<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> a livello di redditometro | Page 6 | Il Forum di Quattroruote

a livello di redditometro

zero c. ha scritto:
arizona77 ha scritto:
capnord ha scritto:
arizona77 ha scritto:
a_gricolo ha scritto:
DareAvere(exTDI89) ha scritto:
Secondo me sono strumenti molto utili, ma devono essere manovrati accuratamente. Ovvero, il redditometro può servire a selezionare i contribuenti a maggior rischio, ma poi l'evasione deve essere provata, in particolare se si tratta di piccoli scostamenti. Un conto è il soggetto che guadagna 1200 Euro al mese e decide di comprare un 320d, un altro è quello che si ritrova con 1 milione di Euro sul conto, una Porsche e 4 case senza saper fornire spiegazioni sulla provenienza del denaro.

Sì, ma TU ragioni così. Il problema è che LORO si attaccano ai maroni di quello che compra il 320d con tremila rate e dello smemorato manco se ne accorgono.

questa volta devo dare ragione all' Agreste.....
loro intanto ti mettono con le spalle al muro....
Poi tu ti difendi, poi, comunque...... decidono loro

In ogni caso il cetriolo te lo becchi comunque.

se faccio il male, il cetriolo me lo posso aspettare e in fondo me lo sono
meritato....qui invece mi sembra di essere nella favola del
" Lupo e l' agnello "
....nella parte dell' agnello.... :cry: :evil:

Longeque inferior stabas tu? Dixit vulpis :D

hai Mp
 
provocantibus ha scritto:
l'indegno spettacolo quotidiano offerto dalla politica, le continue ruberie e crimini di varia natura sono un tantino più gravi degli sfoghi di chi sente perseguitato da uno Stato predatore che utilizza strumenti a dir poco incivili e con nessun riscontro nei paesi democratici.

....e soprattutto taglieggia gli onesti lasciando totalmente impuniti i veri delinquenti. Se poi espressioni come quella che ho evidenziato in un post precedente dà così tanto fastidio me ne scuso, ma non garantisco di riuscire ad astenermene. Specie in presenza di fattori OGGETTIVI di tachirotocinesia endoscrotale
 
Il problema non è la GdF ... la GdF di solito fa "polizia tributaria investigativa", quindi fa delle verifiche fiscali, cioè se ci sono elementi di sospetto, anche legati alle spese eccessive, fa dei controlli. Può non piacere, ma è il loro mestiere e d'altra parte le tasse andrebbero pagate. Il problema è un altro ...è che con questi strumenti presuntivi non è che "scattano i controlli", come spesso viene detto per rassicurare l'opinione pubblica, ma scattano gli "accertamenti", che sono un'altra cosa rispetto alle verifiche o ispezioni fiscali ... in altre parole l'Agenzia delle Entrate, se non crede alle giustificazioni fornite dal contribuente, e mi sa che non ci crede quasi mai, accerta su base induttiva un reddito più alto di quello dichiarato, calcola la maggiore imposta ed applica le sanzioni, senza sentire storie, senza che il contribuente riceva alcuna visita o ispezione. Viene fatto tutto su base presuntiva .... dopodichè o uno si adegua e paga oppure, a sue spese, fa ricorso alla Commissione Tributaria.
Ora può darsi che uno vada al ristorante meno della media, stia al cellulare meno della media, acquisti abiti firmati meno della media e riesca a risparmiare 3.000 euro l'anno più della media ...se li investe ci prende qualcosa di interessi, in cinque anni mette da parte un gruzzolo di 15.000 euro. Poi magari ha qualcosa da parte lasciato in eredità dieci o quindici anni prima ed investito in titoli vari .... disinveste il tutto e compra una macchina, poniamo, da 35.000 euro, dichiarando nel 730 un reddito di 12.000 euro. Così si ritrova il reddito rettificato d'ufficio a 30.000 euro, il fisco magari non crede alla storia del risparmio (come si fa a dare la prova negativa di spese non sostenute?) e per le somme ricevute in eredità o percepite dieci o quindici anni prima non credo sia facile andare a riscostruire in banca la contabilità risalente a così tanti anni addietro. E così finisce che una persona viene rovinata dal fisco senza essere un evasore. Ecco perchè ritengo che lo strumento sia ingiusto e depressivo e la storiella che chi è onesto non ha nulla da temere non mi rassicura per nulla. Ci va di mezzo anche chi, pur non avendo un reddito annuale attuale particolarmente elevato e non evadendo alcunchè, negli anni precedenti è riuscito a risparmiare più degli altri oppure, proveniendo da una famiglia abbiente, ha ereditato risorse anni addietro, oppure ancora guadagnava di più in passato ed ora il reddito gli è diminuito. Mentre per i dipendenti i redditi dipendono dal contratto collettivo e più o meno son sempre quelli, nel privato è normale che un professionista o un'impresa in un certo anno ricevano più incarichi o incarichi più lucrosi e che in un altro anno il lavoro diminuisca ...
 
Il problema, alla luce anche del bell'intervento di Dario Toscana, consiste nel fatto che vi è troppa disparità tra l'agenzia delle entrate ed i contribuenti. Se l'accertamento è errato io contribuente debbo pagare oppure ricorrere a mie spese correndo immagino parecchi rischi senza potermi rivalere dei danni morali e materiali nei confronti di chi ha effettuato le valutazioni errate.
Troppo spesso in Italia non viene tutelata la vittima di un procedimento come ad es. nel caso di una querela. Io querelo un tizio e gli chiedo 500 mila euro di danni per diffamazione e se il giudice mi dà torto non pago nulla? Mi pare ingiusto come nel caso di un accertamento errato. Se io dimostro la compatibilità tra i miei introiti e/o risparmi e le spese che ho ritenuto opportuno effettuare come puoi sindacare le mie scelte di vita (auto anzichè ferie o vestiti griffati) ed usare metodi deduttivi, e perciò fallibili, per sanzionare con certezza il presunto evasore senza il deterrente, in caso di accettazione del ricorso, di essere chiamato (come singolo e/o come Agenzia) a risarcire il danneggiato per un importo commisurato alla multa indebitamente comminata?
 
ch4 ha scritto:
Il problema, alla luce anche del bell'intervento di Dario Toscana, consiste nel fatto che vi è troppa disparità tra l'agenzia delle entrate ed i contribuenti. Se l'accertamento è errato io contribuente debbo pagare oppure ricorrere a mie spese correndo immagino parecchi rischi senza potermi rivalere dei danni morali e materiali nei confronti di chi ha effettuato le valutazioni errate.
Troppo spesso in Italia non viene tutelata la vittima di un procedimento come ad es. nel caso di una querela. Io querelo un tizio e gli chiedo 500 mila euro di danni per diffamazione e se il giudice mi dà torto non pago nulla? Mi pare ingiusto come nel caso di un accertamento errato. Se io dimostro la compatibilità tra i miei introiti e/o risparmi e le spese che ho ritenuto opportuno effettuare come puoi sindacare le mie scelte di vita (auto anzichè ferie o vestiti griffati) ed usare metodi deduttivi, e perciò fallibili, per sanzionare con certezza il presunto evasore senza il deterrente, in caso di accettazione del ricorso, di essere chiamato (come singolo e/o come Agenzia) a risarcire il danneggiato per un importo commisurato alla multa indebitamente comminata?

GDF e Agenzia secondo me devono smazzolare,
senza vincoli, altrimenti saremmo alle solite....
chi si prende i rischi di indagare se poi puo' essere denunciato
Ma non deve operare per deduzione, questo no assolutamente....
Deve provare e con chiarezza oltre ogni dubbio
 
ch4 ha scritto:
Il problema, alla luce anche del bell'intervento di Dario Toscana, consiste nel fatto che vi è troppa disparità tra l'agenzia delle entrate ed i contribuenti. Se l'accertamento è errato io contribuente debbo pagare oppure ricorrere a mie spese correndo immagino parecchi rischi senza potermi rivalere dei danni morali e materiali nei confronti di chi ha effettuato le valutazioni errate.
Troppo spesso in Italia non viene tutelata la vittima di un procedimento come ad es. nel caso di una querela. Io querelo un tizio e gli chiedo 500 mila euro di danni per diffamazione e se il giudice mi dà torto non pago nulla? Mi pare ingiusto come nel caso di un accertamento errato. Se io dimostro la compatibilità tra i miei introiti e/o risparmi e le spese che ho ritenuto opportuno effettuare come puoi sindacare le mie scelte di vita (auto anzichè ferie o vestiti griffati) ed usare metodi deduttivi, e perciò fallibili, per sanzionare con certezza il presunto evasore senza il deterrente, in caso di accettazione del ricorso, di essere chiamato (come singolo e/o come Agenzia) a risarcire il danneggiato per un importo commisurato alla multa indebitamente comminata?

questo perchè c'è poca equità fiscale e troppa Equitalia. I pescecani passano per la rete, i pesciolini non si vedono proprio ed il resto ci deve rimanere per forza. Quest'anno ad esempio, dalle prime trapelazioni, i tanto sbandierati correttivi, che si dicevano maggiori per quest'anno, sono diminuiti un botto sballando tutti gli studi, che già di per se sono una metodo presuntuoso.
Ci vogliono metodi empirici, le pizzerie che lavorano le conoscono basta che ogni finanziere in borghese va a farsi una pizza con la famiglia la domenica e ..........TAC magari con annessa telecamerina.
Possibile che le iene fanno tanti di quei servizietti e altri addetti no?
 
autofede2009 ha scritto:
su 4ruote di ottobre c'è la lettera di una donna che racconta ciò che le è capitato...

non dice l'età ma non è una ragazzina... lavora da tanti anni nel ristorante di famiglia... il padre è morto da alcuni anni e lei è rimasta con la madre a gestirlo... abita con la madre la quale provvede alle spese della casa e alle bollette... per mangiare, lavoando in un ristorante, non spende nulla...

in pratica tutto quello che guadagna lei lo adopera per la sua passione... le automobili... e poco tempo fa è riuscita a coronare il suo sogno di comperarsi una M3...

dopo poco gli è arrivato l'accertamento delle agenzie delle entrate... secondo loro, per mantenere un'auto del genere, deve guadagnare molto di più... i paletti dei computer dell'agenzia evidentemente non permettono di costruire la vera identità di un consumatore...

alla fine la commercialista l'ha invitata a disfarsene il prima possibile...

per lei è come cancellare il sogno di una vita...

purtroppo questo è il prezzo da pagare per vivere in un paese dove l'evasione è al primo posto del mondo e dove le leggi per combatterla si sono dovute creare in maniera grossolana per cercare di scovare il più possibile...

diciamo anche,per completezza di quadro del paese in declino, che abbiamo il primato per corruzione si parla di circa 200 miliardi/anno :D
 
Mauro 65 ha scritto:
lucanew ha scritto:
Non aver timore del redditometro. E' uno strumento che consente alla GF di vedere una situazione anomala. Poi, basta che l'operazione sia regolare, e possono vedere tutto ciò che ti è entrato e tutto ciò che è uscito dal tuo conto negli ultimi anni. Se tutto corrisponde non vedo tutta questa preoccupazione.
Il redditometro è uno strumento temuto da chi non ha i conti a posto, perchè potrebbe fargli avere una visita sgradita.
Volevo evitare di entrare su un tema così spinoso, ma quando leggo delle ... non riesco a trovare una parola educata ... diciamo quando leggo delle colossali sciocchezze come quelle in quota, mi è difficile astenermi. Prima di parlare con tanta sicumera e prima di dare informazioni che, eufemisticamente, si possono definire gravemente inesatte, bisognerebbe documentarsi.

L'aspetto del prezzo pagato per l'acquisto di un bene sensibile è davvero l'ultimo dei problemi, il punto focale è la propensione marginale al consumo di detto bene, che viene calcolata con coefficienti aventi valore di presunzione assoluto, e gli oneri di mantenimento, calcolati con coefficienti di presunzione relativa.

Cerco di spiegarmi con un breve esempio.

Si stima, senza possibilità di prova contraria, che per mantenere una vettura di XY cv fiscali il contribuente standard (giacché noi siamo degli standard statistici e non delle persone umane) non possa assolutamente dedicare più di 1/8 del proprio reddito. Si stima altresì che detta vettura comporti costi di manutenzione pari a 4.000 euro l'anno.

L'Agenzia dunque dice che per il solo fatto di mantenere detta vettura il tuo reddito deve tassativamente essere pari ad almeno 4.000 euro x 8 = 32.000 euro. Il contribuente può (ma con gravi difficoltà) dimostrare che spende meno di 4.000 euro l'anno, ma non può assolutamente opporre che lui per l'auto è disposto a spendere, poniamo, anche 1/4 del proprio reddito.

Simile discorso si fa per tutta una serie di "beni sensibili", con un non semplice meccanismo di abbattimento a seconda del tipo e numerosità di detti beni.

Tutto questo con il vecchio reditometro

Il nuovo, probabilmente, sarà anche peggio, giacche si passa da pochi elementi di indagine ad oltre un centinaio e, quello che è più grave, con effetti retroattivi (il Fisco evidentemenet impara poco dall'esperienza passata, nella seconda metà degli anni '90 ci fu per gli allora Uffici Distrettuali IIDD un "bagno di sangue" per accertamenti pazzi relativi agli anni 88-89-90-91 notificati, anche in quel caso, con applicazione retroativa delle norme). Non è dato sapere qualcisa sui coefficienti, ma le prime simulazioni fatte sono state diciamo "scoraggianti" (più correttamente il termine sarebbe un altro)

Tanto per dare un'anticipazione, il driscrimine tra "lusso" e "necessità" in campo automobilistico pare che (sottolineo il pare, perché le mie informazioni potrebbero essere superate, a differenza di altri tanto sicuri di se stessi e delle proprie convinzioni) si porrà all'esorbitante potenza di 100kW (premiando quindi una C 200 CDI rispetto ad una piccola utilitaria un po' vitaminizzata)
quoto e ti chiedo, ma nel caso questi 4000 euri/anno un imprenditore, aggredito dalla crisi, li prende dai suoi risparmi (classica formica), ovviamente documentati?
 
Sono giunto alla conclusione che, nel dubbio, è meglio andare in giro con una panda e fare vacanze faidate evitando le agenzie come la peste.
A da passà 'a nuttata.
 
Messa così sembra quasi che tutti gli appassionati di auto mangino pane e cipolla per mantenere il proprio mezzo e che questo abbia dato il la alla contrazione delle vendite dei segmenti d/e/f con motori over 2.000cm3.
 
arizona77 ha scritto:
al momento l' unica cosa che ho ( credo ) capito
sarebbe che se guadagni 30.000 El' anno....
e compri un' auto che ne costa 36.000
ti vengono a controllare.
Non puoi spendere, in parole povere, oltre il 20% di quello che guadagni
Se è così, dato il basso stipendio degli italiani, dovrebbero controllare tanti. Lo stipendio degli italiani non arriva a 20mila euro, ma tante auto che posseggono costano molto di più...basta una media ben accessoriata per arrivare tranquillamente a 25mila. Ma c'è chi spende molto di più, con 5 anni di comode rate. :D

La cosa non mi riguarda perchè ho una Punto.
 
autofede2009 ha scritto:
e poco tempo fa è riuscita a coronare il suo sogno di comperarsi una M3...

dopo poco gli è arrivato l'accertamento delle agenzie delle entrate... secondo loro, per mantenere un'auto del genere, deve guadagnare molto di più...

Infatti queste tipo di auto e simili se ne vedono sempre meno in giro rispetto ad una volta.
 
EdoMC ha scritto:
Mauro 65 ha scritto:
Cometa Rossa ha scritto:
Ps: poi arriva l'omino in grigio a dirti che non sei congruo, tu dimostri che vivi solo per la macchina, rinunci ai w.e in montagna, allo smartphone ultima generazione, ai vestiti firmati ma l'omino in grigio resta della sua idea e ti fa il verbale, li si che comincia il divertimento.
Ti faccio un altro esempio reale, ma stavolta su impresa (studi di settore) e non su privato (redditometro)

Pub paninoteca (che a scanso di equivoci dico subito batte tutto ed ha tutto il personale asolutamente in regola)

Gli contestano che non è possibile che il loro "panino standard" pesi circa 450 - 480 grammi, in quanto la paninoteca media prepara panini mediamente di 150 -180 grammi e voi non fate certamente beneficenza (magari loro lavorano e gli altri no ...) Ovviamente si sono ben guardati dal pesare i panini che uscivano dalla cucina nel momento in cui erano lì ("non ci interessa ora ma l'anno in esame"), e quando il loro panettiere ha predisposto una dichiarazione dettagliata in tal senso, hanno detto "ora ci dedicheremo al panettiere compiacente". Nota bene che sulle fatture del panettiere c'è il numero di pezzi ed il prezzo, da cui è molto facile veriifcare se dicono la verità, perché se avessero mentito sul peso medio unitario del pane ne uscirebbe un valore ?/kg del tutto incongruo. Gli omini si sono pure risentiti del fatto che i gestori si siano alquanto incazzati.

Cioè, fammi capire, un gestore di un locale non è libero di scegliere la propria strategia commerciale? Non può scegliere di guadaganare sul numero e non sul margine? Estremizzando, con sta storia degli studi di settore, io, praticamente, dovrei vendere quello che dicono loro, quanto dicono loro e come dicono loro. Ma robe turche. Anzi, robe italiane.
bene cominciate a svegliarvi sono anni che il metodo presuntuoso miete vittime, che poi l'assurdità maggiore e che devi confrontarti con la concorrenza della GDO, che fà il sottocosto e se tu vendi con ricarichi bassi non sei congruo, sei evasore. La Gdo ovviamente non è soggetta agli studi di settore, ovviamente la pippa.
 
Cometa Rossa ha scritto:
EdoMC ha scritto:
E tu rischi i peggiori anni della tua...Loro hanno la divisa, sono "pubblici ufficiali". Zitto e subisci.

Dipende: che loro abbiano la divisa lo sappiamo tutti, ma se uno di loro si permette di fare ilazioni su un mio dipendente o collaboratore, in tempo zero mi da nome, cognome, grado, numero di matricola, comando di appartenenza e nome del superiore, a cui arriverà in 3 giorni lettera del sottoscritto con allegata, per conoscenza, copia della denuncia per diffamazione fatta dal sottoscritto tramite il mio legale.
Che abbiano la divisa è vero, che ci reputino delinquenti fino a prova contraria lo sappiamo, ma che si permettano di dirlo prima di aver accertato i fatti non lo accetto e non lo permetto ;) mi costerà il fegato, ma sono un impulsivo per natura :D

Mauro si riferiva al fornitore della paninoteca, perchè la gdf in base ai chili di pane che compri prevedono un certo venduto/fatturato. Non si riferiva ad un dipendente.
 
yakanet ha scritto:
a_gricolo ha scritto:
yakanet ha scritto:
aver paura ma di cosa ? scusa ma se uno fa le cose in regola xche' deve preoccuparsi??

Perchè se il grigio che hai davanti non crede alle tue "delucidazioni" sulla compatibilità del tuo reddito con il possesso - poniamo - della 911 che SECONDO LUI comporta un reddito superiore, quello ti rende la vita un inferno sulla terra. Ecco perchè.

.. ritorno a far presente che non basta un elemento fuori dalla norma a far scattare le verifiche...

uno puo' avere la 911 di 40 anni fa anche ereditata ma se non puo' mantenersela non puo' manco circolare. ovvio che se uno fa il gioielliere e dichiara meno di 10mila euro all'anno e gira con auto di lusso, ha la casa al mare, in montagna , va in crociera e via dicendo forse ma forse qualche delucidazione dovrebbe fornirla.
basta veder i controlli fatti a Cortina... quanti ne hanno segnalati x incongruenze?
e quando la gdf faceva i controlli all'imbarco dei traghetti per la sardegna? quanti ne hanno segnalati? tutte persone a cui la gdf non crede o forse ma forse alcuni di quelli han qualcosa da nascondere????

Non hai capito il senso del discorso di Mauro. Se io sono un malato sfegatato di Porsche, e decido di sacrificare metà del mio reddito per prendermi un boxter, tirando la cinghia su tutto il resto per destinare le necessarie risosrse all'auto, ebbene, per lo stato non posso farlo. E non ci sono santi che tengano
 
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