Guarda,
se vuoi altro sapone per rendere ancora più scivoloso lo specchio verticale su cui tenti di arrampicarti, non hai che da chiedere, sarò generoso!
Battute a parte, ti invito a riflettere su alcune considerazioni.
SM ha detto
urbi et orbi che vuole rifare modelli Alfa Romeo degni di questo nome, ha insistito ed evidenziato il Dna tipicamente italiano di AR, che non farà più i noti tragici errori sui motori di AR (tutto testuale e virgolettato) etc etc. Illuminazione divina? Folgorazione sulla via di Arese? Raptus da
car guy? Secondo me no, la soluzione è molto più banale. Osserviamo i marchi "alti", quelli su cui la "nuova Alfa" potrebbe puntare, e vediamo come muovono i loro prodotti:
- Bmw (è il primo
competitor, dichiarato ufficialmente) ha esclusivamente motori propri su tutta la linea prodotti, da tre a dodici cilindri (com'è giusto, visto che il marchio contiene la definizione "fabbrica di motori ... );
- MB dai 2 litri in su ha solo motori propri;
- Audi, assolutamente la più "contaminata" della timurti, per lo meno offre V6 e V8 propri, benzina e gasolio, e un sistema Awd (quello per cui divenne famosa) esclusivo;
- Volvo (non esiste solo la trimurti nell'alto di gamma) mi oare abbia ancora un 1.6 PSA, ma per il resto sono tutti propulsori propri a 4 e 5 cilindri, e per il futuro ha puntato su un nuovissimo 4 cilindri turbo, sia benzina che gasolio
- JLR per la classe 2 litri ha sviluppato in proprio e solo per sè i nuovi propulsori turbo gasolio e benzina 4L "ingenium" dotati di Multiair sulle versioni a benzina (attenzione, su licenza Shaeffler, e questo te la dovrebbe dire lunga sulla visione di lungo periodo del Gruppo) che pensioneranno.
Tralascio i giapponesi perché scarsamente diffusi nel nostro mercato, ma penso ti sia noto che sono piuttosto gelosamente attaccati alla tradizione in-house sui motori, salvo specifiche e ben delimitate operazioni (esempio Toyota con i diesel per il mercato UE), ma nel mercato Usa la cosa non sarà indifferente vista la loro maggiore diffusione.
Ora, su cinque marchi europei, tutti indiscutibilmente collocati nella fascia alta di mercato, due di essi (Bmw e JLR), dopo aver sperimentato almeno su parte della "gamma bassa" alcune soluzioni esterne, sono tornate alla soluzione
100% in-house; uno (Volvo) che aveva due linee di motori, quella di piccola cilindrata "esterna" e l'altra (anzi, le altre)
in-house, valutato tutto ha deciso di puntare con forza su una nuova linea di propulsori fatta al 100% in casa (e vedremo che decideranno per la linea 1.6). Queste tre case sono tutte relativamente "piccole" (Volvo viaggia mi pare sul mezzo milione scarso di vetture prodotte ed è la più simile, come dimensioni produttive, all'Alfa Romeo come ipotizzata da SM). MB, dopo mlti mal di pancia, ha optato per un paio di unità esterne su alcuni modelli del suo "basso di gamma", ma ha un portfolio prodotti quasi sterminato.
Riassumendo, 4 costruttori "top level" su 5 hanno motori 100% fatti in casa sull'intera gamma o sulla magior parte di essa, e comunque sull'intera fascia medio-alta del proprio port-folio prodotti, riservando le "contaminazioni" ai modelli e verisoni di ingresso.
E secondo te Alfa Romeo può andare in competizione su queste case presentando una segmento D (se non addirittura E) con motori Chrysler? No, decisamente no. SM lo sa benissimo e, secondo me, sta cercando di gettare fumo e di mescolare le carte, anche con la complicità di molta parte dei nostri media. Ma, rammenta, i bluff prima o poi vengono smascherati. Sempre.