<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> 50 anni Autodelta (Reparto corse Alfa Romeo); tanti auguri e....arrivederci a presto?! | Page 5 | Il Forum di Quattroruote

50 anni Autodelta (Reparto corse Alfa Romeo); tanti auguri e....arrivederci a presto?!

:D
fpaol68 ha scritto:
365milaelastoriacontinua ha scritto:
Al termine degli anni Settanta, dopo 4 stagioni di fornitura del motore 12 cilindri 'boxer' al team 'Brabham', l'Alfa Romeo decide di realizzare una monoposto di F.1 tutta in proprio, la cosiddetta 'Alfa-Alfa'. Il momento è particolarmente suggestivo: dopo 20 anni il Marchio ritorna nel Mondiale di Formula 1, dove aveva dominato con le 'Alfetta'. Lo staff dell'ingegnere Chiti progetta una vettura che, inizialmente, si dimostra molto potente ma allo stesso tempo carente in affidabilità: il 1980 diventa la stagione in cui l'Autodelta può giocarsi le sue buone chances e l'anno successivo arriva in squadra, ad affiancare il giovane Bruno Giacomelli, il campione americano (di origini italiane) Mario Andretti, già di casa a Settimo Milanese. Il 1981 è contrassegnato da un cambiamento regolamentare che 'spiazza' l'Autodelta e per il 1982 lo staff tecnico decide di cambiare completamente la concezione della vettura. In questa occasione Chiti decide di sperimentare - tra i primi in F.1 - la monoscocca in fibra di carbonio, intuendo le ottime qualità del materiale per l'impiego agonistico. La '179 F Test-Car' dell'Automobilismo Storico in esposizione è proprio quella vettura, apparentemente un muletto 'di routine', ma particolarmente significativa in termini tecnici.

Visto che la fonte da cui hai ripreso la notizia non è molto precisa al riguardo del ritorno dell'Alfa in F1 vediamo di fare un pò di chiarezza:
l'Alfa rientra in F1 durante la stagione 1979 inizialmente con la vettura denominata 177 dotata ancora del vecchio motore boxer, ormai inadatto per le moderne wingcar, pilotata da Vittorio Brambilla e Bruno Giacomelli, e dal gran premio di Italia, solo per Bruno Giacomelli, con la nuova 179 dotata del motore 12 cilindri a V. La vettura mostra buone potenzialità con ottime prestazioni al GP di Italia a Monza, purtroppo vanificate da una uscita di pista di Bruno Giacomelli.
La stagione 1980 viene corsa interamente con la 179 (foto che hai postato che non è il modello sperimentale ma quello che corse tutto il campionato) con i Piloti Bruno Giacomelli e Patrick Depalleir tragicamente scomparso durante le prove del GP di Hockenheim. Culmina con la pole positione al GP USA di Wtkins Glen e la purtroppo mancata vittoria di Giacomelli per un banale inconveniente elettrico
Il telaio in carbonio verrà adottato a partire dalla stagione 1982.

PS
Vorrei postare il racconto del magnifico raduno organizzato da Alfa Club Milano ed Aroc Alfissima per celebrare i 50 anni dell'Autodelta con foto e impressioni.
Posso usare questo topic, modificando il titolo, o preferisci che apra un Topic dedicato?

Francesco, fai in fretta a postare dettagliatamente ( mi raccomando ;) )
il bellissimo evento perchè quì stiamo già sbavando..... :D

OT= Scusami; Ti avevo promesso un M.P. circa motori Montreal. Appena posso Te lo invio ;) Ciao :thumbup:
 
Nardo-Leo ha scritto:
365milaelastoriacontinua ha scritto:
Alfa in formula indy

Dal 1989 al 1991 l'Alfa Romeo fornì motori a vetture che parteciparono alla IndyCar World Series. Il propulsore utilizzato era un V8 sovralimentato che possedeva una cilindrata di 2.648 cm3 ed erogava 720 CV di potenza[5]. Esso era derivato parzialmente da quello della Ferrari Cart, che però non partecipò mai alle competizioni. Il motore era accoppiato ad un telaio che venne costruito dalla March e preparato dalla Alex Morales Motorsports nel 1989. Nella prima stagione il pilota fu Roberto Guerrero, il cui miglior risultato fu un ottavo posto a Detroit. Nel 1990 il pilota ed il motore furono protagonisti in un'altra scuderia, la Patrick Racing, sempre con telaio March. La stagione vide un miglioramento, poiché Guerrero finì al 16º posto in classifica, con un 5º posto come miglior piazzamento. Il 1991 fu l'ultima stagione dell'Alfa Romeo in questo campionato. Il team scelse un telaio Lola, e Danny Sullivan, che sostituì Guerrero, finì 11° in classifica, con un 4º posto come miglior risultato. Complessivamente, l'Alfa Romeo in questo campionato non conquistò nessuna vittoria, alcun podio e neppure una pole position.

Da wikipedia.
Il motore Alfa Indy derivava da un motore Ferrari?

MAX , vai su

http://forum.quattroruote.it/posts/list/30/16135.page

da metà pagina in giù.

C'è poi altro mio intervento sul Forum circa ALFA x INDY con storia più completa anche perchè dettata da Avv. Gozzi (braccio dx di Ferrari ) ma non ricordo quando l'ho scritta. Comunque non moltissimo tempo fa.

Ciao. :thumbup:
 
giampi47 ha scritto:
Nardo-Leo ha scritto:
365milaelastoriacontinua ha scritto:
Alfa in formula indy

Dal 1989 al 1991 l'Alfa Romeo fornì motori a vetture che parteciparono alla IndyCar World Series. Il propulsore utilizzato era un V8 sovralimentato che possedeva una cilindrata di 2.648 cm3 ed erogava 720 CV di potenza[5]. Esso era derivato parzialmente da quello della Ferrari Cart, che però non partecipò mai alle competizioni. Il motore era accoppiato ad un telaio che venne costruito dalla March e preparato dalla Alex Morales Motorsports nel 1989. Nella prima stagione il pilota fu Roberto Guerrero, il cui miglior risultato fu un ottavo posto a Detroit. Nel 1990 il pilota ed il motore furono protagonisti in un'altra scuderia, la Patrick Racing, sempre con telaio March. La stagione vide un miglioramento, poiché Guerrero finì al 16º posto in classifica, con un 5º posto come miglior piazzamento. Il 1991 fu l'ultima stagione dell'Alfa Romeo in questo campionato. Il team scelse un telaio Lola, e Danny Sullivan, che sostituì Guerrero, finì 11° in classifica, con un 4º posto come miglior risultato. Complessivamente, l'Alfa Romeo in questo campionato non conquistò nessuna vittoria, alcun podio e neppure una pole position.

Da wikipedia.
Il motore Alfa Indy derivava da un motore Ferrari?

MAX , vai su

http://forum.quattroruote.it/posts/list/30/16135.page

da metà pagina in giù.

C'è poi altro mio intervento sul Forum circa ALFA x INDY con storia più completa anche perchè dettata da Avv. Gozzi (braccio dx di Ferrari ) ma non ricordo quando l'ho scritta. Comunque non moltissimo tempo fa.

Ciao. :thumbup:

Oltre a ciò che Ti ho segnalato nel mess. poco sopra, prova guardare anche :

http://forum.quattroruote.it/posts/listByUser/225/381.page

http://forum.quattroruote.it/posts/listByUser/285/381.page

http://forum.quattroruote.it/posts/listByUser/900/381.page

Ciao. ;)
 
giampi47 ha scritto:
Nardo-Leo ha scritto:
365milaelastoriacontinua ha scritto:
Alfa in formula indy

Dal 1989 al 1991 l'Alfa Romeo fornì motori a vetture che parteciparono alla IndyCar World Series. Il propulsore utilizzato era un V8 sovralimentato che possedeva una cilindrata di 2.648 cm3 ed erogava 720 CV di potenza[5]. Esso era derivato parzialmente da quello della Ferrari Cart, che però non partecipò mai alle competizioni. Il motore era accoppiato ad un telaio che venne costruito dalla March e preparato dalla Alex Morales Motorsports nel 1989. Nella prima stagione il pilota fu Roberto Guerrero, il cui miglior risultato fu un ottavo posto a Detroit. Nel 1990 il pilota ed il motore furono protagonisti in un'altra scuderia, la Patrick Racing, sempre con telaio March. La stagione vide un miglioramento, poiché Guerrero finì al 16º posto in classifica, con un 5º posto come miglior piazzamento. Il 1991 fu l'ultima stagione dell'Alfa Romeo in questo campionato. Il team scelse un telaio Lola, e Danny Sullivan, che sostituì Guerrero, finì 11° in classifica, con un 4º posto come miglior risultato. Complessivamente, l'Alfa Romeo in questo campionato non conquistò nessuna vittoria, alcun podio e neppure una pole position.

Da wikipedia.
Il motore Alfa Indy derivava da un motore Ferrari?

MAX , vai su

http://forum.quattroruote.it/posts/list/30/16135.page

da metà pagina in giù.

C'è poi altro mio intervento sul Forum circa ALFA x INDY con storia più completa anche perchè dettata da Avv. Gozzi (braccio dx di Ferrari ) ma non ricordo quando l'ho scritta. Comunque non moltissimo tempo fa.

Ciao. :thumbup:
Grazie giampy, letto tutto sull'origine dell'Alfa Indy.
 
Ed ecco la mitica

http://www.alfaromeopress.com/press/detail/5805

MOTORE Anteriore trasversale, 4 cilindri in linea
CILINDRATA 1998 cc
POTENZA 272 cv a 8500 rpm
ACCENSIONE Sistema elettronico integrato con l?iniezione
COLLETTORE Monofarfalla diam. 64 mm
FRIZIONE Bidisco in carbonio diam. 184 mm
CAMBIO Sequenziale 6 marce + RM
DIFFERENZIALE N.Technology autobloccante a lamelle
FRENI Anteriori: pinze a 4 cilindretti, dischi diam. 295 mm
Posteriori: pinze a 2 cilindretti, dischi diam. 278 mm
Ripartitore di frenata regolabile sulla pedaliera
Ripartitore di frenata del retrotreno regolabile dal pilota
STERZO Servoassistito, a cremagliera con pompa elettrica
SOSPENSIONI Anteriori: a quadrilateri trasversali
Posteriori: schema McPherson
CERCHI OZ in lega d?alluminio
9 x 17
AERODINAMICA Splitter anteriore a 80 mm dal suolo
Alettone posteriore regolabile
PESO 1140 kg (con pilota)
 
365milaelastoriacontinua ha scritto:
Ed ecco la mitica

http://www.alfaromeopress.com/press/detail/5805

MOTORE Anteriore trasversale, 4 cilindri in linea
CILINDRATA 1998 cc
POTENZA 272 cv a 8500 rpm
ACCENSIONE Sistema elettronico integrato con l?iniezione
COLLETTORE Monofarfalla diam. 64 mm
FRIZIONE Bidisco in carbonio diam. 184 mm
CAMBIO Sequenziale 6 marce + RM
DIFFERENZIALE N.Technology autobloccante a lamelle
FRENI Anteriori: pinze a 4 cilindretti, dischi diam. 295 mm
Posteriori: pinze a 2 cilindretti, dischi diam. 278 mm
Ripartitore di frenata regolabile sulla pedaliera
Ripartitore di frenata del retrotreno regolabile dal pilota
STERZO Servoassistito, a cremagliera con pompa elettrica
SOSPENSIONI Anteriori: a quadrilateri trasversali
Posteriori: schema McPherson
CERCHI OZ in lega d?alluminio
9 x 17
AERODINAMICA Splitter anteriore a 80 mm dal suolo
Alettone posteriore regolabile
PESO 1140 kg (con pilota)
Bei ricordi. Che gare.
 
Nardo-Leo ha scritto:
365milaelastoriacontinua ha scritto:
Ed ecco la mitica

http://www.alfaromeopress.com/press/detail/5805

MOTORE Anteriore trasversale, 4 cilindri in linea
CILINDRATA 1998 cc
POTENZA 272 cv a 8500 rpm
ACCENSIONE Sistema elettronico integrato con l?iniezione
COLLETTORE Monofarfalla diam. 64 mm
FRIZIONE Bidisco in carbonio diam. 184 mm
CAMBIO Sequenziale 6 marce + RM
DIFFERENZIALE N.Technology autobloccante a lamelle
FRENI Anteriori: pinze a 4 cilindretti, dischi diam. 295 mm
Posteriori: pinze a 2 cilindretti, dischi diam. 278 mm
Ripartitore di frenata regolabile sulla pedaliera
Ripartitore di frenata del retrotreno regolabile dal pilota
STERZO Servoassistito, a cremagliera con pompa elettrica
SOSPENSIONI Anteriori: a quadrilateri trasversali
Posteriori: schema McPherson
CERCHI OZ in lega d?alluminio
9 x 17
AERODINAMICA Splitter anteriore a 80 mm dal suolo
Alettone posteriore regolabile
PESO 1140 kg (con pilota)
Bei ricordi. Che gare.

Dici bene.
Beh io nel mio piccolo una 156 me la sono tenuta nel box. Spero di sistemarla pian pianino.
Come quei tempi sono convinto torneranno presto :D
 
Una foto storica: 1975 - titolo mondiale sport-prototipi:

Attached files /attachments/1559951=23717-Alfa Romeo 33 Campione del mondo 1975.jpg
 
pilota54 ha scritto:
Una foto storica: 1975 - titolo mondiale sport-prototipi:

:thumbup:

Quando l'Autodelta esisteva ancora a differenza delle vittorie della 156, notevoli ovviamente, quando l'Autodelta era solo un adesivo appiccicato sulle loro fiancate, purtroppo.
 
365milaelastoriacontinua ha scritto:
vecchioAlfista ha scritto:
fpaol68 ha scritto:
pilota54 ha scritto:
Una foto storica: 1975 - titolo mondiale sport-prototipi:

:thumbup:

Quando l'Autodelta esisteva ancora a differenza delle vittorie della 156, notevoli ovviamente, quando l'Autodelta era solo un adesivo appiccicato sulle loro fiancate, purtroppo.

AMEN

Ritornerá. Voglio essere ottimista ;)
Forse non subito però. ;)
 
Nardo-Leo ha scritto:
365milaelastoriacontinua ha scritto:
vecchioAlfista ha scritto:
fpaol68 ha scritto:
pilota54 ha scritto:
Una foto storica: 1975 - titolo mondiale sport-prototipi:

:thumbup:

Quando l'Autodelta esisteva ancora a differenza delle vittorie della 156, notevoli ovviamente, quando l'Autodelta era solo un adesivo appiccicato sulle loro fiancate, purtroppo.

AMEN

Ritornerá. Voglio essere ottimista ;)
Forse non subito però. ;)

Io Invece penso 2014max 2015 anche perché il grosso dei modelli arriverá in quei due anni . Indy e WTCC secondo me sono le principali candidate.
 
365milaelastoriacontinua ha scritto:
Nardo-Leo ha scritto:
365milaelastoriacontinua ha scritto:
vecchioAlfista ha scritto:
fpaol68 ha scritto:
pilota54 ha scritto:
Una foto storica: 1975 - titolo mondiale sport-prototipi:

:thumbup:

Quando l'Autodelta esisteva ancora a differenza delle vittorie della 156, notevoli ovviamente, quando l'Autodelta era solo un adesivo appiccicato sulle loro fiancate, purtroppo.

AMEN

Ritornerá. Voglio essere ottimista ;)
Forse non subito però. ;)

Io Invece penso 2014max 2015 anche perché il grosso dei modelli arriverá in quei due anni . Indy e WTCC secondo me sono le principali candidate.
Si per il 2015 credo sia possibile. :thumbup:
 
365milaelastoriacontinua ha scritto:
Ed ecco la mitica 156

http://www.alfaromeopress.com/press/detail/5805

MOTORE Anteriore trasversale, 4 cilindri in linea
CILINDRATA 1998 cc
POTENZA 272 cv a 8500 rpm
ACCENSIONE Sistema elettronico integrato con l?iniezione
COLLETTORE Monofarfalla diam. 64 mm
FRIZIONE Bidisco in carbonio diam. 184 mm
CAMBIO Sequenziale 6 marce + RM
DIFFERENZIALE N.Technology autobloccante a lamelle
FRENI Anteriori: pinze a 4 cilindretti, dischi diam. 295 mm
Posteriori: pinze a 2 cilindretti, dischi diam. 278 mm
Ripartitore di frenata regolabile sulla pedaliera
Ripartitoree di frenata del retrotreno regolabile dal pilota
STERZO Servoassistito, a cremagliera con pompa elettrica
SOSPENSIONI Anteriori: a quadrilateri trasversali
Posteriori: schema McPherson
CERCHI OZ in lega d?alluminio
9 x 17
AERODINAMICA Splitter anteriore a 80 mm dal suolo
Alettone posteriore regolabile
PESO 1140 kg (con pilota)

Attached files /attachments/1561961=23882-image.jpg
 
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