Per le elettriche esiste qualcosa di simile?
Ne ho parlato a pagina 11 comunque ti riporto l'argomento :
Cura della batteria.
Come primo argomento della sezione Gestione vorrei partire dalla cura che si dovrebbe avere nei confronti della batteria.
Si, avete letto bene cura della batteria, come nei confronti del termico si adottano strategie/abitudini per far durare più a lungo e in salute il vostro motore a combustione esistono regole anche per la batteria. Ignorate chi vi racconta che con l’auto elettrica non scalderete più il motore alla mattina, non devrete percorrere i primi chilometri da nonno, e che se schiaccerete quanto volete questa va sempre forte e comunque. Scusatemi la parola ma… “col cavolo”…”di Fra Giulio”…
Esistono come per il termico degli accorgimenti e delle regole non scritte, quindi si può anche ignorale, ma che permettono di preservare la batteria nel tempo limitando la perdita di carica nominale e di evitare o quantomeno non incontrare i comuni problemi tecnici/strutturali legati agli accumulatori che detto tra noi sono il cuore, soprattutto economico, dell’intero mezzo. E secondo me determineranno il valore del vostro usato al momento di venderla. Più la carica sarà vicina a quella nominale e più sarà alta la sua valutazione perchè sarà la prova non scritta ma evidente che avrete tenuto bene l'auto.
E’ bene ricordare che le batterie hanno dei sistemi di condizionamento automatico a liquido o ad aria che mantengono una temperatura stabile durante il funzionamento per far si che non vi siano concentrazioni in determinate celle di correnti o calore che potrebbe comprometterne l’integrità strutturale.
Ecco il primo particolare da tenere presente che ho scritto : “durante il funzionamento”, ciò vuol dire che se l’auto è spenta non esiste nessun tipo di sistema automatico che valuti le condizioni ambientali e prenda le dovute contromisure. Possiamo anche fissare un range di temperature dove questi accorgimenti sarebbero necessari, ovvero sotto i 5° gradi e sopra i 30°.
In inverno sotto una certa temperatura l’elettrolita che ricordiamo essere liquido tende a diventare più denso man mano che la temperatura scende. Ma se l’elettrolita è denso meno gli elettroni potranno circolare liberamente, ecco spiegato perchè a temperature prossime alla zero ad una certa percentuale di stato di carica vi ritroverete circa il 20% meno di autonomia rispetto alla stessa percentuale ma con temperature ambientali da 15-30 gradi.
Se noi prendiamo l’auto in queste condizioni e spariamo subito alla garibaldina le celle sarebbero attraversate da forti corrente che essendo l’elettrolita molto più denso del solito incontrerebbero resistenza provocando calore e concentrazioni di correnti non volute. E’ vero che la batteria è costantemente “amministrata” del BMS, un software messo li apposta per evitare questo ma in determinate condizioni non può arrivare da tutte le parti. Con queste abitudini dai oggi dai domani e l’usura delle celle potrebbe farsi sentire abbassando la loro capacità di carica.
Ed ecco l’accorgimento, anzi 2. O fate come i Diesel che avanzate per qualche km senza strappi finche non arriva in temperatura, o pre riscaldate la batteria ancor prima di andare a prendere l’auto accendendo il clima da remoto con la App.
Attenzione però, lo potete fare solo se avete installato la pompa di calore. Quindi se non è di serie io spenderei anche il migliaio di euro che vi chiedono in più perchè è fondamentale.
E’ fondamentale perchè riscaldare l’abitacolo durante la guida consumate decisamente meno che senza, è fondamentale perchè la pompa di calore comandata da remoto pre riscalda anche le batterie, così otterrete 2 cose : uno entrate in un abitacolo già caldo, due riscaldando le batterie renderete l’elettrolita meno denso quindi più fluido e dinamico eviterà le concentrazioni di corrente avendo meno resistenza e rispetto allo stesso identico tragitto ma fatto senza pre riscaldamento vedrete che consumerete decisamente di meno,
Domanda lecita : ma pre riscaldando le batterie si consuma energia e anche se poi nel tragitto consumerò di meno alla fine cosa risparmio ?
Uno le batterie saranno più tutelate, due per 10 minuti di pre riscaldamento vi mangerete 0,15 kw più o meno l’energia che spendete per fare un km. Tre alla fine del tragitto aver consumato dal 15 al 20% meno.
Un altro “trucco” è quello di pre riscaldare le batterie non usando la loro energia, ma quella della Wallbox. Ovvero se ricaricate l’auto di notte ad una certo punto arrivata alla soglia impostata, esempio 80%, interrompe la ricarica mettendo la Wallbox in “pausa”. Se lasciate la spina inserita nell’auto poi voi quando farete partire il clima da remoto pre riscaldando l’auto le batterie preleveranno l’energia direttamente dalla rete lasciando integra la vostra % di batteria.
Un altro accorgimento è che si consiglia nei mesi invernali, nel quotidiano, di sfruttare la batteria con un range che va dal 35-40% all’80%
-In Estate con alte temperature capita esattamente l’opposto, l’elettrolita essendo molto fluido si scalda facilmente se vi mettete a fare Hamilton e Verstappen prima che il circuito di raffreddamento abbia portato le celle alla temperatura ottimale, la concentrazione delle alte correnti con in più l’alta temperatura potrebbe mettere in crisi termica le celle. Quindi a temperature elevate sarebbe bene accendere il clima per far si che capiti come in inverno : abitacolo gìà fresco, batteria alla giusta temperatura. In questo caso il consumo di corrente sarà più basso, intorno ai 0,1 kw per 10 minuti.
Nei mesi caldi invece nel quotidiano è consigliato un range che va dal 50 al 80%
Regola generale, se dovete fare un viaggio e volete caricare al 100% potete farlo ma a patto che lo inizierete entro 12/18 ore dalla fine della carica. Questo perchè una batteria carica al 100% ma “ferma” per molte ore o peggio giorni potrebbe degradare lentamente le celle.
Quindi tenere l’auto carica al 100% perchè si ha paura di una eventuale emergenza che magari non arriverà mai fa più male che bene.
Trattando “male” e senza nessun riguardo la batteria in determinate condizioni sulla superficie del separatore anodo/catodo potrebbero formarsi dei sedimenti chiamati Dentriti, un pò come il calcare sui rubinetti ma peccato che non sono “lisci” ma a forma di spuntoni che con il tempo si sviluppano e crescono. Ad un certo punto continuando a crescere potrebbero bucare il separatore mettendo in corto la cella e provocare un incendio, e si sa poi come va a finire…
Però chiariamoci, tutti questi “problemi” aumentano solo con il tempo, un po come i danni del fumo, non succede solo con un pacchetto di sigarette, neanche con 2 0 3, ma dopo anni di pacchetti. Quindi niente drammi o fisime, abbiate solo riguardo della batteria come si fa per molte altre cose se si vuole che mantengano inalterate le loro caratteristiche e non siano fonte di eventuali problemi.
L’ultima informazione, se nel caso vi capita un problema ad una o a un gruppo di celle non dovrete disperarvi perchè sarete obbligati cambiare l’intera batteria, è possibile sostituire solo il banco del gruppo dove sono presenti questi danni, diminuendo notevolmente i costi di riparazione se sono fuori garanzia.