Secondo me il ragionamento fatto dalla Fiat è giustissimo. Da tempo lo affermo, Alfa ormai è al livello di volkswagen, ovvero un gradino sopa le "generaliste" e uno sotto le "premium". Alfa Romeo, diventerebbe una sora di "generalista di nicchia", con vocazione più sportiva che familiare (ruolo che resterebbe a Fiat), come Volkswagen è una sorta di "generalista di lusso", grazie alle finiure curate e alla qualità delle proprie vetture. Si creerebbe così una sorta di dualismo Alfa-Volkswagen nel campo delle "generaliste", la prima con vocazione prettamente sportiva (nonostante manchino i prodotti esasperati come la Golf R), la seconda che punta alla qualità pura, la medesima cosa che avviene nel segmento "premium" tra Bmw e Audi. Inoltre, le due Case, hanno entrambe, più di altre, la loro schiera di sostenitori. A mio parere, questo riposizionamento di Alfa Romeo è un primo passo per una rinascita, non la morte del marchio. Fiat ha una vocazione diversa, più razionale, da famiglia. Infine, uno riposizionamento di mercato di Alfa Romeo, permetterebbe un allargamento delle fascia di mercato di Maserati, che potrebbe entrare di prepotenza nel segmento E, se ci fosse un buon turbodiesel nella categoria 3 litri 6 cilindri.