keyone
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Nel numero di settembre, un ritratto non ossequioso e lacrimoso ,lontano dai soliti "coccodrilli" ,sul grande manager appena scomparso . Senza nascondere l'antipatia" che il Romiti nutriva verso la rivista Quattroruote , forse perchè considerata dal manager Fiat troppo vicina al car-guy Ghidella , suo avversario o forse per la scarsa propensione del Romiti per l'auto , alla quale ha sempre preferito la finanza e la diversificazione del business , Il Direttore , nel suo editoriale,traccia un ritratto il più possibile imparziale verso l'Ad. Non nasconde i meriti di chi ha gestito la Fiat , partendo da un periodo difficile , per più di 20 anni , salvandola dalla rovina finanziaria , ma non dal declino parziale come costruttore di automobili .
Ne esce un Romiti duro , "sono più cattivo di Gianni Agnelli " dirà di se stesso , che riesce con la mascella in avanti a cavar fuori il gruppo torinese dal fallimento , seguito agli anni di piombo , ma , al contrario del Ghidella ,non ne coglie il potenziale come costruttore di automobili , non crede nel futuro del suo core-business , che invece farà la fortuna del concorrente Volkswagen e della triade tedesca Audi-Bmw-Mercedes .
Ne esce un Romiti duro , "sono più cattivo di Gianni Agnelli " dirà di se stesso , che riesce con la mascella in avanti a cavar fuori il gruppo torinese dal fallimento , seguito agli anni di piombo , ma , al contrario del Ghidella ,non ne coglie il potenziale come costruttore di automobili , non crede nel futuro del suo core-business , che invece farà la fortuna del concorrente Volkswagen e della triade tedesca Audi-Bmw-Mercedes .
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