<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> De Meo si dimette | Page 3 | Il Forum di Quattroruote

De Meo si dimette

Chiaro. Ma non capisco come influisca su gruppi che vendevano soprattutto in Europa..
Porsche vendeva in Cina, non vende piú in Cina..crisi, e lo capisco. Renault o PSA che Io sappia non hanno mai avuto dimensione internazionale. Ne ha piú Fiat per esempio. O con mercato Mondiale intendevi l'arrivo dei marchi Asiatici in Europa.


E' lo stesso discorso, paro paro, di VW, Audi....
Han perso....Si'....
E' vero....
Ma in Cina.

Taglieranno in Cina
 
Ultima modifica:
Le variabili che indichi sono 2, direttamente collegate, ma tali rimangono. Soprattutto nel contesto mondiale attuale.

Concordo, non avrà sposato l'auto, comunque dispiace.

Rimane il fatto che l'auto europea si trova in profonda crisi, ed un segnale in direzione Bruxelles lo ha lanciato.

Concordo. Non sono le dimissioni di un capitano che abbandona la nave mentre sta affondando. Tutt'altro. Il gruppo ha chiuso molto bene il 2024:

Riporto da ricerca web (fonte primaria, Il sole 24 ore):

Nel 2024, il gruppo Renault ha registrato un fatturato di 56,2 miliardi di euro, in crescita del 7,4% rispetto al 2023, con un margine operativo record del 7,6%. L'utile netto, tuttavia, è stato di 800 milioni di euro, in calo rispetto all'anno precedente, principalmente a causa di una svalutazione di 2 miliardi di euro legata alla partecipazione in Nissan.

Ecco un riepilogo dei numeri principali:

  • Fatturato: 56,2 miliardi di euro (+7,4% rispetto al 2023)
  • Margine operativo: 7,6% del fatturato, pari a 4,3 miliardi di euro
  • Utile netto: 800 milioni di euro (in calo)
  • Utile operativo netto: Salito da 2,48 a 2,57 miliardi, secondo Quattroruote

Il suo è l'addio a un settore ingessato, che non attira più un car guy come De Meo. Sicuramente lascia non senza rammarico, ma si vede in lui (da tempo) un certo disgusto, uno sconcerto recentemente condiviso e annunciato anche con John Elkann, tramite una "comunione di intenti", che aveva fatto pensare addirittura a una possibile fusione dei gruppi, poi recisamente smentita. E' un segnale, un messaggio come dice Quattroruote, un mal di pancia.

Allora meglio fare altro, avrà pensato...
 
ASSOLUTAMENTE NO

Renault sono 2 anni che cresce....
Del resto , nel 24, Stellantis con 8 marchi fa 5,6 mln
e Renault con 2....2,2....

Fara' il costruttore Europeo
 
Tutt'altro. Il gruppo ha chiuso molto bene il 2024:
La finanza è una cosa un'industria è un'altra. La Renault, senza una fusione (a cui la partner Nissan è contraria, almeno con Stellantis) ha il destino segnato come generalista, se aggiungiamo la vertiginosa ascesa di BYD... il gioco è fatto... non sono i bilanci di questi anni, ma la prospettiva industriale del futuro.
 
Concordo. Non sono le dimissioni di un capitano che abbandona la nave mentre sta affondando. Tutt'altro. Il gruppo ha chiuso molto bene il 2024:

Riporto da ricerca web (fonte primaria, Il sole 24 ore):

Nel 2024, il gruppo Renault ha registrato un fatturato di 56,2 miliardi di euro, in crescita del 7,4% rispetto al 2023, con un margine operativo record del 7,6%. L'utile netto, tuttavia, è stato di 800 milioni di euro, in calo rispetto all'anno precedente, principalmente a causa di una svalutazione di 2 miliardi di euro legata alla partecipazione in Nissan.

Ecco un riepilogo dei numeri principali:

  • Fatturato: 56,2 miliardi di euro (+7,4% rispetto al 2023)
  • Margine operativo: 7,6% del fatturato, pari a 4,3 miliardi di euro
  • Utile netto: 800 milioni di euro (in calo)
  • Utile operativo netto: Salito da 2,48 a 2,57 miliardi, secondo Quattroruote

Il suo è l'addio a un settore ingessato, che non attira più un car guy come De Meo. Sicuramente lascia non senza rammarico, ma si vede in lui (da tempo) un certo disgusto, uno sconcerto recentemente condiviso e annunciato anche con John Elkann, tramite una "comunione di intenti", che aveva fatto pensare addirittura a una possibile fusione dei gruppi, poi recisamente smentita. E' un segnale, un messaggio come dice Quattroruote, un mal di pancia.

Allora meglio fare altro, avrà pensato...
Pienamente d'accordo con la tua analisi.

Dispiace perdere un "Car Guy" come De Meo.
Immensa perdita per il settore, ma forse ha fatto del bene: Magari qualcuno nei pressi di Bruxelles si sveglierà?

Speriamo..
 
Scusa Max, ma l'incremento del 7% del fatturato, in un anno non certo splendido per l'automotive e con un'inflazione minima, non è finanza, è commercio. Poi se calibri bene i prezzi c'è anche un po' di finanza.
No, è solo un bilancio, vedi l'articolo di QR che ho linkato. I margini ci sono oggi, domani non si sa. Se perdi quote di mercato, ed è un generalista che vende meno dei premium MB e BMW, che hanno ben altri margini, è come minimo poco promettente, si salvano geazie ai numeri di Dacia, margini ridotti e di Nissan. Ma i fatturati dicono solo quanto entra, non quanto guadagni o perdi di quote di mercato. E nel segmento generalista contano solo i numeri, non è così nel premium o nel lusso, dove i margini vertiginosi subissano o numeri prodotti e venduti.
 
Scusa Max, ma l'incremento del 7% del fatturato, in un anno non certo splendido per l'automotive e con un'inflazione minima, non è finanza, è commercio. Poi se calibri bene i prezzi c'è anche un po' di finanza.
Pienamente d'accordo con la tua analisi.

Dispiace perdere un "Car Guy" come De Meo.
Immensa perdita per il settore, ma forse ha fatto del bene: Magari qualcuno nei pressi di Bruxelles si sveglierà?

Speriamo..


Non sono margini da rekord....
Ma c'e' di peggio


E d' altro canto, Renault non vedo con chi possa fondersi, in Europa....
Con Stellantis,
IMO.
farebbe solo ulteriori doppioni, triploni e tetraploni.
 
Ultima modifica:
Rimane il fatto che l'auto europea si trova in profonda crisi, ed un segnale in direzione Bruxelles lo ha lanciato.
Resta il fatto che le case europee ed anche le americane sini in crisi per le crescenti case asiatiche, nipponiche, coreane e cinesi, e la crisi è sui mercati globali. Bruxelles e l'europa c'entrano come i cavoli a merenda. Leggi le quote di mercato, parlano da sole. Al momento si salva solo il gruppo di Wolfsburg, ma fortemente dipendente dalla Cina e dai dazi eventuali.
 
permettetemi la battuta ....
sarà l'ennesimo manager che si rifà la vita in montagna con due capre ed una mucca ?
non ce lo vedo.....

quindi ci sono manager che vedono quello che sta per succedere, vedono quelllo che hanno in azienda, cominciano a non andare d'accordo con i vari consigli interni e "cambiano".....

meglio andare via da vincenti piuttosto che cominciare a perdere.

pero' come al solito sappiamo poco e quel poco e' volutamente confuso ...

noi italiani siamo un po' sfrastornati perche' di fatto le aziende italiane sono "famigliari" e non e' raro che il "capo" debba morire in azienda a 80 90 anni.....

poi mi suona "strano" questo dire case automobilistiche e politica sono ai ferri corti...le case automobilistiche hanno fatto in modo da decenni con le loro scelte di portare le scelte "politiche" dalla loro.....

che poi pochi produttori riescano a fare dei modelli di "elettriche" che la clientela media riesca a comprare questo e' un altro discorso....
 
Decisione apparentemente sorprendente, anche perchè era considerato un vero "car guy", ma a ben vedere, in un settore che sembra andare verso un futuro quanto mai nebuloso, incerto, dettato da decisioni verticistiche a livello politico prettamente ideologiche e incontrovertibili, che sono sorde ad ogni istanza presentata dai grandi gruppi dell'automotive e dalle associazioni di categoria, e vanno quindi sostanzialmente contro gli interessi e le indicazioni strategiche dei gruppi costruttori, in fondo non mi meraviglia più di tanto se abbia deciso di gettare la spugna e affrontare una nuova sfida manageriale.

Forse, pur con tutto il bene che voglio all'automobile e tutta la passione che ho, lo avrei fatto anch'io a questo punto.
Proprio ieri a tigiduemotori l'intervista e ....poi sta notizia qua...per me fusione a sto punto....
 
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