<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> La "Transizione": vantaggi, svantaggi, perplessità, criticità | Page 1882 | Il Forum di Quattroruote

La "Transizione": vantaggi, svantaggi, perplessità, criticità

verranno installati nuovi motori termici su auto che oggi offrono poca scelta?

  • si

    Votes: 9 27,3%
  • si torneranno le sportive o comunque quelle più pepate

    Votes: 3 9,1%
  • no dipende dalle case

    Votes: 6 18,2%
  • no il futuro è elettrico

    Votes: 14 42,4%
  • no i motori costano troppo e saranno sempre gli stessi

    Votes: 9 27,3%

  • Total voters
    33
La "Transizione" potrebbe slittare al 2040..........
Io o non ci sarò più o avrò 86 anni...
Purtroppo non sono i 5 anni a fare la differenza.
La fiducia è persa, chi si azzarda più a comprare un Diesel a cuor leggero?
I prezzi ormai sono impazziti, i cinesi sono ormai entrati nel mercato con prezzi solo meno folli degli europei.
No, prolungare l'agonia non cambierà il destino.
 
Il grave errore che si sta facendo è quello di non considerare la ragione di tutto ciò: se continuiamo a bruciare petrolio ai ritmi attuali, semplicemente, a fine secolo avremo raggiunto i +7 gradi. Che non significa soltanto che non si va più a sciare, ma che ci sarà uno sconvolgimento biologico di portata colossale.
L'argomento "i cinesi inquinano di più", oltre ad essere fallace (è vero oggi, ma la loro traiettoria è improntata a convertire tutto in fonti rinnovabili) è inutile: siamo sulla stessa barca, e non è che se i cinesi a poppa allargano la falla noi a prua possiamo permetterci di allargarla ulteriormente...
Se la Cina è in vantaggio è solo perchè è stata lungimirante: mica sono nati già proprietari di miniere, terre rare e tecnlolgia su batterie.
Nemmeno sono stati i primi: sono partiti dopo (pioniere un'azienda americana di nome Tesla con batterie giapponesi Panasonic) e ora sono leader. A parte un "paesucolo" assai laborioso e serio di nome Corea del Sud che in fatto di batterie non scherza (SK innovation, LG solutions, Samsung SDI).
Noi europei abbiamo preparato una strategia giusta e chiara. non è vero che c'è incertezza da parte della Commissione UE. L'incertezza è generata dai governi che vorrebbero spostare, se non annullare, la scadenza.
Colpevoli sono le case tradizionali, in primis le loro reti di vendita (altra innovazione di Tesla: la rete è proprietaria e fa quel che decide il quartier generale), che nei fatti promuovono le auto termiche e denigrano quelle elettriche (salvo rarissime eccezioni che QR ha rilevato in un recente servizio)
Per ragioni tanto inutili quanto controproducenti. Oggi si leggono dichiarazioni di Salvini secondo le quali l'automotive termico in Italia occupa 70.000 persone (ma non erano milioni???), ma non considera quanti occupati ci sono e ci saranno in più nel settore rinnovabili, batterie, colonnine, distribuzione energia.
Che poi la storia che i Cinesi hanno le terre rare e noi no mi fa sorridere: forse che noi abbiamo il petrolio? Perchè ci sta bene dipendere strategicamente da paesi produttori di idrocarburi (e vogliamo parlare del loro livello di democrazia e stabilità...) mentre sarebbe un disastro comprare terre rare dalla Cina? ma cerchiamocele da soli (pare che in Italia non mancano) e rendiamoci autonomi...
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Quoto perchè più che un compendio della ragionevolezza, questo post è una bibbia.
Da rileggere ogni volta che ciclicamente tornano fuori argomenti spauracchio.
 
Ed i diesel invece con la loro complicazione e la loro fragilità invece sono un carburante adatto e pulito?
Perché di motori diesel con grosse problematiche negli ultimi 20 anni ce ne sono stati molti.
Le complicazioni dei diesel dipendono in gran parte dalla spasmodica ricerca di rispettare limiti sempre più stringenti
 
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Quoto perchè più che un compendio della ragionevolezza, questo post è una bibbia.
Da rileggere ogni volta che ciclicamente tornano fuori argomenti spauracchio.
Secondo me non sono argomenti spauracchio e il post che citi, ottimo per contenuti ma secondo me un po' troppo estremista per visione, non è "una bibbia".

Questo perché semplicemente si pensa che in Italia si possa "scavare" come si fa in Cina... O che le condizioni di lavoro e produzione siano le medesime... O ancora che ci possa essere apertura e disponibilità verso condivisione di terre rare quando il quasi monopolio cinese (che possiede contratti di sfruttamento in giro per il mondo validi per decine se non centinaia di anni) si regge su una rigida procedura di acquisizione diritti un po' in ogni dove.

E, lo sapete, parlo da utente elettrico, ma sono fortissimamente convinto che non sarà l'auto elettrica a "salvare il mondo", trovo che sia necessario andare oltre la batteria, è lì il vero limite e peso, reale e metaforico, all'evoluzione dell'auto e dei trasporti.

Il vero vantaggio dell'elettrico (che è quello che interessava alla Cina) è il poter azzerare le emissioni locali dove serve (grandi metropoli) per spostarle altrove, il bilancio delle emissioni però non cambia di molto.

Bisogna lavorare con criterio sulle rinnovabili e abbassare i costi dell'energia a livello nazionale e internazionale se vogliamo aiutare la diffusione dell'auto elettrica.
 
Non vedo il nesso.
Fosse anche solo per le sanzioni applicate per ogni grammo di CO2 emesso oltre i 93,6 gr/km di soglia direi che c'è il nesso, eccome se c'è.

E non è nemmeno così "piccolino", perché è vero che si "compensano", ma se guardi la singola auto, termica, che emette anche solo 115 gr/km stai già parlando di 20 gr x 95 €/gr... ;)

Son quasi 2.000 €.

La RAV4 HYBRID, best-seller Toyota, con uno dei migliori ibridi, dichiara 133 gr/km di emissioni, 4.000 € di sanzione se non venisse "compensata".

Insomma, si arriva anche al 10% del costo dell'auto, mica poco...
 
Fosse anche solo per le sanzioni applicate per ogni grammo di CO2 emesso oltre i 93,6 gr/km di soglia direi che c'è il nesso, eccome se c'è.
Siccome le auto endotermiche perdono altrettante quote di mercato e le orientali non sono esenti da carbon tax, è evidente che non esistono motivi se non riconducibili alle politiche commerciali delle case tradizionali. La transizione non c'entra né per l'uscio né per la porta.
 
Siccome le auto endotermiche perdono altrettante quote di mercato e le orientali non sono esenti da carbon tax, è evidente che non esistono motivi se non riconducibili alle politiche commerciali delle case tradizionali. La transizione non c'entra né per l'uscio né per la porta.
Forse ti sfugge che le orientali sono meno care delle europee, ma pur sempre care.
Poi,le case nostrane hanno sbagliato politiche commerciali, ma aiutate dell'imposizione della transizione.
 
Il grave errore che si sta facendo è quello di non considerare la ragione di tutto ciò: se continuiamo a bruciare petrolio ai ritmi attuali, semplicemente, a fine secolo avremo raggiunto i +7 gradi. Che non significa soltanto che non si va più a sciare, ma che ci sarà uno sconvolgimento biologico di portata
Ma ci sono anche altre teorie sempre di scienziati glaciologi geologi.... la co2 non è mai stata così alta sai che significa? Che alla prossima cuspide ci sarà la peggior glaciazione di sempre. E questa è una teoria.

Un conto fatto da una università invece non è una teoria evidenzia che se domani tutte le auto europee fossero elettriche le emissioni globali di co2 diminuirebbero di circa l un per cento
 
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