Passatemi questa divagazione però io sono convinto che quello sul politicamente corretto sia un discorso che riguarda tutti.
Alcuni di più altri di meno ma nessuno escluso.
Dico questo perchè a volte capita di sentire persone che avendo una certa età pensano di non dover in alcun modo cambiare il proprio modo di esprimersi o di comportarsi.
Io lo considero un discorso legittimo ma un po' egoistico.
Il mondo cambia e non è detto che gli altri debbano accettare il fatto che alcune persone non intendono cambiare,almeno quando si tratta di usare un linguaggio che non risulti offensivo per il prossimo.
Se negli anni 60 era normale dire finocchio oggi invece si dice gay,e questo discorso vale sia per chi ha pregiudizi sia per chi non ne ha mai avuti.
Certo è un politicamente corretto di facciata,uno può usare qualsiasi termine ma se lo utilizza con disprezzo sarà sempre un'offesa.
Il problema imho è che certi termini non sono più accettabili,nemmeno se usati in maniera innocente e senza alcuna intenzione di ledere o offendere.
Bisogna farsene una ragione,non è uno sforzo eccessivo,almeno per chi non lavora nel mondo della comunicazione (se il tuo mestiere è scrivere o parlare in tv allora si che diventa problematico e l'attenzione deve essere sempre massima).
Scusate il sermone ma mi è venuto in mente un esempio di un signore anziano che dal medico ha visto in sala d'aspetto una ragazza incinta e si è sentito in dovere di fare una domanda che se l'avesse fatta un ragazzo giovane probabilmente si sarebbe beccato uno schiaffo.
Io capisco che per una persona che ha vissuto e parlato in un certo mondo per 80 anni sia più difficile adeguarsi,ma secondo me va fatto.
E soprattutto non si può prendere l'età anagrafica come scusa per tutto.
Citazione mediatica contemporanea