<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> 50 anni Autodelta (Reparto corse Alfa Romeo); tanti auguri e....arrivederci a presto?! | Page 4 | Il Forum di Quattroruote

50 anni Autodelta (Reparto corse Alfa Romeo); tanti auguri e....arrivederci a presto?!

pilota54 ha scritto:
Bisogna correggere alcune cose tra quelle sopra riportate con fonte Wikipedia. Magari provvederò io stesso entrando nell'Enciclopedia libera".

Per esempio l'Alfetta GTV6 fu omologata nel 1982 (non 1986) ed esordì nei rallies appunto nel 1982: GR.N - Rally di Corsica, Yves Loubet, 17° assoluto e 1° di gruppo. Nello stesso anno e nei successivi 5 anni le vittorie di gruppo nei rallies, (come del resto nella velocità in pista) furono numerosissime e nel 1983 la GTV6 vinse anche il Campionato Italiano rallies GR.A (Bruno Bentivogli). In pista come noto vinse 4 titoli europei.

Dal 1983 al 1986 Yves Loubet vinse ben 5 volte il "GR.A" in rallies mondiali, con ottimi piazzamenti assoluti, e una vittoria assoluta di GR.A nel Mondiale rallies la ottenne anche Noberasco al "Sanremo".

E' vero, non erano più vetture "Autodelta" ma visto che è stata citata Wikipedia a proposito delle vittorie Alfa nei rallies era doverosa la precisazione storica. Scusate l'OT.

:thumbup:
 
Www.fiatspace.com

Una tra le vettura che maggiormente gli appassionati associano al nome 'Autodelta' è senza dubbio la mitica 'Giulia GTA', che nasce nel 1965 col bialbero a doppia accensione di 1570 cc, si evolve nel '68 con la 'GTA 1300 Junior' e chiude la carriera con la '1750/2000 GT Am', non propriamente una 'GTA' ma appartenente a tutta la serie degli sviluppi tecnici cui è stata sottoposta la versione coupé della 'Giulia' durante la sua carriera agonistica. La 'GTA 1300 Junior' del 1972, l'ultima evoluzione, regala all'Autodelta, per ben due stagioni di seguito, il Challenge Europeo Turismo: è incredibile pensare ai successi sportivi di questa compatta coupé con un motore di 'soli' 1290 cc, dal quale i tecnici di Settimo Milanese riescono a 'tirare fuori' più di 170 cv, in totale affidabilità. Da notare che la 'GTA' (l'originaria con il '1600') è stata la prima vettura turismo che ha girato alla Nordschleife del Nuerburgring sotto i 10 minuti.

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La GTA 1300 ce l'aveva un mio cliente che l'ha dovuta vendere per problemi economici,ma a malincuore. Un'altra GTA invece l'avevo vista girare a Pergusa tantissimi anni fa (ero piccolo piccolo), era rossa col frontale bianco
 
Credo che la GTA sia la vettura Turismo più carica di leggenda nella storia delle corse. Declinata peraltro anche in altre versioni (GTV GR.1/GR.1 e 1/2, GTAM).

E' stata la grande protagonista delle corse turismo per circa 15 anni. Ovviamente anche per merito dell'AUTODELTA.

In una recente intervista, De Adamich (ultimo Autosprint in edicola - rubrica "Cuore da corsa"), il mitico Andrea traccia una interessante storia dell'Autodelta e si augura che l'Alfa Romeo possa un giorno tornare alle corse.
 
Per i 50 anni dell'Autodelta c'è anche un raduno ad Arese il 17 di questo mese (domenica):

http://www.quattroruote.it/notizie/eventi/i-50-anni-dell-autodelta-festa-in-pista-per-la-squadra-dell-alfa-romeo

E c'è anche un sito dedicato: www.50autodelta.com

Nota: ho aggiunto al titolo "50 anni".
 
pilota54 ha scritto:
Per i 50 anni dell'Autodelta c'è anche un raduno ad Arese il 17 di questo mese (domenica):

http://www.quattroruote.it/notizie/eventi/i-50-anni-dell-autodelta-festa-in-pista-per-la-squadra-dell-alfa-romeo

E c'è anche un sito dedicato: www.50autodelta.com

Nota: ho aggiunto al titolo "50 anni".

Evento al quale parteciperò con la mia 75, e del quale poi farò un resoconto.
La partecipazione è ammessa solo per le Alfa Romeo originali (costruite o progettate) ante fiat. L'evento è organizzato da AlfaClub Milano e Aroc Alfissima.
 
fpaol68 ha scritto:
pilota54 ha scritto:
Per i 50 anni dell'Autodelta c'è anche un raduno ad Arese il 17 di questo mese (domenica):

http://www.quattroruote.it/notizie/eventi/i-50-anni-dell-autodelta-festa-in-pista-per-la-squadra-dell-alfa-romeo

E c'è anche un sito dedicato: www.50autodelta.com

Nota: ho aggiunto al titolo "50 anni".

Evento al quale parteciperò con la mia 75, e del quale poi farò un resoconto.
La partecipazione è ammessa solo per le Alfa Romeo originali (costruite o progettate) ante fiat. L'evento è organizzato da AlfaClub Milano e Aroc Alfissima.

Questo è parlare!

Facci sapere ;) :)
 
Il 1975 è probabilmente l'anno di maggior prestigio per l'Autodelta: la '33 TT 12' vince il Campionato del Mondo Marche, bissando il successo due anni più tardi con la '33 SC 12'. Il Mondiale arriva a Settimo Milanese con una vettura dotata di telaio tubolare ed equipaggiata con un 12 cilindri 'boxer' di tre litri da più di 500 cv (da qui la denominazione 'TT 12') che le permette di vincere sette gare su otto, Targa Florio inclusa (Merzario-Vaccarella). Tutti i migliori piloti dell'epoca stringono il 'volantino' della '33 TT 12': Merzario - il miglior interprete - Brambilla, Pescarolo, Bell, Laffite, Mass, Andretti, Ickx, Scheckter e Vaccarella. La 'TT 12' è innovativa anche nel design: larga e bassa, caratterizzata dal periscopio dietro al pilota, molto personale, imponente e aggressiva. La successiva 'SC 12' del 1977 porterà al debutto il motore '12-boxer' sovralimentato.

Www.fiatspace.com

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Al termine degli anni Settanta, dopo 4 stagioni di fornitura del motore 12 cilindri 'boxer' al team 'Brabham', l'Alfa Romeo decide di realizzare una monoposto di F.1 tutta in proprio, la cosiddetta 'Alfa-Alfa'. Il momento è particolarmente suggestivo: dopo 20 anni il Marchio ritorna nel Mondiale di Formula 1, dove aveva dominato con le 'Alfetta'. Lo staff dell'ingegnere Chiti progetta una vettura che, inizialmente, si dimostra molto potente ma allo stesso tempo carente in affidabilità: il 1980 diventa la stagione in cui l'Autodelta può giocarsi le sue buone chances e l'anno successivo arriva in squadra, ad affiancare il giovane Bruno Giacomelli, il campione americano (di origini italiane) Mario Andretti, già di casa a Settimo Milanese. Il 1981 è contrassegnato da un cambiamento regolamentare che 'spiazza' l'Autodelta e per il 1982 lo staff tecnico decide di cambiare completamente la concezione della vettura. In questa occasione Chiti decide di sperimentare - tra i primi in F.1 - la monoscocca in fibra di carbonio, intuendo le ottime qualità del materiale per l'impiego agonistico. La '179 F Test-Car' dell'Automobilismo Storico in esposizione è proprio quella vettura, apparentemente un muletto 'di routine', ma particolarmente significativa in termini tecnici.

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Oggi iniziano wtcc e indy.
Nel primo non c'étraccia di alfa per quest anno.
Nel secondo idem ,ma almeno il gruppo Fiat sará presente con magneti Marelli sia con componentistica che come sponsor ufficiale di un team. Forse qls si muove anche in previsione di un lancio di alfa in USA.
WTCC per l'Europa e indy per gli USA secondo me sono importanti per ridare ad alfa l'immagine di march sportivo.
 
365milaelastoriacontinua ha scritto:
Al termine degli anni Settanta, dopo 4 stagioni di fornitura del motore 12 cilindri 'boxer' al team 'Brabham', l'Alfa Romeo decide di realizzare una monoposto di F.1 tutta in proprio, la cosiddetta 'Alfa-Alfa'. Il momento è particolarmente suggestivo: dopo 20 anni il Marchio ritorna nel Mondiale di Formula 1, dove aveva dominato con le 'Alfetta'. Lo staff dell'ingegnere Chiti progetta una vettura che, inizialmente, si dimostra molto potente ma allo stesso tempo carente in affidabilità: il 1980 diventa la stagione in cui l'Autodelta può giocarsi le sue buone chances e l'anno successivo arriva in squadra, ad affiancare il giovane Bruno Giacomelli, il campione americano (di origini italiane) Mario Andretti, già di casa a Settimo Milanese. Il 1981 è contrassegnato da un cambiamento regolamentare che 'spiazza' l'Autodelta e per il 1982 lo staff tecnico decide di cambiare completamente la concezione della vettura. In questa occasione Chiti decide di sperimentare - tra i primi in F.1 - la monoscocca in fibra di carbonio, intuendo le ottime qualità del materiale per l'impiego agonistico. La '179 F Test-Car' dell'Automobilismo Storico in esposizione è proprio quella vettura, apparentemente un muletto 'di routine', ma particolarmente significativa in termini tecnici.

Visto che la fonte da cui hai ripreso la notizia non è molto precisa al riguardo del ritorno dell'Alfa in F1 vediamo di fare un pò di chiarezza:
l'Alfa rientra in F1 durante la stagione 1979 inizialmente con la vettura denominata 177 dotata ancora del vecchio motore boxer, ormai inadatto per le moderne wingcar, pilotata da Vittorio Brambilla e Bruno Giacomelli, e dal gran premio di Italia, solo per Bruno Giacomelli, con la nuova 179 dotata del motore 12 cilindri a V. La vettura mostra buone potenzialità con ottime prestazioni al GP di Italia a Monza, purtroppo vanificate da una uscita di pista di Bruno Giacomelli.
La stagione 1980 viene corsa interamente con la 179 (foto che hai postato che non è il modello sperimentale ma quello che corse tutto il campionato) con i Piloti Bruno Giacomelli e Patrick Depalleir tragicamente scomparso durante le prove del GP di Hockenheim. Culmina con la pole positione al GP USA di Wtkins Glen e la purtroppo mancata vittoria di Giacomelli per un banale inconveniente elettrico
Il telaio in carbonio verrà adottato a partire dalla stagione 1982.

PS
Vorrei postare il racconto del magnifico raduno organizzato da Alfa Club Milano ed Aroc Alfissima per celebrare i 50 anni dell'Autodelta con foto e impressioni.
Posso usare questo topic, modificando il titolo, o preferisci che apra un Topic dedicato?
 
fpaol68 ha scritto:
365milaelastoriacontinua ha scritto:
Al termine degli anni Settanta, dopo 4 stagioni di fornitura del motore 12 cilindri 'boxer' al team 'Brabham', l'Alfa Romeo decide di realizzare una monoposto di F.1 tutta in proprio, la cosiddetta 'Alfa-Alfa'. Il momento è particolarmente suggestivo: dopo 20 anni il Marchio ritorna nel Mondiale di Formula 1, dove aveva dominato con le 'Alfetta'. Lo staff dell'ingegnere Chiti progetta una vettura che, inizialmente, si dimostra molto potente ma allo stesso tempo carente in affidabilità: il 1980 diventa la stagione in cui l'Autodelta può giocarsi le sue buone chances e l'anno successivo arriva in squadra, ad affiancare il giovane Bruno Giacomelli, il campione americano (di origini italiane) Mario Andretti, già di casa a Settimo Milanese. Il 1981 è contrassegnato da un cambiamento regolamentare che 'spiazza' l'Autodelta e per il 1982 lo staff tecnico decide di cambiare completamente la concezione della vettura. In questa occasione Chiti decide di sperimentare - tra i primi in F.1 - la monoscocca in fibra di carbonio, intuendo le ottime qualità del materiale per l'impiego agonistico. La '179 F Test-Car' dell'Automobilismo Storico in esposizione è proprio quella vettura, apparentemente un muletto 'di routine', ma particolarmente significativa in termini tecnici.

Visto che la fonte da cui hai ripreso la notizia non è molto precisa al riguardo del ritorno dell'Alfa in F1 vediamo di fare un pò di chiarezza:
l'Alfa rientra in F1 durante la stagione 1979 inizialmente con la vettura denominata 177 dotata ancora del vecchio motore boxer, ormai inadatto per le moderne wingcar, pilotata da Vittorio Brambilla e Bruno Giacomelli, e dal gran premio di Italia, solo per Bruno Giacomelli, con la nuova 179 dotata del motore 12 cilindri a V. La vettura mostra buone potenzialità con ottime prestazioni al GP di Italia a Monza, purtroppo vanificate da una uscita di pista di Bruno Giacomelli.
La stagione 1980 viene corsa interamente con la 179 (foto che hai postato che non è il modello sperimentale ma quello che corse tutto il campionato) con i Piloti Bruno Giacomelli e Patrick Depalleir tragicamente scomparso durante le prove del GP di Hockenheim. Culmina con la pole positione al GP USA di Wtkins Glen e la purtroppo mancata vittoria di Giacomelli per un banale inconveniente elettrico
Il telaio in carbonio verrà adottato a partire dalla stagione 1982.

PS
Vorrei postare il racconto del magnifico raduno organizzato da Alfa Club Milano ed Aroc Alfissima per celebrare i 50 anni dell'Autodelta con foto e impressioni.
Posso usare questo topic, modificando il titolo, o preferisci che apra un Topic dedicato?

non c'è motivo di aprirne uno doppio.
Se vuoi essendo assolutamente in tema fai pure qui
 
La cronistoria del ritorno Alfa in F.1 tracciata da di Fpaol è corretta.
Si può solo aggiungere che l'Alfa aveva già fatto una timidissima riapparizione in F.1 nel 1970 con il motore V8, utilizzato sulla Mc Laren da De Adamich.
Il vero ritorno di un motore Alfa in F.1 avvenne però nel 1975, quando il 12 cilindri a 180° dell'ing. Chiti venne montato sulla Brabham gestita allora da Bernie Ecclestone in persona. Quel motore, opportunamente sviluppato, nel 1978-79 riportò per 3 volte il nome Alfa Romeo nell'albo d'oro della F.1 dopo 26 anni (e potevano essere almeno 5): nel GP di Svezia 1978, con il famoso "ventilatore", nel Gp d'Italia 1978 e nel GP di Imola 1979 (allora non valido per il mondiale - versione V12). In tutte e tre le occasioni fu il leggendario Niki Lauda, 3 volte campione del mondo, il pilota che portò al successo il 12 cilindri dell'ing. Chitone................

Vorrei ricordare anche il GP di Montecarlo 1978: Lauda, partito con il 3° tempo con la sua Brabham-Alfa Romeo è a ridosso del leader Depailler ma inopinatamente fora una gomma toccando il poleman Reutemann (Ferrari). Si ferma a cambiare il treno posteriore e inizia una furibonda rimonta, in un circuito dove sorpassare è come noto difficilissimo. Nonostante i numerosi sorpassi, fa il best lap della gara e il record della pista in 1.28.65, abbassando incredibilmente il tempo ottenuto in prova.
Ebbene riuscì a riagguantare la 2° posizione ma non a vincere.
 
Alfa in formula indy

Dal 1989 al 1991 l'Alfa Romeo fornì motori a vetture che parteciparono alla IndyCar World Series. Il propulsore utilizzato era un V8 sovralimentato che possedeva una cilindrata di 2.648 cm3 ed erogava 720 CV di potenza[5]. Esso era derivato parzialmente da quello della Ferrari Cart, che però non partecipò mai alle competizioni. Il motore era accoppiato ad un telaio che venne costruito dalla March e preparato dalla Alex Morales Motorsports nel 1989. Nella prima stagione il pilota fu Roberto Guerrero, il cui miglior risultato fu un ottavo posto a Detroit. Nel 1990 il pilota ed il motore furono protagonisti in un'altra scuderia, la Patrick Racing, sempre con telaio March. La stagione vide un miglioramento, poiché Guerrero finì al 16º posto in classifica, con un 5º posto come miglior piazzamento. Il 1991 fu l'ultima stagione dell'Alfa Romeo in questo campionato. Il team scelse un telaio Lola, e Danny Sullivan, che sostituì Guerrero, finì 11° in classifica, con un 4º posto come miglior risultato. Complessivamente, l'Alfa Romeo in questo campionato non conquistò nessuna vittoria, alcun podio e neppure una pole position.

Da wikipedia.
 
365milaelastoriacontinua ha scritto:
Alfa in formula indy

Dal 1989 al 1991 l'Alfa Romeo fornì motori a vetture che parteciparono alla IndyCar World Series. Il propulsore utilizzato era un V8 sovralimentato che possedeva una cilindrata di 2.648 cm3 ed erogava 720 CV di potenza[5]. Esso era derivato parzialmente da quello della Ferrari Cart, che però non partecipò mai alle competizioni. Il motore era accoppiato ad un telaio che venne costruito dalla March e preparato dalla Alex Morales Motorsports nel 1989. Nella prima stagione il pilota fu Roberto Guerrero, il cui miglior risultato fu un ottavo posto a Detroit. Nel 1990 il pilota ed il motore furono protagonisti in un'altra scuderia, la Patrick Racing, sempre con telaio March. La stagione vide un miglioramento, poiché Guerrero finì al 16º posto in classifica, con un 5º posto come miglior piazzamento. Il 1991 fu l'ultima stagione dell'Alfa Romeo in questo campionato. Il team scelse un telaio Lola, e Danny Sullivan, che sostituì Guerrero, finì 11° in classifica, con un 4º posto come miglior risultato. Complessivamente, l'Alfa Romeo in questo campionato non conquistò nessuna vittoria, alcun podio e neppure una pole position.

Da wikipedia.
Il motore Alfa Indy derivava da un motore Ferrari?
 
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