L'elettrificazione del trasporto privato europeo comporterà la perdita di decine di migliaia di posti di lavoro in tutta Europa. Le ripercussioni di carattere socioeconomico rischiano di essere molto pesanti per molti settori. Ci sono famiglie che potrebbero non essere più nelle condizioni di avere un'auto privata. I costi degli immobili stanno salendo a dismisura. In questo quadro, come detto prima, il fatto che i bar del centro di Roma o di Milano possano perdere qualche cliente non mi pare così rilevante, di sicuro non è una buona ragione per bloccare il processo, d'altra parte non dobbiamo certo svuotare le città, che sono piene zeppe di turisti, ma ridurre un pochino il numero di lavoratori del settore terziario che passano metà della loro giornata imbottigliati nel traffico. Tempo buttato, risorse sprecate
Però ripeto non sembra rilevante a te che non lavori in quel settore,un barista probabilmente avrebbe un'opinione molto diversa se gli uffici intorno al suo bar venissero svuotati e si ritrovasse all'improvviso con molti meno clienti.
Aggiungo anche che non esistono solo i bar nelle città d'arte che possono contare sui turisti.
Qui anni fa c'era un bar molto grande che era proprio di fronte all'asl e agli uffici dell'inps.
Quindi colazioni e pausa pranzo di tutti i dipendenti più i visitatori,classico la colazione dopo il prelievo che va fatto a digiuno.
L'asl si è spostata e negli uffici lavorano molte meno persone rispetto al passato.
Turisti a novara ce ne sono pochi.
Il bar ha chiuso e ha lasciato a casa i dipendenti.
Moltiplicato per migliaia di uffici imho non è un problema da sottovalutare.
Io più che decine di migliaia di posti di lavoro direi centinaia di migliaia se non di più.
Sul pendolarismo io ho sempre trovato assurdo far spostare migliaia di persone,spesso anche per svolgere lavori non particolarmente specializzati o allettanti.
Eppure sembra che in certi casi le aziende scelgano apposta personale che risiede distante quando avrebbe la possibilità di assumere persone che invece abitano in zona.
Da quel punto di vista imho qualcosa deve cambiare.
Bisogna considerare che l'attuale modello di mobilità privata ha si un forte impatto ambientale ma anche economico e sociale.
Dimezzare il parco auto circolante avrebbe un forte impatto sul settore dell'automotive più l'indotto.
Quindi meno fabbriche,meno operai,meno venditori,meno riparatori etc.
Ma anche un impatto secondario su settori come il commercio al dettaglio o il turismo che oggi si basano sul presupposto che la clientela possa raggiungere comodamente le attività.
Se da domani metà delle persone non avrà più la macchina addio ristoranti e eventi nel weekend.
Oggi anche la più banale delle sagre attira centinaia o migliaia di visitatori che ognuno con la propria auto arriva dalle zone limitrofe.
Pensare che per esigenze simili possa sopperire il trasporto pubblico è utopia.
Io per varie ragioni ultimamente mi sono potuto spostare poco nel weekend.
Un po' per motivi di salute,un po' perchè non mi fido più tanto a usare la fusion per spostamenti fuori città.
Mio fratello ha dovuto lavorare di domenica e adesso ha l'auto in assistenza e quella sostitutiva può guidarla solo lui.
Risultato è da circa un mese che sia io che i miei genitori passiamo il weekend rintanati in casa.
Di eventi in città ce ne sono stati pochi e non erano di mio interesse.
A parte due palle ma così facendo non abbiamo speso 1 euro ne di carburante ne per fare acquisti.
Nel nostro piccolo anche noi facevamo girare l'economia e a qualcuno quei 50 o 100 euro che avremmo speso mancheranno nelle tasche.
Non sto dicendo che dobbiamo mantenere il sistema attuale ma che se vogliamo cambiarlo innanzitutto non si possono stabilire date perentorie perchè ci vorranno ben più di 10 anni.
E poi vanno valutate tutte le possibili conseguenze,anche quelle a cui non avevamo pensato o che ci sembravano trascurabili perchè potrebbero non esserlo affatto.