Perdonami ma non ho capito la tua risposta. Fatto sta che in alcune situazioni il limite visualizzato da Maps non coincide con quello dei cartelli, per cui non ci si può affidare al 100% a quanto leggi su Maps.
Google riporta su Maps i limiti di velocità quando si sta affrontando un percorso, sono informazioni da quello che posso vedere piuttosto affidabili ma che ovviamente non esenti da errori, in molti casi, ma i metodi sono sempre in continua evoluzione soprattutto ultimamente con l'introduzione della IA perchè sono da base per sviluppare funzioni di guida assistita e autonoma.
Esiste una base creata da un lato con le immagini e dall’altro l’intelligenza artificiale, due approcci sviluppati insieme per rendere efficaci e utili i limiti di velocità di Maps.
L’identificazione e l’archiviazione dei dati relativi ai limiti di velocità che si vedono comparire su Maps formano questa base e per farlo si avvale di varie fonti : sia i governi locali, province e comuni, sia le immagini di Street View, ma anche fornite da aziende di terze parti.
Questi dati vengono analizzati da alcuni modelli di intelligenza artificiale e "addestrati" su centinaia di tipi diversi di segnali che grazie alla notevole quantità di informazioni riescono a identificarne le informazioni di cui si ha bisogno come in questo caso i limiti di velocità.
Fatta la base si deve tenere aggiornato il tutto affinché siano effettivamente utili e affidabili. Però i limiti di velocità spesso cambiano in base a diversi fattori come i lavori in corso, stato delle condizioni stradali, cambio di sensi unici, chiusura o riapertura delle strade per degli eventi pubblici, ecc.ecc.
A volte se i metodi descritti prima non funzionano e non viene rilavata una condizione la IA incrocia costantemente i dati del traffico, ad esempio se mostrano che i veicoli in una determinata area viaggiano di frequente al di sotto del limite di velocità presente in archivio, Maps potrebbe leggerlo come indizio ed effettuare delle verifiche controllando i dati ufficiali delle istituzioni dell’area, riprendendo le immagini aggiornate di Street View o chiedendone di nuove a partner di terze parti, esempio la società autostrade, da analizzare poi con gli strumenti di IA, il tutto in tempo reale tramite ad accordi commerciali in essere.
E' evidente che la raccolta e l'aggiornamento deve essere il più accurato possibile perchè questi dati servono per la guida assistita e una futura, forse, guida autonoma.
Inoltre c'è un altro riflesso della vicenda, quando i sensori di lettura fisica non sono in grado di rilevare i segnali stradali veri e propri per avverse condizioni del tempo come abbondante pioggia o nebbia velata, il posizionamento sbagliato del cartello o il suo deturpamento, o per esempio in caso di nevicata il cartello risulta coperto quindi illeggibile, l'auto ha sempre dei riferimenti ben precisi di valutazione e di sicurezza.
Un esempio è la funzione ISA (Intelligent Speed Assist) presente oggigiorno su numerosi modelli, come ad esempio appunto sulla mia ID.4, che compie tutte queste funzioni.
Che sia chiaro, questa è la tecnologia e le potenzialità sono ancora tutte da sviluppare, ma poi ognuno "a casa sua, ergo in macchina sua, fa quello che vuole e si comporta come vuole"