Non tutti, hai ragione. Ma è anche vero che non tutti se ne vannoNon tutti. Ma quelli "seri" non trovano un sistema lavorativo e sociale premiante... e se ne vanno... inesorabilmente.
Non tutti, hai ragione. Ma è anche vero che non tutti se ne vannoNon tutti. Ma quelli "seri" non trovano un sistema lavorativo e sociale premiante... e se ne vanno... inesorabilmente.
Tutto vero, però non lamentiamoci se poi non ci saranno i soldi per le pensione e questo riguarda i giovani di oggi, non certo quelli di ieri. Non lamentiamoci se dovremo andare ad assumere extracomunitari perchè ci saranno meno italiani che lavorano. Non lamentiamoci che le scuole chiuderanno per mancanza di alunni. Per me possono fare quello che vogliono, basta che poi non si lamentino. Inutile cercare colpe, ognuno fa i suoi interessi. Perchè uno dovrebbe andare all'estero? Perchè le aziende non ti pagano, hai scritto. E chi obbliga le aziende a pagarti? Se in questo paese ci fosse un po' di buon senso e un po' di sano senso di responsabilità ed essere un po' più lungimiranti, forse e dico forse si andrebbe meglio. Poi nessuno ha la ricetta oppure tutti l'abbiamo per far funzionare il tuttoma anche no....
ci potrebbero essere quelli che NON vogliono lavorare e ci sono SEMPRE stati...
semplicemente vedendo i genitori che sono fuori h24 per lavoro non vogliono far la loro vita....per poi dall'oggi all'oggi essere messi da parte....magari con aziende che NON ti pagano.... o dall'oggi a oggi chiudono o delocalizzano.
e se ne vanno all'estero....chiamali scemi o scanfafatiche io no....
riprendendo il post iniziale e' preoccupante invece che parte dei numeri negativi del percorso scolastico siano dovuti ad abbandoni ..... economicamente insostenibili per il nostro paese.... un ragazzo/a non completamete formata senza un titolo di studio vuol dire perder diverse centinaia di migliaia di euro. la nuova soluzione dei 4+2 anni dovrebbe andare in questa direzione....resta da vedere come riusciranno a condensare i 5 anni in 4....e nei tecnici far fare le ore di lavoro "coatto" gratuito aka "stage".
boh, si vede che le donne non hanno più l'istinto di maternità, e gli uomini hanno perso quel poco che avevano, ne conosco anch'io che tra divertimenti, ferie e vari non hanno la minima intenzione, l'unica cosa che capisco è la precarietà del lavoro che non permette di dare al pargolo una vita dignitosa dandogli cose che solo 30 o 40 anni fa moltissimi si sognavano, anche se sono diventate ottime persone...Diciamoci anche una cosa. I giovani d'oggi preferiscono godersi la vita, non certo stare in casa con un pargolo che frigna. Basta andare in una grande città e vedere quanta persone di una certa età sono in giro fino a notte. Di giorno lavoro di sera mi diverto, non ho certo tempo per stare in casa con figli. E poi vuoi mettere le seccature dell'asilo e poi scuola e poi l'adolescenza e poi, e poi ....... Si pensa solo all'oggi e mai al domani quando non si avrà più l'età per uscire e si resterà a casa soli soletti a guardare la tv.
dipende.....Non tutti, hai ragione. Ma è anche vero che non tutti se ne vanno
Ma io so d'accordo con te. Solo che per fare un discorso più ampio si scadrebbe in politica, cosa vietata in questo forumdipende.....
rimangono...e parliamo di studio superiore universitario
un po' di bravi perche' il sistema ha bisogno di loro ma sottopagati ( o se pagati) e sanno che comunque ogni tot. anni devono cambiare impiego e/o ditta ( se non statali) per x motivi tra ci età e sovvenzioni statali sul lavoro dei giovani.
la massa dei tengono "famiglia" aka sei nato nella famiglia giusta , conoscenze , intrallazzi vari,
nei lavori "generici" oramai neanche i famosi "extracomunitari" restano, mediamente formati ( dalle nostre scuole - enti -) emigrano in altra nazione europea del nord o ritornano nel loro paese visto che ora sono formati.
il calo delle p.iva degli ultmi anni ci dice che comunque chi ha chiuso il suo percorso scolastico oramai e' capace di capire che aprire una attività in proprio ora non conviene....
e ritorno al post iniziale....e' un sistema sociale ed economico "tarato" per non fare figli....
Va detto secondo me che aspettarsi che i figli non vedano l'ora di dare dei nipoti ai propri genitori non è realistico nel nostro contesto sociale e economico.semplicemente vedendo i genitori che sono fuori h24 per lavoro non vogliono far la loro vita...
e' vero esistono chi si vuol divertire....boh, si vede che le donne non hanno più l'istinto di maternità, e gli uomini hanno perso quel poco che avevano, ne conosco anch'io che tra divertimenti, ferie e vari non hanno la minima intenzione, l'unica cosa che capisco è la precarietà del lavoro che non permette di dare al pargolo una vita dignitosa dandogli cose che solo 30 o 40 anni fa moltissimi si sognavano, anche se sono diventate ottime persone...
grazie , ti sono grato assolutamente restiamo in ambito "economico" e "sociale" , abbiamo gia' visto che certe leggi in campo automobilistico ad esemio complicano le cose e non le risolvonoMa io so d'accordo con te. Solo che per fare un discorso più ampio si scadrebbe in politica, cosa vietata in questo forum
Temo che qui le responsabilità siano di diversa natura.E ancora di piu' per i medici che gia' oggi tanto scarseggiano
tacciamoci.....sul personale sanitario....Temo che qui le responsabilità siano di diversa natura.
infatti ho scritto della precarietà del lavoro che scoraggia chi vorrebbe averne, ma conosco anche altri che non hanno problemi di soldi, ma preferisce spenderli in divertimenti e quanto già detto...non ho capito bene cosa vuoi dire nella parte finalerestare a casa per x motivi dal lavoro ...punto.
il che si deve mettere in conto che le entrate di botto diminuiscono del 50% almeno nell'immediato.
mentre le uscite con un pargolo aumentano...se nato sano percheì' se nato con problemi so' cavoli acidi.
poi certo esistono concetti sociali per cui il "maschio" delle famiglia ora non decide piu' sull'avere o no figli...
e comunque anche se entrambi nascesse possono abbandonare il "tetto" coniugale ( ma poi non sono di fatto sposati) quando vogliono....
È una questione molto complessa che interseca numerosi aspetti della nostro organizzazione sociale e l'evoluzione culturale.Diciamoci anche una cosa. I giovani d'oggi preferiscono godersi la vita, non certo stare in casa con un pargolo che frigna. Basta andare in una grande città e vedere quanta persone di una certa età sono in giro fino a notte. Di giorno lavoro di sera mi diverto, non ho certo tempo per stare in casa con figli. E poi vuoi mettere le seccature dell'asilo e poi scuola e poi l'adolescenza e poi, e poi ....... Si pensa solo all'oggi e mai al domani quando non si avrà più l'età per uscire e si resterà a casa soli soletti a guardare la tv.
Ti porto l'esempio di mia figlia. 6 anni fa è diventata mamma e intanto che era a casa è stata licenziata perchè, a detta della sua titolare, aveva chiuso l'attività. Salvo poi scoprire che era stata venduta, quindi non poteva essere licenziata. Ha dovuto aderire a vie legali per riavere il posto. E meno male che chi aveva acquisito l'asilo nido, perchè di queto si tratta, ne aveva altri. Oltretutto per il licenziamento non aveva ricevuto il TFR perchè la sua capa diceva che non aveva i soldi. Bhe alla fine ha avuto sia il TFR che il nuovo posto di lavoro. Dopo 4 anni ha avuto il secondo figlio e anche qui ha rischiato il posto. Per fortuna ha avuto meno problemi della prima volta. Ringraziamo il cielo che ne è venuta fuori in piedi, ma quante possono dire la stessa cosa? Io ricordo che all'inizio della mia vita lavorativa (11/72 ero in terza media) i problemi erano molto meno. Vero che ho dovuto fare qualche anno senza contributi, ma grazie a Dio dal 77 in avanti non ho avuto problemi. Non ho un titolo di studio, ma in fin dei conti mi accontento di quello che ho. Dal 9/19 sono in pensione e mia moglie dal 9/21, ora ci divertiamo a fare i nonni. Un po' stancante ma alla fine è anche gratificante quando vedi i nipoti che ti corrono incontro e ti dicono "Ti voglio bene nonno/a"e' vero esistono chi si vuol divertire....
pero' prego non nascondiamoci dietro un lenzuolo in tante attvità per una donna avere un figlio significa restare a casa per x motivi dal lavoro ...punto.
il che si deve mettere in conto che le entrate di botto diminuiscono del 50% almeno nell'immediato.
mentre le uscite con un pargolo aumentano...se nato sano percheì' se nato con problemi so' cavoli acidi.
poi certo esistono concetti sociali per cui il "maschio" delle famiglia ora non decide piu' sull'avere o no figli...
e comunque anche se entrambi nascesse possono abbandonare il "tetto" coniugale ( ma poi non sono di fatto sposati) quando vogliono....
vero, nellla parte finale , molto confusamente ho scritto lo stesso concetto di AKA_Zinzanbr , ci sono condizioni economiche ma nello stesso momento sociali e di scelta personale che prediligono NON avere figli, ricordiamo poi che a differenza del passato esistono modi sicuri per il controllo negativo delle nascite, per cui anche se per miracolo si sistemasse la parte economica quelle sociale e di scelta non e' detto che migliori, in pratica una donna che NON vuole avere figli non li avrà. d'altro canto le strade per l'uomo di NON riconoscimento di fatto del figlio sono innumerevoli.infatti ho scritto della precarietà del lavoro che scoraggia chi vorrebbe averne, ma conosco anche altri che non hanno problemi di soldi, ma preferisce spenderli in divertimenti e quanto già detto...non ho capito bene cosa vuoi dire nella parte finale![]()
AKA_Zinzanbr - 46 minuti fa
quicktake - 2 anni fa
Suby01 - 4 mesi fa