<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> È davvero finita l'era dell'auto europea? | Page 2 | Il Forum di Quattroruote

È davvero finita l'era dell'auto europea?

Una domanda che mi pongo da tempo è la seguente: secondo voi la potente lobby dei costruttori automobilistici, che secondo taluni comanda le politiche economiche europee e le determina a suo vantaggio, si è fatta fregare sull'elettrico come un branco di sedicenni strafatti al primo aperitivo di classe? A me pare molto difficile
Come ho sostenuto altre volte....
Se hanno accettato supinamente le mostruose multe in programma nel caso non ottengano certe proporzione di termico e di elettrico....
....E' possibile tutto
 
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Una domanda che mi pongo da tempo è la seguente: secondo voi la potente lobby dei costruttori automobilistici, che secondo taluni comanda le politiche economiche europee e le determina a suo vantaggio, si è fatta fregare sull'elettrico come un branco di sedicenni strafatti al primo aperitivo di classe? A me pare molto difficile
La lobby dei costruttori in Europa non è "lobby" come in altri continenti... qui da noi si sono fatti la guerra e in ogni caso hanno pensato di cavalcare l'onda della globalizzazione: chissene se ci sarà qualche licenziamento, io faccio fare il mio trabiccolo elettrico in Cina e ricarico sopra un bel 70% insieme al mio marchietto sul cofano.

Peccato che tranne in Francia dove la corrente te la tirano sulla schiena e anche i casolari di campagna hanno il 9 kW coi cavi in rame pieno, una volta terminati gli incentivi e soddisfatti gli utenti mediamente ricchi, le elettriche sono in caduta libera. Allora hanno pensato di alzare ancora di più i listini delle termiche, sia per trastullarsi con l'insulso Euro 7, sia per invogliare l'acquisto di elettriche. Fallito anche questo.

Si sono rivelati dei dilettanti, a mio avviso perché le nuove leve al comando, sono tutti soggetti "non-car-guy" che forse manco hanno la patente e lavorano dal divano di casa, quando non mentre cambiano i pannolini.
 
l'auto europea è finita quando i gruppi si sono messi a fare i banchieri e oggi venderebbero la qualsiasi purchè si acceda ad un loro finanziamento


E' il Liberismo odierno....
( e i suoi zero valori etici ).
In sintesi
" Todo modo para buscar "
( ogni mezzo per cercare )

-------------------------------------Soldi, soldi, soldi-------------------------------------
 
Scusate, ma penso che ributtare la discussione su "elettrico si, elettrico no" sia solo un modo per distrarre dei problemi proposto da Feline.

L'elettrico puro è ancora una nicchia rispetto alle vendite delle auto, mentre questi problemi non sono una novità di quest'anno.

Pensare che l'elettrico sia la radice di tutti i mali, mentre il termico ne sia una panacea, mi sembra una ipersemplificazione id un problema decisamente più complesso e articolato.
 
Penso che sia un'analisi molto interessante e schietta, cosa ne pensate?
Grazie.
L'Europa ha proposto un piano ambizioso. "L'Europa ha proposto" vuol dire che il piano è stato regolarmente votato dal parlamento europeo, non c'è una dittatrice che spara sentenze.
D'altro canto, non è chiara come effettuare al meglio questa migrazione, né per i produttori, né per i consumatori, ed in questa incertezza, si creano opportunità per aziende straniere.
A mio avviso, queste opportunità si sarebbero create comunque, il problema è che le aziende europee non le hanno colte a dovere.
 
Concordo con Mario Draghi, il quale ha detto una cosa lapidaria, ma appunto da scolpire nella pietra: manca una politica industriale europea,esempio chiave di mancanza di pianificazione dell’UE, che applica una politica per il clima senza una politica industriale.”
 
Grazie.
L'Europa ha proposto un piano ambizioso. "L'Europa ha proposto" vuol dire che il piano è stato regolarmente votato dal parlamento europeo, non c'è una dittatrice che spara sentenze.
D'altro canto, non è chiara come effettuare al meglio questa migrazione, né per i produttori, né per i consumatori, ed in questa incertezza, si creano opportunità per aziende straniere.
A mio avviso, queste opportunità si sarebbero create comunque, il problema è che le aziende europee non le hanno colte a dovere.
Vedi condividendo o meno, se in maniera più morbida si fosse detto "dal 2050" e dal 2030 multe co2....forse forse....
 
Concordo con Mario Draghi, il quale ha detto una cosa lapidaria, ma appunto da scolpire nella pietra: manca una politica industriale europea,esempio chiave di mancanza di pianificazione dell’UE, che applica una politica per il clima senza una politica industriale.”
E si consegna mani e piedi alla Cina, che con una manodopera in condizioni di semi schiavitù, con zero sindacati e una bella dittatura a reprimere, pardon, governare il Paese avrà vita facile a sbaragliare qualsiasi concorrenza. L'unico vantaggio che aveva l'UE era sui motori termici, che saranno spazzati via nel giro di un decennio (secondi i piani almeno) a favore di un'altra più semplice ed economica da produrre, specie se hai le preziose materie prime per produrre le costose batterie di trazione, disponibili in loco. Si forse qualcosa anche qui non ha funzionato nella pianificazione della transizione.
 
Vedi condividendo o meno, se in maniera più morbida si fosse detto "dal 2050" e dal 2030 multe co2....forse forse....
Continui a non cogliere il punto, l'industria europea si è già dimostrata impreparata, qualsiasi data tu preferisca per il futuro, in Germania (e non solo) la crisi industriale è già in atto, mettere 2051 non cambia nulla, oggi.
 
Continui a non cogliere il punto, l'industria europea si è già dimostrata impreparata, qualsiasi data tu preferisca per il futuro, in Germania (e non solo) la crisi industriale è già in atto, mettere 2051 non cambia nulla, oggi.
Vedi ti faccio un esempio. Qui vicino a casa mia c'è, o meglio c'era, un complesso industriale abbastanza ampio poi riconvertito. Sino alla seconda guerra mondiale produceva valvole me marconi e poi dopo fu riconvertito in lampafdine, Osram. Viaggiò bene sino ai novanta anche con la nuova tecnologia ma purtroppo poi affondò per solite questioni di costi....

Un pò simile alla industria dell'auto solo che c'è un perchè....anzichè spingere dove siamo più forti ci si è sparati su un piede.
 
discussione interessante che spero non deragli nell'ennesima discussione su quanto e' ancora acerba la tecnologia elettrica.
Tornando al tema posto da Feline ;
secondo me la crisi viene da lontano , il dieselgate e' stata una mazzata forte a livello finanziario e in piu' la struttura organizzativa / costi non era ben ottimizzata da almeno 10 anni. Tuttavia crescendo come produzione ha coperto le magagne . Aumentando fatturati e ricavi hanno rimandato al futuro i problemi.
Parliamo di un azienda che opera a livello globale , il mercato che permetteva tutto cio' era a mio parere la Cina .
Dove si vendeva il lusso ma anche le auto che per noi europei (tolto qualche stato) sono diventate troppo costose.
Ho gia' scritto della nuova e bellissima Audi A5 , qualche optional TDI e si parte da 60.000 di listino. Ma a chi le vogliono vendere? la nuova Tiguan diesel parte da 45000 euro . La base diesel 4 anni addietro sui 30.000 euro km0. Di nuovo a chi le vogliono vendere?
Mi fermo che sto divagando.
Torniamo a VW , il paese che permetteva di mantenere la baracca in piedi e' la Cina. In Cina , non se ne parla molto , e' in atto uno spirito di rivalsa collettiva contro il nemico capitalista. Chi e' il nemico capitalista? VW e marchi europei. Ci sono appelli sui social da parte degli stessi cittadini a comprare cinese anche se le macchine sono piene di difetti. Si dice "bisogna battere uniti il nemico capitalista".
Questa frase (unita al fatto che hanno tecnologie di avanguardia per le BEV) ci deve entrare bene in testa , perche' ci da contezza del motivo per cui
le quote di mercato dei marchi non cinesi stanno arretrando. Con l'elettrico si parte tutti da zero.
Anche qui ci sarebbe da riflettere sulla mazzata che si sono dati i tedeschi tra le gambe in Europa.
Ora con i profitti in calo in Cina le magagne escono tutte.
 
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Continui a non cogliere il punto, l'industria europea si è già dimostrata impreparata, qualsiasi data tu preferisca per il futuro, in Germania (e non solo) la crisi industriale è già in atto, mettere 2051 non cambia nulla, oggi.
Concordo, qualsiasi data non sposta di una virgola il problema, ma forse lo addolcisce? La transizione però è stata decisa a tavolino in un'epoca diversa, adesso tante cose sono cambiate e ha senso pensare all'ecologia a qualsiasi costo, quando una bomba atomica potrebbe caderti in testa da un momento all'altro? Anche non atomica, una bomba qualsiasi. I mezzi militari poi, con che combustibile li spostano?
 
Secondo me la crisi è iniziata quando si è voluto trasportare gli smartphone nelle vetture... non parlo di elettrico, ma di tutta quell'inutile elettronica che si è voluta, o dovuta, installare sul prodotto auto per cercare di mantenerlo appetibile.
Questo, poi, i vari marketing, hanno saputo creare il desiderio... che se non c'hai i sensori pioggia o il quadrizona, sei out... roba da pochi euro che è stata venduta a prezzi stellari come must have... tipo la stumentazione digitale che costa meno dell'analogica ma se non l'hai sei un pezzente.I
In un prodotto maturo come l'automobile non si è più spinto sul design, anche per leggi tipo quella sui pedoni, o su ricerche di otimizzazione dei consumi, ma come negli smartphone, solo al imbellettare quello che c'è spendendo il meno possibile, creando app su app e spostando sull'ottica della telecamera quello che ormai è il solo punto di sviluppo per guadagnare spazi di mercato.
 
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