<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> &#34;Bambocciona&#34;, a 32 anni il padre tenuto a mantenerla | Page 3 | Il Forum di Quattroruote

&#34;Bambocciona&#34;, a 32 anni il padre tenuto a mantenerla

jaccos ha scritto:
EdoMC ha scritto:
Solito razzismo contro le materie umanistiche. Tanto l'Italia è lo stato degli imprenditori, medici, ingegneri ed avvocati. Solo loro hanno diritto ad esistere. D'altra parte, in uno stato dove la cultura è quella di Jerry Scotti e Mike Bongiorno e il linguagio corrente quello di Maria De Filippi e del Grande Fratello, cosa servono filosofi, letterati ed archeologi?

Stra quoto!
Signori miei, la cultura non la si trova sugli alberi... se non vengono formati degli intellettuali, non lasceremo niente a chi verrà dopo di noi... guardate le culture del passato... certo, ammiriamo gli acquedotti romani, ma ciò che ha fissato le antiche civiltà nella storia sono le opere artistiche, letterarie e le opere architettoniche nella loro arte e bellezza.
La cultura è cultura, di qualsiasi tipo sia.
Ora, conosco ragazzi che devono scegliere l'università e vedo le liti che fanno con i genitori per poter frequentare ciò che vogliono, semplicemente perchè vogliono provare a seguire la strada che sentono dentro di loro. Ma per i loro genitori esiste solo ingegneria, economia o medicina, null'altro. Se uno vuole fare l'antropologo, l'accademia di belle arti o lettere è una guerra, con i genitori che fanno di tutto per tarpare le ali dei figli e farne degli scontenti per tutta la vita. Magari avranno un lavoro migliore (a mio parere NO), ma avranno per sempre il rimpianto di non aver seguito il proprio sogno, vivranno il proprio lavoro come una sofferenza ed un'imposizione.
L'ho subito sulla mia pelle anch'io quando scelsi le superiori. Venni forzato dai professori e dai genitori a frequentare un istituto tecnico. Per carità, ero portato per quelle materie (e ne ho tutto sommato apprezzato gli insegnamenti), ma non era la mia strada. Non vi dico quanti pianti feci cercando di convincere mia madre a trasferirmi al liceo linguistico senza successo. Poi con l'università feci un passo avanti o mia madre non mi avrebbe più rivisto, ad ogni modo non ottenni di fare davvero quel che volevo ma una via di mezzo... :rolleyes:

Forse non ti è chiara una cosa.
Qui non si sta discutendo se ingegneria va bene e se invece filosofia va male.... non si sta discutendo su queli facoltà debbano essere scelte.

Qui si discute sul fatto che una DONNA di 32 anni che è da 8 anni fuori corso debba essere ancora mantenuta dal padre grazie alla sentenza di un cretino.

Lo stesso discorso varrebbe anche se fosse iscritta a fisica nucleare.

Il giudice ha sentenziato che il padre deve mantenerla finchè non è autonoma economicamente ed è più che plausibile, visto l'assoluta mancanza di voglia di lavorare della tipa, che lei vorrà fare esclusivamente un tipo di lavoro compatibile con gli studi ( ? ) che ha effettuato :shock:

Tu l'assumeresti una cosi ? Nessun titolare d'azienda con un pò di sale in zucca lo farebbe.

Risultato ? questa a 50 anni non sarà ancora economicamente indipendente e di conseguenza il povero padre dovrà continuare a mantenersela vita natural durante.

Ribadisco il mio pensiero ... calcioni nel sedere e pedalare
 
LADINS ha scritto:
jaccos ha scritto:
EdoMC ha scritto:
Solito razzismo contro le materie umanistiche. Tanto l'Italia è lo stato degli imprenditori, medici, ingegneri ed avvocati. Solo loro hanno diritto ad esistere. D'altra parte, in uno stato dove la cultura è quella di Jerry Scotti e Mike Bongiorno e il linguagio corrente quello di Maria De Filippi e del Grande Fratello, cosa servono filosofi, letterati ed archeologi?

Stra quoto!
Signori miei, la cultura non la si trova sugli alberi... se non vengono formati degli intellettuali, non lasceremo niente a chi verrà dopo di noi... guardate le culture del passato... certo, ammiriamo gli acquedotti romani, ma ciò che ha fissato le antiche civiltà nella storia sono le opere artistiche, letterarie e le opere architettoniche nella loro arte e bellezza.
La cultura è cultura, di qualsiasi tipo sia.
Ora, conosco ragazzi che devono scegliere l'università e vedo le liti che fanno con i genitori per poter frequentare ciò che vogliono, semplicemente perchè vogliono provare a seguire la strada che sentono dentro di loro. Ma per i loro genitori esiste solo ingegneria, economia o medicina, null'altro. Se uno vuole fare l'antropologo, l'accademia di belle arti o lettere è una guerra, con i genitori che fanno di tutto per tarpare le ali dei figli e farne degli scontenti per tutta la vita. Magari avranno un lavoro migliore (a mio parere NO), ma avranno per sempre il rimpianto di non aver seguito il proprio sogno, vivranno il proprio lavoro come una sofferenza ed un'imposizione.
L'ho subito sulla mia pelle anch'io quando scelsi le superiori. Venni forzato dai professori e dai genitori a frequentare un istituto tecnico. Per carità, ero portato per quelle materie (e ne ho tutto sommato apprezzato gli insegnamenti), ma non era la mia strada. Non vi dico quanti pianti feci cercando di convincere mia madre a trasferirmi al liceo linguistico senza successo. Poi con l'università feci un passo avanti o mia madre non mi avrebbe più rivisto, ad ogni modo non ottenni di fare davvero quel che volevo ma una via di mezzo... :rolleyes:

Forse non ti è chiara una cosa.
Qui non si sta discutendo se ingegneria va bene e se invece filosofia va male.... non si sta discutendo su queli facoltà debbano essere scelte.

Qui si discute sul fatto che una DONNA di 32 anni che è da 8 anni fuori corso debba essere ancora mantenuta dal padre grazie alla sentenza di un cretino.

Lo stesso discorso varrebbe anche se fosse iscritta a fisica nucleare.

Il giudice ha sentenziato che il padre deve mantenerla finchè non è autonoma economicamente ed è più che plausibile, visto l'assoluta mancanza di voglia di lavorare della tipa, che lei vorrà fare esclusivamente un tipo di lavoro compatibile con gli studi ( ? ) che ha effettuato :shock:

Tu l'assumeresti una cosi ? Nessun titolare d'azienda con un pò di sale in zucca lo farebbe.

Risultato ? questa a 50 anni non sarà ancora economicamente indipendente e di conseguenza il povero padre dovrà continuare a mantenersela vita natural durante.

Ribadisco il mio pensiero ... calcioni nel sedere e pedalare

Rispondevo solo ad alcuni commenti che erano stati fatti e mi hanno fatto rivivere quel periodo nero... se fate così coi vostri figli VERGOGNATEVI... fategli seguire la loro strada... potete consigliarli ma non obbligarli su cosa fare della loro esistenza!

Quanto al topic in questione, per quanto mi riguarda le dovrebbero strappare il libretto. E' giusto sostenere i figli, ma se questi se ne aprofittano, che si arrangino! Una sentenza vergognosa... :x
 
jaccos ha scritto:
EdoMC ha scritto:
Solito razzismo contro le materie umanistiche. Tanto l'Italia è lo stato degli imprenditori, medici, ingegneri ed avvocati. Solo loro hanno diritto ad esistere. D'altra parte, in uno stato dove la cultura è quella di Jerry Scotti e Mike Bongiorno e il linguagio corrente quello di Maria De Filippi e del Grande Fratello, cosa servono filosofi, letterati ed archeologi?

Stra quoto!
Signori miei, la cultura non la si trova sugli alberi... se non vengono formati degli intellettuali, non lasceremo niente a chi verrà dopo di noi... guardate le culture del passato... certo, ammiriamo gli acquedotti romani, ma ciò che ha fissato le antiche civiltà nella storia sono le opere artistiche, letterarie e le opere architettoniche nella loro arte e bellezza.
La cultura è cultura, di qualsiasi tipo sia.
Ora, conosco ragazzi che devono scegliere l'università e vedo le liti che fanno con i genitori per poter frequentare ciò che vogliono, semplicemente perchè vogliono provare a seguire la strada che sentono dentro di loro. Ma per i loro genitori esiste solo ingegneria, economia o medicina, null'altro. Se uno vuole fare l'antropologo, l'accademia di belle arti o lettere è una guerra, con i genitori che fanno di tutto per tarpare le ali dei figli e farne degli scontenti per tutta la vita. Magari avranno un lavoro migliore (a mio parere NO), ma avranno per sempre il rimpianto di non aver seguito il proprio sogno, vivranno il proprio lavoro come una sofferenza ed un'imposizione.
L'ho subito sulla mia pelle anch'io quando scelsi le superiori. Venni forzato dai professori e dai genitori a frequentare un istituto tecnico. Per carità, ero portato per quelle materie (e ne ho tutto sommato apprezzato gli insegnamenti), ma non era la mia strada. Non vi dico quanti pianti feci cercando di convincere mia madre a trasferirmi al liceo linguistico senza successo. Poi con l'università feci un passo avanti o mia madre non mi avrebbe più rivisto, ad ogni modo non ottenni di fare davvero quel che volevo ma una via di mezzo... :rolleyes:

Ho spiegato cosa intendevo dire in risposta allo stesso post. Qui si tratta di una DONNA ADULTA che a mantenersi non ci pensa manco per niente. Obbligare il padre a mantenerla è ASSURDO, indipendemente da quale facoltà frequenta
 
Intendevo solo rispondere a chi ritiene le materie umanistiche ed artistiche di serie B...
Quanto alla sentenza mi sono espresso sopra, mi unisco ai cori che gridano vergogna...
 
a_gricolo ha scritto:
Comunque ammetterai che la cosa non sta nè in cielo nè in terra..... Quando aspetta questa pelandrona a guadagnarsi da vivere? Non ha un filo di dignità? Ci voleva proprio il giudice con tutto quello che ci sarebbe da fare nei tribunali? Dai.....

Ripeto non sto entrando nel merito della questione (come credo abbia fatto il giudice).
Personalmente sarebbe ora che sta tizia si dia da fare, ma il padre non può autonomamente eliminare il mantenimento.
Deve fare anche lui i passi che la legge prescrive.
 
jaccos ha scritto:
Intendevo solo rispondere a chi ritiene le materie umanistiche ed artistiche di serie B...
Quanto alla sentenza mi sono espresso sopra, mi unisco ai cori che gridano vergogna...

Volevo solo precisare che la mia considerazione su cosa sarebbe successo se si fosse trattato di una facoltà scientifica era legata solo al numero di esami da sostenere. Sulla dignità delle materie umanistiche credo non ci siano dubbi.
 
a_gricolo ha scritto:
silverrain ha scritto:
Se non ho capito male il giudice gli ha dato "contro" perché il padre ha agito autonomamente nel non dargli più i soldi.
Se, invece, avesse fatto ricorso molto probabilmente non avrebbe più dovuto pagare il mantenimento.

Comunque ammetterai che la cosa non sta nè in cielo nè in terra..... Quando aspetta questa pelandrona a guadagnarsi da vivere? Non ha un filo di dignità? Ci voleva proprio il giudice con tutto quello che ci sarebbe da fare nei tribunali? Dai.....

Come ho già scritto, la sentenza la ritengo giusta, per i motivi esposti da Silverrain. In una Giustizia come la nostra, la Civil Law, prevalentemente burocratica, la forma ha la prevalenza sull'etica. Se fossimo stati negli Usa, o in qualsiasi paese regolato dalla Common Law, una sentenza avrebbe creato un precedente (che, nella Common Law, è fortemente vincolante), per cui avrebbe prevalso la parte etica del discorso, ossia che la ragazza approfitta degli alimenti del padre. Invece, per una pura questione di forma, il padre è nel torto per due motivi: 1) c'è stata una sentenza precedente del tribunale che vincola al pagamento degli alimenti fino a un termine preciso (ovvero l'autosufficienza economica della figlia), ma, mio parere, interpretabile: un avvocato avrebbe potuto dimostrare con semplici calcoli che la ragazza, oltre al poco impegno negli studi, (dal momento che la media degli anni fuoricorso è 2) non necissità più degli alimenti, in quanto può permettersi di sacrificare 16.000? (contando una retta di 2.000? l'anno) per i propri studi. Il secondo punto che, ripeto, formalmente e non eticamente, da ragione alla ragazza è che il padre ha agito consapevolmente contro una sentenza, anzichè appelarsi prima alla stessa.
 
scusate ma il "piccolo bruno nanetto"
sul tram paga ? fino a 110 cm è gratis.

ma va ancora alle elementari
e pranza sul seggiolone?

:D :D :D

lui vuol legiferare , ma se è un bambinetto.
 
cicciobenzina ha scritto:
scusate ma il "piccolo bruno nanetto"
sul tram paga ? fino a 110 cm è gratis.

ma va ancora alle elementari
e pranza sul seggiolone?

:D :D :D

lui vuol legiferare , ma se è un bambinetto.

Non mi offendere i bambini! :D
 
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Signori miei, la cultura non la si trova sugli alberi... se non vengono formati degli intellettuali, non lasceremo niente a chi verrà dopo di noi... :[/quote]

certo che se ai posteri lasciamo questa tipa, ci faremo un figurone..... :twisted: :D :D :D :D
 
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