<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> 145 | Page 5 | Il Forum di Quattroruote

145

ml14 ha scritto:
Non dimentichiamoci che quando la 145 è arrivata in un concessionario, l'Audi più economica era, se non sbaglio, la 80 (non credo fosse uscita nemmeno la prima A4), e che la serie 3 compact, sebbene posta come concorrente nel segmento C, aveva contenuti molto più indirizzati verso il D, e soprattutto credo abbia avuto pure meno successo della 145. Pertanto, credo che la 145 stessa si potesse considerare forse non premium, ma comunque al vertice del segmento, per tanti aspetti. Per quanto riguarda il paragone 145 / Giulietta, boh, sinceramente per me non è tanto calzante, se non altro per il fatto che mi sembra una 145 si distanziasse molto più dalla Tipo e, successivamente, dalla Bravo/a di quanto la Giulietta si staccasse dalla Bravo 2007, si pensi solo al fatto che la più vecchia delle due aiveva addirittura una gamma motori diversa.

Pienamente d'accordo invece quando si parla del fatto che la 147 fosse decisamente un prodotto premium, ed infatti l'errore madornale di Alfa Romeo, per me, è stato fare una Giulietta, passatemi il termine, "al ribasso" rispetto alla progenitrice. Nella vita si va avanti, si cresce, si progredisce, non si torna indietro....

Ribasso? ...La mia Giulietta 2.0 jtdm 170 cv exclusive l'ho pagata 33500? nel 2011. Precedentemente ho posseduto 147 1.6 TS distinctive pagata 22500? (La Diesel 150 cv costava 25500?).
 
mitoAR ha scritto:
I motori boxer della prima serie (94-97) erano effettivamente superati per l epoca (erano motori pensati 20 anni prima). Le prestazioni erano modeste (tutti 8V, tranne il 1.7) ma sopratutto potevano rispettare unicamente la normativa Euro 1. .

Questo perché Fiat non credeva in questi motori e non ne aveva voglia di svilupparli ulteriormente.

Inutile che ti cito SUBARU, per fare un esempio.. (nella gamma ha pure un Boxer Diesel, oltre ai Benzina, e le prestazioni, oltre le normative euro, sono tutt' altro che modeste)
 
loopo ha scritto:
mitoAR ha scritto:
I motori boxer della prima serie (94-97) erano effettivamente superati per l epoca (erano motori pensati 20 anni prima). Le prestazioni erano modeste (tutti 8V, tranne il 1.7) ma sopratutto potevano rispettare unicamente la normativa Euro 1. .

Questo perché Fiat non credeva in questi motori e non ne aveva voglia di svilupparli ulteriormente.

Inutile che ti cito SUBARU, per fare un esempio.. (nella gamma ha pure un Boxer Diesel, oltre ai Benzina, e le prestazioni, oltre le normative euro, sono tutt' altro che modeste)
Mi hai tolto le parole di bocca, o meglio dalla tastiera ;)
I Giapponesi hanno saputo sviluppare quella tipologia di motori, come peraltro i tedeschi che il hanno sulle note super car è perfino sulle motociclette :-o
 
Head ha scritto:
ml14 ha scritto:
Non dimentichiamoci che quando la 145 è arrivata in un concessionario, l'Audi più economica era, se non sbaglio, la 80 (non credo fosse uscita nemmeno la prima A4), e che la serie 3 compact, sebbene posta come concorrente nel segmento C, aveva contenuti molto più indirizzati verso il D, e soprattutto credo abbia avuto pure meno successo della 145. Pertanto, credo che la 145 stessa si potesse considerare forse non premium, ma comunque al vertice del segmento, per tanti aspetti. Per quanto riguarda il paragone 145 / Giulietta, boh, sinceramente per me non è tanto calzante, se non altro per il fatto che mi sembra una 145 si distanziasse molto più dalla Tipo e, successivamente, dalla Bravo/a di quanto la Giulietta si staccasse dalla Bravo 2007, si pensi solo al fatto che la più vecchia delle due aiveva addirittura una gamma motori diversa.

Pienamente d'accordo invece quando si parla del fatto che la 147 fosse decisamente un prodotto premium, ed infatti l'errore madornale di Alfa Romeo, per me, è stato fare una Giulietta, passatemi il termine, "al ribasso" rispetto alla progenitrice. Nella vita si va avanti, si cresce, si progredisce, non si torna indietro....

Ribasso? ...La mia Giulietta 2.0 jtdm 170 cv exclusive l'ho pagata 33500? nel 2011. Precedentemente ho posseduto 147 1.6 TS distinctive pagata 22500? (La Diesel 150 cv costava 25500?).

Il "ribasso" è inteso non in senso strettamente economico, ma tecnico.
Obiettivamente la 147, al momento del lancio, proponeva a livello telaistico soluzioni tecniche molto interessanti e distintive rispetto alla concorrenza (tedesche incluse). A fine carriera poi su alcuni modelli veniva proposto anche il differenziale meccanico Q2 (e sottolineo meccanico).
Con la Giulietta, a mio modesto parere c'è stata un'involuzione anziché un'evoluzione tecnica e non voglio dilungarmi sulle sospensioni e su altri particolari.
Per il prezzo ognuno è libero di spendere i propri denari come meglio crede, ma io a quel prezzo non vedo contenuti di "sostanza" tali da giustificarne l'esborso. Cento volte Subaru Impreza, che non sarà bellissima ma è l'unica segmento C, assieme alla BMW Serie 1, che propone veramente qualcosa di diverso, e che non siano solo gadgets elettronici di largo consumo come il DNA o l'E-Q2
 
perdegola ha scritto:
Ci credete che a me ultimamente mi sta troppo piacendo quest'auto. Specialmente nel posteriore... roba che una volta non potevo vederla... ;)

Ci credo , ci credo... ;) , anche perchè personalmente mi è sempre piaciuta la "giardinetta" -per me è un complimento , un termine tipicamente italiano che riutilizzerei !- del Biscione . D'altro canto e nelle stessa misura non ho mai digerito troppo la versione berlina , denominata 146 , che ho sempre trovato essere la classica "marcia indietro" tremebonda del gruppo fiat da soluzioni di successo e di gran design , nel timore fossero troppo all'avanguardia per piacere a lungo al grande pubblico . Buon esempio di questo scarso coraggio a sostenere , magari con lievi tocchi di restyling, modelli di buon design , oltre alla 146, è la Ritmo seconda serie senza gli originali e utili fascioni paracolpi e senza il monofaro tondo ; il restyling della 127 che ne tolse l'essenzialità ; quello della Punto , in origine con il bel profilo di Giugiaro , che ha aggiunto " baffi e barba " al muso e persino quello della Multipla , che ha furgonizzato :lol: il frontale a doppio sbalzo con fari supplementari , le quali "trovate" un po' scenografiche almeno rendevano unica la monovolume di Torino .

Tornando alla 145 , è pregevole e ancora originale il profilo a cuneo con la piegatura in avanti della linea finestrino anteriore e la portiera lunga a dare slancio , il grande montante centrale e il posteriore annegato fra finestrino e lunotto a rendere sportiva la soluzione station , pur se in omaggio alla riuscita moda Jap del momento . Infine la coda "scollata a v :lol: , con il tergi al centro , i fari bel sagomati e gintosi e lo scudetto ben posizionato , è molto bella e ancora piuttosto attuale come tutto il corpo vettura.
Non a caso il disegno è di Chris Bangle che naturalmente ilgruppo Fiat si fece scappare donandolo a Bmw

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RossoAlfa130 ha scritto:
Maxetto883 ha scritto:
Su wiki c' è scritto che la 145 aveva le sospensioni posteriori interconnesse. :shock:
La Tipo e derivate non erano tutte indipendenti?

Aveva lo stesso schema di Tipo, 164, Thema, Prisma, 156 ecc. quindi ruote indipendenti e barra longitudinale.
Da wiki:

La 145 aveva un'aria aggressiva, grazie al disegno di Chris Bangle, ed era basata sul pianale della Fiat Tipo. Inizialmente i motori furono i boxer derivati dalla 33 con cilindrata 1351 cm³, 1596 cm³ e 1712 cm³ con distribuzione a sedici valvole. Il motore di 1596 cm³ era una versione inedita e unica del famoso e collaudato boxer Alfa Romeo, ottenuta con la riduzione dell'alesaggio del 1712 cm³ a otto valvole montato sulla 33. Il motore diesel che equipaggiava la 145 era il 1929 cm³ 4 cilindri da 90 CV.

Lo schema meccanico risultava semplice e raffinato allo stesso tempo: motore trasversale con cambio in blocco, sospensioni anteriori a ruote indipendenti e sospensioni posteriori a ruote interconnesse[1]. Veniva costruita nello stabilimento di Pomigliano d'Arco.

Nel 1997 i motori boxer vennero sostituiti dai Twin Spark Pratola Serra,[2] più adeguati in termini di coppia motrice alla massa della vettura e più parchi nei consumi, e nel 1999 i Turbodiesel a iniezione indiretta vennero sostituiti dai nuovi JTD di tipo Common Rail. Il motore Twin Spark da 150 CV e 2000 cm³ era lo stesso usato in altre vetture dell'Alfa Romeo contemporanee, come la GTV e la Spider, ed equipaggiava la versione Quadrifoglio Verde, nome usato dall'Alfa per designare i modelli di più elevate prestazioni sportive all'interno di una gamma.

I freni erano a disco anteriormente e a tamburo posteriormente sulle versioni meno potenti, ma se queste ultime erano equipaggiate con l'opzionale ABS i freni erano tutti a disco[3].

Nello stesso anno ci fu un aggiornamento generale della vettura: vennero modificati alcuni particolari esterni, come i fascioni paraurti e l'alettone posteriore con terza luce di arresto integrata (opzionale), e alcuni particolari degli interni, nella fattispecie le bocchette del sistema di aerazione e la strumentazione.

L'ultimo aggiornamento estetico fu effettuato nel 1999, con il ridisegno dei paraurti e di altri dettagli estetici, e l'adozione di serie dell'airbag lato guida.

Nell'autunno 2000 venne introdotta nel mercato l'Alfa Romeo 147 che però non sostituì immediatamente la 145: quest'ultima rimase sul mercato fino alla fine del 2001.
 
SOSPENSIONI Anteriore: a ruote indipendenti, braccio trasversale con montante telescopico (schema MacPherson), molla elicoidale, barra stabilizzatrice.
Posteriore: A ruote indipendenti, braccio longitudinale, molla elicoidale, barra stabilizzatrice. Ammortizzatori: idraulici telescopici

Fonte: Quattroruote.
 
transaxle73 ha scritto:
Head ha scritto:
ml14 ha scritto:
Non dimentichiamoci che quando la 145 è arrivata in un concessionario, l'Audi più economica era, se non sbaglio, la 80 (non credo fosse uscita nemmeno la prima A4), e che la serie 3 compact, sebbene posta come concorrente nel segmento C, aveva contenuti molto più indirizzati verso il D, e soprattutto credo abbia avuto pure meno successo della 145. Pertanto, credo che la 145 stessa si potesse considerare forse non premium, ma comunque al vertice del segmento, per tanti aspetti. Per quanto riguarda il paragone 145 / Giulietta, boh, sinceramente per me non è tanto calzante, se non altro per il fatto che mi sembra una 145 si distanziasse molto più dalla Tipo e, successivamente, dalla Bravo/a di quanto la Giulietta si staccasse dalla Bravo 2007, si pensi solo al fatto che la più vecchia delle due aiveva addirittura una gamma motori diversa.

Pienamente d'accordo invece quando si parla del fatto che la 147 fosse decisamente un prodotto premium, ed infatti l'errore madornale di Alfa Romeo, per me, è stato fare una Giulietta, passatemi il termine, "al ribasso" rispetto alla progenitrice. Nella vita si va avanti, si cresce, si progredisce, non si torna indietro....

Ribasso? ...La mia Giulietta 2.0 jtdm 170 cv exclusive l'ho pagata 33500? nel 2011. Precedentemente ho posseduto 147 1.6 TS distinctive pagata 22500? (La Diesel 150 cv costava 25500?).

Il "ribasso" è inteso non in senso strettamente economico, ma tecnico.
Obiettivamente la 147, al momento del lancio, proponeva a livello telaistico soluzioni tecniche molto interessanti e distintive rispetto alla concorrenza (tedesche incluse). A fine carriera poi su alcuni modelli veniva proposto anche il differenziale meccanico Q2 (e sottolineo meccanico).
Con la Giulietta, a mio modesto parere c'è stata un'involuzione anziché un'evoluzione tecnica e non voglio dilungarmi sulle sospensioni e su altri particolari.
Per il prezzo ognuno è libero di spendere i propri denari come meglio crede, ma io a quel prezzo non vedo contenuti di "sostanza" tali da giustificarne l'esborso. Cento volte Subaru Impreza, che non sarà bellissima ma è l'unica segmento C, assieme alla BMW Serie 1, che propone veramente qualcosa di diverso, e che non siano solo gadgets elettronici di largo consumo come il DNA o l'E-Q2

A me è sempre piaciuta, in particolare la boxer, nonostante i motori per questioni "anagrafiche" faticassero non poco, almeno i base. Ricordo che la 16v aveva le farfalle singole per cilindro,roba da Biemme M5.
Se non erro, Alfa aveva da tempo in gestazione nuovi motori boxer (un 2000 in particolare), già prima dell'acquisto di Fiat, Inutile dire che si sarebbero potuti sviluppare e montarli su telai di origine Fiat, un pò come le prime 145/146; un reparto sospensivo della 147, magari anche q2/q4, avrebbe chiuso in cerchio creando qualcosa di piuttosto esclusivo per i segmenti medi e forse anche superiori.
 
Ex Batri ha scritto:
loopo ha scritto:
mitoAR ha scritto:
I motori boxer della prima serie (94-97) erano effettivamente superati per l epoca (erano motori pensati 20 anni prima). Le prestazioni erano modeste (tutti 8V, tranne il 1.7) ma sopratutto potevano rispettare unicamente la normativa Euro 1. .

Questo perché Fiat non credeva in questi motori e non ne aveva voglia di svilupparli ulteriormente.

Inutile che ti cito SUBARU, per fare un esempio.. (nella gamma ha pure un Boxer Diesel, oltre ai Benzina, e le prestazioni, oltre le normative euro, sono tutt' altro che modeste)
Mi hai tolto le parole di bocca, o meglio dalla tastiera ;)
I Giapponesi hanno saputo sviluppare quella tipologia di motori, come peraltro i tedeschi che il hanno sulle note super car è perfino sulle motociclette :-o

:thumbup:
Vag aveva intenzione di sviluppare un Boxer 4cilindri (Porsche), magari anche per questo che hli serviva il marchio Alfa...
 
Il motore boxer rappresenta una delle soluzioni più raffonate, soprattutto quando si parla di motori a 4 cilindri in linea per loro natura non perfettamente equilibrati. Il boxer permette di avere vibrazioni e sound molto simili ad un 6 cilindri, quindi sicuramente appaganti. Ovviamente dal punto di vista del costo è accessibilità presenta dei problemi. Oggi avrebbe sicuramente un senso, oltre che per le sue doti, anche per la compattezza in altezza che permetterebbe di evitare i frontali alti degli ultimi modelli, così disegnati per l urto pedone.
 
io ho avuto una 145 seconda serie con il twin spark 1.4.
La vettura non era male, anche se condivideva molte cose con fiat.
Rapportata alle concorrenti del periodo, solo Golf credo che potesse starle davanti in termini complessivi. Audi, BMW e Mercedes non erano ancora entrati nel segmento C (o lo stavano facendo).

Le sospensioni posteriori erano interconnesse, me le ricordo bene.
La derivazione Fiat Tipo era molto evidente e molto elevata.
 
RossoAlfa130 ha scritto:
SOSPENSIONI Anteriore: a ruote indipendenti, braccio trasversale con montante telescopico (schema MacPherson), molla elicoidale, barra stabilizzatrice.
Posteriore: A ruote indipendenti, braccio longitudinale, molla elicoidale, barra stabilizzatrice. Ammortizzatori: idraulici telescopici

Fonte: Quattroruote.

Esatto le sospensioni posteriori NON erano interconnesse. Erano a bracci longitudinali tirati. Ovvero una pessima soluzione dal punto di vista della dinamicità del veicolo e della guida sportiva.
Durante il molleggio varia la carreggiata e soprattutto non sono in grado di garantire sufficiente resistenza meccanica per contrastare l'azione delle forze trasversali.
Infatti fiat dalla Bravo/Marea e seconda serie Punto abbandonò questo schema di sospensione posteriore per tornare al ponte torcente.
 
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non sono interconnesse queste?
 
andream-79 ha scritto:
non sono interconnesse queste?

No, la barra tubolare che vedi è il telaietto di sostegno di tutto il gruppo sospensivo necessaria a semplificare il montaggio delle sospensioni. Tramite quell'elemento il gruppo sospensivo viene assemblato a parte e montato come un unico monoblocco sulla linea di montaggio, con evidente riduzione di tempi e costi. Non svolge nessuna funzione dinamica.
 
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