<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Afghanistan: altri 4 soldati italiani morti... | Page 3 | Il Forum di Quattroruote

Afghanistan: altri 4 soldati italiani morti...

Il problema è che una delle più grandi aziende industriali italiane produce anche armi.
E francamente lasciare a casa migliaia di Lavoratori non mi pare una cosa furba.
 
birillo21 ha scritto:
R.I.P.

Sul lavoro si muore e non c'è differenza tra manovale, operaio, poliziotto o militare.

La professione si scieglie secondo le attitudini personali della persona, quello che non deve accadere è che si discrimini tra questo e quello, perchè nessuno scieglie di morire a priori.

I manovali e gli operai in Italia muoiono perchè vittime, molto spesso, di carenze nell'ambito della sicurezza. Questo non li fa più fessi, o meno fessi, dei militari caduti espletando, anch'essi, il proprio periglioso dovere all'estero.

La differenza è data dal fatto che gli uni sono al servizio dello Stato rappresentandolo in territorio estero nell'ambito di una missione internazionale, mentre gli altri periscono, facendo il proprio dovere quotidiano sul territorio nazionale, rappresentando solo se stessi e le aziende per cui lavorano.

Come dice Toto "certe questioni lasciamole ai vivi noi siamo morti" (A' LIVELLA).
quoto. per qualcuno morire in afghanistan è da eroi...morire ripulendo una cisterna satura di gas è da fessi :rolleyes:
i militari sono lì in guerra e sanno benissimo quali sono i rischi dello stare li: non ci vanno mica per giocare a monopolino ;)
e se ci vanno hanno importanti motivazioni tra le quali quelle economiche (tutti sanno che le missioni all'estero sono molto ben pagate).
onore quindi a TUTTI I CADUTI SUL LAVORO
 
bellafobia ha scritto:
birillo21 ha scritto:
R.I.P.

Sul lavoro si muore e non c'è differenza tra manovale, operaio, poliziotto o militare.

La professione si scieglie secondo le attitudini personali della persona, quello che non deve accadere è che si discrimini tra questo e quello, perchè nessuno scieglie di morire a priori.

I manovali e gli operai in Italia muoiono perchè vittime, molto spesso, di carenze nell'ambito della sicurezza. Questo non li fa più fessi, o meno fessi, dei militari caduti espletando, anch'essi, il proprio periglioso dovere all'estero.

La differenza è data dal fatto che gli uni sono al servizio dello Stato rappresentandolo in territorio estero nell'ambito di una missione internazionale, mentre gli altri periscono, facendo il proprio dovere quotidiano sul territorio nazionale, rappresentando solo se stessi e le aziende per cui lavorano.

Come dice Toto "certe questioni lasciamole ai vivi noi siamo morti" (A' LIVELLA).
quoto. per qualcuno morire in afghanistan è da eroi...morire ripulendo una cisterna satura di gas è da fessi :rolleyes:
i militari sono lì in guerra e sanno benissimo quali sono i rischi dello stare li: non ci vanno mica per giocare a monopolino ;)
e se ci vanno hanno importanti motivazioni tra le quali quelle economiche (tutti sanno che le missioni all'estero sono molto ben pagate).
onore quindi a TUTTI I CADUTI SUL LAVORO

Questo e' sacrosanto
pero' molte morti sula lavoro potrebbero essere evitate con poco
-dall' entrare in una cisterna senza maschera
-a lavorare su impalcature non a regola
Ciao
 
migliazziblu ha scritto:
bellafobia ha scritto:
birillo21 ha scritto:
R.I.P.

Sul lavoro si muore e non c'è differenza tra manovale, operaio, poliziotto o militare.

La professione si scieglie secondo le attitudini personali della persona, quello che non deve accadere è che si discrimini tra questo e quello, perchè nessuno scieglie di morire a priori.

I manovali e gli operai in Italia muoiono perchè vittime, molto spesso, di carenze nell'ambito della sicurezza. Questo non li fa più fessi, o meno fessi, dei militari caduti espletando, anch'essi, il proprio periglioso dovere all'estero.

La differenza è data dal fatto che gli uni sono al servizio dello Stato rappresentandolo in territorio estero nell'ambito di una missione internazionale, mentre gli altri periscono, facendo il proprio dovere quotidiano sul territorio nazionale, rappresentando solo se stessi e le aziende per cui lavorano.

Come dice Toto "certe questioni lasciamole ai vivi noi siamo morti" (A' LIVELLA).
quoto. per qualcuno morire in afghanistan è da eroi...morire ripulendo una cisterna satura di gas è da fessi :rolleyes:
i militari sono lì in guerra e sanno benissimo quali sono i rischi dello stare li: non ci vanno mica per giocare a monopolino ;)
e se ci vanno hanno importanti motivazioni tra le quali quelle economiche (tutti sanno che le missioni all'estero sono molto ben pagate).
onore quindi a TUTTI I CADUTI SUL LAVORO

Questo e' sacrosanto
pero' molte morti sula lavoro potrebbero essere evitate con poco
-dall' entrare in una cisterna senza maschera
-a lavorare su impalcature non a regola
Ciao
anche il morire in afghanistan potrebbe essere evitato facilmente...indovina come? :lol:
 
Non si può paragonare la morte sul lavoro dei civili con la morte dei soldati in missione.

Il civile che muore sul lavoro deve generare scandalo. Si può essere operai in fabbrica come carpentieri in cantiere, ma a loro non è chiesto di sacrificare la vita qualora fosse necessario.

Ad un militare invece sì. Quello del soldato non si può classificare banalmente in un mestiere anche se si viene ben stipendiati.

Fare paragoni è una grande mancanza di rispetto per i morti civili sul lavoro perchè si farebbe di tutta l'erba un fascio. Invece si dovrebbe discutere seriamente del perchè certe disgrazie avvengono, se sono davvero disgrazie o se c'è davvero la responsabilità di qualcuno (vittima compresa).
 
Mi pare invece, che qui ci sia il piu' grande rispetto
e proprio per i morti sul lavoro,
visto che nel loro caso proprio di disgrazia si tratta.
Da " mollaccione ",
visto che sono in missione " Di pace "....
perche' dici che Gli chiedono la vita :?:
Ciao
 
iCastm ha scritto:
Non si può paragonare la morte sul lavoro dei civili con la morte dei soldati in missione.
Il civile che muore sul lavoro deve generare scandalo. Si può essere operai in fabbrica come carpentieri in cantiere, ma a loro non è chiesto di sacrificare la vita qualora fosse necessario.

Ad un militare invece sì. Quello del soldato non si può classificare banalmente in un mestiere anche se si viene ben stipendiati.

Fare paragoni è una grande mancanza di rispetto per i morti civili sul lavoro perchè si farebbe di tutta l'erba un fascio. Invece si dovrebbe discutere seriamente del perchè certe disgrazie avvengono, se sono davvero disgrazie o se c'è davvero la responsabilità di qualcuno (vittima compresa).
la morte è uguale per tutti i lavoratori o vuoi negare questo? :shock: :?:
che sia un muratore, un operaio, un militare non cambia assolutamente nulla: oggi chi va in missione lo fa da professionista e prendendosi le sue responsabilità. Anche il muratore che cade dal quinto piano sa cosa rischia facendo quel lavoro..e così tutti
 
bellafobia ha scritto:
iCastm ha scritto:
Non si può paragonare la morte sul lavoro dei civili con la morte dei soldati in missione.
Il civile che muore sul lavoro deve generare scandalo. Si può essere operai in fabbrica come carpentieri in cantiere, ma a loro non è chiesto di sacrificare la vita qualora fosse necessario.

Ad un militare invece sì. Quello del soldato non si può classificare banalmente in un mestiere anche se si viene ben stipendiati.

Fare paragoni è una grande mancanza di rispetto per i morti civili sul lavoro perchè si farebbe di tutta l'erba un fascio. Invece si dovrebbe discutere seriamente del perchè certe disgrazie avvengono, se sono davvero disgrazie o se c'è davvero la responsabilità di qualcuno (vittima compresa).
la morte è uguale per tutti i lavoratori o vuoi negare questo? :shock: :?:
che sia un muratore, un operaio, un militare non cambia assolutamente nulla: oggi chi va in missione lo fa da professionista e prendendosi le sue responsabilità. Anche il muratore che cade dal quinto piano sa cosa rischia facendo quel lavoro..e così tutti

aggiungo: si spacca di più la schiena un muratore in cantiere o un soldato
in missione di pace?
 
prima che qualcuno s'arrabbi ho cancellato io gli interventi OT, siccome penso che sia una discussione interessante cerchiamo di continuare a renderla tale senza eccessi.

Grazie
 
matteomatte1 ha scritto:
prima che qualcuno s'arrabbi ho cancellato io gli interventi OT, siccome penso che sia una discussione interessante cerchiamo di continuare a renderla tale senza eccessi.

Grazie

da parte mia no problem :rolleyes:
 
Visto che il mod ha bloccato l'altro 3d invitando a proseguire su questo riporto quanto precedentemente scritto:

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La settimana scorsa ero alla Caserma Salsa di Belluno, dov'erano di stanza gli Alpini morti ( 7^ Reggimento Alpini della Brigata Alpina Julia ).

Ho parlato con il Generale comandante della Brigata; ho parlato con il Colonello comandante del Btg Alpini Feltre; e ho parlato con molti di quei ragazzi che indossano la divisa con orgoglio.

Voi ci avete mai parlato con loro ? Avete mai parlato con loro delle motivazioni che li spingono a vestire la divisa dell'esercito ?

Io l'ho fatto; non uno dico uno che mi abbia detto che lo fa per i soldi... e non parlavo con loro in qualche momento "ufficiale" ma al loro spaccio o per i cortili della loro caserma... non sono un militare per cui parlavano in piena libertà.

Parlavano di "amor di patria", parlavano di "onore" parlavano di responsabilità nel vestire la divisa, parlavano della voglia che avevano di fare del bene alla popolazione civile Afgana.

Di questo parlavano... non parlavano che andavano in Afganistan o che vestivano la divisa per i soldi.

Degni eredi di coloro che li hanno preceduti indossando il Cappello Alpino.

Metà del Reggimento è ora in Afghanistan; l'altra metà partirà tra poco con la stessa destinazione .... quelli con cui ho parlato tra pochi giorni saranno li in Afghanistan sapendo che rischiano la vita ma non per i soldi ma per qualcosa che tropi non conoscono e non vogliono conoscere.

A tutti quelli che dicono che lo fanno per i soldi dico solo una cosa; dovreste vergognarvi ed abbassare il capo in silenzio di fronte a loro.

Un ( ex ) Ufficiale degli Alpini

ps:
l'ex l'ho messo tra parentesi perchè, per chi non lo sapesse, noi Alpini non ci consideriamo mai ex ... restiamo Alpini fino alla nostra morte
 
I Militari sono come i Minatori, per fare un esempio calzante, sono Lavoratori che sanno di fare un lavoro rischioso e lo fanno.

La vita del Minatore come quella del Militare, dipende dal caso, anche se sono state prese tutte le precauzioni possibili per agire in sicurezza e si agisce con la massima prudenza, è sempre in agguato l'imprevisto per gli uni e per gli altri.
 
LADINS ha scritto:
Un ( ex ) Ufficiale degli Alpini

ps:
l'ex l'ho messo tra parentesi perchè, per chi non lo sapesse, noi Alpini non ci consideriamo mai ex ... restiamo Alpini fino alla nostra morte

son un ex bersagliere che ha capito che fare il militare non professionalmente
non è servito che a farmi perder del tempo per la carriera lavorativa.

tutti son lavoratori , alpini e carpentieri e muratori, fanti e bersaglieri
, marinai e panettieri ed operai
metalmeccanici.
uno non è superiore a nessun'altro,anche se capisco lo spirito di corpo che
hai tu e purtroppo non sento
+ di tanto.
 
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