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Perché non acquisto un'auto elettrica. Frasi dette e ridette in forum

Diciamo ipotizza.... la "certificazione" è altro, non devo certo spiegartelo io.
Negativo, misure e trend con relativa modellizzazione matematica e predittiva sono certi, non ipotetici. Non mi serve la misura della radioattività di una sorgente naturale se ne conosco specie ed attività al tempo zero. Idem per la climatologia. Ne sanno più di me i climatologi e di essi mi fido. Non te la prendere, niente di personale.
 
In linea di massima sono d'accordo.
Ma occorre dire che di solito si inizia con le cose che si possono fare.
La mobilità elettrica sarà pure ininfluente, ma in tanti casi attuabile senza grossi traumi.
L'efficientamento energetico degli edifici è un altro campo dove ci si sta muovendo, non senza difficoltà.
Siamo prossimi al 50% di produzione elettrica da rinnovabile.
Direi che, tutto sommato, le azioni verso una "graduale" decarbonizzazione siano molteplici, seppure si possa disquisire se i risultati siano congrui con le somme stanziate.
Si continua ad obiettare che è inutile far sacrifici qua quando la bruciano carbone e petrolio come non mai.
Vero, ma ci dovrà pur essere qualcuno che traccia la linea e che, anzi, dovrebbe essere talmente lungimirante da trarre, in futuro, i frutti delle proprie innovazioni.
Anche da un punto di vista economico.

Chiudo, al solito, con un esempio che mi riguarda personalmente.
Stiamo pianificando la ristrutturazione di una casa di famiglia per mia figlia ed il suo compagno.
Risale ai primi anni '90, senza grosse accortezze costruttive pe quanto riguarda l'efficienza energetica.
Probabilmente interverremo, laddove possibile, con cappotto interno, valuteremo la possibilità di un pavimento radiante, sostituiremo gli infissi e, senz'altro, andremo verso una soluzione no gas.
Il tetto ha una cattiva esposizione ed è sempre in ombra, per cui niente FV.
Al limite penseremo ad un pergolato nel giardino.
O, perché no, aderiremo ad una CER che dovrebbe nascere nel Comune.
Conti alla mano, l'ammortamento delle maggiori spese previste per l'efficientamento energetico supererà abbondantemente i 10 anni.
Ne varrà la pena?
Forse no, ma il solo pensiero di potersi rendere potenzialmente indipendenti da un punto di vista energetico non ci fa esitare.

In attesa della pubblicazione del prossimo conto termico, prevista entro gennaio...

Basteranno 40000 euro?
E considerando che una casa degli anni 90 anche spendendoci quelle cifre non diventa classe A quindi avreste comunque consumi ridotti ma non azzerati probabilmente non basteranno 20 anni per andare in pari.
Fate bene a farlo ma ahimè non si può considerare un investimento con un ritorno economico,solo dal punto di vista del confort e della soddisfazione personale.
Aggiungiamoci anche che il valore della casa difficilmente salirà di una cifra pari a quella spesa per i lavori.
Poi il problema si pone solo per chi ha la possibilità di spendere il 30% del suo valore su un immobile.
 
Negativo, misure e trend con relativa modellizzazione matematica e predittiva sono certi, non ipotetici. Non mi serve la misura della radioattività di una sorgente naturale se ne conosco specie ed attività al tempo zero. Idem per la climatologia. Ne sanno più di me i climatologi e di essi mi fido. Non te la prendere, niente di personale.
Manca il "metodo sperimentale", lo sai. La modellizzazione matematica è una gran bella cosa, ma se non è validata su dati sperimentali può prendere delle cantonate grandi come una portaerei. Ripeto, lo sai.
 
Manca il "metodo sperimentale", lo sai. La modellizzazione matematica è una gran bella cosa, ma se non è validata su dati sperimentali può prendere delle cantonate grandi come una portaerei. Ripeto, lo sai.
Certo che lo è, la scienza sperimentale non è solo deterministica, come quella di fisica nuleare, ma anche da osservazioni passive ome quella astrofisica.
Non ho bisogno della macchina del tempo per sapere cosa sarà del nostro sole tra 4.5 miliardi di anni, come delle sorgenti radioattive ricevute stamani che saranno dimezzate tra 6 giorni.
 
Ho perso il conto delle volte che l'ho scritto: le soste nessuno le discute, ma non devono essere imposte dall'auto. Anche perchè due passeggeri possono alternarsi alla guida (e nei viaggi lunghi di solito si fa), e il risultato sarebbe che il conducente dell'auto long range sarebbe comunque più riposato di quello col guinzaglio corto.
Possiamo legittimamente giustificare tutto e fare di necessità virtù, ma sulle tratte lunghe i numeri sono quelli:
ICE → quattro ore di operatività, cinque minuti di sosta
BEV → due ore di operatività, mezz'ora di sosta
Il resto è filosofia.
E' sempre il solito discorso, quello della "libertà".
Dietro questo bellissimo paravento trovi i fenomeni che si sparano 5\6 ore consecutive col coltello tra i denti, ed un'attenzione calante con l'aumento delle ore alla guida.
Preferisco a sto punto vivere "costretto" dall'auto a far la sosta, se divento un pericolo per me e per gli altri.
Perchè siamo tutti convinti d'essere grandi piloti instancabili e perfetti, finché il colpo di sonno o la stanchezza ti portano a baciare il paraurti dell'auto davanti.
 
E' sempre il solito discorso, quello della "libertà".
Dietro questo bellissimo paravento trovi i fenomeni che si sparano 5\6 ore consecutive col coltello tra i denti, ed un'attenzione calante con l'aumento delle ore alla guida.
Preferisco a sto punto vivere "costretto" dall'auto a far la sosta, se divento un pericolo per me e per gli altri.
Perchè siamo tutti convinti d'essere grandi piloti instancabili e perfetti, finché il colpo di sonno o la stanchezza ti portano a baciare il paraurti dell'auto davanti.
Stai continuando a polarizzare situazioni e scenari, non credo sia sempre o bianco o nero, non credo nemmeno che possa essere tutto così "netto".

Nessuno vuole incorrere in un colpo di sonno, né dopo 30 minuti di guida né dopo 300 minuti di guida, le auto moderne ci aiutano (anche laddove l'auto non "debba" fermarsi, appaiono alert, suoni, messaggi legati al suggerimento di pausa).

Inoltre su viaggi anche solo medi, cosa che spesso peraltro facciamo, ci scambiamo alla guida io e dolce metà, vuoi per stanchezza, vuoi per relax, vuoi per tratti più o meno gradevoli; ma questo succede molto spesso anche con amici, io subentro da anni e anni pre/post galleria del bianco quando andiamo e torniamo da Ginevra, io e l'amico che mette l'auto ci alterniamo sempre, in ogni andata e in ogni ritorno.

Quanto scriveva agricolo comunque prescinde tutto questo, il "doversi" fermare perché necessario all'auto è qualcosa che c'è sull'elettrico e non c'è sul termico, poi si può polarizzare quanto si vuole: rebus sic stantibus.
 
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