D?accordo, è chiaro che una combustione ogni 60° di un 12 cilindri è meglio di quella ogni 90° o 120° di un 8 o 6 cilindri come linearità di funzionamento e ?risposta? all?accelerata (anche se i volani a qualcosa servono) e lo spazio tra le combustioni si ?sente? sempre meno al crescere degli rpm. Discorso superficie areale dei pistoni. Se vuoi un motore da competizione siamo ad un rapporto corsa/alesaggio intorno a 0,4. Ora fissiamo una cilindrata a caso: 2.000 cc, 12 cilindri = 166,6 cc a cilindro, c/a 0,4, alesaggio 80,9 mm sup areale totale di 12 cil = 61.683 mm2. Sempre dodici cilindri ma corsa/alesaggio pari a 0,9. Alesaggio 61,75 mm per una sup areale totale dei pistoni pari a 35.937 mm2. Quanto sopra a conferma della seconda parte del tuo post e, giustamente, chiaro è che sono scelte che deve fare il costruttore, tieni conto che alesaggi più grandi permettono valvole di maggiori dimensioni e corse corte (fermo restando che la vel lineare media dei pistoni massima raggiungibile con le attuali tecnologie è di circa 27 m/s. Per ottenere la velocità massima, invece che media, del pistone, questo valore và moltiplicato per radice di 2, cioè circa 1,41). Le corse corte permettono un piu alto numero di giri. Per gli esempi di prima: 25.000 e 14.500 g/m. Calcolo della vmed in m/s, = corsa in mm per rpm diviso 30.000. Tieni conto che a parità di vmed e cc di un motore, più è lunga la corsa (c/a sup a 1) e minore è il consumo, i grandi motori navali (Diesel 2T) arrivano anche a c/a pari a 4! Alesaggi di poco inferiori al metro e corse fino a quasi 4 metri (regime di rotazione di cento rpm). I motori automotive di oggi sono in gran parte a corsa lunga, c/a di circa 1,1 o poco piu. Per erogazione più lineare spero tu non intenda curva di coppia piatta.