<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> La "Transizione": vantaggi, svantaggi, perplessità, criticità | Page 1629 | Il Forum di Quattroruote

La "Transizione": vantaggi, svantaggi, perplessità, criticità

verranno installati nuovi motori termici su auto che oggi offrono poca scelta?

  • si

    Votes: 8 28,6%
  • si torneranno le sportive o comunque quelle più pepate

    Votes: 3 10,7%
  • no dipende dalle case

    Votes: 4 14,3%
  • no il futuro è elettrico

    Votes: 13 46,4%
  • no i motori costano troppo e saranno sempre gli stessi

    Votes: 8 28,6%

  • Total voters
    28
Stato
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E' sintomatico vedere che, coloro i quali sono contrari al sacrificio europeo, dato che l'aria gira e cinesi, americani e compagnia continuano ad inquinare, ritengano però che a pagare dazio debbano essere quelli che vivono in città, dato che i problemi di smog si trovano in quel contesto.
Citando Agricolo, non ho altro da aggiungere vostro onore!
 
Non è che sono i 10 comandamenti scritti sulla pietra, oltretutto un iter così lungo e complesso credo che fin dal inizio prevedeva tappe di analisi e correzione anche perché possono intervenire fattori esterni, come avvenuto, che richiedono una necessaria rivalutazione delle scelte fatte .
 
Imho nessuno ha scritto che solo chi vive in città debba pagare il dazio ma che il modello di transizione è stato progettato più sulle città che sul resto del territorio senza tenere conto di questa differenza.
Non è stato stabilito che dal 2035 non si potranno più vendere auto termiche nelle città dove l'inquinamento produce gli effetti più evidenti ma dappertutto,anche nel paesino di montagna in cui ci sono 10 anime.
E tirare avanti con le auto vecchie non è una soluzione particolarmente eco friendly.

Secondo me certe decisioni sono state troppo nette e brusche,infatti si stanno aprendo degli spiragli per rivederle.
Però imho bisognerà usare maggiore ragionevolezza,finchè si fa il ragionamento o tutto o niente imho non si va da nessuna parte.
 
Secondo me un modello equo è funzionale doveva prevedere soluzioni differenziate a seconda di dove veniva applicato, ma allo stesso prevedere comunque una consapevolezza totale in cui ognuno partecipava per quello che serviva.
 
Probabilmente ci sarebbero state resistenze e lamentele,perchè a loro è ancora permesso usare vetture termiche e a noi no? E così via...
Però bisogna almeno provarci altrimenti va a finire come a scuola,qualcuno fa casino e per tagliare la testa al toro finiscono tutti in castigo,anche quelli che tutto sommato si stavano comportando già bene.
Anche lasciare troppa libertà probabilmente non avrebbe funzionato.
Se avessero stabilito che ogni paese o ogni area geografica doveva tagliare le proprie emissioni lasciando libera scelta su come farlo le aree più ricche avrebbero potuto puntare su infrastrutture e tecnologie costose che per altri sono purtroppo fuori portata.
 
ora di pensare a una bella flotta di Lince, Eurofighter e magari al ripristino della leva obbligatoria
Sorvolo dulle scelte strategiche, di pertinenza strategico-politica, ma da ex professionista in mimetica, credo sia improponibile la leva popolare, un esercito moderno richiede professionalità. Lo scrive uno che rimetterebbe gli anfibi oggi stesso.
 
Secondo me un modello equo è funzionale doveva prevedere soluzioni differenziate a seconda di dove veniva applicato, ma allo stesso prevedere comunque una consapevolezza totale in cui ognuno partecipava per quello che serviva.
Sono assolutamente d'accordo con te sul ragionamento, senza riserve.

Aggiungo solamente che le grandi città hanno già ulteriori addendum a livello di normative e limitazioni che "cercano" di contenere le problematiche di inquinamento e emissioni (che in ogni caso rimangono elevate per la gran quantità di veicoli che si spostano).

Già da anni abbiamo divieti di circolazione per auto pre-euroX che, man mano, vengono ritoccate.

Cosa che fuori dai grossi centri urbani non esiste permettendo la circolazione anche con mezzi più vetusti.
 
Attenzione, non è questione di inquinanti, in cui il modello da applicare è locale o locoregionale. Ma per i climalteranti o è globale o non è.
 
Inoltre non credo che la decisione "2035" sia troppo brusca, è perentoria, ma preannunciata con 3 lustri di tempo... uomo avvisato...
 
Attenzione, non è questione di inquinanti, in cui il modello da applicare è locale o locoregionale. Ma per i climalteranti o è globale o non è.
Certamente, limitare i climalteranti (CO2) però dovrebbe evitare di obbligare a costruire e vendere solo auto elettriche che, in base al mix energetico con cui sono caricate, pareggiano una termica sovrapponibile solo dopo 70/80.000 km o più (così si legge).

Le emissioni di inquinanti E climalteranti sono, a livello locale, maggiori per una termica rispetto a una elettrica.

L'elettrica consente di "delocalizzare" l'emissione di climalteranti spostandola laddove viene prodotta (soprattutto la batteria).

Io da sempre sollevo dubbi su questa transizione, mentre sono favorevole e interessato (molto) all'auto elettrica, ma non come unica soluzione per gli anni a venire.
 
Stato
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