<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> La "Transizione": vantaggi, svantaggi, perplessità, criticità | Page 1632 | Il Forum di Quattroruote

La "Transizione": vantaggi, svantaggi, perplessità, criticità

verranno installati nuovi motori termici su auto che oggi offrono poca scelta?

  • si

    Votes: 8 28,6%
  • si torneranno le sportive o comunque quelle più pepate

    Votes: 3 10,7%
  • no dipende dalle case

    Votes: 4 14,3%
  • no il futuro è elettrico

    Votes: 13 46,4%
  • no i motori costano troppo e saranno sempre gli stessi

    Votes: 8 28,6%

  • Total voters
    28
Stato
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Fammi capire, se sono tollerati dei post politici come potrei rispondere senza entrarvi. O si entra tutti o nessuno.
Provo a risponderti io. Se dico che la scadenza al 2035 non è una scelta ottimale, motivando in modo pacato ed entrando nel merito sul piano tecnico (che so: sarebbe stato meglio prevedere il 2040 per consentire l'adeguamento industriale e infrastrutturale), non sto parlando di politica. Quello che non possiamo fare è esprimere un giudizio di merito sulla linea politica seguita dalla commissione, o peggio ancora apostrofare i commissari in modo molto polemico. Ma l'esempio si potrebbe estendere alla realtà nazionale o locale, posso dire che nel mio comune i sensi unici generano traffico anziché ridurlo, ben diverso sarebbe dire che l'attuale giunta è inadeguata e che alle prossime elezioni bisogna votare per l'opposizione
 
Se dico che la scadenza al 2035 non è una scelta ottimale
OK, restando nel tecnico, l'agenda politica, che non discuto, ha preso i dati da una più stringente dead line di una commissione tecnico-scientifica. Comprendo le riserve sul fatto che virare sulle bev nella sola UE e sul nuovo, non sia risolutivo. E qui mi fermo.
 
Imho, è esattamente l'opposto!
Se sapesse che dal 2035 rimane l'obbligo, probabilmente farebbe l'acquisto.
Invece gli dicono che forse lo spostano, forse proibiscono le elettriche e incentivano le ibride, forse si venderanno solo auto a gasolio perchè adesso producono carburanti ecologici aspirando l'aria (sì, è stato scritto anche questo).
Il problema è l'incertezza.
Altrove, proseguono imperterriti e vinceranno la sfida.
Noi chiederemo altri aiuti di stato.
Se non rendi conto di cosa significhi l'impatto di certe direttive e quindi la difficile/impossibile applicazione non ci si può fare niente. Volendo si poteva anche dire che da domani si andava a idrogeno. Sarebbe possibile? No. A meno che l'obiettivo non sia avere 3 macchine e 2 bus sulle strade di tutta Europa. In misura diversa è lo stesso per l'auto elettrica. Avrebbero fatto prima a dire che volevano la riduzione al 30% del parco circolante entro 10 anni. Dopo di che ci può fa è ci non può non fa. Semplice, diretto, lineare e duro ma onesto. Invece fanno melina con il cetriolo.
 
Continuano ad investire, con aiuti dello stato, solo per "dominare" il mercato, per far funzionare le loro fabbriche costruiscono centrali a carbone, per non parlare di tutte le forme di inquinamento sul loro territorio.
Esatto.
E noi invece, rimandando gli investimenti sull'elettrico, li aiutiamo a dominare, fino a quando ci renderemo conto che è troppo tardi per porvi rimedio.
 
Vedi chi vive in città ha possibilità di organizzare bene e capillarmente il sistema di trasporto.
Fuori da quel contesto non è possibile e quindi occorre arrangiarsi.
Tu con il tuo abbonamento annuale potresti soddisfare quasi per l'intero i tuoi bisogni di mobilità giorno e notte. Chi invece vive al di fuori da quel contesto deve pelare nelle sue tasche per ogni volta che gira la chiave e deve fare gli spostamenti necessari. Non è la stessa roba e far finta che non sia così significa che le zone rurali le si frequentano solo da turisti.
Chi vive in città non deve avere l'auto?
Tanto in ogni città italiana ci si muova agevolmente con i mezzi, puntualmente, con costi irrisori.
E per uscire dalle città, si prende un'auto ricevuta in dono da chi abita nelle campagne, senza pagarne le spese di mantenimento, che oltretutto graverebbero ancora maggiormente a livello di costi fissi, senza fare carburante.
E naturalmente, gli affitti o l'acquisto di un'abitazione in città sono a portata di tutti.
Perchè non ci vai ad abitare?
P.S.: non vivo in città!
 
Se non rendi conto di cosa significhi l'impatto di certe direttive e quindi la difficile/impossibile applicazione non ci si può fare niente. Volendo si poteva anche dire che da domani si andava a idrogeno. Sarebbe possibile? No. A meno che l'obiettivo non sia avere 3 macchine e 2 bus sulle strade di tutta Europa. In misura diversa è lo stesso per l'auto elettrica. Avrebbero fatto prima a dire che volevano la riduzione al 30% del parco circolante entro 10 anni. Dopo di che ci può fa è ci non può non fa. Semplice, diretto, lineare e duro ma onesto. Invece fanno melina con il cetriolo.
Punto primo, l'idrogeno è come se non esistesse, l'elettrico è il presente e sarà il futuro.
Punto secondo, non puoi impedirmi di combattere fino allo stremo per impedire a chi mi è caro di essere costretto a respirare gas di scarico quando potrebbe farne a meno.
E pazienza se dovrete mettere mano al portafogli.
 
Esatto.
E noi invece, rimandando gli investimenti sull'elettrico, li aiutiamo a dominare, fino a quando ci renderemo conto che è troppo tardi per porvi rimedio.

Ma non pensi che spingere a tutto gas sulla mobilità elettrica sarebbe un aiuto un più al dominio cinese?
Anche se i marchi cinesi non prendessero piede per ora le terre rare per le batterie arrivano da lì.
Invece di affrancarci da loro facciamo il loro gioco.
Se fossimo in grado di produrre auto elettriche convincenti in totale autonomia senza doverci affidare alla Cina per la tecnologia o per le materie prime avrebbe senso.
 
E noi invece, rimandando gli investimenti sull'elettrico
Il mood è fare profitti di tipo finanziario. Guadagni immediati e zero investimenti a rischio, un atteggiamento da nobili (decaduti) non da imprenditori. Finchè regge, in UK hanno già chiuso, in UE ci stiamo avviando, il limite dei paesi sviluppati, non solo la vecchia Europa, ma anche USA, è cercare di riprendere il vigore del dominio del passato, senza provare ad interpretare la nuova modalità, estremanente dinamica, che mette risalto nuovi player. 5 anni fa, Tesla era un oggetto semisconosciuto e una scommessa che pareva persa, BYD praticamente sconosciuto, stanno apprestandosi a fare da leader del mercato futuro, e noi ci lamentiamo che in 15 anni non abbiamo abbastanza tempo... boh...
 
Tempo fa avevo ipotizzato che si sarebbero potuti creare potenziali incidenti legati ai cavi di ricarica nel caso in cui qualcuno avesse cercato di ricaricare tirando il cavo verso gli stalli che si trovano nelle vicinanze di una colonnina.
E vi era sembrata un'eventualità molto remota.
Oggi l'ho vista dal vivo.
Colonnina con 2 stalli e un bel cavo giallo srotolato che dalla colonnina arrivava 2 stalli più in là ed era attaccato a un'Audi.
Presumo che quando il guidatore dell'Audi è arrivato gli stalli in corrispondenza della colonnina fossero occupati abusivamente e pur di ricaricare ha tirato il cavo parcheggiando non affianco ma addirittura più in là.
Se non ha parcheggiato nel primo stallo adiacente a quelli riservati alla ricarica vuol dire che anche quello era occupato,non abusivamente però.
L'auto che era parcheggiata lì poteva portarsi via il cavo uscendo o un'altra auto che avesse voluto occupare quello stallo avrebbe potuto spingere il cavo strappandolo dalla colonnina.
Imho bisognerà fare in modo che gli stalli riservati alla ricarica non possano essere occupati da chi non sta ricaricando in modo da prevenire allacciamenti un po' fantasiosi con cavi che penzolano.
 
Il mood è fare profitti di tipo finanziario. Guadagni immediati e zero investimenti a rischio, un atteggiamento da nobili (decaduti) non da imprenditori. Finchè regge, in UK hanno già chiuso, in UE ci stiamo avviando, il limite dei paesi sviluppati, non solo la vecchia Europa, ma anche USA, è cercare di riprendere il vigore del dominio del passato, senza provare ad interpretare la nuova modalità, estremanente dinamica, che mette risalto nuovi player. 5 anni fa, Tesla era un oggetto semisconosciuto e una scommessa che pareva persa, BYD praticamente sconosciuto, stanno apprestandosi a fare da leader del mercato futuro, e noi ci lamentiamo che in 15 anni non abbiamo abbastanza tempo... boh...

Veramente le prime tesla sono arrivate sul mercato quando io ho preso il diploma un po' più di 5 anni fa...
 
Ma non pensi che spingere a tutto gas sulla mobilità elettrica sarebbe un aiuto un più al dominio cinese?
Anche se i marchi cinesi non prendessero piede per ora le terre rare per le batterie arrivano da lì.
Invece di affrancarci da loro facciamo il loro gioco.
Se fossimo in grado di produrre auto elettriche convincenti in totale autonomia senza doverci affidare alla Cina per la tecnologia o per le materie prime avrebbe senso.
Io penso di no.
E ho cercato di spiegarlo più volte.
I carburanti fossili hanno fatto il loro tempo.
In qualche modo dobbiamo smarcarci da essi, e le alternative all'elettrico non sono attuabili al momento, e forse non lo saranno mai.
Perciò se vogliamo rimanere sul mercato, dobbiamo tiraci su le maniche e combattere.
Non con rinvii e piagnistei, investendo sul futuro, accordandoci con quei paesi che le terre rare le hanno, e che tra l'altro stanno per essere sostituite da altre materie prime, più economiche da estrarre.
Se non accettiamo questa sfida, perdiamo anche quella sulle termiche, che al momento non sono ancora fuori gioco.
 
Sul fatto che tesla sia nata dal nulla e sia riuscita a imporsi sicuramente va riconosciuto che è stato qualcosa di eccezionale su cui pochi avrebbero scommesso.
Però se dietro a un marchio c'è l'uomo più ricco del mondo e se questo marchio in 17 anni di attività ha realizzato "solo" 6 modelli
(Roadster,model s,model 3,model x,model y e se vogliamo contare anche il cyber truck) senza riuscire a sfornare la tanto agognata elettrica per tutti imho forse,e dico forse,vuol dire che non è così facile quello che state ipotizzando.
 
Io penso di no.
E ho cercato di spiegarlo più volte.
I carburanti fossili hanno fatto il loro tempo.
In qualche modo dobbiamo smarcarci da essi, e le alternative all'elettrico non sono attuabili al momento, e forse non lo saranno mai.
Perciò se vogliamo rimanere sul mercato, dobbiamo tiraci su le maniche e combattere.
Non con rinvii e piagnistei, investendo sul futuro, accordandoci con quei paesi che le terre rare le hanno, e che tra l'altro stanno per essere sostituite da altre materie prime, più economiche da estrarre.
Se non accettiamo questa sfida, perdiamo anche quella sulle termiche, che al momento non sono ancora fuori gioco.

La tua posizione è chiara ma mi sembra più ideologica che pratica.
Che le auto elettriche siano il futuro magari è vero lo saranno,che siano il presente scusa ma è una sciocchezza.
Anche nel mercato più florido sono il presente solo per una parte della popolazione che tra l'altro non ha scelta.
Negli altri mercati del mondo sono una minoranza molto piccola.
Aumenteranno sicuramente ma da qui a poter essere definite il presente della mobilità imho ci vorranno molto più di 10 anni.
Sul fatto che certi obiettivi debbano essere perseguiti senza tenere minimamente in considerazione le conseguenze economiche e sociali per gli altri...beh si potrebbero dire tante cose.
Ma forse è meglio mordersi la lingua.
 
Punto primo, l'idrogeno è come se non esistesse, l'elettrico è il presente e sarà il futuro.
Punto secondo, non puoi impedirmi di combattere fino allo stremo per impedire a chi mi è caro di essere costretto a respirare gas di scarico quando potrebbe farne a meno.
E pazienza se dovrete mettere mano al portafogli.

E non si può impedire, a chi vive in zone isolate di combattere fino allo stremo per il diritto di avere un mezzo di trasporto "utilizzabile" in caso di necessità (tipo un emergenza medica) per spostare chi gli è caro

Il pensiero "assoluto" non porta mai da nessuna parte.

Non sempre di può avere un mondo perfetto, ma ci si può impegnare per poter trovare i giusti compromesdi per avere il mondo più giusto per tutti
 
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