Guardate quà và
http://www.youtube.com/watch?v=s-phMOVAoUo
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Aries.77 ha scritto:Il Paradiso di cui parliamo è qualcosa che non si può dimostrare scientificamente ma empiricamente ci sono molte testimonianze sulle esperienze di fede...
jaccos ha scritto:http://notizie.tiscali.it/articoli/...paradiso-favola-dopo-morte-nulla.html?scienza
Io la penso allo stesso modo...
belpietro ha scritto:no calcio
no politica
no religione
http://forum.quattroruote.it/posts/list/13134.page
grazie.
jaccos ha scritto:bart974 ha scritto:cercando di non sconfinare negli argomenti "vietati", mi viene da pensare che uno scienziato dovrebbe sempre applicare il pricipio socratico del "so di non sapere"... A che scopo studiare, ricercare, sperimentare, se non per scoprire qualcosa che ancra non si conosce? E nel contempo il "sapere di non sapere" dovrebbe dargli un po' di umiltà nell'osservare le cose del mondo, senza ergersi a eroe senza paura che giudica i "poveretti" che "per paura" hanno "bisogno" di credere alle "favole"...
E la stessa cosa non vale per tutti gli "altri"?
Alla fine la questione è semplice, in ambito scientifico e razionale l'onere della prova spetta a chi afferma che una cosa esiste, non il contrario, è una delle basi del ragionamento logico.
Aries.77 ha scritto:Ma a te non spetta la dimostrazione scientifica che il tuo elefante esiste...
Semmai la dimostrazione empirica...
Il Paradiso di cui parliamo è qualcosa che non si può dimostrare scientificamente ma empiricamente ci sono molte testimonianze sulle esperienze di fede...
infatti mica ho chiuso nulla.99octane ha scritto:belpietro ha scritto:no calcio
no politica
no religione
http://forum.quattroruote.it/posts/list/13134.page
grazie.
Questa non e' religione. E' filosofia.
E se magari invece di dire NO CALCIO, NO POLITICA, NO RELIGIONE, NO QUESTO, NO QUELLO si provasse a dire
NO TROLL
NO CAFONI
Cosi', per cambiare...![]()
Botto88 ha scritto:Il problema è che si parla due lingue differenti. Non si può discutere di religione in termini scientifici e non si può nemmeno discutere di scienza in termini religiosi.
Nessuno potrà mai spiegare scientificamente l'esistenza del paradiso, perché nella scienza manca un tassello fondamentale per farlo: la fede.
No. Questa sarebbe arroganza, non scienza.La scienza ragiona così.
Tu affermi che il paradiso esiste.
Puoi dimostrare la sua esistenza?
No.
Di conseguenza il paradiso non esiste.
Senza offesa, ma questa non e' altro che superstizione nobilitata solo perche' diffusa numericamente.La religione ragiona così.
Tu affermi che il paradiso esiste.
Puoi dimostrare la sua esistenza?
Si, perché è parola di Dio e io ho fede in lui.
Di conseguenza il paradiso esiste.
jaccos ha scritto:Potrei avere lo stesso struggente sentimento nei confronti del mio elefantino meteorista, e potrei anche convincere altre persone a credervi... ciò ne proverebbe forse l'esistenza?Aries.77 ha scritto:jaccos ha scritto:Fai un circolo vizioso col ragionamento.Aries.77 ha scritto:jaccos ha scritto:Bhè, partendo da questi presupposti, hai voglia a negare l'esistenza del mio elefantino viola...Aries.77 ha scritto:jaccos ha scritto:bart974 ha scritto:cercando di non sconfinare negli argomenti "vietati", mi viene da pensare che uno scienziato dovrebbe sempre applicare il pricipio socratico del "so di non sapere"... A che scopo studiare, ricercare, sperimentare, se non per scoprire qualcosa che ancra non si conosce? E nel contempo il "sapere di non sapere" dovrebbe dargli un po' di umiltà nell'osservare le cose del mondo, senza ergersi a eroe senza paura che giudica i "poveretti" che "per paura" hanno "bisogno" di credere alle "favole"...
E la stessa cosa non vale per tutti gli "altri"?
Alla fine la questione è semplice, in ambito scientifico e razionale l'onere della prova spetta a chi afferma che una cosa esiste, non il contrario, è una delle basi del ragionamento logico.
Io potrei avere un elefante viola con le ali da farfalla seduto qui di fianco, mi credereste sulla parola senza uno straccio di prova scientifica? O al contrario dovrei essere io a portare le prove di ciò che affermo?
Allo stesso modo il paradiso/aldila/reincarnazione è un qualcosa che apprendiamo per sentito dire... non è ne visibile, ne misurabile, ne interagisce con l'ambiente, non lascia alcuna traccia. Vive unicamente nella nostra testa, come l'elefante viola.
Non vedo che arroganza vi sia nel dire "non mi fido del passaparola, voglio prove". Casomai è valido il contrario "credi senza prove, altrimenti sarai dannato"... che dal mio punto di vista suona come "credi in qualcosa che non esiste altrimenti ti succederà qualcosa che non esiste"... perdonami, ma non è un granchè come minaccia...![]()
![]()
Il problema è che ridurre tutto a misurazione o dimostrazione scientifica è assolutamente limitante...
A me la frase del nostro, sembra una di quelle che si dicono per dimostrare a se stessi che non si ha paura di quella determinata cosa...![]()
Ma a te non spetta la dimostrazione scientifica che il tuo elefante esiste...
Semmai la dimostrazione empirica...
Il Paradiso di cui parliamo è qualcosa che non si puù dimostrare scientificamente ma empiricamente ci sono molte testimonianze sulle esperienze di fede...
Parliamo di qualcosa che non si vede con gli occhi ma che si percepisce col cuore...
Gesù stesso lo dice di fronte a Pilato: il mio regno non è di questo mondo... Se il mio regno fosse di questo mondo i miei soldati avrebbero combattuto perchè non venissi consegnato...
Spiegami perchè il mio elefantino alato viola acceso (e che scorreggia profumo di lavanda aggiungo) non necessita di prova per ammettere la sua esistenza, poi ripartiamo...
Prova empirica, non scientifica...
Cosa vuoi dimostrare con le leggi di causa ed effetto? Se il tuo elefante petauroso al profumo di lavanda esiste mi basta vederlo, non averne la dimostrazione scientifica...
Allo stesso modo il paradiso ne io ne tu possiamo vederlo ma empiricamente io posso testimoniarne l'esistenza perchè la mia esperienza di vita mi ha portato a rendermi conto del fatto che c'è qualcos'altro oltre una fredda dimostrazione matematica e magari un altra persona che ha avuto un'altra esperienza la pensa diversamente...
Secondo me in queste cose, in generale, non ci si capisce perchè si parla di cose diverse...
Il solo fatto che qualcuno creda in qualcosa non lo rende reale, su questo spero tanto non ci siano dubbi, altrimenti significa che implicitamente ammettete l'esistenza dell'elefantino viola alato e meteorista...
Io (ed hawking) mica vieto a nessuno di credere nel paradiso. Non l'ho mai detto e non lo dico su questo topic, non capisco dove tu voglia andare a parare...![]()
99octane ha scritto:"Fede" e' una brutta parola, che nel nostro contesto culturale implica lo spegnimento del cervello e l'accettazione di evidenti e plateali contraddizioni anche quando la logica e il raziocinio dimostrino il contrario, confidando nelle affermazioni autocontraddittorie e incongruenti di una casta dominante alla ricerca evidente di potere temporale, come storicamente sempre dimostrato.
Preferisco dunque usare la parola "fiducia", come ho gia' avuto modo di dire.
Che significa accettare la limitatezza e l'imperfezione delle nostre capacita' cognitive e ragionative. Che non vuol dire affatto "rinunciare quindi a usarle", bensi' cercare di spingerle sempre oltre i loro confini attuali, e di migliorare sempre di piu' la comprensione razionale dell'universo in cui esistiamo, ma anche accettare che c'e' un limite oltre al quale in un dato momento della nostra storia culturale non possiamo spingerci, e avere fiducia che oltre quel limite imperscrutabile vi sia un senso al tutto, un "disegno", un fine e non il solo caso.
Mano a mano che espandiamo l'orizzonte, alcune cose che accettavamo per fiducia verranno comprese, e dunque l'orizzonte si spostera' un po' piu' in la'.
E chissa', un giorno forse arriveremo a capire il tutto. Chi puo' dirlo?
Se Dio non avesse voluto che ragionassimo con la nostra testa dubitando e mettendo alla prova cio' che crediamo, non ci avrebbe dato un cervello cosi' efficace.
Ci avrebbe creati stupidi e mansueti come pecore.
99octane ha scritto:Senza offesa, ma questa non e' altro che superstizione nobilitata solo perche' diffusa numericamente.
Che non vuol dire che non si debba riconoscere i propri limiti e credere in qualcosa di piu', ne' che il rendersi conto dei limiti della razionalita' umana e il tentare di usarla sempre meglio siano irriconciliabili.![]()
99octane ha scritto:Aries.77 ha scritto:Ma a te non spetta la dimostrazione scientifica che il tuo elefante esiste...
Semmai la dimostrazione empirica...
Il Paradiso di cui parliamo è qualcosa che non si può dimostrare scientificamente ma empiricamente ci sono molte testimonianze sulle esperienze di fede...
Questo parimenti non e' accettabile.
Che chi crede affermi che esista e che tale affermazione sia portata a prova, e' circulum in probando, fallacia formale che invalida qualsiasi tesi, fin dai tempi di Aristotele.
Senza contare le sempre piu' numerose dimostrazioni di come molteplici "esperienze di fede" non siano state altro che i sintomi di malattie mentali manifestatisi nel contesto culturale di chi ne soffriva.
Quindi, anche qui, sospendiamo cautamente il giudizio.
AKA_Zinzanbr - 2 giorni fa
quicktake - 2 anni fa
Suby01 - 1 mese fa