<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> La "Transizione": vantaggi, svantaggi, perplessità, criticità | Page 1413 | Il Forum di Quattroruote

La "Transizione": vantaggi, svantaggi, perplessità, criticità

verranno installati nuovi motori termici su auto che oggi offrono poca scelta?

  • si

    Votes: 8 28,6%
  • si torneranno le sportive o comunque quelle più pepate

    Votes: 3 10,7%
  • no dipende dalle case

    Votes: 4 14,3%
  • no il futuro è elettrico

    Votes: 13 46,4%
  • no i motori costano troppo e saranno sempre gli stessi

    Votes: 8 28,6%

  • Total voters
    28
Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
No, esistono altri fattori ed è ben noto a tutti: alcuni derivano dalla congiuntura internazionale, altri da errate politiche di approvvigionamento e phase-out di determinate produzioni, altri ancora (parecchi) da scelte disastrose da parte dei legislatori europei. Una delle quali la stiamo discutendo nel topic, altre no (es. ciclo siderurgico).
Le stesse scelte che consentono a marchi Giapponesi, Coreani, Cinesi e a qualche europeo (Dacia, appunto), di continuare a vendere, non solo nei loro paesi ma nel mondo?
Davvero, faccio fatica a capire.
Si fanno delle scelte, anche indirizzate da studiosi e scienziati, alcuni "orientano" le loro aziende in direzione di queste, altri preferiscono evitare il confronto e, anziché competere per magari primeggiare, invocano a gran voce il ripensamento di tutto.
E la colpa sarebbe in gran parte di chi ha fatto tali scelte.
Tranquilli, se anche non si fosse parlato di transizione del settore auto, i "nostri" sarebbero comunque stati sopraffatti.
Per mancanza di lungimiranza, di propensione all'innovazione "vera", che non è semplicemente l'aggiunta di un tablet in plancia.
E gli acquirenti, alla fine, se ne accorgono.
E non sono più disposti a spendere soldi solo per quattro anelli, una stella o un'elica.
I nuovi utenti del blasone semplicemente se ne fregano.
E anche i più attempati, come il sottoscritto, cominciano a "badare al sodo".
E' solo il mio parere, ovvio.
 
Il mercato low cost le cinesi non lo hanno conquistato, ma gli è stato regalato dalle case che post covid hanno deciso di guadagnare non sui numeri ma sui margini.
Com'è andata lo stiamo vedendo.
 
Ma pensate davvero che la crisi del settore automotive di Stellantis, della triade e di altri costruttori europei sia solo dovuta alle BEV?
Mi sembra molto, molto semplicistico, come ragionamento.
Su questo sono d'accordo con te: quanto osserviamo, a mio avviso, è dovuto solo in parte alla tematica della transizione ma è ANCHE dovuto alla volontà di massimizzare margini e prezzi nel breve/medio periodo con operazioni di innalzamento dei listini praticamente senza fine un po' da parte su tutti i costruttori EU.
 
Un interessante punto di vista che ho appreso da internet. La recente crisi automotive indotta potrebbe essere in itinere per essere peggiorata ulteriormente onde far pressioni sulla commissione europea e rivedere le norme.

Una specie di "amministrazione controllata" voluta e supportata anche da poteri forti che si risolve col cambio di politica ue.

E l'ultima ora ne sarebbe un "messaggio"
 
studiosi e scienziati, orientano le scelte, ma ci dovrebbero aggiungere anche qualche economista.
perche', nessuno nega che le auto emettano co2 ma, se il danno che facciamo, uccidendo la filiera di produzione, e' peggiore dell'innalzamento della co2 stiamo comunque sbagliando qualcosa.
ignorando il fatto che siamo gia' piu' virtuosi della maggior parte del mondo
 
Appunto, mentre la tecnologia attuale è per tutti, e in tutti i contesti. Pertanto, una transizione nel senso di o BEV o niente è, allo stato, impossibile e tu stesso ne hai appena descritto esaustivamente il motivo.
Certo!
Ma io dico una cosa diversa, dico che la transizione oggi, domani, fra cent'anni, è inevitabile.
E già oggi applicabile in svariati contesti e per buona parte degli utilizzatori.
Provoco.
Poniamo l'esaurimento dei combustibili fossili tra 100 anni.
Che si fa, si continua a usarli per i prossimi 99 anni, 364 giorni, 23, ore, 59 minuti e 59 secondi e poi si vedrà o ci si industria prima a cercare delle alternative?
C'è chi già lo fa, di cercare alternative.
Altri preferiscono aspettare.
 
Le Dr e sottobrand sono palesemente auto fatte al risparmio, e da questo presupposto partono le aspettative e i risultati. Sarei curioso di provare una cinese "fatta bene"...
A parte la Lynk & Co. 03, sono tutte piuttosto sottomotorizzate per via della legislazione fiscale. Anni fa ho provato una Geely (ma non ricordo il modello) e a parte il motore un po' pigro, mi era sembrata un'auto molto ben costruita, silenziosa e ben piantata. Veloce è un altro discorso...
 
studiosi e scienziati, orientano le scelte, ma ci dovrebbero aggiungere anche qualche economista.
perche', nessuno nega che le auto emettano co2 ma, se il danno che facciamo, uccidendo la filiera di produzione, e' peggiore dell'innalzamento della co2 stiamo comunque sbagliando qualcosa.
ignorando il fatto che siamo gia' piu' virtuosi della maggior parte del mondo
Esattamente, è il nocciolo della questione da cui non riusciamo ad uscire noi europei che giochiamo a fare Dio mentre il resto del mondo sta coi piedi per terra.
 
Certo!
Ma io dico una cosa diversa, dico che la transizione oggi, domani, fra cent'anni, è inevitabile.
E già oggi applicabile in svariati contesti e per buona parte degli utilizzatori.
Provoco.
Poniamo l'esaurimento dei combustibili fossili tra 100 anni.
Che si fa, si continua a usarli per i prossimi 99 anni, 364 giorni, 23, ore, 59 minuti e 59 secondi e poi si vedrà o ci si industria prima a cercare delle alternative?
C'è chi già lo fa, di cercare alternative.
Altri preferiscono aspettare.
Non è così: sono decenni che l'industria lavora per l'efficientamento dei combustibili, in modo che quel traguardo (che ogni anno viene spostato più in là grazie alla scoperta di nuovi giacimenti sia di petrolio che di metano), si riposizioni secoli e secoli avanti.

E' andare "verso l'elettrico" che è una sciocchezza certificata dalla storia e dal mercato. Così facendo inoltre l'Europa ha perso anche quel primato tecnologico che la vedeva all'avanguardia nell'efficientamento della meccanica (insieme ai giapponesi, ovviamente) e che invece è stato tutto sacrificato in nome di improbabili emissioni irraggiungibili.
 
Certo!
Ma io dico una cosa diversa, dico che la transizione oggi, domani, fra cent'anni, è inevitabile.
E già oggi applicabile in svariati contesti e per buona parte degli utilizzatori.
Provoco.
Poniamo l'esaurimento dei combustibili fossili tra 100 anni.
Che si fa, si continua a usarli per i prossimi 99 anni, 364 giorni, 23, ore, 59 minuti e 59 secondi e poi si vedrà o ci si industria prima a cercare delle alternative?
C'è chi già lo fa, di cercare alternative.
Altri preferiscono aspettare.
Il neolitico non è finito per esaurimento delle pietre, ma perchè nel frattempo hanno scoperto i metalli. Sarà lo stesso anche per i combustibili fossili.
 
Le Dr e sottobrand sono palesemente auto fatte al risparmio, e da questo presupposto partono le aspettative e i risultati. Sarei curioso di provare una cinese "fatta bene"...
Beh, sono auto che passano tranquillamente tutti i crash test, "quasi" tutte motorizzate con 1.5 di progettazione Mitsubishi, spesso turbizzati e in molte declinazioni gasati a GPL.
Hanno garanzie spesse volte multiple di quelle delle europee, girano da diversi anni e l'unico, vero, grosso problema é che non hanno un mercato dell'usato.
Il concessionario EVO locale ha clienti con percorrenze ormai di oltre 150.000 con problematiche assolutamente paragonabili alla concorrenza.
Anzi, a livello motoristico sicuramente inferiori (non hanno diesel a listino, tranne il pick-up).
Fatte al risparmio forse, dove di preciso?
 
Non è così: sono decenni che l'industria lavora per l'efficientamento dei combustibili, in modo che quel traguardo (che ogni anno viene spostato più in là grazie alla scoperta di nuovi giacimenti sia di petrolio che di metano), si riposizioni secoli e secoli avanti.

E' andare "verso l'elettrico" che è una sciocchezza certificata dalla storia e dal mercato. Così facendo inoltre l'Europa ha perso anche quel primato tecnologico che la vedeva all'avanguardia nell'efficientamento della meccanica (insieme ai giapponesi, ovviamente) e che invece è stato tutto sacrificato in nome di improbabili emissioni irraggiungibili.
Non mi pare di aver detto che andare "verso l'elettrico" sia l'unica soluzione.
O la migliore.
Però intanto questo c'è, e nessuno, mi pare, abbia ancora un'alternativa valida.
A meno che non si consideri un'alternativa valida continuare per sempre con le non rinnovabili.
Avevo grosse speranze per l'idrogeno, ma pare ci siano diverse difficoltà.
Ben venga, ovvio, qualsiasi innovazione che ci affranchi dai fossili con una tecnologia parimenti agevole e PER TUTTI.
Che la si cerchi, però, non che ci si ostini con l'aggiungere un ulteriore filtro ad un diesel...
 
Stato
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