Quindi mi stai dando ragione, la repressione e il proibizionismo hanno creato tanti disadattati alla guida
Seeeee... lallero....!
I disadattati alla guida casomai possono averli creati il traffico, la mancanza di controlli, la conseguente diffusa sensazione di impunità, e anche le auto che ormai fanno tutto da sole.
L'auto è un elettrodomestico, ormai. Non esci a "fare un giro in macchina", ma per andare a lavoro, a fare la spesa, a sballarti con gli amici. Tra code e parcheggi, la prospettiva di spostarsi in macchina ormai assomiglia più a un male necessario che a una gioia pregustata a lungo.
(controprova: dove si può viaggiare più veloci, e non parlo solo delle autostrade tedesche ma anche ad esempio delle statali austriache, la gente guida mediamente meglio)
Contro-controprova: tedeschi e austriaci appena sconfinano nel bel paese fanno come e peggio degli autoctoni. E la differenza tra il limite italiano per le strade extraurbane (90 o 110 Km/h) e
quello austriaco (100Km/h) è minima, mentre in autostrada abbiamo gli stessi limiti (130 Km/h) solo che magari da loro controlli e sanzioni li fanno davvero....
Aggiungo che ho spesso la sensazione che diversi tra gli astanti abbiano poca pratica di autostrada, visto lo scandalo che generano certe mie provocazioni.
Più che altro dà fastidio sentirsi definire "benpensanti", "incapaci" o addirittura "ipocriti" solo perché non possediamo tutti dei bolidi da 230 Km/h e/o non abbiamo il tempo, la voglia o anche solo l'incoscienza di lanciarci a folle velocità (folle in quanto ben superiore al consentito e a quella media dei veicoli circostanti) per il brivido dell'eccesso, per dirci quanto siamo draghi al volante, o per vedere il fondo corsa del tachimetro.
Non faccio il camionista, ma i miei 50/70 Km giornalieri di autostrada ben trafficata me li smazzo dal 93. Con questo non mi considero sicuramente un esperto, e ho accettato da tempo la mancanza del "manico", ma credo di poter dire tranquillamente e senza timore di venire smentito che non c'è nessun bisogno, né tantomeno possibilità, di viaggiare a 200 in autostrada - almeno in quella nazione stretta, corta, articolata e trafficata che è l'Italia - senza mettere in pericolo se stessi e gli altri e senza correre lo stesso rischio ad opera di CHIUNQUE altro si trovi nelle nostre stesse condizioni e decida di mettersi a correre. A prescindere dalle capacità del pilota o dalle prestazioni del mezzo.
Le autostrade sono infrastrutture di spostamento necessarie alla gente per vivere e lavorare, non il parco giochi privato degli assi del volante. Chi vuole provare la scossa dell'adrenalina ha molte possibilità di cavarsi lo sfizio senza mettere in pericolo gli altri.
Ripeto: l'auto oggi non è più la stessa cosa di venti o trent'anni fa (ma forse più quaranta o cinquanta). Il "piacere di guida" è già cambiato con essa, e con noi: una volta si discuteva di carburatori e curve di coppia, ora di consumi e di ADAS. Non frega più a nessuno di andare a 200 in autostrada, ma piuttosto di riuscire a fare "casello-casello" senza fermarsi a rifornire.
Fatevene una ragione.