa, ovvero un brand all'avanguardia, autonomo e d'eccellenza, con un listino cmq "autoctono" ove serve, puoi scendere a qualsiasi compromesso.
Se invece ti chiami Alfa, e la tua immagine è quella di fiat in tuta
sportiva, devi puntare a ricostruire tutto. E lo devi fare partendo dai tuoi capisaldi storici.
Ovvero dalla bella meccanica e dal made in Italy (ed aggiungo io, le corse).
In questo, Marchionne stesso ha promesso cose giuste. Vediamo se le manterrà. Certo è che il fatto che si progettino ed individuino motori Alfa è già un punto che va nella giusta direzione