<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> HVO - Pareri da chi lo sta utilizzando con costanza, non un pieno solo....... | Page 17 | Il Forum di Quattroruote

HVO - Pareri da chi lo sta utilizzando con costanza, non un pieno solo.......

Peccato che in Canada, nel 1000 A.c. la temperatura media fosse di 1,5° C superiore all'odierna, (per cui se ne deduce di tutto l'emisfero nord) e il genere umano non era assolutamente estinto. Ma gli esempi potrebbero continuare all'infinito. Ne abbiamo già parlato, il fondamento della "comunità scientifica" oramai è sconfinato in "comunità ideologica" nell'imputare tutto e solo tutto all'uomo. Eminenti scienziati che ne hanno sì confermato l'influenza, ma in misura diversa dai catastrofisti, sono stati messi a tacere dalla narrazione imperante.

Un esempio a caso:
"Decoupling CO2 from Climate Change" su International Journal of Geosciences, 2024, 15, 246-269.
 
Eminenti scienziati che ne hanno sì confermato l'influenza, ma in misura diversa dai catastrofisti, sono stati messi a tacere dalla narrazione imperante
Nessuno li ha messi a tacere, semplicemente sono una esigua minoranza. I primi studi sull'impatto della CO2 sul clima hanno più di 100 anni, difficile pensare ad una strategia censoria di così lungo periodo
 
In certi entri controllano tutto, io stesso sono stato rimandato post luicdatura fari, ma quanti controllano davvero potenza e distribuzione del fascio? Vedi certi fari con la cataratta...
Quotone. Rimbalzato per i silent block da quello serio, passato senza problemi 10 minuti dopo da un altro nelle vicinanze (ovviamente i silent li feci sostituire poco dopo, erano già in nota lavori da fare, non so per quali problemi rimasero in sospeso)
 
Ah siuramente, nel ricco nordest è comnune ambiare l'auto spesso, da me molto meno, infatti, per quel poco che vale, io tengo l'auto mediamente 10 volte il tempo in cui tu tieni le tue, pur aavendole spesso fatte viaggiare per molti km. Benvenga chi fa girare l'ecnomia e fa bene all'ecologia.
No, non è questo il punto.
La maggior parte dei veicoli sono manutenzionati e non alterati (a giudicare dalla piccola percentuale di scarichi fumosi), poi le manipolazioni si concentrano su determinate fasce di veicoli e di proprietari. Da ultimo, veicoli davvero obsoleti (ed anche lì andiamo a vedere i proprietari…)
 
Test-emissioni-auto-con-efuel-e-biodiesel-OAMTC.jpg


Sono riuscito a reperire una foto reale dell’HVO Q8 confrontato con il diesel B7 standard sempre Q8. Quello ENI sembra più trasparente ma dovrebbe essere in realtà lo stesso prodotto semplicemente rimarchiato Q8 dato che in Italia è ENI che ha sviluppato e creato le “bioraffinerie” e ha tecnologia proprietaria per la produzione di HVO da filiera italiana. HVO andrebbe sostenuto anche per il fatto di essere un prodotto Made in Italy (oltre che per la sua riduzione della CO2) a fronte di un piccolo calo delle prestazioni del motore ma di una miglior pulizia e minori rigenerazioni (quest’ultimo punto confermato sembrerebbe anche dalle esperienze riportate in questa discussione seppur con qualche discordanza). Al momento HVO è un gioiellino dell’industria petrolchimica Italiana nonché unico carburante e biocarburante italiano (gli altri sono tutti di origine estera relativamente alla materia prima). Eni ha concesso in licenza il suo brevetto relativo al metodo produttivo ad altre compagnie nel mondo e ne incassa le royality.

La differenza di cromatismo tra i due distillati paraffinici è da indurre all’assenza di pigmenti spia di composti colorati (impurità) nell’HVO. Più un gasolio (e una benzina!) è scuro (giallo intenso o giallo bruno) e meno vale qualitativamente. Più è trasparente e più è puro e raffinato. Regola non esatta sempre al 100% ma tendenzialmente veritiera, soprattutto nelle benzine (dove uno tra i distillati idrocarburici più puri e dalla fiamma pulita presenti nella miscela E5, E10, E85 - l’etanolo - è perfettamente trasparente e incolore).

Un altro aspetto indice di buona qualità del gasoli è il riflesso opaco bluastro allo scorrimento:
27-benzina-uso-agricolo.jpg
 
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HVO andrebbe sostenuto anche per il fatto di essere un prodotto Made in Italy (oltre che per la sua riduzione della CO2) a fronte di un piccolo calo delle prestazioni del motore ma di una miglior pulizia e minori rigenerazioni (quest’ultimo punto confermato sembrerebbe anche dalle esperienze riportate in questa discussione seppur con qualche discordanza)
Il problema (a parte i maggiori consumi che, per essere compensati, richiederebbero un minor costo alla pompa) è la compatibilità dei motori con lo standard EN15940/XTL. Si tratta di motori molto recenti e quindi, complice la diminuzione della quota dei diesel nel marcato, poco diffusi. Noto che i maggiori produttori non stanno in alcun modo certificando la retrocompatibilità, segno (penso) che ci sia qualche modifica da fare su alcuni particolari (guarnizioni e tubi in materiale sintetico che devono resistere agli aggressivi chimici?).
D’altra parte, a mio modo di vedere, usare degli additivi (non certificati o almeno autorizzati dal produttore del motore) per “compensare” le criticità dell’HVO sui propulsori EN590-compliant mi pare un po’ assurdo.
 
buona domenica a tutti..........

Allora dopo 9000 circa di uso costante di HVO (insieme all'additivo di riferimento Sintoflon HVO Lotion), nella mia auto che monta motore Peugeot da 130 cv con cambio automatico 8 rapporti, già omologata all'uso di XTL, come vi ho già scritto sono tornato al gasolio normale da già 4 pieni.

Rassumo le mie impressioni:


consumi: con HVO e additivo mai sopra i 15 km litro, attualmente col gasolio normale la mia auto NON scende sotto i 18 km litro e riesco a fare anche i 19, sto utilizzando IP Optimo, stessi percorsi che ho effettuavo con HVO e stessa guida. Consumi rilevati da pieno a pieno (sono agente di commercio, giro molto e ho tutte le fatture di riferimento).

guidabilità auto, prestazioni: con HVO decisamente calate, dovevo pigiare di piu’ l’acceleratore, invece col normale sto guidando spesso – con un filo di gas – l’auto è molto piu’ pronta in ripresa, slegata, in salita con HVO e nelle riprese in autostrada era a volte imbarazzante. Anche il cambio automatico finalmente ha ripreso a cambiare in modo fluido, prima le cambiate avvenivano nervosamente e molto frequenti, scalava spesso per compensare la scarsa ripresa.

rumorosità motore rigenerazioni filtro antiparticolato, consumo di adblue: a freddo il motore era un pochino piu’ silenzioso utilizzando HVO, a caldo invece gli iniettori si sentivano distintamente picchiare di piu al minimo. Col normale invece è il contrario, a freddo un po’ piu’ di rumorosità e a caldo meno. Alla prima accensione a freddo nel box, col normale, sento odore di gas di scarico, con HVO nessun odore. Mi riservo di valutare il consumo di adblue che con HVO era completamente assente, ora col normale sento lavorare di piu’ la pompa dell’adblue che prima non sentivo quasi mai.

Ricapitolando, attualmente in lombardia e veneto e friuli che ho girato molto il prezzo di HVO è identico al gasolio normale, senso di usare HVO ?

Non lo trovo!

Il calo evidente di prestazioni e l’aumento di consumi mi hanno fermato, così come il dichiarato minor potere lubrificante su pompa e iniettori, lo potrei usare di nuovo se migliorassero la miscela, ma l’avere una vettura lenta, meno prestazionale, a fronte di minori rigenerazioni del filtro antiparticolato, imbrattamento EGR etc etc non so. Non sopportavo piu’ nemmeno vedere la lancetta del carburante scendere vistosamente e ritrovarmi, rispetto al normale, nelle condizioni di fare frequentemente carburante. Già a 700 km circa ero in riserva alla disperata ricerca di HVO, nelle zone in cui mi trovavo dato che non tutti i punti vendita l’avevano), attualmente col normale a 600 km sono sotto alla metà serbatoio. Per fare un esempio, viaggio di andata in Slovenia con pieno di HVO, prima della Slovenia ero già in riserva, al ritorno con gasolio normale sono arrivato a casa con ancora una buona autonomia di gasolio, 14.5 km litro con HVO all'andata e 17.5 al ritorno, a pieno carico in 4 con aria condizionata a manetta visto il caldo e con guida non molto attenta!
Quindi per ora vado avanti con un – buon gasolio – normale e ogni tot km, km come ho sempre fatto con tutte le auto a gasolio che ho avuto, un protettivo alimentazione, disperdente eventuali alghe nel serbatoio, lubrificante pompa e iniettori e stop.

A meno che migliorino la miscela di HVO, come ho già scritto in precedenza, ho usato costantemente HVO ENI che reputo il migliore, con Tamoil e AF petroli che ho usato in maniere minore, NON mi sono trovato per niente bene, a livello di consumi e prestazioni si notava una netta differenza tra marca e marca.

Mi sarebbe piaciuto provare Q8 ma non l’ho mai trovato.
 
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HVO andrebbe sostenuto anche per il fatto di essere un prodotto Made in Italy (oltre che per la sua riduzione della CO2)
Niente in contrario, ma se ENI fa fatturato per produrre, distribuire e vendere HVO, è altrettanto morale che un cliente ci rimetta di tasca ed in eventuale longevità del motore se non perfettamente compatibile (oltre ad usare additivi non certificati e non italiani) per distribuire utili? E ha senso ridurre la CO2 se poi aumentano i consumi, come riportato qui, del 20-30%?
 
Il problema (a parte i maggiori consumi che, per essere compensati, richiederebbero un minor costo alla pompa) è la compatibilità dei motori con lo standard EN15940/XTL. Si tratta di motori molto recenti e quindi, complice la diminuzione della quota dei diesel nel marcato, poco diffusi. Noto che i maggiori produttori non stanno in alcun modo certificando la retrocompatibilità, segno (penso) che ci sia qualche modifica da fare su alcuni particolari (guarnizioni e tubi in materiale sintetico che devono resistere agli aggressivi chimici?).
D’altra parte, a mio modo di vedere, usare degli additivi (non certificati o almeno autorizzati dal produttore del motore) per “compensare” le criticità dell’HVO sui propulsori EN590-compliant mi pare un po’ assurdo.
Non saprei sai se è una questione di costi che si risparmiano oppure di tubazioni non adatte..
 
Niente in contrario, ma se ENI fa fatturato per produrre, distribuire e vendere HVO, è altrettanto morale che un cliente ci rimetta di tasca ed in eventuale longevità del motore se non perfettamente compatibile (oltre ad usare additivi non certificati e non italiani) per distribuire utili? E ha senso ridurre la CO2 se poi aumentano i consumi, come riportato qui, del 20-30%?

L'unico, per ora, additivo che dicono renda compatibili i vecchi motori all'uso di HVO è italiano della Sintoflon che è il Lotion e a breve uscirà un ulteriore prodotto Sintoflon della linea EVO che migliorerà le prestazioni delle auto che usano HVO, dicono sia un prodotto ossigenante, ma avrà un costo significativo a pieno (il Lotion siamo attorno alle 5 € a boccetta da mettere ogni pieno)

È anche appena uscito il nuovo additivo Top diesel della Bardahl (additivo storico per chi lo conosce) che ora è compatibile con HVO, che andrebbe usato nella modalità 250 ml ogni 3 pieni, poi c'è quello MotorSistem che è però un pulitore da usare ogni 5.000 km circa.
 
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