<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> La "Transizione": vantaggi, svantaggi, perplessità, criticità | Page 1377 | Il Forum di Quattroruote

La "Transizione": vantaggi, svantaggi, perplessità, criticità

verranno installati nuovi motori termici su auto che oggi offrono poca scelta?

  • si

    Votes: 8 28,6%
  • si torneranno le sportive o comunque quelle più pepate

    Votes: 3 10,7%
  • no dipende dalle case

    Votes: 4 14,3%
  • no il futuro è elettrico

    Votes: 13 46,4%
  • no i motori costano troppo e saranno sempre gli stessi

    Votes: 8 28,6%

  • Total voters
    28
Stato
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Si parla di circa 50.000 licenziamenti solo in Germania. La quota italiana della filiera automotive (che supporta quella tedesca) è in “forte tensione” da diversi mesi, anche da un anno qui a Nord Est.


[Edit: ho tolto il link a eunews.it perché si riferiva anche a specifici partiti, ma la sintesi era che si sta verificando un forte cambiamento nella composizione della maggioranza per la nomina della Commissione rispetto a quella che aveva eletto la VdL]

Nel frattempo, dopodomani, 27 novembre, c’è il voto finale per il varo della Commissione UE. Vediamo che accade, Manfred Weber mi pare che non voglia assolutamente correre dietro alle fobie ecologiste dei Verdi tedeschi (i maggiori responsabili del disastro che sta rendendosi evidente anche agli occhi di chi non vuole vedere).
Da quel che avevo letto Bosch taglia per la minor fornitura di Adas (quindi meno vendite mondiali di auto di ogni alimentazione).
 
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Leggo con stupore che ancora in questa discussione ogni tanto ci si adombra del fatto che "non si risolve l'emergenza climatica intervenendo solo nel settore auto"...
Lo leggo con stupore perchè per innumerevoli volte è stato fatto presente che il piano Fit for 55 si occupa di diversi settori e la mobilità privata ne è una parte non preminente, se pur molto sentita dalle persone e quindi ancor di più dai media.
Se è per quello, il Fit for 55 si occupa anche di agricoltura, meno male che i miei "colleghi" coi carribotte li hanno "convinti" che stavano combinando una vaccata sesquipedale.... e se due azioni importanti del piano sono appunto solenni vaccate, mi permetto di non essere molto fiducioso anche sul resto.
 
Sono dell'idea diametralmente opposta alla tua. Ti inviterei a passare una settimana nel caos di Roma... C'è molta, moltissima, gente che impiega anche 90 minuti per andare al lavoro tutti i giorni, e altrettanti per rientrare a casa. Per fare lavori d'ufficio. E non parlo di un rilassante viaggio in autostrada o treno, ma di un'odissea nel traffico più caotico, bloccati in auto o stipati in malo modo in un mezzo pubblico
Quello è un problema che non risolvi con lo smart working, bisognerebbe intervenire pesantemente sul trasporto pubblico. Roma è una città particolare, ogni volta che pianti un piccone rischi di tirare su un coccio proveniente dal lavandino di Nerone. Per fare un esempio con cui mi sono confrontato di recente, Stoccolma, che ha un quinto degli abitanti di Roma, ha più linee (includendo le diramazioni) e stazioni di Roma (e, cosa ancora più importante, gli ambienti (infrastrutture e mezzi) non sembrano una favela...). Devono prendere una decisione, o stabiliscono che dell'Impero quello che è stato trovato è sufficiente e da qui in poi si tira dritto e si scava, o si spostano da qualche altra parte gli "attrattori" del traffico, lasciando la possibilità di lavorare da casa a chi può e lo vuole fare. Puntare fortemente sul "lavoro agile", come lo chiamano qui da me, mi sembra poco. ma molto poco efficace sui grandi numeri.
 
Quello è un problema che non risolvi con lo smart working, bisognerebbe intervenire pesantemente sul trasporto pubblico.
Impossibile. Per costruire una linea di metropolitana ci si impiega vent'anni, lo smart lo fai da oggi per domani (e ribadisco che non parlo di smart per tutti al 100 per cento, ma di valorizzare le attività da remoto per chi fa lavoro d'ufficio). Per dire, i lavori della metro C al Colosseo sono iniziati nel 2011 o 2012, lo ricordo ancora perché in quegli anni ci passavo spesso per ragioni di lavoro, ebbene al momento per la conclusione dei lavori si parla del 2024, con apertura al pubblico realisticamente nel 2025. Al netto di ulteriori ritardi. Per fare una singola stazione, eh, non tutta la linea
 
però non è che ci deve essere una sola soluzione ad un problema, la viabilità a Roma è drammatica e non la si risolve solo con un intervento ma con tutta una serie di interventi. Lo smart working è uno dei tanti interventi perchè se cominci a togliere dalla mobilità il 20% o 30% di chi si deve spostare già migliori le cose, parallelamente sviluppi i mezzi di trasporto dandogli una priorità, crei la possibilità di usare più mezzi per muoversi, alla fine secondo me tutto questo creerebbe un sistema per cui anche chi deve prendere la macchina, e ce ne sono , si può muovere con più fluidità.
Sullo smart working io ormai vanto in pratica 5 anni di esperienza , e non parlo solo di lavorare a casa, francamente riconoscendo altri problemi devo però dire che in realtà ci sono secondo me molti più punti a favore, la socialità non è vero che diminuisce, io prima considerando che uscivo da casa alle 7 e tornavo alla 19 (e non ho più 20 anni quando anche così poi mi andavo a prendere la birra ) vedevo solo i colleghi di lavoro (che sono come i parenti , non te li sei scelti), ora quando voglio vedo i colleghi, ma ho cominciato a frequentare ad esempio i genitori di scuola, che prima neanche conoscevo se non per un breve saluto la mattina. Capitolo attività commerciali, è vero che non porto più soldi alle attività vicino al lavoro, ma li porto a quelli vicino casa da me, perchè spesso mi metto a lavorare nel bar vicino casa ad esempio, per pranzo certe volte vado nel locale vicino casa, insomma l'economica la faccio girare lo stesso, geograficamente parlando in altri posti , ma la faccio girare. Ora avendo proprio il tempo che mi permette lo smart working posso far fare a mia figlia varei attività che prima non potevo far fare, e anche questo è un altro modo di far girare i soldi , senza considerare che io stesso posso riprendere a fare sport cosa che prima era in pratica impossibile.
Certo che se poi lo smart working è stare chiuso in casa allora si che ne solleva di problema, ma questo sta anche alla persona che lo esercita farlo al meglio, e sempre considerando che si può applicare ad una percentuale di lavoratori, non a tutto ovviamente.
 
Ultima modifica:
Impossibile. Per costruire una linea di metropolitana ci si impiega vent'anni, lo smart lo fai da oggi per domani (e ribadisco che non parlo di smart per tutti al 100 per cento, ma di valorizzare le attività da remoto per chi fa lavoro d'ufficio). Per dire, i lavori della metro C al Colosseo sono iniziati nel 2011 o 2012, lo ricordo ancora perché in quegli anni ci passavo spesso per ragioni di lavoro, ebbene al momento per la conclusione dei lavori si parla del 2024, con apertura al pubblico realisticamente nel 2025. Al netto di ulteriori ritardi. Per fare una singola stazione, eh, non tutta la linea
Esatto, impossibile, per lo meno a Roma. Il che però conferma quello che dicevo: anche "smartworkizzando" tutto lo smarworkizzabile, il problema delle strade congestionate non lo risolvi, perchè comunque molti lavori richiedono la presenza, non saprei quantificare il dato, ma così a naso penso che siamo sopra la metà. E il traffico capitolino, anche se lo dimezzi, sempre un casino infernale rimane...
 
...ogni volta che pianti un piccone rischi di tirare su un coccio proveniente dal lavandino di Nerone. ..
E sicuramente Nerone quando ordinava gli scavi, trovava il lavandino di Romolo... del quale (una volta portato l'omaggio al fondatore dell'Urbe con un tempio e un altare -leggi museo-) se ne fregava altamente in nome del progresso e della modernità. E per fortuna che negli anni Trenta quando si decise di dare una risanata al centro di Roma che sembrava quello di Nairobi adottarono un approccio pragmatico, altrimenti ancora oggi ci sarebbe l'obbligo vaccinale del colera...
 
Esatto, impossibile, per lo meno a Roma. Il che però conferma quello che dicevo: anche "smartworkizzando" tutto lo smarworkizzabile, il problema delle strade congestionate non lo risolvi, perchè comunque molti lavori richiedono la presenza, non saprei quantificare il dato, ma così a naso penso che siamo sopra la metà. E il traffico capitolino, anche se lo dimezzi, sempre un casino infernale rimane...

ti dico di Roma di altre città non so, se togli già il 20% della circolazione non dico che hai risolto ma poco ci manca, lo si vede quando finiscono le scuole, che probabilmente creano una movimentazione superiore al 20% ma non è che la gente si muove solo per andare a scuola, e da giugno a settembre la mobilità diventa più vivibile. Per dire che se si fa in modo che il 20% o il 30% lavora in smart working, che non vuole dire che uno non volendo deve stare a casa tutti i giorni, si darebbe un grande contributo alleggerendo anche tante altre situazioni o comunque si darebbe il tempo per migliorare altri aspetti.
La cosa lo si vede al contrario, quando piove molti che usano lo scooter non lo usano, saranno il 20%? la città muore, diventa un ingorgo assurdo. Sempre per dire che una percentuale del 20% secondo me la differenza la fà.
 
mah... se c'è casino sul serio, il 20% farà una differenza, ma non la differenza. IMHO.

si ma come ti dicevo prima se un 20% lo recuperi con lo smartworking, un 10% cominci a recuperarlo potenziando il trasporto pubblico, un altro 10% lo prendi razionalizzando la mobilità che in diverse zone , per venire incontro all'esigenze di pochi he dire singolare è un eufemismo, hai fatto un bel recupero secondo me che ti da anche quel tempo per sviluppare il trasporto pubblico come la città meriterebbe.
 
L'elettrificazione del trasporto privato europeo comporterà la perdita di decine di migliaia di posti di lavoro in tutta Europa. Le ripercussioni di carattere socioeconomico rischiano di essere molto pesanti per molti settori. Ci sono famiglie che potrebbero non essere più nelle condizioni di avere un'auto privata. I costi degli immobili stanno salendo a dismisura. In questo quadro, come detto prima, il fatto che i bar del centro di Roma o di Milano possano perdere qualche cliente non mi pare così rilevante, di sicuro non è una buona ragione per bloccare il processo, d'altra parte non dobbiamo certo svuotare le città, che sono piene zeppe di turisti, ma ridurre un pochino il numero di lavoratori del settore terziario che passano metà della loro giornata imbottigliati nel traffico. Tempo buttato, risorse sprecate

Però ripeto non sembra rilevante a te che non lavori in quel settore,un barista probabilmente avrebbe un'opinione molto diversa se gli uffici intorno al suo bar venissero svuotati e si ritrovasse all'improvviso con molti meno clienti.
Aggiungo anche che non esistono solo i bar nelle città d'arte che possono contare sui turisti.
Qui anni fa c'era un bar molto grande che era proprio di fronte all'asl e agli uffici dell'inps.
Quindi colazioni e pausa pranzo di tutti i dipendenti più i visitatori,classico la colazione dopo il prelievo che va fatto a digiuno.
L'asl si è spostata e negli uffici lavorano molte meno persone rispetto al passato.
Turisti a novara ce ne sono pochi.
Il bar ha chiuso e ha lasciato a casa i dipendenti.
Moltiplicato per migliaia di uffici imho non è un problema da sottovalutare.

Io più che decine di migliaia di posti di lavoro direi centinaia di migliaia se non di più.

Sul pendolarismo io ho sempre trovato assurdo far spostare migliaia di persone,spesso anche per svolgere lavori non particolarmente specializzati o allettanti.
Eppure sembra che in certi casi le aziende scelgano apposta personale che risiede distante quando avrebbe la possibilità di assumere persone che invece abitano in zona.
Da quel punto di vista imho qualcosa deve cambiare.

Bisogna considerare che l'attuale modello di mobilità privata ha si un forte impatto ambientale ma anche economico e sociale.
Dimezzare il parco auto circolante avrebbe un forte impatto sul settore dell'automotive più l'indotto.
Quindi meno fabbriche,meno operai,meno venditori,meno riparatori etc.
Ma anche un impatto secondario su settori come il commercio al dettaglio o il turismo che oggi si basano sul presupposto che la clientela possa raggiungere comodamente le attività.
Se da domani metà delle persone non avrà più la macchina addio ristoranti e eventi nel weekend.
Oggi anche la più banale delle sagre attira centinaia o migliaia di visitatori che ognuno con la propria auto arriva dalle zone limitrofe.
Pensare che per esigenze simili possa sopperire il trasporto pubblico è utopia.
Io per varie ragioni ultimamente mi sono potuto spostare poco nel weekend.
Un po' per motivi di salute,un po' perchè non mi fido più tanto a usare la fusion per spostamenti fuori città.
Mio fratello ha dovuto lavorare di domenica e adesso ha l'auto in assistenza e quella sostitutiva può guidarla solo lui.
Risultato è da circa un mese che sia io che i miei genitori passiamo il weekend rintanati in casa.
Di eventi in città ce ne sono stati pochi e non erano di mio interesse.
A parte due palle ma così facendo non abbiamo speso 1 euro ne di carburante ne per fare acquisti.
Nel nostro piccolo anche noi facevamo girare l'economia e a qualcuno quei 50 o 100 euro che avremmo speso mancheranno nelle tasche.

Non sto dicendo che dobbiamo mantenere il sistema attuale ma che se vogliamo cambiarlo innanzitutto non si possono stabilire date perentorie perchè ci vorranno ben più di 10 anni.
E poi vanno valutate tutte le possibili conseguenze,anche quelle a cui non avevamo pensato o che ci sembravano trascurabili perchè potrebbero non esserlo affatto.
 
Però ripeto non sembra rilevante a te che non lavori in quel settore,un barista probabilmente avrebbe un'opinione molto diversa se gli uffici intorno al suo bar venissero svuotati e si ritrovasse all'improvviso con molti meno clienti.
Aggiungo anche che non esistono solo i bar nelle città d'arte che possono contare sui turisti.
Qui anni fa c'era un bar molto grande che era proprio di fronte all'asl e agli uffici dell'inps.
Quindi colazioni e pausa pranzo di tutti i dipendenti più i visitatori,classico la colazione dopo il prelievo che va fatto a digiuno.
L'asl si è spostata e negli uffici lavorano molte meno persone rispetto al passato.
Turisti a novara ce ne sono pochi.
Il bar ha chiuso e ha lasciato a casa i dipendenti.
Moltiplicato per migliaia di uffici imho non è un problema da sottovalutare.

Io più che decine di migliaia di posti di lavoro direi centinaia di migliaia se non di più.

Sul pendolarismo io ho sempre trovato assurdo far spostare migliaia di persone,spesso anche per svolgere lavori non particolarmente specializzati o allettanti.
Eppure sembra che in certi casi le aziende scelgano apposta personale che risiede distante quando avrebbe la possibilità di assumere persone che invece abitano in zona.
Da quel punto di vista imho qualcosa deve cambiare.

Bisogna considerare che l'attuale modello di mobilità privata ha si un forte impatto ambientale ma anche economico e sociale.
Dimezzare il parco auto circolante avrebbe un forte impatto sul settore dell'automotive più l'indotto.
Quindi meno fabbriche,meno operai,meno venditori,meno riparatori etc.
Ma anche un impatto secondario su settori come il commercio al dettaglio o il turismo che oggi si basano sul presupposto che la clientela possa raggiungere comodamente le attività.
Se da domani metà delle persone non avrà più la macchina addio ristoranti e eventi nel weekend.
Oggi anche la più banale delle sagre attira centinaia o migliaia di visitatori che ognuno con la propria auto arriva dalle zone limitrofe.
Pensare che per esigenze simili possa sopperire il trasporto pubblico è utopia.
Io per varie ragioni ultimamente mi sono potuto spostare poco nel weekend.
Un po' per motivi di salute,un po' perchè non mi fido più tanto a usare la fusion per spostamenti fuori città.
Mio fratello ha dovuto lavorare di domenica e adesso ha l'auto in assistenza e quella sostitutiva può guidarla solo lui.
Risultato è da circa un mese che sia io che i miei genitori passiamo il weekend rintanati in casa.
Di eventi in città ce ne sono stati pochi e non erano di mio interesse.
A parte due palle ma così facendo non abbiamo speso 1 euro ne di carburante ne per fare acquisti.
Nel nostro piccolo anche noi facevamo girare l'economia e a qualcuno quei 50 o 100 euro che avremmo speso mancheranno nelle tasche.

Non sto dicendo che dobbiamo mantenere il sistema attuale ma che se vogliamo cambiarlo innanzitutto non si possono stabilire date perentorie perchè ci vorranno ben più di 10 anni.
E poi vanno valutate tutte le possibili conseguenze,anche quelle a cui non avevamo pensato o che ci sembravano trascurabili perchè potrebbero non esserlo affatto.

però prendi quello che ti dicevo prima, non vado più al bar vicino al lavoro ma vado a quello vicino casa, sempre ad un bar vado, il denaro lo muovo comunque, ma non creando traffico
 
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