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La "Transizione": vantaggi, svantaggi, perplessità, criticità

verranno installati nuovi motori termici su auto che oggi offrono poca scelta?

  • si

    Votes: 8 28,6%
  • si torneranno le sportive o comunque quelle più pepate

    Votes: 3 10,7%
  • no dipende dalle case

    Votes: 4 14,3%
  • no il futuro è elettrico

    Votes: 13 46,4%
  • no i motori costano troppo e saranno sempre gli stessi

    Votes: 8 28,6%

  • Total voters
    28
Stato
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Quindi loro sono tanti e sono giustificati a investire anche sul carbone.
Noi siamo pochi e pur avendo da tempo privilegiato fonti energetiche più pulite,o meno sporche,del carbone non siamo giustificati se per la mobilità decidessimo di continuare a puntare su alimentazioni diverse?
Dobbiamo per forza scommettere tutto sull'elettrico?
Ovviamente nessuno sta dicendo di tornare indietro,le auto termiche diventano man mano più pulite.
Puntare solo sull'elettrico è a tutti gli effetti un azzardo specie se si considera che ad oggi non siamo i migliori in questo campo.
Capisco il fatto che in altre parti del mondo vogliano il progresso a qualsiasi costo e non gliene faccio una colpa.
Ma non credo alla storia che tocca a noi dare l'esempio perché se distruggiamo la nostra economia per rincorrere a qualsiasi costo un modello di mobilità utopistico facendo i martiri dubito che il resto del mondo ci seguirà.
 
Qui una ditta che si occupa di pannelli fotovoltaici grazie al 110 ha fatto i soldi.
A occhio lavorano molto meno si prima ma stanno decisamente meglio.
Sul fatto che non sia in pericolo la nostra economia basta chiedersi quante persone oggi in Europa lavorano nel settore automotive.
E quanto successo stanno avendo le auto elettriche dei gruppi europei.
Se davvero i marchi cinesi,salvo dazi,prendessero il sopravvento quanta gente perderebbe il lavoro?
In questo stesso topic è stato scritto più volte che i marchi europei hanno commesso errori e sono rimasti indietro.
Farli andare a ramengo vuol dire mettere in crisi la nostra economia.
Oppure di penseranno i dazi a tenere alla larga i cinesi ma non credo che le case europee se la passeranno tanto bene lo stesso,il mercato continua a contrarsi e sicuramente la crisi ha radici lontane non dipende solo dalla transizione.
Ma ripeto puntare tutto su una tecnologia che non è il nostro forte non si può definire una strategia vincente.
Farlo a colpi di obblighi e multe ancora meno.
Bisogna essere realisti e mettere in atto la transizione che ci possiamo permettere cercando di salvare capra e cavoli,o in questo caso economia occupazione e anche l'ambiente.
 
Prendo spunto da un articolo sulla home di 4R per fare una riflessione, ma prima una breve premessa.
La odierna amministrazione Trump è noto che molto prima della sua elezione aveva pianificato molto minuziosamente le strategie e perfezionato gli strumenti per attuare la "rinasciata" economica del paese di cui tutto quello che ruota sulle auto elettriche hanno una parte sostanziosa di cambiamenti. Infatti in meno di un mese ha già dato mandato di eliminare/o modificare parecchie decisioni adottate dalle amministrazioni precedenti soprattutto sulla transizione.
E qui mi allaccio alla notizia. Una certa Deb Fischer, senatrice, e Sean Duffy, segretario dei trasporti, vorrebbero prima introdurre hai proprietari di elettriche una tassa di 1000 dollari una tantum da mettere in un fondo per la manutenzione stradale e inporre una traiffa per l'uso delle strade.
I 1000 dollari, sostengono, è quello che un guidatore di un'auto termica paga in tasse nella benzina nell'arco di 10 anni per finanziare la riparazione delle strade, mentre la seconda tariffa essendo le elettriche più pesanti usurerebbero di più strade e ponti. E si sa che Trump e da tempo che cova una ripercussione contro le elettriche e tutto ciò che gli ruota intorno.
Ed ecco la riflessione partendo dalla premessa e da questi fatti, se l'amministrrazione Trump per tassare le elettriche è costretta ad imporre una tassa con un empirico metodo, una tantum, e non in modo temporalmente sistematico, equo e certo, mette in luce che poi non è che sia così facile come si pensi, nonostante la tecnologia, trovare uno strumento che faccia tutto ciò.
E' un po come alcuni elettronauti che spacciano che l'elettricità è ovunque... si, può essere ovunque ma la realtà dimostra che poi prelevarla non è poi così facile e pratico.
E' vero che oggi con le tecnologie attuali possono sapere anche quante volte andate in bagno se per farlo dovete strisciare una carta, ma i circuiti bancari esistono già e sono stati sviluppati con il tempo non sono nati in un paio d'anni, inoltre hanno uno standard per le transazioni.
Quindi le auto saranno pure connesse, avranno pure i chip per le rilevazioni ma dovrebbero girare tutti su una stessa piattaforma, tutta da creare, quindi tutti i costruttori dovrebbero avere uno standard comune, e non ce l'hanno, quindi bisognerebbe creare pure quello.
E poi il software, che dovrebbe tenere conto dei kwh che prelevi da casa da quelli che prelevi fuori casa che si suppone siano già tassati, e se non lo saranno ? Bene allora si dovrebbe portare l'elettricità di trazione tutta allo stesso costo e tassarla tutta indistintamenete, casa e fuori casa. E se ricarico da un amico o in un albergo ? Casa succede ? Mi tassano per una energia che non è mia ? E se ricarico all'estero ? A me non risulta che se fate rifornimento all'estero le accise di quella benzina poi vanno allo stato dove risiedete, quindi il sistema deve prevedere anche la geo localizzazzione.
Il tutto poi deve essere crittografato e a prova di hackeraggio, se inibisco la trasmissione dei dati risulta che l'auto formalmente è ferma quando invece non lo è, o hackero il geo localizzatore facendo risultare che l'auto è all'estero quindi non può essere tassata ma che invece si trova nel vostro cortile attaccata alla presa. Basta disabilitare pure in WiFi della Wallbox e non sparanno a che cosa servono i kwh prelevati dalla vostra rete. E poi se filasse tutto liscio come le paghi ? Con i rid ? i bollettini ? Nella bolletta elettrica ? Anche li tutta una struttura da creare. E il costo di tutto ciò ? Da che percentuale certa di auto elettriche circolanti ne vale la pena creare tutto ciò per il prelievo senza rimetterci ? E soprattutto i tempi di attuazzione ?
In conclusione è facile, i teoria, tassare i kwh utilizzati da un'auto elettrica ma poi ci si deve confrontare con le difficoltà pratiche ed organizzative che a ben vedere sono enormi al cospetto di un mero conto di kwh.
E l'amministrazione Trump a ben vedere ci si è scontrata risolvendo il tutto in una iniqua tassa una tantum.
Dato che poi un utente può anche vendere o rottamare l'auto magari per un incidente dopo solo 3 anni ? Alla fine risulta che ha pagato il 70% in più di un automobilista "termico" che ha avuto lo stesso percorso perchè quest'ultimo invece le tasse le paga man mano con galloni consumati. E chi di miglia ne fa solo 4-5 mila all'anno ? Rispetto a chi ne fa 30 mila ?
Queste sono sempre le solite raffazzonate.
 
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La fine dei motori termici può attendere...



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...E la nuova Renault Clio sarà solo ibrida, niente versione elettrica. Così si legge su alcuni siti del settore. Staremo a vedere.
 
...E la nuova Renault Clio sarà solo ibrida, niente versione elettrica. Così si legge su alcuni siti del settore. Staremo a vedere.
Infatti non avrebbe senso farla e spenderci dietro un sacco di soldi per renderla elettrica dato che c’è la nuova R5 a sostituirla ed è pure più bella. Contando poi che tra poco uscirà pure la R4.
Ci sarebbe una sovrapposizione inutile e pure costosa.
 
Non so dalle vostre parti, qua al momento va a gonfie vele chi si occupa di rinnovabili e di efficienza energetica.

Qui da me, ma anche in altre parti d'italiano, sono osteggiate da frange deviate di "pseudoambientalisti" (non saprei come definirli), che osteggiano tutto; fotovoltaico, eolico, idroelettrico, biomassa, ... non gli va bene nulla ...
 
Scusa ma sono valutazioni un tanto al chilo, in assenza di una valutazione puntuale caso per caso.
Inoltre a volte occorre andare oltre il mero aspetto economico, altrimenti si parte da una posizione un tantino egoistica.

Spesso, purtroppo, si sceglie la strada più comoda, anche se ciò può provocare disastri.
Divagando si è scelto per convenienza di costruire negli alvei dei fiumi, i quali poi hanno preteso di tornarne in possesso.
Ma era comodo farlo.
È la differenza che passa tra teoria e pratica.
In teoria hai ragione, in pratica "nessuno" lo fa.
O ci mettono fondi pubblici significativi o non di muove pallino.
O i decisori ti obbligano (con risultati incerti) oppure attendi lo sviluppo tecnologico che convinca tutti a fare il passo.
 
Ho visto la pubblicità della R4 forse forse anche più riuscita della R5 di cui ogni tanto qualcuna ne vedo anche qui, un verde che non passa inosservato....
 
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