<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Pneumatici ricostruiti RIGA GOMME 100% Made in Italy | Page 3 | Il Forum di Quattroruote

Pneumatici ricostruiti RIGA GOMME 100% Made in Italy

Ciao EtaBeta in teoria la normativa che rispettano i ricoperti (che premetto non conosco) da quanto ho potuto leggere prevede gli stessi test che si fanno sui pneumatici nuovi.
A ma non basta l'omologazione, vedo cosa accade in autostrada coi bilico che perdono il battistrada che si stacca dalle gomme del rimorchio. I test con cui scelgo sono quelli delle comparative. In quei pochi in cui provavano un treno di ricoperti di una famosa marca, ho deciso che non li avrei scelti.
 
Anche le carcasse dovrebbero essere selezionate e controllate sia da un operatore manuale che da una macchina.
E chi garantisce che le carcasse siano omogenee per marca, costruzione, provenienza ed uso? Capirei se uno si facesse ricostruire i propri, tutti uguali, con medesima mescola e scolpitura. E poi ancora...
 
Non è questione di risparmio (non ha senso risparmiare sulla sicurezza) quanto di provare un prodotto diverso, più ecologico e italiano. Io vado in autostrada a 130km/h spesso, non rischierei mai. Le gomme esplose dei camion le vedo spesso anch'io in autostrada, ma vedo altrettanti camion con pneumatici lisci come una lastra di ghiaccio. Non so quindi se dipende dal tipo di gomma o dalla persona che avrebbe dovuto cambiarli quando era ora.
Mah.... Per il solo gusto di provare, non lo farei.
E comunque, sarò censurabile, ma ecologia e sostenibilità per me scompaiono se è in gioco la sicurezza mia e dei miei passeggeri. Anche senza superare i 50 orari
 
Mah.... Per il solo gusto di provare, non lo farei.
E comunque, sarò censurabile, ma ecologia e sostenibilità per me scompaiono se è in gioco la sicurezza mia e dei miei passeggeri. Anche sela produzione di nza superare i 50 orari
piu' che giusto un conto e' la modalità di produzione "ecologica" ( pare una corsa di questi tempi pure le bottiglie di plastica hanno questa "certificazione") , un conto e la produzione di risultati con certificati di organi indipendenti , prove test sul campo e nel tempo sulla produzione su tutto l'anno su piu' anni.

Gia' produttori un tempo blasonati decadono in pochi mesi.....
 
Ricordo una prova, su YouTube, di pneumatici cinesi economici…Le distanze di frenata, etc, erano imbarazzanti…Ossia ci sono diversi metri di differenza in frenata, la differenza tra nulla ed un incidente….
 
Non so quanto i camion possono dare indicazione della bontà o meno dei riscostruiti. Non dimentichiamo che il 10% dei camion viaggia in sovraccarico.
La parte ricostruita è solo il battistrada e considerato che, sovraccarico a parte, viaggiano sempre sul diritto a velocità contenute e quasi sempre in coppia ripartendo il carico in modo ottimale direi che utilizzarli come metro per le auto non sia una buona scelta.
 
Montavo le ricoperte sui fuoristrada, ma solo perchè le BF Mud o le Cooper costavano un botto, devo dire che di problemi non me ne hanno mai dati, però ho visto anche io delle ricoperte scollarsi... no buono.
Ma se avevo due lire mettevo sotto roba di marca...

Senza scomodare le gomme asiatiche, sulla Clio dell'azienda montiamo delle Sava, casa storica slovena che ora appartiene al gruppo Goodyear Dunlop, che non sono per niente male.
 
Tempo fa ho visto un video di un camionista social che dopo aver bucato una delle gomme del rimorchio doveva scegliere quale montare tra la sua gomma di scorta (di marca cinese sconosciuta,recente ma con delle evidenti crepe tra la spalla e il battistrada che facevano pensare fosse stata ricostruita) o una gomma di scorta che aveva un suo collega vecchia e usurata.
Credo che alla fine abbia montato quella vecchia e usurata.
Mi sa che i camionisti spesso viaggiano non per loro scelta in condizioni che eviterebbero volentieri.
 
Gia' produttori un tempo blasonati decadono in pochi mesi.....
Su questo non sarei sicurissimo.
Gli pneumatici sono oggetto di prove standardizzate sia per la classificazione per la famosa "etichetta" sia per l'ottenimento del 3PMSF. Trattandosi di prove standardizzate sono perfettamente ripetibili in quanto eseguite in condizioni controllate secondo precisi standard. Quindi, pur non coprendo l'intero possibile inviluppo di condizioni ambientali, rappresentano sicuramente dei parametri oggettivi di prestazione del pneumatico.

Al contrario le prove di enti e riviste sono valide per le specifiche condizioni ambientali che si riscontrano nel test a meno che non siano eseguite con parametri standardizzati che prevedano dei coefficienti correttivi qualora le prove vengano eseguite in condizioni differenti dallo standard.

Questo, imho, è la causa per cui test eseguiti da enti/riviste indipendenti su uno stesso assortimento di pneumatici può dar luogo a classifiche completamente differenti, in cui uno pneumatico si classifica primo o sesto a seconda di chi li ha testato.
A maggior ragione quando viene introdotto un parametro di "giudizio soggettivo" per le sensazioni di guida associato all'accoppiamento con una specifica vettura
 
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