<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Aggiunta un'altra libertà! | Page 2 | Il Forum di Quattroruote

Aggiunta un'altra libertà!

e pensare che io vieterei per legge i ciclisti della domenica che nonostante portino il caschetto si arrogano il diritto di stare in mezzo alla strada in fila per tre... se non fosse che rovino la macchina qualche giorno proverei a vedere se il caschetto che portano funziona sul serio :D :D
 
marimasse ha scritto:
alexmed ha scritto:
Cosa ha di tanto tragico il caschetto?
Il fatto che tu ponga questa domanda avvalora la mia osservazione al tuo precedente messaggio.

La cintura di sicurezza tu la metti?

Lo domando perché quando misero la obbligatorietà ci fu una levata di scudi per questo stato cattivone che impone regole assurde come la cintura che è scomoda, che mi sgualcisce l'abito, etc, etc.
 
Sono un ciclista pure della domenica....

Qualche sassolino....

All'estero vige un rispetto maggiore per le due ruote, ma noi siamo italiani e allora vabbè se uno mi fa perdere 12 secondi la domenica imponendomi un sorpasso sarebbe meglio disintegrarlo.

In paesi più sani di mente consentono il viaggiare accoppiati anche in strade extraurbane e non solo urbane come da noi e non succede nulla di tragico, nè isterie di massa.

Le nostre piste ciclabili o almeno quelle che ho percorso io in italia e parlo di zona Torino, Novara e Brescia sono impraticabili... perché le nostre amministrazioni lungimiranti le fanno ciclopedonali... bici e pedoni insieme, inoltre le riempiono di pali, paletti, cartelli, panettoni, non le puliscono da foglie, sabbia, non fanno la manutenzione e così le buche se vi sono sono perenni e dulcis in fundo se una strada, o anche un cancello privato incrocia la pista ciclopedonale o danno precedenza alle auto, oppure ce l'ha la pista ciclopedonale con difetto che spesso l'auto ha lo stop dentro la pista e così rischi la vita. Discorso ben diverso in Germania e Svizzera dove io ho percorso vere piste ciclabili ovvero strade con tanto di segnaletica e indicazioni solo per bici e nemmeno a ridosso delle strade. In quel caso non mi son sognato nemmeno un minuto di andare in strada insieme alle auto... qui da noi è un suicidio andare sulle nostre piste ciclopedonali a più di 10km/h.
 
cognizionezerozero ha scritto:
santo Paese!

per UNA volta UNA che fanno una legge restrittiva ma sensata, Dio ne scampi e liberi...

quando poi vengono fatte altre leggi che vanno quelle sì a ledere libertà fondamentali, nessuno che dice niente...

come non quotarti, ma questi sono gli italiani...
 
alexmed ha scritto:
Sono un ciclista pure della domenica....

Qualche sassolino....

All'estero vige un rispetto maggiore per le due ruote, ma noi siamo italiani e allora vabbè se uno mi fa perdere 12 secondi la domenica imponendomi un sorpasso sarebbe meglio disintegrarlo.

In paesi più sani di mente consentono il viaggiare accoppiati anche in strade extraurbane e non solo urbane come da noi e non succede nulla di tragico, nè isterie di massa.

Le nostre piste ciclabili o almeno quelle che ho percorso io in italia e parlo di zona Torino, Novara e Brescia sono impraticabili... perché le nostre amministrazioni lungimiranti le fanno ciclopedonali... bici e pedoni insieme, inoltre le riempiono di pali, paletti, cartelli, panettoni, non le puliscono da foglie, sabbia, non fanno la manutenzione e così le buche se vi sono sono perenni e dulcis in fundo se una strada, o anche un cancello privato incrocia la pista ciclopedonale o danno precedenza alle auto, oppure ce l'ha la pista ciclopedonale con difetto che spesso l'auto ha lo stop dentro la pista e così rischi la vita. Discorso ben diverso in Germania e Svizzera dove io ho percorso vere piste ciclabili ovvero strade con tanto di segnaletica e indicazioni solo per bici e nemmeno a ridosso delle strade. In quel caso non mi son sognato nemmeno un minuto di andare in strada insieme alle auto... qui da noi è un suicidio andare sulle nostre piste ciclopedonali a più di 10km/h.

scusami alex, ma vista e considerata l'impossibilità di trovare piste ciclabili decenti (e qui posso darti ragione), diventa automaticamente di tuo diritto la possibilità di stare accoppiati mentre si pedala mettendo a rischio la tua incolumità e quella degli altri? è un pò come se dicessi che visto che in Germania non ci sono i limiti in autostrada io mi prendo il diritto di farmela sempre a 250 tanto le nostre autostrade sono migliori delle loro.

soprattutto, tu da buon ciclista, mi spieghi che necessità c'è di pedalare uno accanto all'altro piuttosto che uno dietro l'altro? devi chiacchierare? vai a farti una passeggiata con la graziella sulle strade di campagna, se devi chiacchierare no? ti pare di doverlo fare in mezzo ad una statale?

visto che hai già percorso le strade della zona di Novara, conosci la statale 32 che va verso il lago Maggiore? quella è già pericolosa quando si tratta di superare un motorino che procede a 50-60 all'ora, figuriamoci se devo frenare per evitare di tirare sotto il ciclista e doverlo poi sorpassare...
 
blackblizzard ha scritto:
scusami alex, ma vista e considerata l'impossibilità di trovare piste ciclabili decenti (e qui posso darti ragione), diventa automaticamente di tuo diritto la possibilità di stare accoppiati mentre si pedala mettendo a rischio la tua incolumità e quella degli altri?

Premetto che io son un ciclista domenicale solitario. Preferisco andare da solo.

Detto questo poso però dirti che qualche volta sono andato in gruppetto, al massimo in 6. Lasciando perdere che il CdS dice che in centro urbano accoppiati si può andare, ma che se lo fai imprecano e ti stirerebbero dopo 10 metri e con una certa soddisfazione, in strade extraurbane anche io considero un errore andare accoppiati o occupare tutta la sede stradale.
Posso dirti perché può accadere ciò, o meglio quello che ho vissuto di persona in gruppetto. I primi 20-30 minuti si fanno di riscaldamento ovvero si va piano e non si spinge. Ci si ritrova mano mano sulla strada, ovvero il più lontano passa da uno e poi da un'altra. In quei minuti lenti di riscaldamento quando non ci si vede magari da qualche giorno due parole sul come va o non va umanamente credo sia capibile. Il problema è che col rumore delle nostre strade se stai in scia fatichi a parlarti e capirti, servirebbero delle radioline-auricolari che io non ho quindi ancher a me è capitato di parlare in scia non capirsi e allore affiancarmi per capire. Questo in effetti può capitare pure sui "saluti" quando finito il giro si fa un 15-20 minuti defaticanti ancora piano. Altro caso è quando non si è scelto del tutto il percorso e all'avvicinarsi di bivi ci si affianca per capirsi bene sulla strada da fare. Questi son i casi da me vissuti, anche se ripeto io ho sempre cercato di non intralciare il traffico, ma per alcuni secondo mi è capitato di affiancare un altro, ma guardando che da dietro non arrivasse un'auto e che non ci fossero pericoli... eppure se fai rallentare una auto e le fai perdere dico 10 secondi imprecano lo stesso... giuro che vedo gli stranieri qui in vacanca sul lago di Garda soprattutto tedeschi e loro sono assai ma di molto più pazienti.

Però per chiarezza di dico che per me è sbagliato andare affiancati.

La non presenza di piste ciclabili e la situazione delle strade imporrebbe il non andare in bici.... ma non è una scelta che io mi sento di fare guidato dalla passione.
 
grazie per la risposta. resta il fatto che comunque, sulle statali o sulle strade extraurbane, ciò diventa molto pericoloso. poi per carità, anche a me da molto fastidio dover rallentare a 30 all'ora in strade periferiche e magari farmi un bel pezzo di strada dietro a loro, soprattutto perchè solitamente io sono in giro per lavoro e non per diletto... non lo nego.

ciò che dici tu, cioè che scambiarsi due chiacchiere è naturale, è altrettanto vero come è altrettanto vero che è naturale rispondere al cellulare se ti suona in macchina, piuttosto che altre cose che noi facciamo regolarmente mentre siamo sulla strada che dal nostro punto di vista non recano danno alcuno o pericolo alcuno, mentre sono state giudicate pericolose e proibite.
 
blackblizzard ha scritto:
e pensare che io vieterei per legge i ciclisti della domenica che nonostante portino il caschetto si arrogano il diritto di stare in mezzo alla strada in fila per tre... se non fosse che rovino la macchina qualche giorno proverei a vedere se il caschetto che portano funziona sul serio :D :D

Speriamo tuo figlio sia conquistato dalla passione per la bicicletta, poi ne riparliamo.

E' solo questione di educazione sociale e programmazione a lungo termine; pensa che esistono città dove i ciclisti hanno la precedenza sulle auto, dove i negozi e le varie attività hanno la rastrelliera per le bici, a volte anche coperta.

Detto questo, sono un convinto sostenitore dell'utilizzo del casco quando mi alleno, quando sono a spasso non lo utilizzo.
 
il casco obbligatorio in bicicletta?! :shock: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: stiamo scherzando? Chi vuole se lo metta; ai bambini piccoli lo farei mettere ;) Ma davvero un anziano che in bici va a passo d'uomo dovrebbe indossare un casco? o dovrei indossarlo io? perchè me lo impone lo stato? col caz*o 8) 8) 8) 8) 8) 8) 8) 8) 8) chi si sente in pericolo può anche indossare la tuta ignifuga: in bici il casco a me non serve e neanche a chiunque abbia un briciolo di buon senso
 
mikuni ha scritto:
Ma la vecchina che va a comprare il pane con la graziella del '62, nel paesello senza traffico, deve mettersi l'agv made in china di valentino rossi?
ahuahauhuahau...grande!!!

l'ennesima legge...che fa clamore all'inizio e della quale tutti si dimenticherano tra qualche tempo..io giro praticamente sempre in bici e no uso il casco cmq..
 
Roxster ha scritto:
Speriamo tuo figlio sia conquistato dalla passione per la bicicletta, poi ne riparliamo.

E' solo questione di educazione sociale e programmazione a lungo termine;

Sono vedovo e per di più sterile. T'è andata male ;)

PS: l'educazione sociale fa sì che i ciclisti si comportino come dovrebbero, non che abbiano più diritti degli altri.
 
con le strade che abbiamo,larghe un metro,devo pure stare dietro ai ciclisti che vanno a passeggio,cosi a 20 allora disintaso il fap :evil: ma dai!!
ci vado anch io in bici ma non pretendo che le auto facciano la coda dietro di me',le auto devono rispettare ciclisti e pedoni,ma anche loro devo fare altrettanto.
 
migliazziblu ha scritto:
99octane ha scritto:
mikuni ha scritto:
Pare che prossimamente saremo liberi di girare in bicicletta col casco obbligatorio.
E' bello che vengano aggiunte tutte queste nuove libertà. Viva le libertà!
Solo a Portofino invece sono liberi di lasciare obbligatoriamente la bici a casa e andare a piedi. Peccato. Speriamo che estendano anche questa libertà a tutti. Prima però devono finire di vendere le scorte di caschi... :evil:

I governi incapaci di fare... vietano.
Il caschetto in bici andrebbe sempre messo ma, esattamente come per il casco in moto, e' una scelta che riguarda solo e unicamente chi guida.
E non tiriamo fuori la panzana del costo sociale.
Prima di mettere il naso nel mio, pensassero a fare il loro e risanare gli sprechi da MILIARDI di euro che affliggono la sanita' italiana.

Senza volere fare delle indagini approfondite piu' di tanto, ma cosi' a sensazione....per uno che cade, viene l' ambulanza, lo ingessano, per 40 giorni non produce, fa riabilitazione prendendo permessi lavorativi....
;) senza considerare quanto rompera' i co....ni a parenti ed amici raccontando dell' accaduto....con ulteriore perdita di tempo lavorativo. ;)
Costera' pure qualcosa....almeno penso io.
Ciao

Certo. Come chi fuma.
E come chi si fa male andando a sciare.
O facendo roccia.
O scivolando in moto.
Vietiamo le moto
Vietiamo lo sci.
Vietiamo le arrampicate.
Vietiamo qualsiasi cosa sia potenzialmente costosa per lo Stato e non produca PIL.
In Corea del Nord fanno cosi'.
Ed e' dove si va se si cede anche un millimetro su questa strada.
Una volta cominciato a rotolare, non importa se tanto o poco: alla fine, piu' presto o piu' tardi si finisce comunque allo stesso modo. :rolleyes:
 
alexmed ha scritto:
Sono un ciclista pure della domenica....

Qualche sassolino....

Ecco. Toglili dalla scarpa cosi' posso tirarteli con la fionda. :D :D :D
Ossia: ho alcune obiezioni a quanto sostieni, che vado a enunciare. :p

All'estero vige un rispetto maggiore per le due ruote, ma noi siamo italiani e allora vabbè se uno mi fa perdere 12 secondi la domenica imponendomi un sorpasso sarebbe meglio disintegrarlo.
All'estero vige un rispetto maggiore PUNTO.
E chi va sulle due ruote non si ritiene migliore degli altri o esentato dal rispettare il codice della strada, anche perche' se ci prova gli levano la pelle del culo, l'arrotolano e la usano per frustarlo.

In paesi più sani di mente consentono il viaggiare accoppiati anche in strade extraurbane e non solo urbane come da noi e non succede nulla di tragico, nè isterie di massa.
Infatti.
Basta che quando sopraggiunge qualcuno ci si mette in fila indiana e si fa passare. Il cazzo non ti diventa piu' piccolo perche' ti sposti.

Le nostre piste ciclabili o almeno quelle che ho percorso io in italia e parlo di zona Torino, Novara e Brescia sono impraticabili... perché le nostre amministrazioni lungimiranti le fanno ciclopedonali...
Le piste ciclabili a Milano sono CICLABILI. E inutilizzate.

bici e pedoni insieme, inoltre le riempiono di pali, paletti, cartelli, panettoni, non le puliscono da foglie, sabbia, non fanno la manutenzione e così le buche se vi sono sono perenni
Come il resto della strada, peraltro.

e dulcis in fundo se una strada, o anche un cancello privato incrocia la pista ciclopedonale o danno precedenza alle auto, oppure ce l'ha la pista ciclopedonale con difetto che spesso l'auto ha lo stop dentro la pista e così rischi la vita.
Se una strada incrocia una pista ciclabile, la precedenza va automaticamente e ovviamente alla strada, per motivi che mi pare superfluo sottolineare.

Discorso ben diverso in Germania e Svizzera dove io ho percorso vere piste ciclabili ovvero strade con tanto di segnaletica e indicazioni solo per bici e nemmeno a ridosso delle strade. In quel caso non mi son sognato nemmeno un minuto di andare in strada insieme alle auto... qui da noi è un suicidio andare sulle nostre piste ciclopedonali a più di 10km/h.
Prova tu in svizzera a girare in strada dove c'e' la pista cliclabile... ;)

Come al solito, tutto funziona solo quando e' reciproco.
Le strade italiane fan schifo, ma non per questo mi metto ad andare sul marciapiede!
Quando i ciclisti italiani cominceranno a usare le piste ciclabili italiane, avran diritto ad avanzare pretese. Ora come ora, sono uno spreco di denaro pubblico.
 
Roxster ha scritto:
blackblizzard ha scritto:
e pensare che io vieterei per legge i ciclisti della domenica che nonostante portino il caschetto si arrogano il diritto di stare in mezzo alla strada in fila per tre... se non fosse che rovino la macchina qualche giorno proverei a vedere se il caschetto che portano funziona sul serio :D :D

Speriamo tuo figlio sia conquistato dalla passione per la bicicletta, poi ne riparliamo.

E' solo questione di educazione sociale e programmazione a lungo termine; pensa che esistono città dove i ciclisti hanno la precedenza sulle auto, dove i negozi e le varie attività hanno la rastrelliera per le bici, a volte anche coperta.

Detto questo, sono un convinto sostenitore dell'utilizzo del casco quando mi alleno, quando sono a spasso non lo utilizzo.

L'educazione deve valere per tutti.
Le rastrelliere sono una buona cosa.
Il dare la precedenza alle bici e' il solito modo di pensare imbecille liberal che risulta estremamente pericoloso, oltre che dannoso.
I motivi sono evidenti se ci si ferma a pensarci qualche secondo. ;)
 
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