<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Al lavoro a 15 anni | Page 4 | Il Forum di Quattroruote

Al lavoro a 15 anni

pi_greco ha scritto:
a leggere 'ste cose c'è da rabbrividire, poi magari da gente senza figli, o magari con laurea e master cheffatantofico

vorrei vedere se anche uno solo di loro lascerebbe il figlio ad andare a fare il garzone di bottega o il benzinaio a 15anni perchè è somaro, gli pagano le lezioni, private e gli fanno prendere il famigerato "pezzo di carta" per lasciargli lo studio o la farmacia, ne ho date tante di lezioni ad emeriti somari figli di figli di...

che discorsi da classisti di...

nononnoononono devo proprio dirlo...

DI MERDA!

ti faccio i miei complimenti.

bel rientro.
 
belpietro ha scritto:
pi_greco ha scritto:
a leggere 'ste cose c'è da rabbrividire, poi magari da gente senza figli, o magari con laurea e master cheffatantofico

vorrei vedere se anche uno solo di loro lascerebbe il figlio ad andare a fare il garzone di bottega o il benzinaio a 15anni perchè è somaro, gli pagano le lezioni, private e gli fanno prendere il famigerato "pezzo di carta" per lasciargli lo studio o la farmacia, ne ho date tante di lezioni ad emeriti somari figli di figli di...

che discorsi da classisti di...

nononnoononono devo proprio dirlo...

DI MERDA!

ti faccio i miei complimenti.

bel rientro.
troppo gentile! GRAZIE!

BENTROVATO anche a te!
 
pi_greco ha scritto:
a leggere 'ste cose c'è da rabbrividire, poi magari da gente senza figli, o magari con laurea e master cheffatantofico

vorrei vedere se anche uno solo di loro lascerebbe il figlio ad andare a fare il garzone di bottega o il benzinaio a 15anni perchè è somaro, gli pagano le lezioni, private e gli fanno prendere il famigerato "pezzo di carta" per lasciargli lo studio o la farmacia, ne ho date tante di lezioni ad emeriti somari figli di figli di...

che discorsi da classisti di...

nononnoononono devo proprio dirlo...

DI @@@@@!

ciao pi-greco è bello rileggerti...però perchè ti scaldi tanto?
a parte il fatto che qualsiasi lavoro, se onesto, è dignitosissimo, io ritengo che un genitore non dovrebbe fare una tragedia al cospetto di un figlio che non ama studiare: mica è la fine del mondo. Piuttosto che vederlo andare a scuola strascicando i piedi, malvolentieri, odiando i libri, i compiti in classe, gli esami, eccetera, non sarebbe meglio proporgli una alternativa allo studio, come imparare un onesto mestiere? O è meglio andare all'Università ed essere 10 secoli fuori corso, senza imparare nulla?
Un genitore ama suo figlio anche se non è un Einstein (o va bene solo se prende un pezzo di carta solo "per fare contenti mamma e papà") e, comprendendone i punti deboli, lo aiuta a trovare una soluzione a lui più consona.
 
LUISELLA1972 ha scritto:
pi_greco ha scritto:
a leggere 'ste cose c'è da rabbrividire, poi magari da gente senza figli, o magari con laurea e master cheffatantofico

vorrei vedere se anche uno solo di loro lascerebbe il figlio ad andare a fare il garzone di bottega o il benzinaio a 15anni perchè è somaro, gli pagano le lezioni, private e gli fanno prendere il famigerato "pezzo di carta" per lasciargli lo studio o la farmacia, ne ho date tante di lezioni ad emeriti somari figli di figli di...

che discorsi da classisti di...

nononnoononono devo proprio dirlo...

DI @@@@@!

ciao pi-greco è bello rileggerti...però perchè ti scaldi tanto?
a parte il fatto che qualsiasi lavoro, se onesto, è dignitosissimo, io ritengo che un genitore non dovrebbe fare una tragedia al cospetto di un figlio che non ama studiare: mica è la fine del mondo. Piuttosto che vederlo andare a scuola strascicando i piedi, malvolentieri, odiando i libri, i compiti in classe, gli esami, eccetera, non sarebbe meglio proporgli una alternativa allo studio, come imparare un onesto mestiere? O è meglio andare all'Università ed essere 10 secoli fuori corso, senza imparare nulla?
Un genitore ama suo figlio anche se non è un Einstein (o va bene solo se prende un pezzo di carta solo "per fare contenti mamma e papà") e, comprendendone i punti deboli, lo aiuta a trovare una soluzione a lui più consona.

ciao principessa del foro

mica mi scaldo, sono calmissimo, anzi ora mi faccio un bel caffè prima di rimettermi in marcia per casa o mi addormento per strada.

per il resto vale ciò che ho già detto, le tue considerazioni possono sembrare di normale buon senso, invece sono pericolosissime in quanto non attagliate alla realtà italiana ed europea, e non tengono conto, come già detto che la ricaduta sarà socialmente diseguale e ingiusta.

potrei scrivere per ore e sviscerare la tematica e tutta la relativai casistica a me nota, non ne ho il tempo e non credo interessi ad alcuno, chi ci vuole arrivare ci arrivi da sè, e se vuoi guardati intorno nel tuo livello sociale, nella tua professione, ci sono figli di laureati e benestanti che fanno il ciabattino?

non mi interessa convincerti, non preoccuparti di convincermi, ma la tristezza è sempre di più, spero solo che mia figlia abbia il coraggio che a me mancò anni addietro (mica tanti). Se ne sbatta di avere genitori anziani e se nevada da un paese disastroso come questo, dove...

... ma avevo detto che non avevo tempo, vabbè troppe cose dovrebbero stare in quei puntini...
 
pi_greco ha scritto:
LUISELLA1972 ha scritto:
pi_greco ha scritto:
a leggere 'ste cose c'è da rabbrividire, poi magari da gente senza figli, o magari con laurea e master cheffatantofico

vorrei vedere se anche uno solo di loro lascerebbe il figlio ad andare a fare il garzone di bottega o il benzinaio a 15anni perchè è somaro, gli pagano le lezioni, private e gli fanno prendere il famigerato "pezzo di carta" per lasciargli lo studio o la farmacia, ne ho date tante di lezioni ad emeriti somari figli di figli di...

che discorsi da classisti di...

nononnoononono devo proprio dirlo...

DI @@@@@!

ciao pi-greco è bello rileggerti...però perchè ti scaldi tanto?
a parte il fatto che qualsiasi lavoro, se onesto, è dignitosissimo, io ritengo che un genitore non dovrebbe fare una tragedia al cospetto di un figlio che non ama studiare: mica è la fine del mondo. Piuttosto che vederlo andare a scuola strascicando i piedi, malvolentieri, odiando i libri, i compiti in classe, gli esami, eccetera, non sarebbe meglio proporgli una alternativa allo studio, come imparare un onesto mestiere? O è meglio andare all'Università ed essere 10 secoli fuori corso, senza imparare nulla?
Un genitore ama suo figlio anche se non è un Einstein (o va bene solo se prende un pezzo di carta solo "per fare contenti mamma e papà") e, comprendendone i punti deboli, lo aiuta a trovare una soluzione a lui più consona.

ciao principessa del foro

mica mi scaldo, sono calmissimo, anzi ora mi faccio un bel caffè prima di rimettermi in marcia per casa o mi addormento per strada.

per il resto vale ciò che ho già detto, le tue considerazioni possono sembrare di normale buon senso, invece sono pericolosissime in quanto non attagliate alla realtà italiana ed europea, e non tengono conto, come già detto che la ricaduta sarà socialmente diseguale e ingiusta.

potrei scrivere per ore e sviscerare la tematica e tutta la relativai casistica a me nota, non ne ho il tempo e non credo interessi ad alcuno, chi ci vuole arrivare ci arrivi da sè, e se vuoi guardati intorno nel tuo livello sociale, nella tua professione, ci sono figli di laureati e benestanti che fanno il ciabattino?

non mi interessa convincerti, non preoccuparti di convincermi, ma la tristezza è sempre di più, spero solo che mia figlia abbia il coraggio che a me mancò anni addietro (mica tanti). Se ne sbatta di avere genitori anziani e se nevada da un paese disastroso come questo, dove...

... ma avevo detto che non avevo tempo, vabbè troppe cose dovrebbero stare in quei puntini...

dunque...non ti offendere, ma secondo me il vero discorso classista lo stai facendo tu. Praticamente, secondo il tuo commento, se uno è laureato-benestante, suo figlio dovrà per forza seguire le sue orme...ma allora, se uno è figlio di operai deve per forza rinunciare agli studi? io non la penso così. I figli non ci appartengono, e se preferiscono fare un onesto lavoro manuale, piuttosto che essere dei pessimi medici, dei pessimi burocrati, dei pessimi avvocati, dei pessimi geometri, ben venga. Le università sono piene di figli di papà fuori corso CHE NON AMANO LO STUDIO e che magari sarebbero più felici e realizzati se facessero gli artigiani o gli elettricisti.
 
LUISELLA1972 ha scritto:
dunque...non ti offendere, ma secondo me il vero discorso classista lo stai facendo tu. Praticamente, secondo il tuo commento, se uno è laureato-benestante, suo figlio dovrà per forza seguire le sue orme...ma allora, se uno è figlio di operai deve per forza rinunciare agli studi? io non la penso così. I figli non ci appartengono, e se preferiscono fare un onesto lavoro manuale, piuttosto che essere dei pessimi medici, dei pessimi burocrati, dei pessimi avvocati, dei pessimi geometri, ben venga. Le università sono piene di figli di papà fuori corso CHE NON AMANO LO STUDIO e che magari sarebbero più felici e realizzati se facessero gli artigiani o gli elettricisti.
Luisella, state dicendo la stessa cosa :D
Il punto sollevato da Pi_greco è appunto riguardo il genitore che, essendo professionalmente "arrivato", rigetta l'idea di avere un figlio operaio
O forse ho capito al contrario il ragionamento :shock:
 
I miei genitori avrebbero fatto tutti i sacrifici per mandarmi a scuola dopo le medie per il famoso "pezzo di carta", ma io ero di tutt'altra idea. Finite le medie a 14 anni, ho dovuto aspettare 15 anni per fare il libretto di lavoro, in quell'anno ho lavorato in nero in una officinetta. A 15 anni ho iniziato a lavorare in regola come apprendista poi come operaio e grazie all'aver iniziato presto a lavorare a fine 2005 con 38 anni di contributi sono andato in pensione ed ora me la sto godendo. Anche mio figlio ha iniziato a lavorare a 17 anni, dopo Istituto Tecnico Industriale, quindi relativamente presto.
Quindi non ci vedo niente di strano se anzichè bigiare la scuola e passare giornate nei centri commerciali (quando va bene) come vedo oggi, uno si mette a lavorare. Certo sempre secondo le regole, non in nero.
saluti
 
alkiap ha scritto:
LUISELLA1972 ha scritto:
dunque...non ti offendere, ma secondo me il vero discorso classista lo stai facendo tu. Praticamente, secondo il tuo commento, se uno è laureato-benestante, suo figlio dovrà per forza seguire le sue orme...ma allora, se uno è figlio di operai deve per forza rinunciare agli studi? io non la penso così. I figli non ci appartengono, e se preferiscono fare un onesto lavoro manuale, piuttosto che essere dei pessimi medici, dei pessimi burocrati, dei pessimi avvocati, dei pessimi geometri, ben venga. Le università sono piene di figli di papà fuori corso CHE NON AMANO LO STUDIO e che magari sarebbero più felici e realizzati se facessero gli artigiani o gli elettricisti.
Luisella, state dicendo la stessa cosa :D
Il punto sollevato da Pi_greco è appunto riguardo il genitore che, essendo professionalmente "arrivato", rigetta l'idea di avere un figlio operaio
O forse ho capito al contrario il ragionamento :shock:

ok, però io trovo positiva la proposta del Ministro, lui no.
 
LUISELLA1972 ha scritto:
ok, però io trovo positiva la proposta del Ministro, lui no.

Perchè tu, essendo un'anima bella, vedi il bicchiere mezzo pieno, mentre noi cinici vediamo nulla più di un ulteriore step nella distruzione della scuola pubblica... Finalizzato a ripristinare un classismo che sarebbe stato meglio lasciare a marcire in silenzio nella tomba.

Cordiali Saluti
Fulcrum
 
visto che ho poco tempo, tanto poco da non poter nemmeno raccontare il perchè...

... auguro a tutti buona discussione amorosa e per la principessa del forum un buon atterraggio nella infima realtà ben lontana dalle sue splendide teorie irrealizzabili, io cerco di agire in questo mondo per come è e non pwer come dovrebbe essere, scasate il distrubo!
 
pi_greco ha scritto:
visto che ho poco tempo, tanto poco da non poter nemmeno raccontare il perchè...

... auguro a tutti buona discussione amorosa e per la principessa del forum un buon atterraggio nella infima realtà ben lontana dalle sue splendide teorie irrealizzabili, io cerco di agire in questo mondo per come è e non pwer come dovrebbe essere, scasate il distrubo!

Non riuscirai a convincermi di doverti odiare :!:
 
sul corriere di oggi c'è un articolo
http://www.corriere.it/economia/10_gennaio_22/maurizio_ferrera_assegno_formativo_per_bloccare_la_fuga_dai_banchi_4cde017c-071f-11df-8946-00144f02aabe.shtml

che illustra in modo abbastanza semplice il contenuto della proposta, le esperienze di altri Paesi e, soprattutto, la situazione REALE di grave abbandono scolastico a cui la proposta vorrebbe dare una possibile soluzione.

naturalmente è legittimo dubitare che la risposta sia quella efficace, e che sia giusta;
è anche legittimo dubitare della sincerità della intenzione.
tra il legittimo dissenso e l'apostrofare in modo becero e villano gli altri forumisti che partecipano alla discussione ci passa la esatta differenza tra la libera espressione del pensiero e la villania presuntuosa.

io risponderò di queste mie parole a chiunque me ne chieda ragione, interessati diretti, admin o direzione della rivista, e non modificherò i miei scritti "a posteriori" senza prima scusarmi.
 
pi_greco ha scritto:
a leggere 'ste cose c'è da rabbrividire, poi magari da gente senza figli, o magari con laurea e master cheffatantofico

vorrei vedere se anche uno solo di loro lascerebbe il figlio ad andare a fare il garzone di bottega o il benzinaio a 15anni perchè è somaro, gli pagano le lezioni, private e gli fanno prendere il famigerato "pezzo di carta" per lasciargli lo studio o la farmacia, ne ho date tante di lezioni ad emeriti somari figli di figli di...

che discorsi da classisti di...

nononnoononono devo proprio dirlo...

DI @@@@@!

Mìzzeca, che reazione piccata..... Rispondo in ritardo perchè sono stato lontano dal PC un po' di tempo.
Dunque, ho una laurea, un dottorato di ricerca , e provengo da una famiglia tutt'altro che paperonesca. Dunque, la scelta di farmi studiare è costata molto ai miei. Ho una figlia in prima media, ed è mia ferma intenzione agevolarla in qualsiasi scelta decida di fare, al massimo dandole qualche consiglio. Ma non intendo pagarla per bighellonare tra i corridoi della scuola se proprio non ci sarà verso che tra lei e lo studio si instauri uno stato di non belligeranza.

Per tornare al topic, ho solo al forum un parere su una proposta che A ME pare sensata, perchè in fondo si tratta di dare LA POSSIBILITA' di anticipare l'apprendistato di un anno a chi proprio coi libri non va d'accordo. Che magari potrebbe anche rendersi conto che sporcarsi le mani di grasso magari non è poi così piacevole e, magari, decidere che si può anche rompersi la testa qualche anno in più sui libri....
 
claudioval.carb ha scritto:
e vadano dove?
anch'io avevo in classe persone che di studiare non avevano voglia, hanno fatto le professionali e poi un lavoro tipo ifdraulico, cuoco, elettricista etc...
penso che ora il problema sia che i ragazzi vedono al scuola come qualcosa di inutile perchè per fare soldi non serve studiare...io mi ricordo ancora quando i miei mi dicevano studia che se no non vai da nessuna parte..
vorrei sapere cosa dicono i genitori di oggi ai propri figli...

Dove qualcuno sia disposto a insegnar loro a fare qualcosa. Lucidare un albero a gomiti o impastare il pane o rompere la cagliata..... l'importante è far capire ai ragazzi che il cellulare e la Wii non sono loro dovute, ma si guadagnano. E i soldi non crescono sugli alberi neanche da Pinocchio.

claudioval.carb ha scritto:
quindi limitare la dispersione vuol dire insegnare alle nuove generazioni che per avere successo e fare soldi bisogna farsi il *ulo, certo che se poi vedono che fatta la legge si trova l'inganno....

Appunto, sono perfettamente d'accordo con te. Ma come dicevano i nonni, il buongiorno si vede dal mattino. Se a 15 anni il ragazzo non l'ha ancora capita, non è aspettando fino a 16 che gli verrà l'illuminazione. Anzi, IMHO, magari metterlo a contatto con la realtà di alzarsi presto e menare il culo tutto il giorno magari gli fa riconsiderare l'idea di studiare.

Se poi mi dici che, visto dove ci troviamo la cosa potrebbe essere sfruttata da certi "artigiani" per avere manodopera low cost e low contributions, questo è un sospetto più che legittimo. Ma in linea di principio, la proposta del ministro non mi sembra male
 
Direi che la differenza tra possibilità e obbligo è basilare. Tralaltro, uno potrebbe anche consapevolmente non voler continuare gli studi. Lo facciamo studiare lo stesso?
 
Back
Alto