Inserisco qui un contenuto da me scritto originariamente in altra discussione.
Si è aperta la nuova "tonnara" del passaggio da servizio di maggior tutela a mercato libero (termine per il passaggio aprile 2024).
Al di là delle speranze del nostro ministro in tema di estensione del mercato tutelato (poi dimostratesi inconsistenti perché bocciate dall'UE), è giunto il momento di cominciare a pensare anche a questa transizione che per casa mia sarà unicamente per la parte elettrica avendo il gas già in mercato libero.
Da bravo scolaro ho ripreso le ultime 6 (anzi 12) bollette di energia elettrica per tabularle correttamente e in maniera completa scoprire che intanto avevo sbagliato la stima annuale (ricordavo
2.400/2.500 kWh ma in realtà sono sui
3.000 kWh/anno consuntivati, pari a
250 kWh/mese medi).
Posso dire che nell'ultimo anno rolling, ESCLUDENDO il canone TV ma includendo tutto (energia, perdite, distribuzione, gestione, tasse e IVA) sono a
0,31 €/kWh cifra dovuta alle prime tre bollette con cifre ancora "STELLARI".
Già nelle ultime tre bollette (post "boom" dei costi energia) i valori sono significativamente più bassi e rispettivamente di
0,21 €/kWh,
0,19 €/kWh e
0,16 €/kWh dell'ultima, il totale annuo è di circa
950 €/anno omnia considerando lo 0,31 €/kWh di cui sopra (che esclude, ricordo, il canone TV; tutte le cifre in grassetto sono finite, ossia prendendo il totale da pagare delle bollette a cui sottraggo solo il canone TV e diviso per i kWh consuntivati).
Ora, sempre da bravo scolaro, ho aperto il sito Arera dove c'è il comparatore ufficiale (quindi non mediato da operazioni commerciali e promozionali tipiche di questo o quel portale di comparazioni -ce ne sono molti-) e il più conveniente mi propone ORA una tariffa di
0,19 €/kWh per la SOLA materia energia a cui aggiungere tutti gli ammennicoli, le tasse, l'IVA e soprattutto una cosa odiosissima che hanno inventato: la componente fissa (in pratica si paga un canone fisso al mese indipendentemente dall'uso, come fosse una "tariffa" flat che però non porta con sé alcuna quota consumi inclusi).
Di fatto, l'operatore più conveniente oggi selezionabile mi stima una spesa di
960 €/anno (in pratica uguale a quella che ho avuto nell'ultimo anno nonostante contenesse 3 bollette su 6 a valori "mostruosi"), è una cooperativa (energia-positiva.it) che richiede adesione/iscrizione mediante versamento quote (oltre che essere a me sconosciuta nel mercato dell'energia).
La seconda più "conveniente" è una SRL che arriva a
1.030 €/anno (ma ci si può fidare di una SRL anche qui a me sconosciuta e con mini-capitale sociale?) mentre la prima SPA (Engie) viaggia a
1.090 €/anno.
Ora, tralasciando la cooperativa di cui acquisire le quote, stiamo parlando di un aumento di 150 €/anno partendo già da una situazione di costi elevati dovuti alla recente e terribile stagione energetica che abbiamo vissuto, se però calcolassi in proiezione solo sulle ultime 3 fatture/bollette (quindi sull'ultimo semestre) in cui la media di prezzo finito è pari a
0,19 €/kWh, otterrei meno di
580 €/anno e si capisce benissimo che la tariffa "migliore" segnalata su comparatore Arera è circa il doppio di questo scenario!
Per cui, per il mio scenario attuale (circa 3.000 kWh/anno su contratto da 5,5 kW) passando da mercato tutelato a mercato libero è
come se andassi a raddoppiare la spesa!
Sono abbastanza sconvolto e sorpreso viste e lette le molte dichiarazioni che "propongono" il mercato libero come un'occasione per risparmiare ed economizzare: chiedo a chi di voi è ancora sotto mercato tutelato che direzione sta prendendo perché questo conferma una volta in più che "i veri soldi" li fanno e li faranno con l'elettricità elettrica, altroché fluttuazioni di benzina o gasolio e via discorrendo...
Devo dire che ho trovato estremamente utile e centrato il post di @march73 di cui seguirò anche la conclusione, ossia di attendere a ridosso del momento del cambio nella speranza che il passaggio graduale sia mediato da tariffe meno anti-economiche.