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&#34;Il paradiso è una favola per chi ha paura di morire&#34;

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99octane ha scritto:
Aries.77 ha scritto:
99octane ha scritto:
E' il motivo per cui, religiosamente, sono molto vicino allo Shintoismo.
E' una religione che accetta tutte le altre, non presuppone di detenere alcuna Verita', chiede rispettosamente ugual rispetto per tutto cio' che ci circonda, che ugualmente e' parte dell'universo in cui viviamo e dunque ugualmente meritevole della nostra attenzione, e accetta qualsiasi convinzione religiosa come una forma di "rispetto" ugualmente valida verso il creato. E' anche una religione che non e' fortemente gerarchizzata, e dunque scarsamente ricercatrice di potere temporale, ed e' una religione che non si basa sulla colpa per mantenere un potere che, di fatto, non ha.
Non c'e' il "peccato", inteso nel senso mortificante di "cosa da non fare" imposta dall'alto. Ci sono solo cose che e' meglio evitare perche' ti fan vivere male. ;)
Dunque, se le eviti, vivi piu' sereno e in modo piu' armonioso prima di tutto con te stesso.

Ma lo Shintoismo è una religione o una filosofia?

Un po' tutte e due le cose.
E' una religione nel senso in cui spiega (o meglio, da' un'indicazione generica) di cio' che va oltre i confini della nostra razionalita', una filosofia nel senso in cui riflette molto sull'essere umano e il suo rapporto con tutto cio' che lo circonda, a iniziare da se stesso. ;)

Grazie... :)
 
99octane ha scritto:
La teologia ha un senso esclusivamente come storia della religione, ed esclusivamente quando si tratti di filosofia dell'approccio all'inconoscibile (ma li' si chiama, appunto, filosofia).
Quando pretende di discutere in maniera fattuale di una particolare forma di credenza diviene priva di senso, basando le proprie affermazioni sui propri assunti, e dunque risultando vuota da un punto di vista razionale e dialettico, se non come mero esercizio di disputatio (divertente, ma assolutamente fine a se stesso).
Il senso che tu dai alla parola "Fede" ha significato solo nel contesto culturale in cui tu lo intendi. Pretendere che sia assoluto perche' lo e' nel tuo contesto culturale e', di nuovo (anche se in modo piu' sottile) circulum in probando.
Siccome nel contesto culturale comune e generale la parola "Fede" ha assunto una certa connotazione (non certo per mia scelta), preferisco utilizzare un altro termine, piu' "neutro", per distinguere cio' che intendo. Che infatti ha un'accezione COMPLETAMENTE diversa da come la Chiesa intende la "Fede" nel senso cattolico.

Per essere completamente chiari, io ritengo che la Parola di Dio sia non dico carta straccia, ma la manipolazione e artefazione di una classe di uomini dedita alla ricerca del potere (e tra i piu' abili ad ottenerlo e mantenerlo nella storia umana, bisogna ammettere).
Lungi da me dire che il contenuto dei Vangeli sia "carta straccia". Sono convintissimo che Gesu' di Nazareth sia vissuto realmente, che fosse una brava persona, e che vivremmo tutti meglio se cercassimo tutti di seguire un po' di piu' i suoi precetti. Come quelli del Buddha, o dello Shinto, o dell'Islam, per quel che vale.
Tutte le religioni in fondo hanno alla base una ricerca di un miglioramento etico e spirituale dell'uomo, e meritano attenzione.
Ma non ritengo che nulla di quanto vi e' in ciascuna "scrittura" che conosciamo sia "parola di Dio" piu' di quanto non lo sia qualsiasi altra cosa scritta.
Per quanto mi riguarda, Dio e' "tutto", o quanto meno "tutto" ne e' manifestazione, e dunque in realta' qualsiasi religione che pretenda di dare la SUA spiegazione, non puo' che essere falsa e fallata a priori. ;)

La teologia è la disciplina che studia Dio, non c'entra con la sotria e ha senso sempre. Nel cristianesimo la teologia indaga (guarda caso) sul conflitto inevitabile tra fede e ragione.

(passando alla seconda parte)
Octane, mi sembra chiaro che io parlassi della visione ufficiale della Chiesa. La parola fede avrà assunto quella connotazione per te, ma non per la Chiesa.. Non posso mica parlare di come interpreti tu tutta la faccenda, primo perché non è la "posizione ufficiale" e secondo perché non posso mica sapere come la pensi. Prova a dire a Ratzinger che la parola di Dio è "manipolazione e artefazione di una classe di uomini dedita alla ricerca del potere."
Dico solo che se segui la dottrina cristiana, credi in quello che ti dice il prete la domenica mattina per un solo motivo che è la fede. Lo dice anche il prete durante la messa: mistero della fede.

L'uomo ne esce sminuito da tutto ciò? C'è chi dice di si, perché si riduce ad una sorta di pecorone. C'è chi dice di no, perché in realtà l'uomo si realizza in Dio. Punti di vista.

Dopo che tu interpreti la religione a modo tuo è un altro conto. Anche io ho un'interpretazione mia pensa te.

Di certo se credi in Dio, nel paradiso, nella resurrezione, nei comandamenti, nello spirito santo ecc ecc lo fai per atto di fede, non per altro. Non per niente si dice credere.
 
a_gricolo ha scritto:
Dell'esistenza di un oltretomba se ne discute da quando Hammurabi era in fasce, per cui sarà difficile che ne usciamo adesso.... Comunque potrei presentarvi un caro amico razionalista che quando si è trovato un cancro all'esofago addosso ha scoperto che pregare aiuta a trovare forza interiore. Il che non ne ha cambiato la natura da scienziato razionale, ora che fa parte del 5% di sopravvissuti. Ma ancora adesso ringrazia la Madonna.....

Scusa l'OT Agri, ma mi piacerebbe sapere in che ospedale si e' curato e il Prof. , se me lo puoi dire , anche in MP. Ti ringrazio anticipatamente .
 
stone1958 ha scritto:
a_gricolo ha scritto:
Dell'esistenza di un oltretomba se ne discute da quando Hammurabi era in fasce, per cui sarà difficile che ne usciamo adesso.... Comunque potrei presentarvi un caro amico razionalista che quando si è trovato un cancro all'esofago addosso ha scoperto che pregare aiuta a trovare forza interiore. Il che non ne ha cambiato la natura da scienziato razionale, ora che fa parte del 5% di sopravvissuti. Ma ancora adesso ringrazia la Madonna.....

Scusa l'OT Agri, ma mi piacerebbe sapere in che ospedale si e' curato e il Prof. , se me lo puoi dire , anche in MP. Ti ringrazio anticipatamente .

Volentieri, anche perchè è facile: l'ospedale di Padova. Credo che sia una delle strutture di cui davvero si può andare orgogliosi qui a Polentaland....
 
99octane ha scritto:
jaccos ha scritto:
bart974 ha scritto:
cercando di non sconfinare negli argomenti "vietati", mi viene da pensare che uno scienziato dovrebbe sempre applicare il pricipio socratico del "so di non sapere"... A che scopo studiare, ricercare, sperimentare, se non per scoprire qualcosa che ancra non si conosce? E nel contempo il "sapere di non sapere" dovrebbe dargli un po' di umiltà nell'osservare le cose del mondo, senza ergersi a eroe senza paura che giudica i "poveretti" che "per paura" hanno "bisogno" di credere alle "favole"...

E la stessa cosa non vale per tutti gli "altri"?

Alla fine la questione è semplice, in ambito scientifico e razionale l'onere della prova spetta a chi afferma che una cosa esiste, non il contrario, è una delle basi del ragionamento logico.

No, calma... L'onere della prova sta a chi fa un'AFFERMAZIONE.
Perche' se io dico che la vita extraterrestre NON ESISTE, allora devo dimostrarlo, esattamente come chi dice che ESISTE.

L'atteggiamento corretto, per una persona di scienza e di buon senso, e' affermare che "non vi sono prove che esista" e dunque, in attesa di tali prove, sospendere il giudizio.
Octy, sai meglio di me che in ambito scientifico non esistono assoluti ma esclusivamente "fino a prova contraria". Errore mio che non l'ho ampiamente esplicitato, credevo fosse un concetto ovvio e scontato ma vedo che così non è.

Per affermare che qualcosa non esiste fino a prova contraria non serve alcuna prova, o meglio, è sufficiente la mancanza di una qualsiasi prova in senso contrario.

A voi non serve nulla per dire "il tuo elefantino viola, alato e meteorista (ma profumato) non esiste*". Lo potete dire candidamente senza incorrere in nessuna forzatura logica.
Allo stesso modo io posso dire la stessa cosa sul paradiso, sull'inferno, sugli alieni e sulla macchina per creare i terremoti di Garu.

*fino a prova contraria ;)
 
Aries.77 ha scritto:
a_gricolo ha scritto:
Dell'esistenza di un oltretomba se ne discute da quando Hammurabi era in fasce, per cui sarà difficile che ne usciamo adesso.... Comunque potrei presentarvi un caro amico razionalista che quando si è trovato un cancro all'esofago addosso ha scoperto che pregare aiuta a trovare forza interiore. Il che non ne ha cambiato la natura da scienziato razionale, ora che fa parte del 5% di sopravvissuti. Ma ancora adesso ringrazia la Madonna.....

Ecco... Questa è una testimonianza della propria esperienza di fede...

Non è una prova scientifica ma una testimonianza...
Io la chiamo coincidenza.
Pensa che c'è gente che guarisce coi placebo... :rolleyes:
Spesso sottovalutiamo la nostra forza, pensando che arrivi da fuori... ;)
 
jaccos ha scritto:
Per affermare che qualcosa non esiste fino a prova contraria non serve alcuna prova, o meglio, è sufficiente la mancanza di una qualsiasi prova in senso contrario.

assolutamente no.
e parlo di scienza, non di filosofia.

altrimenti fino a poco fa si sarebbe potuto scientificamente affermare l'inesistenza di pianeti extra solari, semplicemente perché fino alle recenti osservazioni non esisteva nessuna prova in senso contrario.
altro passo: tu ritieni che possa dirsi scientificamente accertato e provato che non esiste vita nello spazio, perché al momento non c'è una prova diretta della sua esistenza?

anche l'inesistenza va provata, e non può essere scientificamente accettata per la sola mancanza di prova contraria.

dove non c'è prova la scienza può solo dire che non si sa.
 
belpietro ha scritto:
jaccos ha scritto:
Per affermare che qualcosa non esiste fino a prova contraria non serve alcuna prova, o meglio, è sufficiente la mancanza di una qualsiasi prova in senso contrario.

assolutamente no.
e parlo di scienza, non di filosofia.

altrimenti fino a poco fa si sarebbe potuto scientificamente affermare l'inesistenza di pianeti extra solari, semplicemente perché fino alle recenti osservazioni non esisteva nessuna prova in senso contrario.
altro passo: tu ritieni che possa dirsi scientificamente accertato e provato che non esiste vita nello spazio, perché al momento non c'è una prova diretta della sua esistenza?

anche l'inesistenza va provata, e non può essere scientificamente accettata per la sola mancanza di prova contraria.

dove non c'è prova la scienza può solo dire che non si sa.

Perfetto...

Quindi la scienza dovrebbe dire: non sappiamo se il paradiso c'è o non c'è...

Non che è un'invenzione o una favola...Questa è un'interpretazione personale e non oggettiva...
 
99octane ha scritto:
Venerare lo spirito di un grosso albero, o di un monte (l'essenza, nota bene!, non l'oggetto in se'!), puo' sembrare alquanto primitivo, se paragonato alle complessita' teologiche di molte religioni monoteistiche, particolarmente quelle mediorientali (cosiddette "del libro"). Lo e' molto, molto meno quando si va a riflettere sulle implicazioni che tale "venerazione" comporta in termini di rapporto dell'uomo con il mondo, con il prossimo, con se stessi e con il modo stesso di pensare a come si pensa al mondo.
E' al contempo molto antico e molto moderno. Come d'altra parte quasi ogni religione, se ci si sa distaccare dalla cieca osservanza delle "sacre scritture" e ci si concentra sull'essenza della "parola".
Ecco, un'altra notevole differenza e' che non vi sono "sacre scritture" da seguire, nello Shintoismo.
Tieni presente che le religioni sono fortemente influenzate dall'ambiente (inteso proprio come insieme di condizioni di sopravvivenza) in cui nascono, vi sono studi a riguardo.
In medio oriente sono nate le grandi religioni monoteiste, con rigidi precetti di vita e divieti, accomunate da un dio demiurgo, dalla promessa del paradiso come luogo ricco di beni materiali, dall'importanza della vita di comunità e soprattutto dal sacrificio. Comprensibile in una terra dove per mangiare bisogna coltivare con enormi sforzi, le risorse sono scarse e vanno condivise, dove se non semini non nasce nulla, dove le popolazioni sono da millenni dedite alla pastorizia, dove pochi errori mettono a rischio la sopravvivenza (lascio a te fare i dovuti collegamenti ;) ).
Invece, il buddismo che nasce nello sri-lanka/ceylon ha un ambiente totalmente diverso, il cibo cresce spontaneamente, l'acqua è abbondante, al vita è rigogliosa e rinasce continuamente. Ecco che abbiamo una religione che accantona l'idea del dio creatore, che si prevede il nirvana ma attraverso infinite reincarnazioni, dove la spiritualità è prima di tutto individuale (il nirvana non è condiviso) attraverso la meditazione...
 
a_gricolo ha scritto:
stone1958 ha scritto:
a_gricolo ha scritto:
Dell'esistenza di un oltretomba se ne discute da quando Hammurabi era in fasce, per cui sarà difficile che ne usciamo adesso.... Comunque potrei presentarvi un caro amico razionalista che quando si è trovato un cancro all'esofago addosso ha scoperto che pregare aiuta a trovare forza interiore. Il che non ne ha cambiato la natura da scienziato razionale, ora che fa parte del 5% di sopravvissuti. Ma ancora adesso ringrazia la Madonna.....

Scusa l'OT Agri, ma mi piacerebbe sapere in che ospedale si e' curato e il Prof. , se me lo puoi dire , anche in MP. Ti ringrazio anticipatamente .

Volentieri, anche perchè è facile: l'ospedale di Padova. Credo che sia una delle strutture di cui davvero si può andare orgogliosi qui a Polentaland....
Nel nordest non ci possiamo lamentare... a vicenza il maxillo facciale è davvero ottimo ad esempio...
 
Nel confermare le eccellenze ospedaliere che avete nominato...posso dirvi che nonostante le preghiere c'è chi come mio Fratello ci è morto nella speranza mentre pregava contro il cancro....quindi no non credo al paradiso alla preghiera e alla speranza!
 
Aries.77 ha scritto:
belpietro ha scritto:
jaccos ha scritto:
Per affermare che qualcosa non esiste fino a prova contraria non serve alcuna prova, o meglio, è sufficiente la mancanza di una qualsiasi prova in senso contrario.

assolutamente no.
e parlo di scienza, non di filosofia.

altrimenti fino a poco fa si sarebbe potuto scientificamente affermare l'inesistenza di pianeti extra solari, semplicemente perché fino alle recenti osservazioni non esisteva nessuna prova in senso contrario.
altro passo: tu ritieni che possa dirsi scientificamente accertato e provato che non esiste vita nello spazio, perché al momento non c'è una prova diretta della sua esistenza?

anche l'inesistenza va provata, e non può essere scientificamente accettata per la sola mancanza di prova contraria.

dove non c'è prova la scienza può solo dire che non si sa.

Perfetto...

Quindi la scienza dovrebbe dire: non sappiamo se il paradiso c'è o non c'è...

Non che è un'invenzione o una favola...Questa è un'interpretazione personale e non oggettiva...
No piano, questo lo dici tu.

Quello che dico io è che se non si può provare in alcun modo una cosa, NON ESISTE fino a prova contraria.

Il fatto che la mente possa partorire mostri come alien o predator non significa che non si possa dire che non esistano.

No perchè col tuo ragionamento arriviamo a dire che qualsiasi frutto della fantasia è plausibile.... :rolleyes:
 
jaccos ha scritto:
Aries.77 ha scritto:
a_gricolo ha scritto:
Dell'esistenza di un oltretomba se ne discute da quando Hammurabi era in fasce, per cui sarà difficile che ne usciamo adesso.... Comunque potrei presentarvi un caro amico razionalista che quando si è trovato un cancro all'esofago addosso ha scoperto che pregare aiuta a trovare forza interiore. Il che non ne ha cambiato la natura da scienziato razionale, ora che fa parte del 5% di sopravvissuti. Ma ancora adesso ringrazia la Madonna.....

Ecco... Questa è una testimonianza della propria esperienza di fede...

Non è una prova scientifica ma una testimonianza...
Io la chiamo coincidenza.
Pensa che c'è gente che guarisce coi placebo... :rolleyes:
Spesso sottovalutiamo la nostra forza, pensando che arrivi da fuori... ;)

La testimonianza di fede sta nel cambiamento della vita di questa persona che ha potuto "toccare con mano", in prima persona e direttamente, quindi esperire, l'esistenza di qualcosa che lo ha accompagnato e gli ha dato forza durante un cammino difficile...

La stessa testimonianza l'ho avuta in maniera identica da miei amici che purtroppo non ce l'hanno fatta e ti assicuro che la loro dipartita non ha lasciato in noi che li abbiamo visti e seguiti un segno meno forte... Anzi, spesso eravamo noi "sani" a chiederci: ma com'è possibile che sia lui/lei che da forza a noi...?

Sul fatto che la guarigione sia una coincidenza o meno è una cosa che ognuno può interpretare come crede... Personalmente non credo alle coincidenze, nel senso che le coincidenze esistono ma per me non sono "casuali"...

La testimonianza di fede sta nel cambiamento di vita e nella "guarigione" sia di chi ce l'ha fatta, sia di chi non ce l'ha fatta, sia di chi vive o viveva vicino a loro...
 
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