<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Dimissioni Carlos Tavares | Page 8 | Il Forum di Quattroruote

Dimissioni Carlos Tavares

Stato
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Borsa Stellantis
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- 46 circa% inizio anno
Che dire
Ricordo ancora quando arrogantemente sfidava il Governo Italiano e rispondeva altezzosamente in Parlamento alle domande sul futuro occupazionale dei lavoratori FIAT chiedendo soldi pubblici per peugeot rimarchiate prodotte in est europa, in marocco ecc... . Personalmente spero che exor riceva lo stesso di ciò che ha dato agli operai. È comunque l'ennesima conferma che figli e nipoti non all'altezza distruggono industrie a primato fatte da chi c'era prima di loro e che tutti questi manager strapagati all'inverosimile sono completamente inutili.
 
Io penso che questa vicenda vada contestualizzata nella realta' imposta dalle istituzioni europee, che in campo automobilistico sembra abbiano fatto di tutto per distruggere l'eccellenza che avevamo.
Hanno dapprima affossato il diesel, che era un'eccellenza europea, poi, dopo il covid, hanno improvvisamente deciso di puntare sull'auto elettrica, ma in Europa non abbiamo la tecnologia ma soprattutto non abbiamo la materia prima.
Fatta questa premessa, molta colpa l'hanno i costruttori che non si sono mai opposti a questa imposizione che definirei ideologica, perche' a livello razionale e' logico che avremmo fatto un enorme regalo alla Cina che in questo settore e' almeno 10 anni avanti a noi con la tecnologia oltre a possedere gran parte della materia prima.
Tavares è uno di questi che non ha mai criticato la pericolosità di questa scelta che gli si sta ritorcendo contro.
Va detto che fortunatamente Stellantis non ha puntato a piattaforme esclusivamente elettriche, contemplando anche il termico, ma poi il gruppo, e quindi il suo CEO, sono colpevoli nel non essere riusciti a mettere in produzione le auto con i tempi dovuti (C3 è in ritardo di almeno 6 mesi e lo stesso dicasi di Panda) con enormi perdite di numeri di vendita e fatturato. Aggiungiamo il non adeguamento alle nuove norme adas di 500 e Ypsilon che significa rinunciare a circa 150.000 auto all'anno.
Va poi detto che il gruppo è colpevole del tardivo ritardo sulle problematiche del Puretech (mentre il Firefly italiano è stato accantonato pur essendo più nuovo) e dell'evidente calo di qualita' della componentistica che sembra aver inciso molto nel mercato nord americano.
Il 2025 sarà drammatico, perchè con basse vendite delle auto elettriche andranno notevolmente ridotte le vendite di auto tradizionali (anche ibride) a causa delle multe imposte (ancora una volta dall'Europa) sulle emissioni di CO2.
Sul breve periodo, un'Europa che si sta impoverendo, non sara' in grado di permettersi auto elettriche che al momento partono da oltre 30k , salvo pochissime eccezioni che saranno la C3 e la Panda a circa 25k (prodotte in Europa) oltre ad altri modelli di produzione cinese disponibili a circa 20k.
Evidentemente il consiglio di amministrazione non era piu' allineato, come invece e' stato in passato, con le scelte del CEO, quindi il signore da 40 milioni di euro all'anno e' stato messo alla porta con una liquidazione nell'ordine dei 100 milioni.
Non dimentichiamo che anche gli altri gruppi se la passano male, a partire da Volkswagen che vuole chiudere 3 fabbriche in Germania, ma anche Mercedes e Renault hanno grosse difficolta'.
Servono urgenti risposte dalle istituzioni europee in primis per le sanzioni sulla CO2 del 2025 ma poi sulla green deal che dovra' essere sostenibile per i cittadini e per l'industria europea. Non ha senso correre piu' degli altri per pulire contenere minimamente le emissioni di CO2 nella nostra piccola Europa, quando nel resto del mondo sono praticamente liberi di fare quello che vogliono !!
 
Ultima modifica:
Si, infatti ho detto che ci ha provato, che era partito bene, ma poi ha fatto scelte del tutto errate (peraltro avallate dalla proprietà che ora lo ha cacciato) che hanno portato al tracollo del 2024.
Scusami ma cosa vuol dire partito bene? Si è trovato tutto pronto. I conti in ordine e fior di incentivi post pandemia. E una gamma ampia e diversificata.

Come l'economia di impresa insegna, questo è un classico caso scuola, in cui si massimizzano gli utili di breve periodi, senza minimamente considerare gli effetti di lungo termine ( e sui quali qui sul forum abbiamo lungamente dibattuto).

Con il risultato, che meno di due anni dopo abbiamo tutti assistito a un tracollo senza eguali.
 
Beh rappresenta un segnale di instabilità. Teniamo anche conto che la proprietà non aveva un nome già pronto sul tavolo. Per il nuovo CEO si dovrà aspettare mesi.
Penso che Elkann, come principale azionista di riferimento, avrebbe l'obbligo di sobbarcarsi la responsibilita' di questo periodo di transizione, in attesa della nomina del nuovo CEO.
 
Ormai il danno è fatto, posson mettere chi vogliono, ma ci vorrenno anni per raddrizzare la baracca, almeno, quello che ne rimarrà.
 
Penso che Elkann, come principale azionista di riferimento, avrebbe l'obbligo di sobbarcarsi la responsibilita' di questo periodo di transizione, in attesa della nomina del nuovo CEO.
Elkann corresponsabile del disastro Stellantis. Non voglio certo giustificare, o assolvere Tavares, voglio solo dire che lui ha comunque in qualche modo recepito e messo a terra delle indicazioni della proprietà.
 
Io penso che questa vicenda vada contestualizzata nella realta' imposta dalle istituzioni europee, che in campo automobilistico sembra abbiano fatto di tutto per distruggere l'eccellenza che avevamo.
Hanno dapprima affossato il diesel, che era un'eccellenza europea, poi, dopo il covid, hanno improvvisamente deciso di puntare sull'auto elettrica, ma in Europa non abbiamo la tecnologia ma soprattutto non abbiamo la materia prima.
Fatta questa premessa, molta colpa l'hanno i costruttori che non si sono mai opposti a questa imposizione che definirei ideologica, perche' a livello razionale e' logico che avremmo fatto un enorme regalo alla Cina che in questo settore e' almeno 10 anni avanti a noi con la tecnologia oltre a possedere gran parte della materia prima.
Tavares è uno di questi che non ha mai criticato la pericolosità di questa scelta che gli si sta ritorcendo contro.
Va detto che fortunatamente Stellantis non ha puntato a piattaforme esclusivamente elettriche, contemplando anche il termico, ma poi il gruppo, e quindi il suo CEO, sono colpevoli nel non essere riusciti a mettere in produzione le auto con i tempi dovuti (C3 è in ritardo di almeno 6 mesi e lo stesso dicasi di Panda) con enormi perdite di numeri di vendita e fatturato. Aggiungiamo il non adeguamento alle nuove norme adas di 500 e Ypsilon che significa rinunciare a circa 150.000 auto all'anno.
Va poi detto che il gruppo è colpevole del tardivo ritardo sulle problematiche del Puretech (mentre il Firefly italiano è stato accantonato pur essendo più nuovo) e dell'evidente calo di qualita' della componentistica che sembra aver inciso molto nel mercato nord americano.
Il 2025 sarà drammatico, perchè con basse vendite delle auto elettriche andranno notevolmente ridotte le vendite di auto tradizionali (anche ibride) a causa delle multe imposte (ancora una volta dall'Europa) sulle emissioni di CO2.
Sul breve periodo, un'Europa che si sta impoverendo, non sara' in grado di permettersi auto elettriche che al momento partono da oltre 30k , salvo pochissime eccezioni che saranno la C3 e la Panda a circa 25k (prodotte in Europa) oltre ad altri modelli di produzione cinese disponibili a circa 20k.
Evidentemente il consiglio di amministrazione non era piu' allineato, come invece e' stato in passato, con le scelte del CEO, quindi il signore da 40 milioni di euro all'anno e' stato messo alla porta con una liquidazione nell'ordine dei 100 milioni.
Non dimentichiamo che anche gli altri gruppi se la passano male, a partire da Volkswagen che vuole chiudere 3 fabbriche in Germania, ma anche Mercedes e Renault hanno grosse difficolta'.
Servono urgenti risposte dalle istituzioni europee in primis per le sanzioni sulla CO2 del 2025 ma poi sulla green deal che dovra' essere sostenibile per i cittadini e per l'industria europea. Non ha senso correre piu' degli altri per pulire contenere minimamente le emissioni di CO2 nella nostra piccola Europa, quando nel resto del mondo sono praticamente liberi di fare quello che vogliono !!
Cominciamo a dire però una cosa. Che al di là della transizione chi ha lavorato bene, e c'è chi ha lavorato bene, soffre di meno, soffre di più chi ha voluto "cavalcare l'onda" con la tavola da surf di polistirolo facendo credere fosse fatta a mano da famoso specialista hawaiano con pregiato legno esotico.
 
Cominciamo a dire però una cosa. Che al di là della transizione chi ha lavorato bene, e c'è chi ha lavorato bene, soffre di meno, soffre di più chi ha voluto "cavalcare l'onda" con la tavola da surf di polistirolo facendo credere fosse fatta a mano da famoso specialista hawaiano con pregiato legno esotico.
L'unica che non soffre è Tesla. E le cinesi.
Le europee faticano tutte, chi più chi meno. Anche chi partì primo ovvero Renault.
 
L'unica che non soffre è Tesla. E le cinesi.
Le europee faticano tutte, chi più chi meno. Anche chi partì primo ovvero Renault.
Può essere che Renault fatichi però ha calato due assi importanti ossia l'elettrico europeo, con un distretto francese dedicato e non è poco e due modelli che faranno fatica sì ma si venderanno....

Di contro per uscire dal pantano la 500 hybrid, dopo che avevano levato la precedente che faceva ancora bene senonaltro in europa, a Mirafiori chiuso non c'è l'ombra di linea nemmeno pilota indi poscia....
 
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