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Lancio di rifiuti dall'auto? Dal 9 agosto multa, anche a mezzo telecamera, fino a 18 mila euro

Ogni ospedale ha una zona franca, delimitata e dotata di posacenere. Anche il severissimo IEO, giustamente severissimo, ha una tettoia all'aperto. Non è possibile obbligare 8h o più (non sono rari i giirni da 12h) senza fumo per un tabagista. Ho assistito a riunioni negli studi dei direttori, in cui c'era fumo libero, anche pipa e sigaro, uno addirittura era un famoso luminare oncologo che fumava ottimi sigari. Altri, addirittura, fumavano in reparto operatorio, anzi, millennio scorso, pure in sala, primo operatore, sigaretta retta da infermiere... io ho sempre fumato dove era concesso e i mozziconi sempre buttati dove predisposto, oppure, spenti con acqua, e buttati nel cestino.
Non ci sono più i tabagisti compulsivi, generalmente, in media 3 al giorno. Pausa di metà mattina, dopo pranzo, pausa di metà pomeriggio. Anche meno da quel che vedo.

Anche sul sito dell'ospedale locale c'è scritto che solo per i dipendenti ci sono delle aree dedicate ma che andrebbero usate solo quelle e solo durante le pause che si devono fare per contratto.
La realtà però è molto diversa.
Non so se siano fumatori compulsivi ma comunque di personale sanitario che fuma durante i turni e in aree dove è vietatissimo ce ne sono eccome.
Imho questo fenomeno andrebbe contrastato e i primi a guadagnarci sarebbero proprio i fumatori.
 
A me sembra che soprattutto nel pubblico si chiuda troppo spesso un occhio sul tema del fumo.
È una dipendenza ma ce ne sono altre.
Se un dipendente bevesse alcolici durante il proprio orario lavorativo verrebbe sicuramente redarguito.
Se fuma invece è un peccato veniale.
Non lo capisco.
In generale un dipendente che fuma potrebbe anche avere un rendimento inferiore se ogni ora o comunque più spesso rispetto alle pause previste da contratto sente il bisogno di assentarsi per andare a fumare.
Se poi fuma di nascosto in aree in cui è vietato viola anche le norme sulla sicurezza.
Ci sono poi ambienti lavorativi in cui si è a contatto col pubblico e l'odore di fumo può anche infastidire i clienti.
Esistono tante regole che limitano la libertà personale sul luogo di lavoro,dal dress code in poi,quindi non ci vedo nulla di male nel fatto che la libertà di riempirsi i polmoni di fumo possa essere sacrificata.
Una volta finito il proprio turno ne puoi accendere anche due per volta ma sul lavoro no.
 
Ci sono tanti ambienti di lavoro dove è vietato fumare e non viene concessa la possibiltà di assentarsi per 5 minuti ogni ora.
Scenario immaginario e non rispondente alla realtà. La pausa ogni 2 o 3 ore non è solo concessa ma anche consigliata. Se in qualle pausa qualcuno decide di farsi un caffè e/o una ciospa (negli spazi consentiti da regolamento) e/o una telefonata, sudoku, etc sonofattacci suoi se non lede i diritti di altri. In una giornata di oltre 8h, fino ed oltre 12, una pausa a metà mattina, pranzo e metà pomeriggio è obbligatoria da contratto (viene decurtata anche se non goduta)
 
A me sembra che soprattutto nel pubblico si chiuda troppo spesso un occhio sul tema del fumo.
Il tema è sempre lo stesso: se il 70% (percentuale a caso) dei dipendenti pubblici di un determinato ufficio fuma nell'orario di lavoro, alla fine diventa una cosa normale: lo fanno tutti. Si giunge persino al paradosso di puntare il dito contro quel povero dipendente che invece non fuma o non tollera il fumo. È una norma del gruppo sociale, che si pone in contrasto con la norma giuridica vigente. Quando ciò accade, far rispettare la norma in questione diventa complicato perché la sua trasgressione non viene socialmente sanzionata
 
Secondo me chi fuma non si accontenta di fare una pausa ogni 3 ore ma ne fa molte di più.
E lede eccome i diritti degli altri,sia dei colleghi che dei clienti o pazienti perché ci sarà regolarmente una persona in meno.
Purtroppo alla mia famiglia è capitato di dover passare mesi negli ospedali e certi infermieri non li trovavi mai.
Altri erano instancabili e facevano anche il lavoro di quelli che si barricavano in bagno a fumare e in una mattinata mezzo pacchetto lo fumavano.
Fai 3 minuti a sigaretta è mezz'ora di assenza.
 
Eppure succede ogni giorno e si fa finta di niente.
La realtà è quella purtroppo.
Non da me o nei posti che ho frequentato, se così fosse, sarebbe da segnalare per sanzione al tribunale dei diritti del malato, o presso URP, se si vuole essere intransigenti si può sporgere denunzia alle FFdO. Tutto lecito, tranne fumare ove non consentito o, peggio, dannoso o pericoloso.
 
Il tema è sempre lo stesso: se il 70% (percentuale a caso) dei dipendenti pubblici di un determinato ufficio fuma nell'orario di lavoro, alla fine diventa una cosa normale: lo fanno tutti. Si giunge persino al paradosso di puntare il dito contro quel povero dipendente che invece non fuma o non tollera il fumo. È una norma del gruppo sociale, che si pone in contrasto con la norma giuridica vigente. Quando ciò accade, far rispettare la norma in questione diventa complicato perché la sua trasgressione non viene socialmente sanzionata

Purtroppo è esattamente così.
Essendo un'abitudine molto diffusa quella di assentarsi e violare i divieti viene considerata una prassi normale e difesa anche se indifendibile.
Secondo me succede più nel pubblico che nel privato perché nel privato almeno nelle piccole realtà non c'è abbastanza personale per fare in modo che sia sempre possibile sopperire alle assenze.
Nel pubblico o nelle grandi aziende private imboscarsi è più facile se a mancare è una persona su 30.
Anni fa assistevo un parente che aveva subito un intervento chirurgico.
Reparto ortopedia.
Il medico aveva lasciato istruzioni che i casi di dolore potevano somministrargli un antidolorifico ogni 4 ore.
Arrivati a mezzanotte ho dovuto suonare il campanello perché il mio parente piangeva da dolore.
Suono e non succede niente.
Risuono niente.
Alla fine dopo 10 minuti mi sono deciso ad andare a bussare alla porta della sala infermieri.
Quando mi hanno aperto c'era la nebbia di fumo nella stanza,ho fatto presente che avevamo suonato 3 volte e che le 4 ore erano passate allora malvolentieri un'infermiera è venuta a somministrare il farmaco.
Ho perfino sentito le lamentele al di là della porta tipo "l'avevo appena accesa" e probabilmente era la quinta sigaretta del turno.
In un Brico invece dovevo ritirare del materiale e in tutto il negozio tolti i cassieri non si vedeva un solo commesso.
Dopo un bel po' sono riuscito a trovarne uno che essendo il solo del negozio era assediato dai clienti.
Ho aspettato che si liberasse e gli ho chiesto quello che mi serviva.
Mi ha dato appuntamento sul retro del negozio dove c'è il magazzino e li c'erano 4 o 5 suoi colleghi che fumavano tranquillamente.
Possibile che li abbiano mandati in pausa tutti assieme?
Imho la pausa se l'erano presa da soli lasciando il negozio sguarnito.
Il loro collega infatti non era contento,ma proprio per niente.
Ma realisticamente cosa poteva fare?
Sarebbe stata la sua parola contro quella di 5 colleghi.
In altri ambienti credo che succeda di meno.
Il cassiere di un supermercato va in pausa quando il capo reparto lo manda,non chiude la cassa se ha voglia di fumare una sigaretta.
E tante persone e che conosco che lavorano in altri settori o in proprio magari in certe giornate non riescono nemmeno a prendersi 2 minuti per andare a fare la pipì.
Il fatto che per i fumatori invece si debba sempre trovare il tempo a me pare sbagliato.
 
Ma io non parlavo di assenteismo sul posto di lavoro, bensì di fumo in ambienti dove sarebbe vietato. Non vorrei passasse il messaggio che i fumatori siano assenteisti, personalmente non mi ritrovo in questa affermazione
 
Ma io non parlavo di assenteismo sul posto di lavoro, bensì di fumo in ambienti dove sarebbe vietato. Non vorrei passasse il messaggio che i fumatori siano assenteisti, personalmente non mi ritrovo in questa affermazione

Beh la sigaretta è solo una delle possibili scuse per assentarsi.
Senza quella chi ha l'abitudine di farlo lo farebbe comunque,invece di una pausa sigaretta sarebbe una pausa caffè o una pausa chiacchiera.
Di fatto chi lavora in un ambiente in cui è vietato fumare ha due scelte.
O resistere alla voglia di fumare finché non termina l'orario lavorativo o finché non ha diritto a una pausa prevista da contratto.
Oppure assentarsi dal lavoro di nascosto perché o ti chiudi in bagno o vai fuori per fumare.
 
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